","Il mercato dei crediti di carbonio nella gestione forestale [prima parte]","post",1678029942,[53,54,55,56,57],"http://radioblackout.org/tag/carbonio/","http://radioblackout.org/tag/cat/","http://radioblackout.org/tag/crediti-carbonio/","http://radioblackout.org/tag/gestione-forestale/","http://radioblackout.org/tag/protocollo-di-kyoto/",[18,12,20,22,24],{"post_content":60,"post_title":65,"tags":68},{"matched_tokens":61,"snippet":63,"value":64},[62,18],"crediti","districarci nel complesso mondo dei \u003Cmark>crediti\u003C/mark> di \u003Cmark>carbonio\u003C/mark> insieme a Enrico, agronomo che","Perché nella pagina inziale di ricerca di Google si legge la dicitura \"Carbon neutral dal 2007\"? Cosa s'intende per \"carbon neutrality\"?\r\n\r\nPartendo da queste domande cerchiamo di districarci nel complesso mondo dei \u003Cmark>crediti\u003C/mark> di \u003Cmark>carbonio\u003C/mark> insieme a Enrico, agronomo che opera in Piemonte.\r\n\r\nIn questa prima parte approfondiamo la storia e il funzionamento dei \u003Cmark>crediti\u003C/mark>, dal Protocollo di Kyoto del 1997, il trattato internazionale in cui vengono stabiliti gli obiettivi di emissioni, al sistema cap-and-trade (CAT), per capire come agisce il meccanismo per cui aziende come Google e Eni vengono certificate \"Green\".\r\n\r\nNella seconda parte ci concentreremo invece sul caso italiano, e in particolare piemontese, perché alcuni progetti di gestione forestale legata ai \u003Cmark>crediti\u003C/mark> di \u003Cmark>carbonio\u003C/mark> si trovano anche nel nostro Paese.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/03/CreditiEnrico03032023.mp3\"][/audio]\r\n\r\nQui uno articolo che spiega la truffa dei \u003Cmark>crediti\u003C/mark>:\r\nLa truffa delle emissioni",{"matched_tokens":66,"snippet":67,"value":67},[62,18],"Il mercato dei \u003Cmark>crediti\u003C/mark> di \u003Cmark>carbonio\u003C/mark> nella gestione forestale [prima parte]",[69,72,74,77,79],{"matched_tokens":70,"snippet":71},[18],"\u003Cmark>carbonio\u003C/mark>",{"matched_tokens":73,"snippet":12},[],{"matched_tokens":75,"snippet":76},[62,18],"\u003Cmark>crediti\u003C/mark> \u003Cmark>carbonio\u003C/mark>",{"matched_tokens":78,"snippet":22},[],{"matched_tokens":80,"snippet":24},[],[82,88,91],{"field":27,"indices":83,"matched_tokens":84,"snippets":87},[31,39],[85,86],[62,18],[18],[76,71],{"field":89,"matched_tokens":90,"snippet":67,"value":67},"post_title",[62,18],{"field":92,"matched_tokens":93,"snippet":63,"value":64},"post_content",[62,18],1157451471441625000,{"best_field_score":96,"best_field_weight":97,"fields_matched":98,"num_tokens_dropped":39,"score":99,"tokens_matched":31,"typo_prefix_score":39},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":101,"highlight":118,"highlights":123,"text_match":126,"text_match_info":127},{"cat_link":102,"category":103,"comment_count":39,"id":104,"is_sticky":39,"permalink":105,"post_author":42,"post_content":106,"post_date":107,"post_excerpt":45,"post_id":104,"post_modified":108,"post_thumbnail":109,"post_thumbnail_html":110,"post_title":111,"post_type":50,"sort_by_date":112,"tag_links":113,"tags":117},[36],[38],"93439","http://radioblackout.org/2024/11/cop29-lassenza-di-molti-stati-responsabili-della-crisi-climatica-e-il-petrolio-dono-di-dio/","Quasi cento capi di governo sono atterrati a Baku per la COP29, ma tra loro mancano Xi Jinping, Joe Biden, Narendra Modi, Ursula von Der Leyen. La prima giornata è partita con la presidenza che da subito ha annunciato un accordo sui crediti di carbonio -meccanismi di mercato per ridurre le emissioni, vecchio sistema su cui ormai non si fa più affidamento. Il posizionamento del paese ospitante è venuto fuori da subito «Il gas e il petrolio sono un dono di Dio» ha detto il presidente durante il suo discorso. La trasparenza nel posizionamento di questi petrostati è forse il segno più evidente del clima sempre meno favorevole a una transizione a livello globale. Dall'altro lato, qualche grammo di attenzione al problema ecologico sembrano porlo il premier britannico Starmer, che presenta un piano per ridurre le emissioni di gas serra del Regno Unito di almeno l’81% entro il 2035 rispetto ai livelli del 1990 come parte degli obiettivi nazionali per la transizione green, e il vice-presidente brasiliano Geraldo Alckmin ha mostrato al mondo nuovi target, ma un po’ meno ambiziosi: tra -39% e meno -50% allo stesso anno. Il paese sudamericano ospiterà il summit del prossimo anno, Cop30.\r\n\r\nAppare evidente in questa COP29 che da un lato, i paesi poveri parlano di finanza climatica, mentre i ricchi, sempre che siano presenti, no. Il tema dei fondi che dal Nord devono andare al Sud globale per finanziare la transizione dovrebbe essere il cuore di Cop29, infatti a Baku si dovrà rinnovare la promessa dei 100 miliardi all'anno del 2009. Tra i paesi cosiddetti in via di sviluppo molti - ad esempio l’Unione Africana - vorrebbero decuplicare la cifra, arrivando a 1.000 miliardi all’anno. Nel corso della seconda giornata della conferenza per il clima, alcuni rappresentanti africani, di isole e stati dell'Asia centrale hanno esposto le conseguenze note e reali del riscaldamento climatico nei loro territori e sulle popolazioni che li abitano, testimonianze però davanti a poltrone lasciate vuote dai paesi che di questa crisi sono i diretti responsabili.