LA RAGAZZA DI BUBE – LA PERLA DI LABUAN 30/4/2021

Riccardo

“Il giovanotto saltò giù prima che il camion fermasse. Aveva uno zaino in spalla e un fazzoletto rosso al collo.” Carlo Cassola scrisse “La ragazza di Bube” nel 1960. La guerra é finita, Mara ha 16 anni e vive con i genitori in un paesino della Toscana, il fratello Sante é morto da partigiano e tutti credono che il peggio sia passato. Un giorno arriva Arturo Cappellini detto Bube che ha fatto il partigiano con Sante, i due giovani cominciano a frequentarsi e Mara ascolta le discussioni di Bube con i compagni di partito. “Lo dico sempre ai compagni, siamo stati a perdere tempo con le chiacchiere, e invece quello era il momeno di agire!” Bube uccide un maresciallo dei carabinieri e il partito lo aiuta a espatriare. Finalmente arriva la tanto attesa amnistia, ma é solo per i fascisti e non per i partigiani. “Nacquero incidenti, ci furono di quelli che andarono in sezione e fecero la tessera in quattro pezzi.” Infine Bube è arrestato e Mara lo incontra in carcere e nell’aula del tribunale. Un’occasione per ricordare l’epurazione che non ci fu. Tutti gli alti gradi dopo la Liberazione rimasero al loro posto. Marcello Guida era stato direttore dei confini di Ponza e Ventotene, nel 1968 era questore a Torino, nel 1969 durante la battaglia di corso Traiano fu colpito alla testa da una pietra. Poi fu trasferito a Milano, fu lui a inventare la “pista anarchica” per la strage di piazza Fontana ed ebbe parte nella morte di Pino Pinelli. “La ragazza di Bube” divenne un film nel 1963 diretto da Luigi Comencini con Claudia Cardinale.”La corriera uscì dall’autorimessa, i viaggiatori cominciarono a salire, Mara andò a sedersi nel primo sedile. La vallata si andava svegliando nel fulgore nebbioso della mattina.” Buon ascolto.

Lettura consigliata:

Chiara Colombini “Anche i partigiani però…” Laterza, Bari 2021.

 




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