","Nasce casa di Catalin e Romeo","post",1448469828,[60,61,62,63],"http://radioblackout.org/tag/casa-catalin-e-romeo/","http://radioblackout.org/tag/casa-occupata/","http://radioblackout.org/tag/rom/","http://radioblackout.org/tag/via-borgoticino-7/",[33,25,15,29],{"post_content":66,"post_title":75,"tags":79},{"matched_tokens":67,"snippet":73,"value":74},[68,69,70,71,72],"Casa","Romeo","e","Catalin”","casa","occupazione si chiama come loro “\u003Cmark>Casa\u003C/mark> di \u003Cmark>Romeo\u003C/mark> \u003Cmark>e\u003C/mark> \u003Cmark>Catalin”\u003C/mark>, la \u003Cmark>casa\u003C/mark> di chi lotta","Lo scorso venerdì alcune famiglie senza \u003Cmark>casa\u003C/mark> hanno occupato una palazzina abbandonata in via Borgoticino 7 – alle spalle di piazza Rebaudengo, in Barriera di Milano.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Jean, uno degli occupanti.\r\n\r\nAscolta l'intervista:\r\n\r\n2015-11-14-jean-occupazione-casacateromeo\r\n\r\nDi seguito il comunicato degli occupanti \u003Cmark>e\u003C/mark> solidali.\r\n\"Sono uomini, donne \u003Cmark>e\u003C/mark> bambini che una settimana fa sono stati sgomberati da Avion, una palazzina della ex caserma La Marmora in via Asti. Durante lo sgombero due ragazzi dell’occupazione sono stati portati al CIE \u003Cmark>e\u003C/mark> dopo cinque giorni deportati in Romania. La nuova occupazione si chiama come loro “\u003Cmark>Casa\u003C/mark> di \u003Cmark>Romeo\u003C/mark> \u003Cmark>e\u003C/mark> \u003Cmark>Catalin”\u003C/mark>, la \u003Cmark>casa\u003C/mark> di chi lotta per la propria vita, per la propria dignità.\r\n\r\nLe famiglie della nuova occupazione per tanti anni sono state costrette a vivere in miseria, nelle baracche ai margini della città. Recentemente, queste donne, uomini \u003Cmark>e\u003C/mark> bambini sono stati sgomberati da quello che le istituzioni hanno sempre chiamato il “campo nomadi” di Lungo Stura Lazio. Nessuna di queste persone si definirebbe un “nomade”; bastano le loro esperienze di vita per dimostrare la falsità di quello che le istituzioni vogliono far credere agli abitanti della città nei confronti di centinaia di persone che da più di dieci anni vivono a Torino.\r\nBisogna ascoltare le storie di vita di queste famiglie per capire come le istituzioni \u003Cmark>e\u003C/mark> mass-media hanno diffuso un racconto fondato su razzismo \u003Cmark>e\u003C/mark> discriminazione. Un racconto in cui questi uomini, donne, bambini, anziani sono presentati come una tribù che per la sua “cultura” muta spesso il luogo della dimora, come se nel loro sangue scorresse l'olio di un motore che nessuno vede.\r\nBisogna ascoltare la storia di queste persone per capire che per tanti versi le loro esperienze sono simili a quelle di tanti altri abitanti di Torino. Nel 2015, la città di Torino \u003Cmark>è\u003C/mark> stata nominata sulla carta “Capitale dello sport” ma sappiamo che in realtà da anni la stessa città \u003Cmark>è\u003C/mark> la Capitale degli Sfratti. Ci dicono che lo sport “deve essere patrimonio di tutti gli uomini \u003Cmark>e\u003C/mark> di tutte le classi sociali”, ma sentiamo la voce di migliaia di persone convinte che in primo luogo \u003Cmark>è\u003C/mark> la \u003Cmark>casa\u003C/mark> che deve essere patrimonio di tutti \u003Cmark>e\u003C/mark> soprattutto dei più poveri. I più ricchi, i padroni di alberghi \u003Cmark>e\u003C/mark> di interi palazzi, i governanti della “capitale dello sport”, dicevano che nel 2015 questa città avrebbe vissuto una “emozione di sentirsi comunità”. L'ipocrisia istituzionale non ha mai limiti, soprattutto in una città dove, solo nel 2014, quasi quattromilasettecento persone sono state sfrattate: queste persone sicuramente non hanno sentito l'emozione di sentirsi comunità...\r\n\r\nLe persone che oggi hanno occupato una sede abbandonata dell’ASL hanno vissuto in Lungo Stura Lazio per necessità, \u003Cmark>e\u003C/mark> non perché “nomadi”. Dopo l'ultimo sgombero subìto nelle scorse settimane sulla riva del fiume, loro avevano deciso di occupare uno spazio abitativo all'interno della caserma La Marmora, in via Asti. L'associazione che gestiva la caserma si chiama Terra del Fuoco, insieme alla quale altre associazioni \u003Cmark>e\u003C/mark> cooperative si sono spartite più di cinque milioni di euro - soldi pubblici spesi con il progetto La Città Possibile - promettendo una \u003Cmark>casa\u003C/mark> \u003Cmark>e\u003C/mark> soldi agli abitanti del campo; mentre il comune ordinava alle ruspe di demolire le loro baracche lasciando centinaia di persone senza nessuna alternativa abitativa!\r\n\r\nDopo un paio di settimane li hanno sgomberati anche dall'occupazione di via Asti, dicendo che era un'occupazione illegale. Invece sei mesi prima sono stati in tanti, tra politici \u003Cmark>e\u003C/mark> magistrati, a dire che l'occupazione dello stesso posto, da parte di Terra del Fuoco, era giusta perché “ristabiliva la pubblica utilità”.\r\n\r\nOggi queste persone, ex abitanti di Lungo Stura \u003Cmark>e\u003C/mark> via Asti, hanno deciso di continuare la lotta per la dignità, per una \u003Cmark>casa\u003C/mark>. Davanti alla prospettiva di dormire in strada nei giorni più freddi della stagione, hanno deciso di occupare questo spazio vuoto. Per necessità. Sono convinti che questa azione non solo ristabilisce la pubblica utilità di uno spazio abbandonato ma credono che sia proprio questa la risposta giusta, difficile ma possibile, di chi lasciato senza alternative non vuole più essere trattato come un oggetto da parte delle istituzioni, di chi non vuole più subire la violenza della polizia. Nel contesto della crisi \u003Cmark>e\u003C/mark> di un mercato degli affitti sempre più inaccessibile ai più poveri, l'occupazione \u003Cmark>è\u003C/mark> l’azione diretta per avere un posto dove dormire, riposare, crescere i più piccoli.\r\n\r\nUna città “possibile” \u003Cmark>è\u003C/mark> una città in cui nessuna persona viene buttata in strada o in carcere perché povera o senza documenti! Tutte/i hanno diritto alla \u003Cmark>casa\u003C/mark>!\r\nLottiamo uniti per una città in cui sia possibile vivere in autonomia, solidarietà, senza discriminazioni, razzismo, sfruttamento!\r\n\r\nOccupanti \u003Cmark>e\u003C/mark> solidali di \u003Cmark>Casa\u003C/mark> di \u003Cmark>Romeo\u003C/mark> \u003Cmark>e\u003C/mark> \u003Cmark>Catalin\u003C/mark>\"",{"matched_tokens":76,"snippet":78,"value":78},[72,77,70,69],"Catalin","Nasce \u003Cmark>casa\u003C/mark> di \u003Cmark>Catalin\u003C/mark> \u003Cmark>e\u003C/mark> \u003Cmark>Romeo\u003C/mark>",[80,83,86,88],{"matched_tokens":81,"snippet":82},[72,19,70,17],"\u003Cmark>casa\u003C/mark> \u003Cmark>catalin\u003C/mark> \u003Cmark>e\u003C/mark> \u003Cmark>romeo\u003C/mark>",{"matched_tokens":84,"snippet":85},[72],"\u003Cmark>casa\u003C/mark> occupata",{"matched_tokens":87,"snippet":15},[],{"matched_tokens":89,"snippet":29},[],[91,97,100],{"field":34,"indices":92,"matched_tokens":93,"snippets":96},[46,14],[94,95],[72,19,70,17],[72],[82,85],{"field":98,"matched_tokens":99,"snippet":78,"value":78},"post_title",[72,77,70,69],{"field":101,"matched_tokens":102,"snippet":73,"value":74},"post_content",[68,69,70,71,72],2314894167593451500,{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":107,"num_tokens_dropped":46,"score":108,"tokens_matched":109,"typo_prefix_score":46},"4419510927616",13,3,"2314894167593451627",4,{"document":111,"highlight":133,"highlights":158,"text_match":170,"text_match_info":171},{"cat_link":112,"category":113,"comment_count":46,"id":114,"is_sticky":46,"permalink":115,"post_author":49,"post_content":116,"post_date":117,"post_excerpt":52,"post_id":114,"post_modified":118,"post_thumbnail":119,"post_thumbnail_html":120,"post_title":121,"post_type":57,"sort_by_date":122,"tag_links":123,"tags":131},[43],[45],"32601","http://radioblackout.org/2015/11/romeo-e-catalin-vendetta-di-stato/","Oggi è prevista la deportazione in Romania di Romeo e Catalin, due giovani occupanti di Avion, l'ex caserma di via Asti occupata per 12 giorni da 26 famiglie rom sgomberate dal social housing di lungo Stura Lazio. Fermati durante lo sgombero, sono stati portati al CIE, nonostante siano cittadini europei. Nel CIE sono rimasti anche dopo la convalida dell'espulsione fatta dal giudice lo scorso sabato.\r\nDopo la convalida, secondo la normativa, avrebbero dovuto essere subito portati in Romania o liberati. All'avvocato che ne ha chiesto i motivi, il giudice ha risposto che dovevano essere rinchiusi per un tempo \"ragionevole\". Peccato che le leggi non contemplino nessuna \"ragionavole\" carcerazione.\r\n\r\nEvidente che la scelta dell'espulsione è squisitamente politica. Chi alza la testa finisce nei guai! Un monito per chi rifiuta la strada e occupa una casa vuota per viverci.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Gianluca Vitale, il loro avvocato, che ci ha aiutato a dipanare il groviglio giuridico su questa vicenda.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2015-11-17-vitale-espulsione-rom\r\n\r\nDi seguito un resoconto della vicenda e del presidio di sabato.\r\n\r\nRomeo e Catalin hanno vegliato per 12 giorni il sonno degli occupanti di Avion, in via Asti, la ex caserma diventata casa per 22 famiglie sfrattate dai social housing e sgomberate dalla baraccopoli di Lungo Stura Lazio. Giovedì scorso, durante lo sgombero di Avion, sono stati arrestati e rinchiusi nel CIE, in attesa della convalida del decreto di espulsione. Per loro la libera circolazione non vale. Sebbene siano cittadini rumeni e quindi europei, hanno subito la stessa sorte degli altri indesiderabili, perché poveri, sfrattati a forza dall’Europa.\r\nRomeo e Catalin sono stati imprigionati perché hanno deciso di non chinare la testa, di non rassegnarsi, di prendersi una casa abbandonata, per viverci una vita degna.\r\n\r\nAlla notizia che Romeo e Catalin sarebbero stati espulsi il presidio di parenti e solidali che si era radunato sotto le mura del CIE di corso Brunelleschi ha fatto sentire forte la propria solidarietà. I parenti dei due ragazzi hanno gridato la loro rabbia e il loro amore.\r\nForti si sono levate le voci dei solidali. Libertà! Libertate! Casa per tutti! Slogan contro le galere, contro i muri che separano gli affetti, ma non spezzano la solidarietà.\r\nDall’interno i reclusi hanno urlato in risposta. Un pallone si è levato alto sopra le mura.\r\n\r\nSulla via del ritorno la digos ha identificato l’auto dove viaggiavano alcuni parenti e solidali.\r\n\r\nIn serata si è diffusa la notizia che al CIE era scoppiata la rivolta. Tre sezioni su cinque erano in fiamme. Ancora una volta i prigionieri hanno distrutto la gabbia, che ne teneva in ostaggio le vite.\r\n\r\nVogliamo Romeo e Catalin con noi. Tutti liberi!","17 Novembre 2015","2015-11-19 12:12:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/2015-11-14b-foto-cie-romeo-catalin-007-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"180\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/2015-11-14b-foto-cie-romeo-catalin-007-300x180.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/2015-11-14b-foto-cie-romeo-catalin-007-300x180.