","America Latina: fine del ciclo progressista?","post",1449665961,[58,59,60,61,62,63,64,65],"http://radioblackout.org/tag/america-latina/","http://radioblackout.org/tag/argentina/","http://radioblackout.org/tag/bolivarismo/","http://radioblackout.org/tag/brasile/","http://radioblackout.org/tag/chavez/","http://radioblackout.org/tag/maduro/","http://radioblackout.org/tag/raul-zibechi/","http://radioblackout.org/tag/venezuela/",[67,68,69,70,71,72,73,74],"America Latina","argentina","Bolivarismo","brasile","Chavez","Maduro","raul zibechi","Venezuela",{"post_content":76,"post_title":81},{"matched_tokens":77,"snippet":79,"value":80},[78],"ciclo","parlando esplicitamente di \"fine del \u003Cmark>ciclo\u003C/mark> progressista\"; della crisi cioè dei","-Intervista con Raul Zibechi-\r\nCome già anticipato negli scorsi mesi - da questi microfoni e in numerosi scritti - il giornalista e pensatore-attivista uruguayano Raul Zibechi aveva largamente previsto i recenti risultati elettorali avvenuti in Argentina e Venezuela, parlando esplicitamente di \"fine del \u003Cmark>ciclo\u003C/mark> progressista\"; della crisi cioè dei governi che, con diverse sfumature e articolazioni hanno determinato un cambio di rotta negli ultimi 15 anni di storia del continente.\r\nZibechi individua la crisi di questo paradigma nell'eccessivo investimento su un modello di sviluppo iper-estrattivista, concentrato cioè sull'estrazione di materie prime (minerali, petrolio, monoculture agricole) volte all'esportazione. 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Il costo operativo di questa guerra è elevatissimo. Secondo stime del Ministero delle Finanze israeliano, le sole operazioni a Gaza hanno comportato spese straordinarie per oltre 25 miliardi di dollari in un solo anno.\r\nIsraele ha costruito negli ultimi due decenni un’infrastruttura finanziaria transnazionale che consente di trasformare il conflitto in un ciclo economico funzionale: la guerra genera debito pubblico, il debito pubblico viene confezionato come prodotto finanziario e rivenduto a investitori globali, generando nuova liquidità. Questo meccanismo, trova in Israele una forma particolarmente raffinata e integrata.\r\nLe grandi banche d’affari – da Goldman Sachs a Deutsche Bank – non agiscono solo come consulenti o investitori passivi, ma svolgono il ruolo di underwriter, cioè di garanti delle emissioni obbligazionarie con cui lo Stato israeliano finanzia la propria spesa militare. I titoli di debito collocati tra la fine del 2023 e l’inizio del 2025 – quasi 20 miliardi di dollari – sono formalmente emissioni sovrane standard, ma nella sostanza si tratta di “war bonds” non dichiarati, collocati con rapidità e ampia domanda proprio durante le fasi più acute del conflitto. In questo contesto, la guerra non è più solo un costo da sostenere o una minaccia da contenere. È diventata, per certi attori, un’opportunità di investimento. Titoli obbligazionari ad alto rendimento, industrie militari quotate in Borsa con portafogli ordini in crescita, tecnologie duali brevettate grazie a fondi pubblici esteri: tutto questo configura la guerra come una filiera produttiva finanziarizzata.\r\n\r\nNe parliamo con l'economista Alessandro Volpi .\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/INFO-30062025-VOLPI.mp3\"][/audio]","30 Giugno 2025","Israele ,la guerra come filiera produttiva finanziaria.","2025-06-30 17:41:45","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/War-bond-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"203\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/War-bond-300x203.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/War-bond-300x203.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/War-bond-1024x693.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/War-bond-768x520.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/War-bond.