\r\n\r\n \r\n\r\nAbbiamo parlato di COP29 con Lorenzo Tecleme, inviato a Baku (Il manifesto), durante la trasmissione informativa del mercoledì, su radio blackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/cop29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","13 Novembre 2024","2024-11-13 16:45:06","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/oilwell-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/oilwell-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/oilwell-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/oilwell-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/oilwell-170x170.jpg 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/oilwell.jpg 500w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","COP29: l'assenza di molti stati responsabili della crisi climatica e \"il petrolio dono di dio...\"",1731516306,[114,115,116],"http://radioblackout.org/tag/cop29/","http://radioblackout.org/tag/emissioni-di-gas-serra/","http://radioblackout.org/tag/clima/",[16,26,14],{"post_content":119},{"matched_tokens":120,"snippet":121,"value":122},[62,18],"ha annunciato un accordo sui \u003Cmark>crediti\u003C/mark> di \u003Cmark>carbonio\u003C/mark> -meccanismi di mercato per ridurre","Quasi cento capi di governo sono atterrati a Baku per la COP29, ma tra loro mancano Xi Jinping, Joe Biden, Narendra Modi, Ursula von Der Leyen. 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Si parte dalla distanza fra l'ideologia liberal democratica e le prassi autoritarie di gestione del comando capitalista in questa fase in cui il capitalismo americano esprime delle tendenze oligarchiche conseguenza anche dei processi di deindustrializzazione,che hanno creato una classe di oligopolisti dell'economia digitale.\r\n\r\nL'emergere della Cina che si presenta come un paese ipercapitalista e concorrente sottraendosi alla cooptazione subordinata nel processo di globalizzazione americana ,costituisce un imprevisto storico che s'interseca con la crisi morale ed etica del modello made in U.S.A. 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Le promesse della Cop di Parigi di cancellare il 100% delle emissioni di Co2 entro il 2040 sono ben lontane dall'essere realizzate, a Baku non ci sono i paesi che contano, le delegazioni sono imbottite di funzionari delle compagnie petrolifere a caccia di affari mentre le associazioni ambientaliste non hanno voce in capitolo. Negli interventi a Baku sgomita la lobby nucleare ,millantando nuovi orizzonti per la fissione nonostante i disastri passati e i rischi ambientali , il governo italiano prepara una legge delega ad hoc per imporre nuovamente questa scelta nefasta già respinta con due referendum .Intanto la nuova amministrazione americana del negazionista Trump già annuncia nuove trivellazioni in Alaska e nell'Artico , si continua con le false compensazioni senza porre fine al mercato dei crediti del carbonio , s'intensifica la repressione contro i militanti ambientalisti anche in Italia con le norme contenute nel famigerato DL 1660 ,mentre si continuano ad uccidere gli oppositori della devastazione ambientale in America Latina .\r\n\r\nRicordiamo infine l'insegnamento di Dario Paccino che fin dal suo libro \"L'imbroglio ecologico\",nonchè con la sua militanza mise in relazione la devastazione ambientale con il modello di sviluppo capitalistico e con un’economia di mercato che produce a prezzi sempre più bassi beni di consumo sempre meno utili , per Paccino l'ambientalismo pensato e tradotto politicamente senza aver presenti i rapporti di produzione e le condizioni sociali che generano lo sfruttamento delle risorse rappresentava ipso facto un imbroglio.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/BASTIONI-DI-ORIONE-14112024-MILIUCCI.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Roberto Codazzi cooperante e conoscitore di Haiti ,parliamo della situazione sempre piu' drammatica nell'isola caraibica sconvolta da una instabilità permanente alimentata da una classe dirigente corrotta e dalle gang criminali che ormai controllano il territorio . L'invio dei 600 soldati kenyani come prevedibile non ha sortito alcun effetto sulla situazione sul terreno .Haiti dal 2021 è senza presidente ,ucciso nella sua casa da un commando composto da mercenari colombiani assoldati da haitiani, tre membri del consiglio di transizione che dovrebbe nominare il primo ministro sono accusati di corruzione mentre si è dimesso il premier nominato solo 5 mesi fa.\r\n\r\nLe gang gestiscono le vie di comunicazione d'interesse logistico per il traffico di stupefacenti di cui l'isola è diventata un hub rilevante , l'episodio recente degli spari contro un aereo di una compagnia americana ha portato alla chiusura degli aereoporti e all'isolamento totale dell'isola considerando la chiusura del confine con la repubblica Dominicana . 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