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/2015-11-14b-foto-cie-romeo-catalin-007-768x461.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/11/2015-11-14b-foto-cie-romeo-catalin-007-1024x614.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Romeo e Catalin. 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Scriveteci anche se volete parteciapre al progetto radiofonico!\r\n\r\n ","3 Luglio 2025","2025-07-04 12:17:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/WhatsApp-Image-2025-07-01-at-18.37.12-200x110.jpeg","CITTA' INVASE: OVERTURISM E RESISTENZE URBANE","podcast",1751548105,[240],"http://radioblackout.org/tag/overturism/",[242],"Overturism",{"post_content":244,"post_title":248},{"matched_tokens":245,"snippet":246,"value":247},[72,70],"fuori sede che tornano a \u003Cmark>casa\u003C/mark> \u003Cmark>e\u003C/mark> quasi non la riconoscono più.\r","Questa settimana parliamo di overtourism: da Jeff Bezos che affitta Venezia, alla Sicilia che si svuota \u003Cmark>e\u003C/mark> si trasforma in vetrina.\r\nI saperi maledetti vi augurano una maledetta estate cercando di capire cosa succede nelle città che ci lasciamo alle spalle di inverno \u003Cmark>e\u003C/mark> riviviamo (se possibile) d'estate. 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Il tessuto sociale si disgrega, le comunità locali sono spinte ai margini \u003Cmark>e\u003C/mark> il territorio \u003Cmark>è\u003C/mark> sfruttato senza alcun riguardo per il futuro.\r\n\r\nUn viaggio tra le contraddizioni del turismo di massa, visto con gli occhi degli studenti fuori sede che tornano a \u003Cmark>casa\u003C/mark> \u003Cmark>e\u003C/mark> quasi non la riconoscono più.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Apro Palermo, Trame di Quartiere da \u003Cmark>Catania\u003C/mark> \u003Cmark>e\u003C/mark> la coalizione veneziana No Space For Bezos\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Quinta-puntata-saperi-maledetti-turismo-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLink alla pagina Instagram con cui potete contattarci per partecipare alle puntate con commenti o considerazioni. Scriveteci anche se volete parteciapre al progetto radiofonico!\r\n\r\n ",{"matched_tokens":249,"snippet":251,"value":251},[250],"E","CITTA' INVASE: OVERTURISM \u003Cmark>E\u003C/mark> RESISTENZE URBANE",[253,255],{"field":101,"matched_tokens":254,"snippet":246,"value":247},[72,70],{"field":98,"matched_tokens":256,"snippet":251,"value":251},[250],1733920882398593000,{"best_field_score":259,"best_field_weight":173,"fields_matched":38,"num_tokens_dropped":14,"score":260,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":109},"2216125726720","1733920882398593138",{"document":262,"highlight":277,"highlights":282,"text_match":257,"text_match_info":285},{"comment_count":46,"id":263,"is_sticky":46,"permalink":264,"podcastfilter":265,"post_author":266,"post_content":267,"post_date":268,"post_excerpt":52,"post_id":263,"post_modified":269,"post_thumbnail":270,"post_title":271,"post_type":237,"sort_by_date":272,"tag_links":273,"tags":275},"97080","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-08-04-2025/",[185],"fritturamista","Il primo argomento della puntata è stata l'iniziativa dedicata a Tonino Miccichè a 50 anni dalla suo omicidio. Ne abbiamo parlato con Giacomo Ferrante, abitante di Falchera, videomaker e conoscitore diretto del cosiddetto \"Sindaco di Falchera\".\r\nCon lui abbiamo presentato i vari appuntamenti che si svolgeranno in vari punti della città e ribadto perché sia importante ripercorrere la storia e le vicende che hanno coinvolto questo mitico militante delle lotte operaie e per il diritto alla casa, che ancora ha tanti stimoli ed insegnamenti da tramandarci. Qui il programma completo dell'iniziativa.\r\nBuon ascolto \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_08_04_Giacomo-Ferrante-su-Iniziative-su-Tonino-Miccichè.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Gaia Righetto, insegnante ed attivista della provincia di Treviso, che è stata protagonista di un caso mediatico nato dal deputato della Lega Nord Rossano Sacco. Quest'ultimo infatti si è preso la briga di segnalare la docente all'ufficio scolastico, alla notizia della sua convocazione per una supplenza in una scuola media, ritenendola non idonea all'insegnamento a causa della sua vita politica da militante nelle lotte per il diritto alla casa e tante altre che anima nel territorio trevigiano. Con Gaia abbiamo commentato la grande solidarietà che è scaturita da questa macchina del fango, che si prospetta diventare sistemica grazie ad un'ulteriore stretta sul codice di comportamento dei dipendenti pubblici, promesso dal Ministro Valditara per il corpo docente. Un provvedimento, come altri di questo governo, adottati dopo qualche vicenda creata ad hoc per creare scalpore mediatico.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_08_04_Gaia-Righetto-su-vicenda-con-Valditara-e-codice-comportamento-dipendenti-pubblici.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo argomento è stato quello dello sciopero generale previsto per questo venerdì 11 Aprile e della mobilitazione nazionale a Milano di sabato 12. Ne abbiamo parlato con Daniele Mallamaci del SiCobas Torino, dai loro canali social: \"Ribadiamo come organizzazione sindacale:\r\n\r\n- lo sciopero generale indetto dal SI Cobas per il comparto pubblico e privato è confermato per tutta la giornata di venerdì 11 aprile\r\n\r\n- purtroppo con le \"sole\" due eccezioni d ricordiamo la necessità di partecipare a questa prossima importante mobilitazione che inizia domani (dalla mezzanotte di stasera) con lo sciopero generale dell'11 aprile:\r\n- per forti aumenti di salario e riduzione dell'orario di lavoro\r\n- contro guerre e decreti sicurezza\r\n- per dare una risposta di dissenso e protesta alle politiche di padroni e governo.\r\nTorino, alle ore 11 ci ritroveremo in piazza Castello in presidio davanti alla prefettura con i lavoratori e le lavoratrici in sciopero generale, contro economia di guerra e decreto Meloni-Mattarella, per la libertà di lottare.\r\n\r\nInoltre, ricordiamo che sabato 12 aprile come sindacato parteciperemo alla manifestazione nazionale a Milano con concentramento in piazza duca d’Aosta per le ore 14:\r\n\r\n- per la Palestina libera con la resistenza palestina\r\n- per la fine dell'invio di armi in Ucraina e delle \"missioni militari all'estero dello stato italiano\r\n- contro economia di guerra e sfruttamento\r\n- per rilanciare le rivendicazione dello sciopero dell’11 aprile\r\n\r\nInvitiamo tutti a partecipare alla mobilitazione e diffonderne l'invito.\r\n\r\nPer informazioni sullo sciopero generale e prenotazioni bus per manifestazione Milano: contattare il sindacato.\r\n\r\nIL NEMICO É IN CASA NOSTRA\r\nUNITI SI VINCE\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_08_04_Daniele-SiCobas-Torino-su-sciopero-generale-e-aggressione-a-picchetto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","10 Aprile 2025","2025-04-10 10:56:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/a25c5b_a291c03af15047e7825e27625e2cf28dmv2-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 08/04/2025",1744282507,[274],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[276],"frittura mista radio fabbrica",{"post_content":278},{"matched_tokens":279,"snippet":280,"value":281},[72,70],"lotte per il diritto alla \u003Cmark>casa\u003C/mark> \u003Cmark>e\u003C/mark> tante altre che anima nel","Il primo argomento della puntata \u003Cmark>è\u003C/mark> stata l'iniziativa dedicata a Tonino Miccichè a 50 anni dalla suo omicidio. 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Corteo nazionale a Niscemi, presidio No Muos a Novara.\r\nDel presidio a Novara abbiamo parlato con Domenico Argirò del Movimento No F35\r\nDella situazione a Niscemi ci ha raccontato Pippo Gurrieri del coordinamento comitati No Muos.\r\n\r\nSantiago Maldonado. Un anno dopo l’omicidio durante l’attacco alla comunità resistente mapuche di Pu Lof a Cushamen. In tutta l’Argentina, e non solo, iniziative di informazione e lotta.\r\n\r\nMorti e respingimenti collettivi in mare, caccia allo straniero per le strade. L’estate di sangue di Salvini e Toninelli\r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","5 Settembre 2018","2018-10-17 22:58:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/livorno-200x110.jpg","Anarres del 3 agosto. Emergenza razzismo. No muos. Maldonado un anno dopo. 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Quindi se ci puoi raccontare quello che è successo e se nell'ultima giornata, nelle ultime 24 ore abbiamo qualche novità in più.\r\n\r\nAllora, sì, di sicuro in questo contesto è una novità poi dopo vi racconterò che non è una novità in un contesto più ampio se torniamo a ritroso a precedenti guerre con Libano o a precedenti invasioni della striscia di Gaza: Israele ha sempre usato la radio per avvertire la popolazione di attacchi, ma lo facevano in un modo diverso lo facevano spesso bombardando fisicamente i trasmettitori oppure andando a trasmettere sulla stessa frequenza con un segnale proprio, oppure utilizzando dei metodi che hanno usato anche gli americani. Gli americani avevano un aereo che è stato appena dismesso che si chiamava Commando Solo che era un C-130 riadattato, che al posto delle bombe aveva dei trasmettitori radio e usando degli strumenti simili l'aereo andava a coprire le frequenze radio delle stazioni che si volevano occupare e in questo modo il risultato era lo stesso cioè chi ascoltava Voice of Lebanon non sapeva più se stava ascoltando quella che vera o quella che arrivava dall'aereo israeliano.\r\n\r\nQuello che è successo ieri e l'altro ieri in questo contesto medio orientale è qualcosa di nuovo sono state una decina le stazioni radio che hanno visto la loro programmazione mutale non so se avete visto i video andati in onda: prima viene trasmesso dall'esercito israeliano l'inno libanese forse per attirare l'attenzione e poi un messaggio in arabo che diceva che a breve sarebbe iniziato un bombardamento che se le persone che abitavano nelle vicinanze di zone che avevano a che fare con Hetzbollah dovevano immediatamente scappare.\r\n\r\nChe cosa è successo? È successo qualcosa che io vedo che sta succedendo molto spesso nel conflitto in Ucraina cioè degli hacker o presunti tali hanno preso il controllo informatico delle emittenti, non ci sono ormai emittenti che non abbiano almeno in un punto della produzione un computer, che poi sia per mandare la musica, per mandare i programmi o per fare uno stream che alimenta il trasmettitore. Hanno preso il controllo di uno di questi pezzi e da lì hanno preso il controllo dell'emittente. Perché dico la guerra in Ucraina? Perché da quando è esploso il conflitto russo-ucraino sono decine i casi di emittenti ucraine che vengono prese sotto controllo russo e riempite di propaganda allo stesso modo gli hacker ucraini hanno hackerato la televisione, hanno hackerato il digitale terrestre, hanno hackerato tantissimi canali radiofonici, da poco hanno hackerato i canali russi in Crimea trasmettendo dei messaggi contro Putin insomma è una modalità conosciuta la novità è appunto l'applicazione di tutto questo nel conflitto medio orientale è una specie di salto di gradino fa capire che queste competenze sono arrivate anche lì e dal punto di vista strategico è anche più comodo non dover bombardare l'emittente ma usarla. Perché immaginate il fatto che andando a occupare un emittente tu hai già un potenziale pubblico in ascolto e la cosa incredibile è quella.