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","I \"WAR BOND\" E IL SOSTEGNO FINANZIARIO ALLA GUERRA ISRAELIANA .",1751305305,[136,137,138,139,140,141],"http://radioblackout.org/tag/blackrock/","http://radioblackout.org/tag/finanza-speculativa/","http://radioblackout.org/tag/guerra-affari/","http://radioblackout.org/tag/industria-armamenti/","http://radioblackout.org/tag/istraele/","http://radioblackout.org/tag/war-bond/",[143,144,145,146,147,148],"Blackrock","finanza speculativa","Guerra affari","industria armamenti","Istraele","war bond",{"post_content":150},{"matched_tokens":151,"snippet":152,"value":153},[78],"trasformare il conflitto in un \u003Cmark>ciclo\u003C/mark> economico funzionale: la guerra genera debito","L’economia israeliana oggi si regge solo grazie ai ‘war bond’, ossia alla vendita dei titoli di Stato ai fondi d’investimento o alle banche – tra cui anche tante italiane – che consentono ad Israele di finanziare il suo apparato militare le cui spese di mantenimento pesano per un 10% del PIL con un aumento esponenziale del debito. 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Segno distintivo di queste rivolte era stata la loro trasversalità e capacità di esplodere in pressoché ogni città americana, dimostrando la potenza del movimento Black Lives Matter e un'ampia disponibilità del proletariato nero (ma non solo) a lottare contro ingiustizie percepite come strutturali e fondative della gerarchia sociale razziale su cui poggia lo Stato americano.\r\n\r\nCon Luca Celada, corrispondente di varie testate italiane da Los Angeles, andiamo a fare il punto sulle possibili fratture della società americana a quattro anni dalle rivolte del 2020: in uno scenario di riflusso del movimento Black Lives Matter, la linea della razza appare ancora al centro del dibattito politico americano. Da un lato il tentativo da parte di Kamala Harris di interpretare le esigenze di rappresentazione di settori razzializzati della società americana giocando sulle proprie identità di donna nera afro-discendente; dall'altro l'insistenza, da parte repubblicana, sulla chiusura e militarizzazione dei confini ed il tentativo di \"esternalizzare\" il discorso razzista attaccando l'immigrazione clandestina. In questo scenario è esploso il movimento di solidarietà alla Palestina, che sembra condividere con l'ondata di mobilitazioni del 2020 la capacità di organizzarsi in ogni città americana, per quanto piccola, e una propensione ad affrontare la repressione durissima con cui rispondono lo Stato americano ed i 2 partiti principali, uniti nel segno della solidarietà ad Israele.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/ElezioniUsaImmigrazione-.mp3\"][/audio]","26 Ottobre 2024","2024-10-26 21:29:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2020-09-04-elections-monitor-usa-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2020-09-04-elections-monitor-usa-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2020-09-04-elections-monitor-usa-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2020-09-04-elections-monitor-usa-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2020-09-04-elections-monitor-usa-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/2020-09-04-elections-monitor-usa.jpg 1320w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Usa: da Black Lives Matter alla Palestina, fratture possibili oltre le elezioni",1729978180,[174,175,176,177],"http://radioblackout.org/tag/donald-trump/","http://radioblackout.org/tag/elezioni-usa/","http://radioblackout.org/tag/george-floyd/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/",[179,180,181,182],"donald trump","elezioni Usa","george floyd","Stati Uniti",{"post_content":184},{"matched_tokens":185,"snippet":186,"value":187},[78],"Nell'ultimo \"\u003Cmark>ciclo\u003C/mark> politico\" americano, che aveva visto","Nell'ultimo \"\u003Cmark>ciclo\u003C/mark> politico\" americano, che aveva visto l'arroccarsi del Trumpismo su posizioni ultraconservatrici e l'emergere di una base militante repubblicana progressivamente radicalizzata a destra, era irrotto l'omicidio poliziesco di George Floyd ed il potentissimo \u003Cmark>ciclo\u003C/mark> di rivolte che avevano portato all'ordine del giorno sullo scenario politico americano la risposta alla violenza della polizia. 