\r\n\r\nEcco su questo ti faccio una domanda un po' tecnica che non cambia molto la sostanza ma un po' di curiosità anche perché la nostra è un po' una trasmissione tecnica. Per caso ci sono delle informazioni legati a qual è il punto della produzione che citavi prima che è stato attaccato? Nel senso che pensando anche a un'infrastruttura molto piccola come quella che può essere quella di Blackout ci sono tanti punti attaccabili a partire dall'antenna che diciamo sono i punti finali di trasmissione fino in cima agli studi ai sistemi più o meno automatizzati per la produzione ci sono già dei dati, dei riscontri su questo?\r\n\r\nNo, non c'è nulla, non c'è nulla su questi attacchi non c'è assolutamente nulla c'è qualcosa andando a scavare si trova di come lo stanno facendo in Ucraina appunto in Russia e lì ci sono di solito due punti di attacco: il primo è quando viene utilizzato uno stream per mandare o dagli studio al trasmettitore o anche internamente negli studi, in molte radio ormai il routing dei segnali audio avviene in digitale cioè quindi non c'è più una connessione fisica tipo tra il mixer e un eventuale modulatore è tutto in digitale quindi questo di solito è l'ingresso principale. Il secondo sono i programmi di automazione che di fatto prendendone il controllo: tu prendi il controllo della radio e quindi ti permetti di andareanche a superare la messa in onda quindi se c'è qualcuno in studio viene superato da un programma che l'eventuale software di messa in onda decide che ha una priorità maggiore questi sono i due punti che vengono usati.\r\n\r\nAggiungo che ce n'è anche un terzo che è ancora più inquietante il fatto che leggevo che molti dei mixer digitali per esempio la serie Yamaha sono stati hackerati e quindi anche lì i mixer digitali possono essere connessi in rete anche lì potrebbe essere un punto di ingresso e quindi il segnale l'eventuale programma in mp3 farlocco viene inserito dentro il mixer che ormai molti mixer possono fare anche da play out, adesso entriamo in un campo molto tecnico quello che possiamo dire è che i punti di ingresso per hackerare una radio o una tv il discorso è lo stesso, io lavoro in Rai penso questo si sappia, da 27 anni. Io quando sono entrato in Rai negli anni 90 avevo visto per la prima volta le sale di messa in onda della tv ed erano delle stanzette piene di videoregistratori con delle cassette beta che venivano inserite per mandare in onda gli spot i programmi i programmi registrati oggi il play out è tutto digitale allo stesso modo la radio quindi in verità tutto il sistema di produzione è attaccabile poi dipende solo dalle competenze di chi attacca e anche dalle competenze di chi si difende ma in verità non c'è un sistema difendibile all'infinito.\r\n\r\nSi tra l'altro hai fatto benissimo a citare mixer e queste componentistica qua perché mentre magari gli aspetti tecnici più esterni sono protetti adeguatamente, penso ai server di streaming che comunque hanno delle tecnologie che negli ultimi anni sono abbastanza rodate per proteggersi dagli attacchi parlo di attacchi generici poi è chiaro che quando si parla del Mossad parliamo di un livello di sofisticatezza che va appena al di là delle nostre capacità, però invece i mixer che hai citato te eccetera chi li produce mediamente si pone tutti i problemi tranne che questi possano essere soggetti ad attacchi perché anche storicamente insomma è un settore dell'industria che non è predisposto a pensare in termini di sicurezza dei device. Noi per quanto appunto trasmettiamo da una radio a dir poco provinciale come Blackout se pensiamo al nostro flusso tecnico dell'audio, DAB, streaming ed FM i punti vulnerabili sono veramente tanti potenzialmente.\r\n\r\nCerto e fra l'altro lasciatemi dire che quest'idea che comunque ormai si vede se andiamo da una radio piccola come Blackout, una radio medio piccola, una radio provinciale, una radio nazionale in verità quest'idea di mettere tutto in rete è sempre più spinta perché semplifica perché tieni tutto sotto controllo perché puoi controllare a distanza e più metti in rete e più aumenti per un possibile attaccatore le possibilità di entrare.\r\n\r\nAd esempio che ne so le antenne del DAB, adesso che da una singola antenna trasmettono molte radio come ad esempio fa Blackout qua in Piemonte chiaramente è un vantaggio perché si spende meno corrente e anche a livello infrastrutturale c'è un'ottimizzazione però dall'altro lato diventa il singolo punto in cui può fallire per dire noi ieri abbiamo avuto il DAB che ha avuto dei problemi ed insieme ad altre 20 radio siamo andati giu'.\r\n\r\nPoi immaginiamo che comunque il lavoro di creazione del multiplex cioè che di fatto questo flusso DAB che viene trasmesso viene fatto da un PC o da una macchina che dentro contiene un PC e quindi potenzialmente quello è un altro punto molto a rischio della catena dove uno virtualmente potrebbe sostituire il flusso di Blackout con un'altra catena con un flusso identico che si chiama Blackout uguale e vai non davanti a Blackout cioè nel senso nel mondo del digitale diciamo mentre in verità prima una radio che trasmetteva tutto in analogico aveva molto più controllo del suo segnale non a caso prima queste cose cioè per avere lo stesso effetto si bombardava il trasmettitore e si sostituiva il segnale radio però siamo arrivati appunto in un dominio in cui evidentemente il Mossad ma lasciami dire anche altri cioè il Mossad di sicuro lavora a un livello altissimo però quello che stiamo vedendo in Ucraina e in Russia è lo stesso addirittura prendere il controllo della messa in onda della tv pubblica russa non penso che sia una roba piccola però l'hanno fatto.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\nFare la Copyrigher dell'Intelligenza Artificiale\r\nOggi ritorniamo a parlare di un argomento, ahi noi, stra approfondito dentro questa trasmissione, ovvero di intelligenza artificiale, soprattutto approfondito con la lente del lavoro. Forse gli appassionati e appassionate di questa trasmissione si ricorderanno che prima dell'estate abbiamo fatto un'intervista ad Antonio Casilli proprio sul tema del lavoro nascosto dietro l'intelligenza artificiale e i sistemi generativi che è quelli di apprendimento e adesso proviamo a fare una chiacchiera con qualcuno che questo lavoro lo vive nella quotidianità. Infatti abbiamo raggiunto una lavoratrice che si occupa esattamente di questo, ovvero fa la copywriter per, diciamo, in subappalto indirettamente per Gemini, che è l'intelligenza artificiale di Google. Io però prima di darti la parola devo anche stoppare la musica, altrimenti facciamo un casino. Allora, noi ti abbiamo voluto sentire perché siamo caduti abbastanza dal pero quando abbiamo scoperto il tuo mestiere. Infatti ti chiederei, insomma, di introdurti da sola, un po' perché mi allievi il lavoro, ma anche perché, appunto, un po' raccontarci cosa facevi prima di questo, cioè un po' come ci sei arrivata, e poi entriamo un pochino più nel dettaglio di quali sono le attività del tuo lavoro adesso.\r\n\r\nSostanzialmente sono arrivata a lavorare per Gemini senza che nessuno lo sappia poi alla fine, perché c'è sempre un po' quest'aura di mistero dietro queste cose, partendo da copywriter per siti web, più che disparati, per e-commerce, per comunque questo tipo di realtàin cui bisogna creare dei contenuti che un po' vendono magari dei prodotti, un po' si tratta di fare il ghostwriter per dei blogger, insomma, ce n'è un po' di ogni quando inizi questo tipo di lavoro. Io sinceramente avevo iniziato a fare la copywriter un po' perché in realtà scrivere mi è sempre piaciuto, sicuramente non per vendere perché non era molto il mio settore, però perché questo tipo di lavoro mi dava la possibilità di lavorare da casa, che è una roba che a me è sempre interessato un casino, cercare di avere meno vincoli possibile con gli orari, quindi comunque ho iniziato come freelance ed è una cosa che per un paio d'annetti mi ha permesso di vivere tranquilla, diciamo, senza grandi pretese, però senza neanche essere particolarmente sfruttata, a parte agli inizi in cui comunque il settore anche della scrittura online ha una specie di barriera all'entrata per cui devi essere abituato a essere pagato pochissimo, proprio poco poco poco, e non è che ci siano tutti questi diritti anche per i copywriter al di fuori della AI. Poi però, alla fine, dopo un paio d'anni, è arrivatoci a GPT e le persone come me si sono trovate da un mese all'altro, diciamo, a non avere più niente da fare. Questo è stato.\r\n\r\nEcco, ma giusto per farci esageratamente i cavoli tuoi, per parlare del mondo di prima, ci puoi dare magari un'idea di quanto si poteva essere pagate per un lavoro del genere? Cioè farci due o tre esempi di un articoletto, una recensione...?\r\n\r\nSì, praticamente se hai appena iniziato e ti confronti anche in realtà, ed era quello anche pesante, con aziende del calibro di Mondadori, non sto dicendo con il primo sfigato, ma se erano capaci di offrirti una cosa come 3 euro lordi ad articolo, e questi articoli erano magari a volte anche lunghi, nel senso che comunque ti dovevi prendere il tempo di trovare le fonti, scrivere le cose, poi magari le mandavi e non andavano bene perché il linguaggio era troppo difficile, invece l'obiettivo è di renderlo meno difficile possibile, e insomma, quello era il tenore. Quindi in una settimana di lavoro a volte ti facevi meno di 50 euro.\r\n\r\nE infatti diciamo che con ChatGPT, che comunque diciamo che per quanto lo si possa criticare è uno strumento che comunque riesce a generare testi abbastanza prolissi in maniera praticamente automatica, un mestiere come quello del copywriter appariva quasi fuori contesto oramai, non so voi come l'avete vista.\r\n\r\nAssolutamente, soprattutto perché davvero a volte i contenuti chiesti comunque sono iper vuoti, iper ripetitivi, servono solo per fare, diciamo, il riempimento di pagine web in cui poi il focus sono le pubblicità, cioè non c'entra niente il contenuto. E io addirittura avevo lavorato per quasi sei mesi per un'azienda di Torino, parecchio grande, ed ero stata assoldata ai primissimi avventi di ChatGPT per essere quella che faceva scrivere a ChatGpt contenuti di questo tipo, quindi articoli ricopiati e stra-copiati da altri, magari anche belli, che vengono poi svuotati, solo ed esclusivamente per riempire siti fake, creati appositamente solo per gli inserzionisti e silurati di centinaia di articoli al giorno. Addirittura loro si erano sviluppati la loro Intelligenza artificiale interna che pubblicava questi articoli anche tutta la notte, quando i lavoratori non potevano esserci.\r\n\r\nSì, infatti, allora, l'immagine che ci dai è un po' come è stato internet negli ultimi, direi, 10-15 anni. Nel senso che noi parliamo di lavoro nascosto, abbiamo introdotto un po' questo termine negli ultimi anni, riferito molto all'intelligenza artificiale, ma quando misteri altamente specializzati come il tuo, in verità, navigano, alimentano internet, da quando sostanzialmente esistono le pubblicità. Infatti tu, giustamente, hai evidenziato il ruolo degli inserzionisti, perché da sempre si sa che c'è una bolla attorno alle pubblicità online. È una cosa, tra l'altro, arcinota, che è un enorme problema di quell'economia lì. E questo è un po' internet, appunto, degli ultimi 15 anni, che non è scoppiata per, insomma, qua ci sarebbe più un'analisi economica, però per qualche motivo questa bolla non è scoppiata e adesso lascia un pochino il posto alla nuova fase. Infatti, adesso, cosa fai? Quali sono le tue attività oggi?\r\n\r\nOra come ora mi occupo di analizzare, da un lato. Ad un lato analizzare le risposte che Gemini ha generato fin da quando è nata e di rimandare poi indietro a Google i nostri feedback su quanto siano accurate da vari punti di vista, quindi sia quello grammaticale, tutto fatto in italiano, perché in realtà quello che cercano, per esempio in Italia, sono persone che parlino bene l'italiano, perché gli serve ovviamente, e quindi analizzo come rispondono le AI, in particolare Gemini, che errori fanno, e anche appunto se riescono poi effettivamente a rispondere alla domanda che fa l'utente, oppure se iniziano a dire cose completamente a caso. E oltre a quello mi occupo anche di generare io stessa dei prompt, che sarebbero le richieste, poi le domande che si fanno a Gemini, specifici, definiti dannosi, nel senso che contengono materiale dannoso come violenza, insulti, odio razziale. Io creo queste domande appositamente, tra virgolette, cattive, in modo che l'AI venga poi allenata a riconoscere i contenuti di questo tipo.\r\n\r\nE' interessante vedere poi che questo è un lavoro altrettanto specializzato, nel senso che quello che ci racconti comunque è un lavoro che richiede molte competenze, da la conoscenza specifica di una lingua e di un contesto, a quindi avere il polso di come stuzzicare e cosa andare a colpire, diciamo, dell'intelligenza artificiale. E quello che mi viene a chiedere è rispetto alla parte di prima, cioè stiamo parlando di due ruoli comunque di un lavoro intellettuale, diciamo, però questo secondo probabilmente è ancora più slegato dal contesto, cioè mentre prima probabilmente avevi un task, un qualcosa da fare, che aveva un inizio e una fine, adesso la tua giornata come funziona? Cioè ti danno tante cose da fare, tutte slegate tra di loro, hai una programmazione, tra virgolette, c'è quindi un piano di... Per arrivare un pochino al tema di quanto è alienante la tua giornata?\r\n\r\nAllora, diciamo che di base a me è capitato, in questo momento mi ritengo, tra virgolette, all'interno di questa categoria una privilegiata, non posso dire che non sia così, nel senso che sono ufficialmente sotto contratto otto ore, come andassi in ufficio normalmente, e durante queste otto ore, tra l'altro, spesso c'è veramente poco da fare, nel senso che Google ha delle ondate di materiale che ti manda, magari per una settimana lavori, che ne so, 4-5 ore tutto il tempo, in modo, sì, molto alienante, perché queste risposte ti arrivano sotto forma di testo dentro la loro piattaforma, e tu hai sempre lo stesso questionario sotto da riempire, quindi è iperripetitivo come lavoro, nel senso che devi dire, la parte A è giusta, la parte B è sbagliata, la parte C è giusta, e bla bla bla, e va avanti così.\r\nPerò tutto sommato, per come sono messa adesso, questa cosa è circoscritta in un sistema, diciamo lavorativo \"normale\", nel senso, faccio le mie otto ore, timbro il cartellino al mattino e alla sera, è il pre di questa specifica situazione in cui mi trovo adesso, che come dite voi, era veramente, poteva diventare veramente alienante e disumano, nel senso che chi lavora come freelancer queste cose, per una parte l'ho fatto anch'io, e diciamo che poi è la maggior parte di quelli grazie al quale poi le AI vengono allenate, sono i freelancer, sono quelli che dicono: io sono disposto a lavorare anche alle quattro del mattino, se mi arriva, diciamo, l'ordine alle quattro del mattino, alle cinque, alle sei, può essere veramente quando cavolo gli pare a Google o a chi come loro, quella cosa là io l'ho vissuta ed è stata la parte che mi ha veramente, non lo so, stupita, ovviamente in senso negativo di più, perché ho visto purtroppo un entusiasmo generale da parte di quelli come me, che magari venivano, come è successo a me, reclutati alla loro volta a piattaforme per freelance, in cui comunque viene già presa una parte di percentuale del tuo lavoro, in cui non hai nessun tipo di rapporto con nessuno, semplicemente un giorno ti arriva un'email e ti dicono, ah, sei disponibile per fare questo lavoro? Sì o no? Vieni insilurato in delle specie di mega chat, in cui sono tutti, tutti i freelance vengono inseriti dopo aver creato un account, dopo aver comunque fornito dei dati, eccetera, e da lì poi questa specie di, come dire, insieme di addetti dall'America, perché si parla poi sempre solo in inglese, iniziano a scrivere quando vogliono loro, senza dirti niente, in questa chat,\r\ne magari tu il 15 agosto sei a farti la grigliata, però loro intanto hanno condiviso tutte le indicazioni di come si lavora, e se tu non le leggi, boh, sono, tra virgolette, cioè, sono cazzi tuoi, sostanzialmente, e poi torni e ti becchi magari la trafila di indicazioni su cosa fare, e non solo, poi magari dici: \"non ho capito proprio niente\", perché non è che sia una roba immediata, se non l'ho mai vista, quindi non spiegano niente, magari il lavoro è pure già finito, perché ci sono altri 100-200 stronzi come te che sono stati lì, svegli, oppure hanno detto, ciao famiglia, io non la faccio la grigliata con te, perché magari devo iniziare a lavorare, e quindi hanno preso il lavoro, e diventa veramente un mare di pesci, di squali, che si devono mordere a vicenda per ottenere cosa? 5 euro, 10 euro, perché poi comunque sono quelle le cifre. Dicono che ti pagano 20 euro l'ora all'inizio, poi guarda caso, cambia sempre, quando poi arriva di fatto l'ordine per fare la fattura, e mai 20 euro.\r\n\r\nSecondo te, da quello che hai avuto modo di vedere in questi anni, i diversi ordini, le mansioni che vi vengono mandate, quale funzione hanno? Cioè, nel vostro ruolo, diciamo la vostra componente, qual è? Com'è che aggiungete valore allo strumento, all'algoritmo di Gemini? Vi occupate semplicemente dell'addestramento, o è anche una forma, tra virgolette, di moderazione, per cui bisogna calibrare i contenuti, calibrarne il linguaggio, eccetera?\r\n\r\nEh sì, ci sono tutte e due. Allora, all'inizio, inizio, era proprio una questione di, forse, quello che mi è capitato. Di correggere da un punto di vista proprio solo della forma, e invece, quindi comunque togliere errori, togliere ripetizioni, perché spesso le risposte che vengono date all'inizio dalle macchine sono molto ripetitive, tipo che ripete la stessa cosa per centomila volte, quindi tu devi dire no, bastava una, e selezioni tutti questi tipi di giudizi attraverso una piattaforma loro, tu non è che sia libero di dire: \"questo, secondo me è così, questo secondo me è cos'à. Sono anche regole abbastanza stringenti che ti danno da Google, che sono preformate, quindi non c'è davvero poi forse un valore in più che si possa dare dal lato nostro, devi semplicemente conformarti a delle guide, linee guide che ti vengono date, e addirittura, appunto, a me è capitato poi in questa azienda adesso di sviluppare magari delle riunioni per dire: \"però noi abbiamo detto che quella determinata risposta va bene\", quando in realtà è fondamentalmente una minchiata allucinante, e loro: \"però Google nelle guide, nelle linee guide ha detto così\", quindi gliela rimandiamo indietro così, ok, va bene. Cioè, non c'è molto da stare a parlarne.\r\n\r\nEcco, ma infatti su questo, diciamo, soggettivamente, tu lo fai da, non tantissimo, ma abbastanza probabilmente per avere già un po' di visione su, in questi mesi, cosa, uno, se hai avuto la percezione che ci stessi, siano stati dei cambiamenti, magari in relazione a particolari temi, eccetera, che sono diventati sensibili, mi viene da pensare ai temi d'attualità, nella prima parte della trasmissione abbiamo parlato di Libano, di Israele e Palestina, della guerra in Ucraina, altre cose, probabilmente il Covid era in una fase precedente che non ti ha coinvolto, però, insomma, questi temi di attualità, e la seconda, diciamo, domanda annessa era se, rispetto a questi temi, cioè, quanto cambiano nel futuro? E quanto diventano schizofrenici ogni tanto? Cioè, se avete proprio l'impressione del, cavolo, oggi Google si è resa conto di questo e sta cercando di pecciare, di salvare capra e cavoli all'ultimo.\r\n\r\nMa sì, effettivamente, quello che ho notato, in una mega descrizione ipergenerica, è una sempre maggiore censura, nel senso che, se tu adesso dici guerra a Gemini, o anche ad altri, è molto probabile che non otterrai grandi risposte, nel senso che stanno allenando sempre di più l'AI a glissare su qualunque cosa, e al massimo quello che puoi ottenere è: \"io non posso dire niente, vai su Google\" ok, vai a cercare su Google, e questa è un po' la tendenza che ho visto io, nel senso che non c'è alcun tipo di possibilità di introdurre queste tematiche, quindi, visto che, per quello che so, la tendenza sarà di sostituire sempre di più i motori di ricerca, che già sono iperbasati sulla AI, con poi proprio un assistente AI, che ti darà le risposte che vorrai, perché l'obiettivo di queste aziende è rendere la cosa sempre più personalizzata, sarà probabilmente molto difficile, se andiamo avanti così, affrontare tematiche, magari di questo tipo, o socialmente rilevanti sull'internet per come lo conosciamo adesso, diciamo, in questo senso è abbastanza preoccupante.\r\n\r\nEcco, su questa stessa domanda, hai avuto una percezione di contenuti e risposte targettizzate per paese, ora, chiaramente, immagino che tu principalmente veda contenuti per l'Italia, quindi non so se hai l'opportunità di avere questa lente, però, hai mai avuto il riscontro che, che ne so, un tema viene filtrato, trattato diversamente, a seconda del paese, nel senso che noi di questo abbiamo conferme, storicamente, da come funzionano le risposte di Google, per varie questioni, soprattutto anche la moderazione di social network, a seconda del paese, la religione, magari comunque la cultura del paese, si applicano dei filtri diversi. Ecco, per quanto riguarda il training, c'è la stessa cosa, riescono a fare più o meno la stessa cosa, oppure no?