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Il lungo ciclo elettorale ha visto confrontarsi il Bharatiya Janata Party di Narendra Modi, primo ministro uscente, con una coalizione di opposizione il cui perno principale è l’Indian National Congress, storicamente affiliato alla famiglia Gandhi. Un’elezione particolarmente combattuta in molti degli Stati della penisola indiana, contrariamente alle previsioni che vedevano un BJP largamente favorito. Il risultato, al contrario, ha rappresentato una seria battuta d’arresto nei confronti del progetto politico di Modi, incentrato sul radicalismo religioso hindu e sull’implementazione di un sistema di apartheid nei confronti di altre confessioni religiose presenti nella penisola, e una possibilità di respiro per l’opposizione, che si è dimostrata particolarmente efficace nel costruire una coalizione di peso capace di strappare al BJP la maggioranza in alcuni Stati-chiave. Oltre alla capacità politica dell’opposizione di tessere alleanze „anti-Modi“, sui risultati elettorali hanno influito anche gli ultimi processi di mobilitazione in India, come il lunghissimo sciopero conflittuale dei contadini indiani, che hanno espresso il loro voto con la chiara intenzione di sfiduciare il governo uscente del BJP, facendogli perdere, ad esempio, tutti i seggi in Punjab.\r\nIl potere personale e politico di Modi esce quindi largamente ridimensionato da queste elezioni, e il risultato elettorale obbligherà il BJP ad un governo di coalizione con altre forze politiche, che costringerà il partito a negoziare al ribasso l’implementazione del proprio programma ultra-nazionalista.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Matteo Miavaldi, giornalista di Chora Media e coredattore del podcast Altri Orienti, che si trova attualmente a Varanasi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/ElezioniIndiaMiavaldi.mp3\"][/audio]","7 Giugno 2024","2024-06-10 20:52:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/naveed-ahmed-9Dt4WutvwDs-unsplash-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"199\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/naveed-ahmed-9Dt4WutvwDs-unsplash-300x199.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/naveed-ahmed-9Dt4WutvwDs-unsplash-300x199.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/naveed-ahmed-9Dt4WutvwDs-unsplash-1024x678.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/naveed-ahmed-9Dt4WutvwDs-unsplash-768x509.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/naveed-ahmed-9Dt4WutvwDs-unsplash-1536x1017.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/naveed-ahmed-9Dt4WutvwDs-unsplash-2048x1356.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Elezioni in India: Un freno al progetto Modi",1717754403,[206,207,208,209,210],"http://radioblackout.org/tag/bjpdestroydindia/","http://radioblackout.org/tag/indiaelection/","http://radioblackout.org/tag/bjp/","http://radioblackout.org/tag/contadini-indiani/","http://radioblackout.org/tag/narendra-modi/",[212,213,214,215,216],"#bjpdestroydindia","#indiaelection","Bjp","Contadini indiani","Narendra Modi",{"post_content":218},{"matched_tokens":219,"snippet":220,"value":221},[78],"elezioni in India. 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Gli eredi della dittatura oggi sono al governo e, giorno dopo giorno, moltiplicano la stretta repressiva nei confronti di pover* e oppositor* politic* e social*.\r\nIl governo Meloni fa un lieve lifting ma, giorno dopo giorno, rivendica le proprie origini, mentre occupa militarmente tutte le istituzioni culturali, i media e le posizioni cruciali per il controllo del territorio e delle coscienze. Meloni mira alla costruzione di una visione del passato, che riabiliti il fascismo. Criminalizzano le resistenza: le parole del ministro Lollobrigida sui morti fatti dall’antifascismo sono del tutto esplicite.\r\nHanno cominciato con il revisionismo sulle foibe, che seppelliscono definitivamente la memoria della ferocia dell’occupazione italiana e del regio esercito in Jugoslavia e in corno d’Africa. La sordina l’ha messa per prima la sinistra, ansiosa di chiudere con le fasi insurrezionali della Resistenza per costruire uno stato solido, secondo quando deciso da Stalin, Churchill e Roosvelt a Yalta. Togliatti, ministro comunista della giustizia decretò l’amnistia per i fascisti, lasciando in galera tanti che avevano combattuto il fascismo sin dagli anni Venti. I criminali di guerra italiani non sono mai stati perseguiti. É solo grazie a ricercatori come Del Boca se la storia della enorme violenza del colonialismo italiano non è finita come polvere sotto il tappeto. La sinistra ha arato il terreno ai fascisti oggi al governo.