\r\n\r\nSì, posso dire di sì, nel senso che io mi sono veramente solo occupata dell'Italia, quindi non ti posso dire poi degli esempi pratici su altri paesi, ma proprio intrinseco nel tipo di lavoro che faccio, ci sono dei task che ci mandano e sono anche quelli più numerosi, di localizzazione, nel senso che tu devi poi leggere la risposta che l'AI da e concentrarti sul valutare se questo contenuto che ha generato è in linea con il paese per cui tu lavori, quindi magari io sono italiana, devo controllare che una risposta data non sia, che ne so, offensiva per gli italiani, non sia troppo sensibile per gli italiani, e questo viene fatto in tutto il resto del mondo, perché io appunto ho colleghi di tutto il mondo, quindi sì.\r\n\r\nGiusto un'ultima domanda che mi veniva in mente, non so se hai notato nel tempo come gli argomenti che ti solito ti vengono proposti siano selezionati e se secondo te ci sia una spinta da parte delle aziende nel, non so, magari far sì che un giorno, in un futuro, il vostro lavoro sia sempre meno necessario.\r\n\r\nEh, questo è una tendenza che io personalmente credo che sarà portata avanti in questo senso, cioè visto che comunque l'algoritmo viene allenato ed è stato ampiamente allenato, probabilmente arriverà un momento in cui non servirà più neanche questo tipo di figura. Cioè io sono abbastanza convinta di questo, lo vedo in parte perché nel tempo i compiti, già nell'unico anno in cui ho fatto questo lavoro, comunque i compiti sono diminuiti in un certo senso. Ho visto un processo di raffinazione, no? Sempre di più, cioè prima magari avevi enormi quantità di risposte da analizzare, adesso sempre meno e sono sempre più simili perché la capacità della macchina di scrivere, di fare quello che fa è migliorata, inevitabilmente. Quindi è palesemente una ruota che tornerà al punto di partenza, secondo me, secondo me sì.\r\n\r\nGuarda, noi ti ringraziamo tanto anche perché, cioè di questo tema noi l'abbiamo approfondito insomma più volte, provando a dare tanti punti di vista insomma alle contraddizioni di questi sistemi sia di apprendimento che generativi, però io trovo che mentre su altri dispositivi sia di censura che comunque altre contraddizioni tecnologiche, noi riusciamo a guardarle con gli occhi dei tecnici, chiaramente con una visione politica, però insomma riusciamo a raccontarle, invece mi sembra che su questo l'unico modo per riuscire a raccontarle, per cogliere le contraddizioni sia attraverso i vostri occhi perché siete un po' le uniche, gli unici che effettivamente sono in grado di dire qualcosa di questi attrezzi e andare un po' nel dettaglio.","25 Settembre 2024","2024-09-25 22:05:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/75bb019f083839cc-200x110.png","StakkaStakka 25 settembre 2024 – Commando Solo",1727301906,[],[],{"post_content":345},{"matched_tokens":346,"snippet":347,"value":348},[72,315],"la possibilità di lavorare da \u003Cmark>casa\u003C/mark>, che \u003Cmark>è\u003C/mark> una roba che a me","Puntata Completa\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/stakkastakka-232.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nHacking Radio Fm Libanesi\r\ncon Andrea Borgnigno autore di Interferenze\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/andrea-borgnino.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nFare la Copyrigher dell'Intelligenza Artificiale\r\nintervista ad una lavoratrice digitale che si occupa di addestrare \u003Cmark>e\u003C/mark> revisionare l'intelligenza artificiale generativa di Google chiamata Gemini\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/gemini-worker.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito trovate le trascrizioni delle due interviste\r\nHacking Radio Fm Libanesi\r\nPrima abbiamo introdotto un pochino il contesto dell'argomento \u003Cmark>e\u003C/mark> quindi volevamo un po' chiamarti per fare un aggiornamento molto rapido perché come abbiamo detto Israele non \u003Cmark>è\u003C/mark> nuova a una guerra di informazione né contro il Libano né all'interno nei i suoi anni di guerra genocida, ma sicuramente questa modalità di hacking delle frequenze radiofoniche FM \u003Cmark>è\u003C/mark> abbastanza una novità o almeno ci risulta essere una novità. Quindi se ci puoi raccontare quello che \u003Cmark>è\u003C/mark> successo \u003Cmark>e\u003C/mark> se nell'ultima giornata, nelle ultime 24 ore abbiamo qualche novità in più.\r\n\r\nAllora, sì, di sicuro in questo contesto \u003Cmark>è\u003C/mark> una novità poi dopo vi racconterò che non \u003Cmark>è\u003C/mark> una novità in un contesto più ampio se torniamo a ritroso a precedenti guerre con Libano o a precedenti invasioni della striscia di Gaza: Israele ha sempre usato la radio per avvertire la popolazione di attacchi, ma lo facevano in un modo diverso lo facevano spesso bombardando fisicamente i trasmettitori oppure andando a trasmettere sulla stessa frequenza con un segnale proprio, oppure utilizzando dei metodi che hanno usato anche gli americani. Gli americani avevano un aereo che \u003Cmark>è\u003C/mark> stato appena dismesso che si chiamava Commando Solo che era un C-130 riadattato, che al posto delle bombe aveva dei trasmettitori radio \u003Cmark>e\u003C/mark> usando degli strumenti simili l'aereo andava a coprire le frequenze radio delle stazioni che si volevano occupare \u003Cmark>e\u003C/mark> in questo modo il risultato era lo stesso cioè chi ascoltava Voice of Lebanon non sapeva più se stava ascoltando quella che vera o quella che arrivava dall'aereo israeliano.\r\n\r\nQuello che \u003Cmark>è\u003C/mark> successo ieri \u003Cmark>e\u003C/mark> l'altro ieri in questo contesto medio orientale \u003Cmark>è\u003C/mark> qualcosa di nuovo sono state una decina le stazioni radio che hanno visto la loro programmazione mutale non so se avete visto i video andati in onda: prima viene trasmesso dall'esercito israeliano l'inno libanese forse per attirare l'attenzione \u003Cmark>e\u003C/mark> poi un messaggio in arabo che diceva che a breve sarebbe iniziato un bombardamento che se le persone che abitavano nelle vicinanze di zone che avevano a che fare con Hetzbollah dovevano immediatamente scappare.\r\n\r\nChe cosa \u003Cmark>è\u003C/mark> successo? \u003Cmark>È\u003C/mark> successo qualcosa che io vedo che sta succedendo molto spesso nel conflitto in Ucraina cioè degli hacker o presunti tali hanno preso il controllo informatico delle emittenti, non ci sono ormai emittenti che non abbiano almeno in un punto della produzione un computer, che poi sia per mandare la musica, per mandare i programmi o per fare uno stream che alimenta il trasmettitore. Hanno preso il controllo di uno di questi pezzi \u003Cmark>e\u003C/mark> da lì hanno preso il controllo dell'emittente. Perché dico la guerra in Ucraina? Perché da quando \u003Cmark>è\u003C/mark> esploso il conflitto russo-ucraino sono decine i casi di emittenti ucraine che vengono prese sotto controllo russo \u003Cmark>e\u003C/mark> riempite di propaganda allo stesso modo gli hacker ucraini hanno hackerato la televisione, hanno hackerato il digitale terrestre, hanno hackerato tantissimi \u003Cmark>canali\u003C/mark> radiofonici, da poco hanno hackerato i \u003Cmark>canali\u003C/mark> russi in Crimea trasmettendo dei messaggi contro Putin insomma \u003Cmark>è\u003C/mark> una modalità conosciuta la novità \u003Cmark>è\u003C/mark> appunto l'applicazione di tutto questo nel conflitto medio orientale \u003Cmark>è\u003C/mark> una specie di salto di gradino fa capire che queste competenze sono arrivate anche lì \u003Cmark>e\u003C/mark> dal punto di vista strategico \u003Cmark>è\u003C/mark> anche più comodo non dover bombardare l'emittente ma usarla. Perché immaginate il fatto che andando a occupare un emittente tu hai già un potenziale pubblico in ascolto \u003Cmark>e\u003C/mark> la cosa incredibile \u003Cmark>è\u003C/mark> quella.\r\n\r\nEcco su questo ti faccio una domanda un po' tecnica che non cambia molto la sostanza ma un po' di curiosità anche perché la nostra \u003Cmark>è\u003C/mark> un po' una trasmissione tecnica. Per caso ci sono delle informazioni legati a qual \u003Cmark>è\u003C/mark> il punto della produzione che citavi prima che \u003Cmark>è\u003C/mark> stato attaccato? Nel senso che pensando anche a un'infrastruttura molto piccola come quella che può essere quella di Blackout ci sono tanti punti attaccabili a partire dall'antenna che diciamo sono i punti finali di trasmissione fino in cima agli studi ai sistemi più o meno automatizzati per la produzione ci sono già dei dati, dei riscontri su questo?\r\n\r\nNo, non c'è nulla, non c'è nulla su questi attacchi non c'è assolutamente nulla c'è qualcosa andando a scavare si trova di come lo stanno facendo in Ucraina appunto in Russia \u003Cmark>e\u003C/mark> lì ci sono di solito due punti di attacco: il primo \u003Cmark>è\u003C/mark> quando viene utilizzato uno stream per mandare o dagli studio al trasmettitore o anche internamente negli studi, in molte radio ormai il routing dei segnali audio avviene in digitale cioè quindi non c'è più una connessione fisica tipo tra il mixer \u003Cmark>e\u003C/mark> un eventuale modulatore \u003Cmark>è\u003C/mark> tutto in digitale quindi questo di solito \u003Cmark>è\u003C/mark> l'ingresso principale. Il secondo sono i programmi di automazione che di fatto prendendone il controllo: tu prendi il controllo della radio \u003Cmark>e\u003C/mark> quindi ti permetti di andareanche a superare la messa in onda quindi se c'è qualcuno in studio viene superato da un programma che l'eventuale software di messa in onda decide che ha una priorità maggiore questi sono i due punti che vengono usati.\r\n\r\nAggiungo che ce n'è anche un terzo che \u003Cmark>è\u003C/mark> ancora più inquietante il fatto che leggevo che molti dei mixer digitali per esempio la serie Yamaha sono stati hackerati \u003Cmark>e\u003C/mark> quindi anche lì i mixer digitali possono essere connessi in rete anche lì potrebbe essere un punto di ingresso \u003Cmark>e\u003C/mark> quindi il segnale l'eventuale programma in mp3 farlocco viene inserito dentro il mixer che ormai molti mixer possono fare anche da play out, adesso entriamo in un campo molto tecnico quello che possiamo dire \u003Cmark>è\u003C/mark> che i punti di ingresso per hackerare una radio o una tv il discorso \u003Cmark>è\u003C/mark> lo stesso, io lavoro in Rai penso questo si sappia, da 27 anni. Io quando sono entrato in Rai negli anni 90 avevo visto per la prima volta le sale di messa in onda della tv ed erano delle stanzette piene di videoregistratori con delle cassette beta che venivano inserite per mandare in onda gli spot i programmi i programmi registrati oggi il play out \u003Cmark>è\u003C/mark> tutto digitale allo stesso modo la radio quindi in verità tutto il sistema di produzione \u003Cmark>è\u003C/mark> attaccabile poi dipende solo dalle competenze di chi attacca \u003Cmark>e\u003C/mark> anche dalle competenze di chi si difende ma in verità non c'è un sistema difendibile all'infinito.