\r\nIl fascismo, apparentemente sconfitto dall’insurrezione armata della Resistenza, non ha mai smesso di operare, sotto varie vesti, dall’immediato dopoguerra ad oggi, a volte come semplice supporto alla destra politica ed economica, a volte come elemento di punta dell'offensiva reazionaria e conservatrice: lo testimonia la lunga scia di sangue e di violenza che ha attraversato questo paese (come non ricordare le stragi di P.zza Fontana, di Brescia, ai treni, alla stazione di Bologna...).\r\nOggi con il diffondersi di un clima generale di intolleranza, razzismo e sessismo – che ha modificato i rapporti sociali, i comportamenti collettivi e le dimensioni individuali, basato com'è sul disprezzo e l’odio per le presunte “diversità” – si ripropone come sbocco “naturale” di una mentalità autoritaria e di una strutturazione gerarchica della vita sociale. 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Al di là dei linguaggi, i loro obiettivi sono identici (migranti, realtà anarchiche e comuniste, centri sociali, sindacati di base, comportamenti giovanili, etc.) e fatti propri anche da quei sedicenti “moderati” che vorrebbero più polizia e più repressione, rafforzando quell’apparato statale che, tramite magistratura e polizia, arresta, denuncia e persegue penalmente l’attivismo antifascista, criminalizzando le manifestazioni di piazza con il principio della responsabilità collettiva e dilatando l’applicazione degli articoli sull’associazione sovversiva. 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Ogni secondo nel mondo tre bambine comprano una Barbie...si tratta di uno dei giocattoli più venduti al mondo che promuove e veicola un'immagine di donna irrealistica non solo dal punto di vista anatomico ma anche priva di qualsiasi individualità: di fatto si tratta di un prodotto seriale in plastica che però ad un certo punto non viene semplicemente abbandonato al suo universo perfetto in rosa man mano che si cresce e si cambia ma, lo abbiamo fatto tutte!, viene torturato e vandalizzato con grande soddisfazione e notevole creatività dalle bimbe ormai alle soglie dell'adolescenza. 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stakka","sowdust"," \r\n\r\n\r\nAllargando i nostri orizzonti, delegando i nostri approfondimenti, oggi ci facciamo aiutare da un ricercatore in Chimica che si occupa da diversi anni di CO2 per capire quali siano realmente le difficoltà che l'aumento di questo gas serra nell'atmosfera ci costringe ad affrontare. Affrontando i tre ambiti principali - stoccaggio, cattura, conversione - cerchiamo di capire l'effettiva realizzabilità di alcune soluzioni di cui si sente parlare mettendo sul piatto difficoltà tecniche, interessi economici, meglio o peggio riposti ottimismi nel progresso scientifico.\r\n\r\n[SCARICA]","9 Aprile 2025","2025-04-09 15:57:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/co2-200x110.jpg","StakkaStakka 9 aprile 2025 - Il ciclo della CO2",1744214228,[540],"http://radioblackout.org/tag/stakkastakka/",[542],"stakkastakka",{"post_title":544},{"matched_tokens":545,"snippet":546,"value":546},[78],"StakkaStakka 9 aprile 2025 - Il \u003Cmark>ciclo\u003C/mark> della CO2",[548],{"field":86,"matched_tokens":549,"snippet":546,"value":546},[78],{"best_field_score":93,"best_field_weight":94,"fields_matched":96,"num_tokens_dropped":45,"score":120,"tokens_matched":96,"typo_prefix_score":45},{"document":552,"highlight":568,"highlights":574,"text_match":91,"text_match_info":577},{"comment_count":45,"id":553,"is_sticky":45,"permalink":554,"podcastfilter":555,"post_author":557,"post_content":558,"post_date":559,"post_excerpt":50,"post_id":553,"post_modified":560,"post_thumbnail":561,"post_title":562,"post_type":335,"sort_by_date":563,"tag_links":564,"tags":566},"84507","http://radioblackout.org/podcast/bastioni-di-orione-19-10-2023-argentina-al-voto-fine-del-ciclo-peronista-palestina-la-propaganda-filo-israeliana-agita-il-ricatto-della-memoria-come-deterrente-contro-qualsiasi-critica-ecuador-do/",[556],"I Bastioni di Orione","radiokalakuta","Bastioni di Orione racconta la vigilia delle elezioni argentine che si terranno questa domenica con Alfredo Somoza giornalista ed economista argentino che ci parla della figura di Javier Milei ,il canditato populista di estrema destra che rischia di vincere queste elezioni con parole d'ordine che parlano alla pancia di un paese piegato dalla crisi economica,l'inflazione e la corruzione.