\r\n\r\nSi tra l'altro hai fatto benissimo a citare mixer \u003Cmark>e\u003C/mark> queste componentistica qua perché mentre magari gli aspetti tecnici più esterni sono protetti adeguatamente, penso ai server di streaming che comunque hanno delle tecnologie che negli ultimi anni sono abbastanza rodate per proteggersi dagli attacchi parlo di attacchi generici poi \u003Cmark>è\u003C/mark> chiaro che quando si parla del Mossad parliamo di un livello di sofisticatezza che va appena al di là delle nostre capacità, però invece i mixer che hai citato te eccetera chi li produce mediamente si pone tutti i problemi tranne che questi possano essere soggetti ad attacchi perché anche storicamente insomma \u003Cmark>è\u003C/mark> un settore dell'industria che non \u003Cmark>è\u003C/mark> predisposto a pensare in termini di sicurezza dei device. Noi per quanto appunto trasmettiamo da una radio a dir poco provinciale come Blackout se pensiamo al nostro flusso tecnico dell'audio, DAB, streaming ed FM i punti vulnerabili sono veramente tanti potenzialmente.\r\n\r\nCerto \u003Cmark>e\u003C/mark> fra l'altro lasciatemi dire che quest'idea che comunque ormai si vede se andiamo da una radio piccola come Blackout, una radio medio piccola, una radio provinciale, una radio nazionale in verità quest'idea di mettere tutto in rete \u003Cmark>è\u003C/mark> sempre più spinta perché semplifica perché tieni tutto sotto controllo perché puoi controllare a distanza \u003Cmark>e\u003C/mark> più metti in rete \u003Cmark>e\u003C/mark> più aumenti per un possibile attaccatore le possibilità di entrare.\r\n\r\nAd esempio che ne so le antenne del DAB, adesso che da una singola antenna trasmettono molte radio come ad esempio fa Blackout qua in Piemonte chiaramente \u003Cmark>è\u003C/mark> un vantaggio perché si spende meno corrente \u003Cmark>e\u003C/mark> anche a livello infrastrutturale c'è un'ottimizzazione però dall'altro lato diventa il singolo punto in cui può fallire per dire noi ieri abbiamo avuto il DAB che ha avuto dei problemi ed insieme ad altre 20 radio siamo andati giu'.\r\n\r\nPoi immaginiamo che comunque il lavoro di creazione del multiplex cioè che di fatto questo flusso DAB che viene trasmesso viene fatto da un PC o da una macchina che dentro contiene un PC \u003Cmark>e\u003C/mark> quindi potenzialmente quello \u003Cmark>è\u003C/mark> un altro punto molto a rischio della catena dove uno virtualmente potrebbe sostituire il flusso di Blackout con un'altra catena con un flusso identico che si chiama Blackout uguale \u003Cmark>e\u003C/mark> vai non davanti a Blackout cioè nel senso nel mondo del digitale diciamo mentre in verità prima una radio che trasmetteva tutto in analogico aveva molto più controllo del suo segnale non a caso prima queste cose cioè per avere lo stesso effetto si bombardava il trasmettitore \u003Cmark>e\u003C/mark> si sostituiva il segnale radio però siamo arrivati appunto in un dominio in cui evidentemente il Mossad ma lasciami dire anche altri cioè il Mossad di sicuro lavora a un livello altissimo però quello che stiamo vedendo in Ucraina \u003Cmark>e\u003C/mark> in Russia \u003Cmark>è\u003C/mark> lo stesso addirittura prendere il controllo della messa in onda della tv pubblica russa non penso che sia una roba piccola però l'hanno fatto.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\nFare la Copyrigher dell'Intelligenza Artificiale\r\nOggi ritorniamo a parlare di un argomento, ahi noi, stra approfondito dentro questa trasmissione, ovvero di intelligenza artificiale, soprattutto approfondito con la lente del lavoro. Forse gli appassionati \u003Cmark>e\u003C/mark> appassionate di questa trasmissione si ricorderanno che prima dell'estate abbiamo fatto un'intervista ad Antonio Casilli proprio sul tema del lavoro nascosto dietro l'intelligenza artificiale \u003Cmark>e\u003C/mark> i sistemi generativi che \u003Cmark>è\u003C/mark> quelli di apprendimento \u003Cmark>e\u003C/mark> adesso proviamo a fare una chiacchiera con qualcuno che questo lavoro lo vive nella quotidianità. Infatti abbiamo raggiunto una lavoratrice che si occupa esattamente di questo, ovvero fa la copywriter per, diciamo, in subappalto indirettamente per Gemini, che \u003Cmark>è\u003C/mark> l'intelligenza artificiale di Google. Io però prima di darti la parola devo anche stoppare la musica, altrimenti facciamo un casino. Allora, noi ti abbiamo voluto sentire perché siamo caduti abbastanza dal pero quando abbiamo scoperto il tuo mestiere. Infatti ti chiederei, insomma, di introdurti da sola, un po' perché mi allievi il lavoro, ma anche perché, appunto, un po' raccontarci cosa facevi prima di questo, cioè un po' come ci sei arrivata, \u003Cmark>e\u003C/mark> poi entriamo un pochino più nel dettaglio di quali sono le attività del tuo lavoro adesso.\r\n\r\nSostanzialmente sono arrivata a lavorare per Gemini senza che nessuno lo sappia poi alla fine, perché c'è sempre un po' quest'aura di mistero dietro queste cose, partendo da copywriter per siti web, più che disparati, per e-commerce, per comunque questo tipo di realtàin cui bisogna creare dei contenuti che un po' vendono magari dei prodotti, un po' si tratta di fare il ghostwriter per dei blogger, insomma, ce n'è un po' di ogni quando inizi questo tipo di lavoro. Io sinceramente avevo iniziato a fare la copywriter un po' perché in realtà scrivere mi \u003Cmark>è\u003C/mark> sempre piaciuto, sicuramente non per vendere perché non era molto il mio settore, però perché questo tipo di lavoro mi dava la possibilità di lavorare da \u003Cmark>casa\u003C/mark>, che \u003Cmark>è\u003C/mark> una roba che a me \u003Cmark>è\u003C/mark> sempre interessato un casino, cercare di avere meno vincoli possibile con gli orari, quindi comunque ho iniziato come freelance ed \u003Cmark>è\u003C/mark> una cosa che per un paio d'annetti mi ha permesso di vivere tranquilla, diciamo, senza grandi pretese, però senza neanche essere particolarmente sfruttata, a parte agli inizi in cui comunque il settore anche della scrittura online ha una specie di barriera all'entrata per cui devi essere abituato a essere pagato pochissimo, proprio poco poco poco, \u003Cmark>e\u003C/mark> non \u003Cmark>è\u003C/mark> che ci siano tutti questi diritti anche per i copywriter al di fuori della AI. Poi però, alla fine, dopo un paio d'anni, \u003Cmark>è\u003C/mark> arrivatoci a GPT \u003Cmark>e\u003C/mark> le persone come me si sono trovate da un mese all'altro, diciamo, a non avere più niente da fare. Questo \u003Cmark>è\u003C/mark> stato.\r\n\r\nEcco, ma giusto per farci esageratamente i cavoli tuoi, per parlare del mondo di prima, ci puoi dare magari un'idea di quanto si poteva essere pagate per un lavoro del genere? Cioè farci due o tre esempi di un articoletto, una recensione...?\r\n\r\nSì, praticamente se hai appena iniziato \u003Cmark>e\u003C/mark> ti confronti anche in realtà, ed era quello anche pesante, con aziende del calibro di Mondadori, non sto dicendo con il primo sfigato, ma se erano capaci di offrirti una cosa come 3 euro lordi ad articolo, \u003Cmark>e\u003C/mark> questi articoli erano magari a volte anche lunghi, nel senso che comunque ti dovevi prendere il tempo di trovare le fonti, scrivere le cose, poi magari le mandavi \u003Cmark>e\u003C/mark> non andavano bene perché il linguaggio era troppo difficile, invece l'obiettivo \u003Cmark>è\u003C/mark> di renderlo meno difficile possibile, \u003Cmark>e\u003C/mark> insomma, quello era il tenore. Quindi in una settimana di lavoro a volte ti facevi meno di 50 euro.\r\n\r\n\u003Cmark>E\u003C/mark> infatti diciamo che con ChatGPT, che comunque diciamo che per quanto lo si possa criticare \u003Cmark>è\u003C/mark> uno strumento che comunque riesce a generare testi abbastanza prolissi in maniera praticamente automatica, un mestiere come quello del copywriter appariva quasi fuori contesto oramai, non so voi come l'avete vista.\r\n\r\nAssolutamente, soprattutto perché davvero a volte i contenuti chiesti comunque sono iper vuoti, iper ripetitivi, servono solo per fare, diciamo, il riempimento di pagine web in cui poi il focus sono le pubblicità, cioè non c'entra niente il contenuto. \u003Cmark>E\u003C/mark> io addirittura avevo lavorato per quasi sei mesi per un'azienda di Torino, parecchio grande, ed ero stata assoldata ai primissimi avventi di ChatGPT per essere quella che faceva scrivere a ChatGpt contenuti di questo tipo, quindi articoli ricopiati \u003Cmark>e\u003C/mark> stra-copiati da altri, magari anche belli, che vengono poi svuotati, solo ed esclusivamente per riempire siti fake, creati appositamente solo per gli inserzionisti \u003Cmark>e\u003C/mark> silurati di centinaia di articoli al giorno. Addirittura loro si erano sviluppati la loro Intelligenza artificiale interna che pubblicava questi articoli anche tutta la notte, quando i lavoratori non potevano esserci.\r\n\r\nSì, infatti, allora, l'immagine che ci dai \u003Cmark>è\u003C/mark> un po' come \u003Cmark>è\u003C/mark> stato internet negli ultimi, direi, 10-15 anni. Nel senso che noi parliamo di lavoro nascosto, abbiamo introdotto un po' questo termine negli ultimi anni, riferito molto all'intelligenza artificiale, ma quando misteri altamente specializzati come il tuo, in verità, navigano, alimentano internet, da quando sostanzialmente esistono le pubblicità. Infatti tu, giustamente, hai evidenziato il ruolo degli inserzionisti, perché da sempre si sa che c'è una bolla attorno alle pubblicità online. \u003Cmark>È\u003C/mark> una cosa, tra l'altro, arcinota, che \u003Cmark>è\u003C/mark> un enorme problema di quell'economia lì. \u003Cmark>E\u003C/mark> questo \u003Cmark>è\u003C/mark> un po' internet, appunto, degli ultimi 15 anni, che non \u003Cmark>è\u003C/mark> scoppiata per, insomma, qua ci sarebbe più un'analisi economica, però per qualche motivo questa bolla non \u003Cmark>è\u003C/mark> scoppiata \u003Cmark>e\u003C/mark> adesso lascia un pochino il posto alla nuova fase. Infatti, adesso, cosa fai? Quali sono le tue attività oggi?\r\n\r\nOra come ora mi occupo di analizzare, da un lato. Ad un lato analizzare le risposte che Gemini ha generato fin da quando \u003Cmark>è\u003C/mark> nata \u003Cmark>e\u003C/mark> di rimandare poi indietro a Google i nostri feedback su quanto siano accurate da vari punti di vista, quindi sia quello grammaticale, tutto fatto in italiano, perché in realtà quello che cercano, per esempio in Italia, sono persone che parlino bene l'italiano, perché gli serve ovviamente, \u003Cmark>e\u003C/mark> quindi analizzo come rispondono le AI, in particolare Gemini, che errori fanno, \u003Cmark>e\u003C/mark> anche appunto se riescono poi effettivamente a rispondere alla domanda che fa l'utente, oppure se iniziano a dire cose completamente a caso. \u003Cmark>E\u003C/mark> oltre a quello mi occupo anche di generare io stessa dei prompt, che sarebbero le richieste, poi le domande che si fanno a Gemini, specifici, definiti dannosi, nel senso che contengono materiale dannoso come violenza, insulti, odio razziale. Io creo queste domande appositamente, tra virgolette, cattive, in modo che l'AI venga poi allenata a riconoscere i contenuti di questo tipo.\r\n\r\n\u003Cmark>E\u003C/mark>' interessante vedere poi che questo \u003Cmark>è\u003C/mark> un lavoro altrettanto specializzato, nel senso che quello che ci racconti comunque \u003Cmark>è\u003C/mark> un lavoro che richiede molte competenze, da la conoscenza specifica di una lingua \u003Cmark>e\u003C/mark> di un contesto, a quindi avere il polso di come stuzzicare \u003Cmark>e\u003C/mark> cosa andare a colpire, diciamo, dell'intelligenza artificiale. \u003Cmark>E\u003C/mark> quello che mi viene a chiedere \u003Cmark>è\u003C/mark> rispetto alla parte di prima, cioè stiamo parlando di due ruoli comunque di un lavoro intellettuale, diciamo, però questo secondo probabilmente \u003Cmark>è\u003C/mark> ancora più slegato dal contesto, cioè mentre prima probabilmente avevi un task, un qualcosa da fare, che aveva un inizio \u003Cmark>e\u003C/mark> una fine, adesso la tua giornata come funziona? Cioè ti danno tante cose da fare, tutte slegate tra di loro, hai una programmazione, tra virgolette, c'è quindi un piano di... Per arrivare un pochino al tema di quanto \u003Cmark>è\u003C/mark> alienante la tua giornata?\r\n\r\nAllora, diciamo che di base a me \u003Cmark>è\u003C/mark> capitato, in questo momento mi ritengo, tra virgolette, all'interno di questa categoria una privilegiata, non posso dire che non sia così, nel senso che sono ufficialmente sotto contratto otto ore, come andassi in ufficio normalmente, \u003Cmark>e\u003C/mark> durante queste otto ore, tra l'altro, spesso c'è veramente poco da fare, nel senso che Google ha delle ondate di materiale che ti manda, magari per una settimana lavori, che ne so, 4-5 ore tutto il tempo, in modo, sì, molto alienante, perché queste risposte ti arrivano sotto forma di testo dentro la loro piattaforma, \u003Cmark>e\u003C/mark> tu hai sempre lo stesso questionario sotto da riempire, quindi \u003Cmark>è\u003C/mark> iperripetitivo come lavoro, nel senso che devi dire, la parte A \u003Cmark>è\u003C/mark> giusta, la parte B \u003Cmark>è\u003C/mark> sbagliata, la parte C \u003Cmark>è\u003C/mark> giusta, \u003Cmark>e\u003C/mark> bla bla bla, \u003Cmark>e\u003C/mark> va avanti così.\r\nPerò tutto sommato, per come sono messa adesso, questa cosa \u003Cmark>è\u003C/mark> circoscritta in un sistema, diciamo lavorativo \"normale\", nel senso, faccio le mie otto ore, timbro il cartellino al mattino \u003Cmark>e\u003C/mark> alla sera, \u003Cmark>è\u003C/mark> il pre di questa specifica situazione in cui mi trovo adesso, che come dite voi, era veramente, poteva diventare veramente alienante \u003Cmark>e\u003C/mark> disumano, nel senso che chi lavora come freelancer queste cose, per una parte l'ho fatto anch'io, \u003Cmark>e\u003C/mark> diciamo che poi \u003Cmark>è\u003C/mark> la maggior parte di quelli grazie al quale poi le AI vengono allenate, sono i freelancer, sono quelli che dicono: io sono disposto a lavorare anche alle quattro del mattino, se mi arriva, diciamo, l'ordine alle quattro del mattino, alle cinque, alle sei, può essere veramente quando cavolo gli pare a Google o a chi come loro, quella cosa là io l'ho vissuta ed \u003Cmark>è\u003C/mark> stata la parte che mi ha veramente, non lo so, stupita, ovviamente in senso negativo di più, perché ho visto purtroppo un entusiasmo generale da parte di quelli come me, che magari venivano, come \u003Cmark>è\u003C/mark> successo a me, reclutati alla loro volta a piattaforme per freelance, in cui comunque viene già presa una parte di percentuale del tuo lavoro, in cui non hai nessun tipo di rapporto con nessuno, semplicemente un giorno ti arriva un'email \u003Cmark>e\u003C/mark> ti dicono, ah, sei disponibile per fare questo lavoro? Sì o no? Vieni insilurato in delle specie di mega chat, in cui sono tutti, tutti i freelance vengono inseriti dopo aver creato un account, dopo aver comunque fornito dei dati, eccetera, \u003Cmark>e\u003C/mark> da lì poi questa specie di, come dire, insieme di addetti dall'America, perché si parla poi sempre solo in inglese, iniziano a scrivere quando vogliono loro, senza dirti niente, in questa chat,\r\n\u003Cmark>e\u003C/mark> magari tu il 15 agosto sei a farti la grigliata, però loro intanto hanno condiviso tutte le indicazioni di come si lavora, \u003Cmark>e\u003C/mark> se tu non le leggi, boh, sono, tra virgolette, cioè, sono cazzi tuoi, sostanzialmente, \u003Cmark>e\u003C/mark> poi torni \u003Cmark>e\u003C/mark> ti becchi magari la trafila di indicazioni su cosa fare, \u003Cmark>e\u003C/mark> non solo, poi magari dici: \"non ho capito proprio niente\", perché non \u003Cmark>è\u003C/mark> che sia una roba immediata, se non l'ho mai vista, quindi non spiegano niente, magari il lavoro \u003Cmark>è\u003C/mark> pure già finito, perché ci sono altri 100-200 stronzi come te che sono stati lì, svegli, oppure hanno detto, ciao famiglia, io non la faccio la grigliata con te, perché magari devo iniziare a lavorare, \u003Cmark>e\u003C/mark> quindi hanno preso il lavoro, \u003Cmark>e\u003C/mark> diventa veramente un mare di pesci, di squali, che si devono mordere a vicenda per ottenere cosa? 5 euro, 10 euro, perché poi comunque sono quelle le cifre. Dicono che ti pagano 20 euro l'ora all'inizio, poi guarda caso, cambia sempre, quando poi arriva di fatto l'ordine per fare la fattura, \u003Cmark>e\u003C/mark> mai 20 euro.\r\n\r\nSecondo te, da quello che hai avuto modo di vedere in questi anni, i diversi ordini, le mansioni che vi vengono mandate, quale funzione hanno? Cioè, nel vostro ruolo, diciamo la vostra componente, qual \u003Cmark>è\u003C/mark>? Com'è che aggiungete valore allo strumento, all'algoritmo di Gemini? Vi occupate semplicemente dell'addestramento, o \u003Cmark>è\u003C/mark> anche una forma, tra virgolette, di moderazione, per cui bisogna calibrare i contenuti, calibrarne il linguaggio, eccetera?\r\n\r\nEh sì, ci sono tutte \u003Cmark>e\u003C/mark> due. Allora, all'inizio, inizio, era proprio una questione di, forse, quello che mi \u003Cmark>è\u003C/mark> capitato. Di correggere da un punto di vista proprio solo della forma, \u003Cmark>e\u003C/mark> invece, quindi comunque togliere errori, togliere ripetizioni, perché spesso le risposte che vengono date all'inizio dalle macchine sono molto ripetitive, tipo che ripete la stessa cosa per centomila volte, quindi tu devi dire no, bastava una, \u003Cmark>e\u003C/mark> selezioni tutti questi tipi di giudizi attraverso una piattaforma loro, tu non \u003Cmark>è\u003C/mark> che sia libero di dire: \"questo, secondo me \u003Cmark>è\u003C/mark> così, questo secondo me \u003Cmark>è\u003C/mark> cos'à. Sono anche regole abbastanza stringenti che ti danno da Google, che sono preformate, quindi non c'è davvero poi forse un valore in più che si possa dare dal lato nostro, devi semplicemente conformarti a delle guide, linee guide che ti vengono date, \u003Cmark>e\u003C/mark> addirittura, appunto, a me \u003Cmark>è\u003C/mark> capitato poi in questa azienda adesso di sviluppare magari delle riunioni per dire: \"però noi abbiamo detto che quella determinata risposta va bene\", quando in realtà \u003Cmark>è\u003C/mark> fondamentalmente una minchiata allucinante, \u003Cmark>e\u003C/mark> loro: \"però Google nelle guide, nelle linee guide ha detto così\", quindi gliela rimandiamo indietro così, ok, va bene. Cioè, non c'è molto da stare a parlarne.\r\n\r\nEcco, ma infatti su questo, diciamo, soggettivamente, tu lo fai da, non tantissimo, ma abbastanza probabilmente per avere già un po' di visione su, in questi mesi, cosa, uno, se hai avuto la percezione che ci stessi, siano stati dei cambiamenti, magari in relazione a particolari temi, eccetera, che sono diventati sensibili, mi viene da pensare ai temi d'attualità, nella prima parte della trasmissione abbiamo parlato di Libano, di Israele \u003Cmark>e\u003C/mark> Palestina, della guerra in Ucraina, altre cose, probabilmente il Covid era in una fase precedente che non ti ha coinvolto, però, insomma, questi temi di attualità, \u003Cmark>e\u003C/mark> la seconda, diciamo, domanda annessa era se, rispetto a questi temi, cioè, quanto cambiano nel futuro? \u003Cmark>E\u003C/mark> quanto diventano schizofrenici ogni tanto? Cioè, se avete proprio l'impressione del, cavolo, oggi Google si \u003Cmark>è\u003C/mark> resa conto di questo \u003Cmark>e\u003C/mark> sta cercando di pecciare, di salvare capra \u003Cmark>e\u003C/mark> cavoli all'ultimo.\r\n\r\nMa sì, effettivamente, quello che ho notato, in una mega descrizione ipergenerica, \u003Cmark>è\u003C/mark> una sempre maggiore censura, nel senso che, se tu adesso dici guerra a Gemini, o anche ad altri, \u003Cmark>è\u003C/mark> molto probabile che non otterrai grandi risposte, nel senso che stanno allenando sempre di più l'AI a glissare su qualunque cosa, \u003Cmark>e\u003C/mark> al massimo quello che puoi ottenere \u003Cmark>è\u003C/mark>: \"io non posso dire niente, vai su Google\" ok, vai a cercare su Google, \u003Cmark>e\u003C/mark> questa \u003Cmark>è\u003C/mark> un po' la tendenza che ho visto io, nel senso che non c'è alcun tipo di possibilità di introdurre queste tematiche, quindi, visto che, per quello che so, la tendenza sarà di sostituire sempre di più i motori di ricerca, che già sono iperbasati sulla AI, con poi proprio un assistente AI, che ti darà le risposte che vorrai, perché l'obiettivo di queste aziende \u003Cmark>è\u003C/mark> rendere la cosa sempre più personalizzata, sarà probabilmente molto difficile, se andiamo avanti così, affrontare tematiche, magari di questo tipo, o socialmente rilevanti sull'internet per come lo conosciamo adesso, diciamo, in questo senso \u003Cmark>è\u003C/mark> abbastanza preoccupante.\r\n\r\nEcco, su questa stessa domanda, hai avuto una percezione di contenuti \u003Cmark>e\u003C/mark> risposte targettizzate per paese, ora, chiaramente, immagino che tu principalmente veda contenuti per l'Italia, quindi non so se hai l'opportunità di avere questa lente, però, hai mai avuto il riscontro che, che ne so, un tema viene filtrato, trattato diversamente, a seconda del paese, nel senso che noi di questo abbiamo conferme, storicamente, da come funzionano le risposte di Google, per varie questioni, soprattutto anche la moderazione di social network, a seconda del paese, la religione, magari comunque la cultura del paese, si applicano dei filtri diversi. Ecco, per quanto riguarda il training, c'è la stessa cosa, riescono a fare più o meno la stessa cosa, oppure no?\r\n\r\nSì, posso dire di sì, nel senso che io mi sono veramente solo occupata dell'Italia, quindi non ti posso dire poi degli esempi pratici su altri paesi, ma proprio intrinseco nel tipo di lavoro che faccio, ci sono dei task che ci mandano \u003Cmark>e\u003C/mark> sono anche quelli più numerosi, di localizzazione, nel senso che tu devi poi leggere la risposta che l'AI da \u003Cmark>e\u003C/mark> concentrarti sul valutare se questo contenuto che ha generato \u003Cmark>è\u003C/mark> in linea con il paese per cui tu lavori, quindi magari io sono italiana, devo controllare che una risposta data non sia, che ne so, offensiva per gli italiani, non sia troppo sensibile per gli italiani, \u003Cmark>e\u003C/mark> questo viene fatto in tutto il resto del mondo, perché io appunto ho colleghi di tutto il mondo, quindi sì.\r\n\r\nGiusto un'ultima domanda che mi veniva in mente, non so se hai notato nel tempo come gli argomenti che ti solito ti vengono proposti siano selezionati \u003Cmark>e\u003C/mark> se secondo te ci sia una spinta da parte delle aziende nel, non so, magari far sì che un giorno, in un futuro, il vostro lavoro sia sempre meno necessario.