\r\n\r\nProposte quelle di Milei irricevibili quali la libertà di armarsi per tutti i cittadini,la dollarizzazione dell'economia argentina,la chiusura della banca centrale ,la privatizzazione selvaggia dell'apparato pubblico ,la cancellazione del servizio sanitario e altre amenità . Nonostante tutto Milei è in vantaggio nei sondaggi sopratutto fra le fasce giovanili anche meno abbienti ed è circondato da una pletora di nostalgici della dittatura militare .I peronisti presentano come candidato il ministro dell'economia Massa maggiore responsabile del fallimento economico del paese che è flagellato da un inflazione del 138 % su base annua e una povertà in aumento come testimoniano le file degli indigenti in pieno centro di Buenos Aires in Plaza de Mayo ,in attesa di qualcosa da mangiare davanti alla Croce Rossa.\r\n\r\nIl presidente fantasma Fernandez testimonia la crisi strutturale del peronismo e il ritorno di un menemismo con venature di estrema destra incarnato da Milei ,la campagna elettorale è stata caratterizzata anche dal tema della sicurezza cavalcato da Patricia Bullrich che i sondaggi collocano al terzo posto e che ha posizioni destrorse ed era sostenuta dall’ex presidente Mauricio Macri.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-191023-SOMOZA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nParliamo di Palestina e informazione con Farid Adly scrittore e giornalista direttore di Anbamed ,sito di informazione sull'area medio orientale ,che ci parla della manipolazione informativa e della costruzione del nemico ,della necessità della verifica delle fonti e della propaganda filo israeliana.\r\n\r\nAffrontiamo anche la questione dell'aggressione israeliana a Gaza ,della vacuità delle proposte di dialogo ,della volontà israeliana di dividere la Palestina ,il peso del mancato riconoscimento internazionale dello stato di Palestina,la corruzione all'interno dell'ANP, la mancanza di una leadership capace di unificare il fronte di lotta e il tema della rappresentanza delle istanze del popolo palestinese che Farid attribuisce all'OLP e alle sue organizzazioni .\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/BASTIONI-19102023-PALESTINA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nInfine Davide Matrone prova a raccontarci l'esito delle elezioni presidenziali in Ecuador ,ma i problemi di collegamento da Quito penalizzano il suo intervento ,comunque emerge che la vittoria di Noboa , giovane neo presidente è figlio di Alvaro Noboa l'uomo più ricco dell'Ecuador che per cinque volte ha tentato di candidarsi alla massima carica dello Stato, è anche frutto di una egemonia del neoliberalismo che controlla l'informazione .\r\n\r\nIl nuovo presidente avrà poco margine di manovra in quanto rimarrà in carica appena 16 mesi dopo che l'ultimo presidente, Guillermo Lasso, ha sciolto il parlamento invocando la clausola della \"muerte cruzada\" (morte reciproca) e indetto le elezioni lampo per sfuggire all'impeachment che lo avrebbe visto accusato di corruzione e appropriazione indebita. 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E' il caso della campagna promossa dalla LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) per sensibilizzare sul cancro al seno: si affoga in un mare rosa di nastrini,sciarpe, magliette, pinkwashing per sponsor più o meno affidabili e si \"ammira il manifesto promozionale per 3/4 occupato dall'immagine nuda ed ammiccante di una \"star\" dal seno florido e prosperoso (peraltro frutto di chirurgia 'estetica'), ottimo esempio dell'uso sessualizzato del corpo femminile.\r\nIn diretta con Pina, Rsu della Fiat di Melfi, che ci racconta della protesta contro le tute bianche imposte ad operai e operaie con le difficoltà che comportano in particolare per il ciclo mestruale e le pause ridotte all'osso.\r\nUn articolo esilarante uscito in rete sulla campagna di scritte fatte dalle femministe sui muri di Milano, lungo il percorso del corteo organizzato dai Comitati No194 in compagnia di Forza Nuova.\r\nNuovo approfondimento sul Jobs Act. 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