\r\n\r\nEh, questo \u003Cmark>è\u003C/mark> una tendenza che io personalmente credo che sarà portata avanti in questo senso, cioè visto che comunque l'algoritmo viene allenato ed \u003Cmark>è\u003C/mark> stato ampiamente allenato, probabilmente arriverà un momento in cui non servirà più neanche questo tipo di figura. Cioè io sono abbastanza convinta di questo, lo vedo in parte perché nel tempo i compiti, già nell'unico anno in cui ho fatto questo lavoro, comunque i compiti sono diminuiti in un certo senso. Ho visto un processo di raffinazione, no? Sempre di più, cioè prima magari avevi enormi quantità di risposte da analizzare, adesso sempre meno \u003Cmark>e\u003C/mark> sono sempre più simili perché la capacità della macchina di scrivere, di fare quello che fa \u003Cmark>è\u003C/mark> migliorata, inevitabilmente. Quindi \u003Cmark>è\u003C/mark> palesemente una ruota che tornerà al punto di partenza, secondo me, secondo me sì.\r\n\r\nGuarda, noi ti ringraziamo tanto anche perché, cioè di questo tema noi l'abbiamo approfondito insomma più volte, provando a dare tanti punti di vista insomma alle contraddizioni di questi sistemi sia di apprendimento che generativi, però io trovo che mentre su altri dispositivi sia di censura che comunque altre contraddizioni tecnologiche, noi riusciamo a guardarle con gli occhi dei tecnici, chiaramente con una visione politica, però insomma riusciamo a raccontarle, invece mi sembra che su questo l'unico modo per riuscire a raccontarle, per cogliere le contraddizioni sia attraverso i vostri occhi perché siete un po' le uniche, gli unici che effettivamente sono in grado di dire qualcosa di questi attrezzi \u003Cmark>e\u003C/mark> andare un po' nel dettaglio.",[350],{"field":101,"matched_tokens":351,"snippet":347,"value":348},[72,315],{"best_field_score":328,"best_field_weight":173,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":353,"tokens_matched":107,"typo_prefix_score":109},"1733920882264375409",{"document":355,"highlight":368,"highlights":374,"text_match":326,"text_match_info":377},{"comment_count":46,"id":356,"is_sticky":46,"permalink":357,"podcastfilter":358,"post_author":359,"post_content":360,"post_date":361,"post_excerpt":52,"post_id":356,"post_modified":362,"post_thumbnail":363,"post_title":364,"post_type":237,"sort_by_date":365,"tag_links":366,"tags":367},"65596","http://radioblackout.org/podcast/macerie-su-macerie-28-12-2020-dalla-citta-allinfrastruttura-urbana/",[195],"macerie su macerie","Prima dell'anno del Covid uno dei luoghi comuni dei cosiddetti Urban Studies era che la popolazione del pianeta avrebbe vissuto sempre più massicciamente dentro grandi aree urbane o entro vasti territori intensamente urbanizzati, anche se tra loro assai differenti.\r\n\r\n\r\nNon è certo un'affermazione opinabile, ma presenta altissimi tassi di vaghezza, specialmente per quanto riguarda cosa si intenda per \"territorio intensamente urbanizzato\". Per gli europei, e in special modo per gli italiani con l'eredità iconografica dei borghi e della storia comunale, è piuttosto complicato uscire dall'immagine della città forgiata nel medievo: un centro architettonicamente coeso perché vernacolare, da un lato intramezzato dai monumenti simbolo della vita religiosa e dalla piazza civile, dall'altro attraversato dalle venature dei vicoli e delle strade, costruiti, ancor prima che come attraversamento, come luogo reale quanto crudo del comun vivere. Se non sembra da tempo una descrizione calzante è perché non se ne vede il trasferimento nella città industriale e novecentesca in un diverso tipo di scala, quella del quartiere, nelle sue varie accezioni negative e positive, inserito nel fallito progetto moderno del funzionalismo urbano.\r\n\r\nAppare piuttosto evidente che ciò che si intende ora con spazio urbanizzato ha poco, talvolta nulla, a che vedere con quanto sopra e s'impone così la necessità di porre \"una nuova questione urbana\", non soltanto in termini analitici e di comprensione di cosa comunemente chiamiamo città, ma soprattutto per riuscire a elaborare un discorso critico in grado di carpire la portata di violenza delle nuove interazione economiche e sociali che si formano in questo quanto mai sfuggente terreno. \r\n\r\nL'uso di \"sfuggente\" non è casuale. Da anni non si fa che parlare di città, del suo ruolo rinnovato di attore primario all'interno del cambiamento di paradigma dell'economia e della società, a cui si associa di continuo come un mantra il prefisso post (postfordista, postindustriale, postkeynesiana, postmoderna e ora postpandemica). Eppure più i discorsi sulla città si moltiplicano esponenzialmente riempiendo di questo oggetto conturbante cartelloni pubblicitari, progetti sociali welfaristici, start-up su come meglio far fluire i network metropolitani, e meno si riesce a delimitare che cosa sia l'urbano, come si stia modificando, come sia governato localmente e con quali finalità di valorizzazione del capitale si poggia su di esso il sistema di governance globale. Insomma, se sia possibile o no tracciarne una forma o se per capire meglio l'oggetto in questione non si debba uscire dalla dicotomia dentro/fuori per addentrarsi nell'idea che ci sia una riconfigurazione spaziale del capitalismo, una sua urbanizzazione - certo - ma che questa non sia semplicemente una sostituzione o un superamento della città così come si è data fino agli anni settanta del '900.\r\n\r\nLa pandemia di Covid-19 che ha investito in pieno l'ultimo anno ha messo in luce alcuni aspetti che sono fondamentali per capire come la riconfigurazione spaziale del capitalismo non si basa sulla città ma sulle infrastrutture urbanizzate più o meno sofisticatamente. Come spiegare altrimenti l'ascesa o il declino di un determinato sistema urbano, il successo di una certa Milano e il tracollo provincialista del capoluogo sabaudo? Come chiamare la possibilità di attraversamento che le classi agiate hanno nello scappare dalla città - termine usato ora nella sua accezione amministrativa di comune - per rifugiarsi nella seconda casa a Bardonecchia? Qualche spiegazione poco originale venuta fuori negli ultimi mesi riguardo alla fuga delle élite verso borghi alpini o case al mare offre una spiegazione poco strutturale e troppo volontaristica, sul solco del \"ci hanno fregato, ora chi ha la possibilità scappa dalle città contagiate e nel futuro prossimo troppo calde per essere abitate con continuità\". Non si può dire sia falso, ma non coglie la reale portata, attuale e a venire, di quegli spostamenti privilegiati: la \"città\" vissuta dalle classi agiate attraverso la mobilità fisica accelerata, i canali telematico-virtuali e l'omogeneo sistema dei pagamenti globale è esso stesso lo spazio infrastrutturale urbanizzato, quel vago oggetto che si diceva all'inizio e che ancora qui, nei bassi o medi fondi della società, confondiamo in base alla nostra parziale esperienza con la città.\r\n\r\nPer riprendere due fortunate metafore che vengono dall'analisi della gestione dell'occupazione israeliana, quelle di arcipelaghi e enclave di Petti, dobbiamo aspettarci per i prossimi anni che le città che non saranno riuscite politicamente ad agguantarsi sufficienti investimenti verranno escluse da questo network infrastrutturale urbanizzato, mentre luoghi da prima considerati naturali e remoti ne saranno presto raggiunti in una divisione tra urbano e non urbano che lì avrà terminato il suo senso ultimo.\r\n\r\nA Macerie su Macerie, qualche lettura e frammentaria analisi sul tema:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/macerie28dic.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","29 Dicembre 2020","2020-12-29 23:01:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/12/naturecity-200x110.jpg","Macerie su Macerie - 28.12.2020, dalla città all'infrastruttura urbana",1609249877,[],[],{"post_content":369},{"matched_tokens":370,"snippet":372,"value":373},[371,70],"canali","la mobilità fisica accelerata, i \u003Cmark>canali\u003C/mark> telematico-virtuali \u003Cmark>e\u003C/mark> l'omogeneo sistema dei pagamenti globale","Prima dell'anno del Covid uno dei luoghi comuni dei cosiddetti Urban Studies era che la popolazione del pianeta avrebbe vissuto sempre più massicciamente dentro grandi aree urbane o entro vasti territori intensamente urbanizzati, anche se tra loro assai differenti.\r\n\r\n\r\nNon \u003Cmark>è\u003C/mark> certo un'affermazione opinabile, ma presenta altissimi tassi di vaghezza, specialmente per quanto riguarda cosa si intenda per \"territorio intensamente urbanizzato\". 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Il lockdown ridisegna nuove geografie del pensiero, tra chi inventa nuove teorie apotropaiche e chi le colonizza, mentre fuori dalla porta di casa il tempo è scandito tra starnuti e pedalate, tra desiderio di dipendenza e dipendenza dal desiderio. Flussi sonori si susseguono e s'intrecciano, riproponendo panorami di critiche e riflessioni. Analogie audio si affastellano componendo e ricomponendo narrazioni, tra deliri di onnipotenza e necessità di libertà, tra bisogni non soddisfatti e diritti negati. Il tutto a debita distanza, per rispettare i dcpm.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/PENNY·KELLA-29_04_2020-@-RadioBLACKOUT-105.2FM-Turin-PODCAST.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[ CAPTAIN / MURPHY \\ DISCIPLES // ARANCNOFOIBE \\ CHARAS \\\\ RASPUTIN \\\\ DULL / RED / PANTIES \\\\ TAWIZ \\\\ DEAD / FROG \\\\ VADO / UN SALTO / ALL / HYPERCOOP / E / TORNO \\\\ CESARE / BIXIO \\ VIVERE \\ YXR / GRXNDPA / FXCKS / MORE / DRXNK / SLXGS / THXN / YXU // MR. / OIZO \\ JC / DUS \\\\ MOSTIF // MUCUBELCHING / BEATS \\ BLUE / MONDAY // AOKI \\ TAKAMASA // DUB / PHIZIX / SKEPTICAL / STRATEGY \\ MARKA // LITFIBA \\ MASCHERINA // KATAMARI / FORTISSIMO // JACK / STAUBER // SCHELETRO \\ QUANDO / RIMANI / SOLO // TOZZI / NIRVANA // GARAGE / GANG \\ VELTRONI // GABER // BODENSTANDIG // MATTEO / DI / GENOVA // CONTE // BOSSI // LIGGIO // GRECO // SCIASCIA // VALLANZASCA // TOGLIATTI // PERTINI // ALMIRANTE // SALVINI // BRUNETTA // TOSCANI // BERLUSCONI // CYRANO // PRINCIPE / CERCA / MOGLIE // QUINTO / POTERE // GERARCHI / SI / MUORE // GRANDE / PRUGNA // CARO / PAPA' // VITELLONI // RAGAZZO / DI / CAMPAGNA // SCARFACE // THE / GHOSTBUSTER // LA / BANDA / DEL / BRASILIANO // MARCHESE / DEL / GRILLO // VIGILE // CIAO / RADIO / CIAO // BLACKOUT // FEDEZ // APPENDINO // 5G // COMPLOTTI / VARI ]","29 Aprile 2020","2020-05-14 17:30:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/photo_2020-05-06_21-45-39-200x110.jpg","La Penny·Kella: \"anprim omaggio\"",1588187627,[391,392,393],"http://radioblackout.org/tag/big-jimmix/","http://radioblackout.org/tag/big-jimmy/","http://radioblackout.org/tag/radioblackout/",[395,396,397],"Big Jimmix","Big Jimmy","radioblackout",{"post_content":399},{"matched_tokens":400,"snippet":401,"value":402},[72,315,70],"mentre fuori dalla porta di \u003Cmark>casa\u003C/mark> il tempo \u003Cmark>è\u003C/mark> scandito tra starnuti \u003Cmark>e\u003C/mark> pedalate,","I muri sono caduti, le catene sono ancora intatte. 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