","Contro il porto crocieristico di Fiumicino","post",1741625134,[61,62,63,64],"http://radioblackout.org/tag/crociere/","http://radioblackout.org/tag/fiumicino/","http://radioblackout.org/tag/porto/","http://radioblackout.org/tag/roma/",[66,67,68,69],"crociere","fiumicino","porto","Roma",{"post_content":71,"post_title":76,"tags":79},{"matched_tokens":72,"snippet":74,"value":75},[73],"Fiumicino","delle crociere, vuole costruire a \u003Cmark>Fiumicino\u003C/mark> il primo grande porto a","Royal Caribbean, colosso statunitense delle crociere, vuole costruire a \u003Cmark>Fiumicino\u003C/mark> il primo grande porto a gestione privata in Italia. Ci sono lacune nella documentazione, timori per l’ambiente, e la comunità locale si oppone al progetto attraverso il collettivo Noporto, associazioni e il Coordinamento I Tavoli del Porto. Lo scopo è quello di far emergere in tutta la sua complessità i temi della portualità, gestione e sviluppo del territorio.\r\n\r\nL’iter autorizzativo sta intanto andando avanti. Nella notte tra lunedì 3 e martedì 4 marzo, sono stati installati dei jersey in cemento lungo la spiaggia. Sopra di essi sono state montate delle grate, rendendo impossibile l’accesso al mare. Abbiamo chiesto a Claudio, di Scienza radicata, di parlarci dell'opposizione a questo progetto. Ascolta e scarica l'approfondimento.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/fiumicino.mp3\"][/audio]\r\n\r\nContro i",{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":78},[73],"Contro il porto crocieristico di \u003Cmark>Fiumicino\u003C/mark>",[80,82,85,87],{"matched_tokens":81,"snippet":66},[],{"matched_tokens":83,"snippet":84},[67],"\u003Cmark>fiumicino\u003C/mark>",{"matched_tokens":86,"snippet":68},[],{"matched_tokens":88,"snippet":69},[],[90,95,98],{"field":35,"indices":91,"matched_tokens":92,"snippets":94},[17],[93],[67],[84],{"field":96,"matched_tokens":97,"snippet":78,"value":78},"post_title",[73],{"field":99,"matched_tokens":100,"snippet":74,"value":75},"post_content",[73],578730123365712000,{"best_field_score":103,"best_field_weight":104,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":47,"score":106,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,3,"578730123365711979",{"document":108,"highlight":124,"highlights":128,"text_match":131,"text_match_info":132},{"cat_link":109,"category":110,"comment_count":47,"id":111,"is_sticky":47,"permalink":112,"post_author":50,"post_content":113,"post_date":114,"post_excerpt":53,"post_id":111,"post_modified":115,"post_thumbnail":116,"post_thumbnail_html":117,"post_title":118,"post_type":58,"sort_by_date":119,"tag_links":120,"tags":123},[44],[46],"37069","http://radioblackout.org/2016/07/sullorlo-dellabisso-tra-fiumicino-e-torvajanica/","Mercoledì 27 luglio Ostia si è svegliata alle prime luci dell’alba con gli elicotteri della guardia di finanza che ronzavano sopra la sua testa. Sequestrate 19 società (tra cui 2 di diritto inglese) 531 immobili, conti correnti e ancora altri beni per totale di 450 milioni di euro. Al centro dell’indagine Mauro Balini, imprenditore del litorale romano già indagato per associazione a delinquere, bancarotta fraudolenta, emissione di fatture false e riciclaggio.\r\nIn un territorio impoverito, in cui lo Stato diserta in maniera sempre più palese una gestione diretta del territorio per delegarlo ad organizzazioni criminali, gli intrecci tra mafia, politica e imprenditoria si fanno ormai inestricabili, incoraggiati dalla ricca rendita generata dagli stabilimenti e dal porto.\r\nA Ostia alle ultime elezioni non si è votato per il Municipio, la giunta è stata commissariata per infiltrazioni mafiose con decreto del Presidente della Repubblica nell’agosto 2015. Si è votato comunque per le elezioni comunali e il PD ha preso uno dei peggiori risultati di sempre. 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Che ci parla delle città di domani, dei meccanismi di governo a cui ci dovremo confrontare, delle tendenze in atto in tante periferie d’Italia.\r\nNe abbiamo chiacchierato con Claudio, un giornalista che vive da quelle parti:\r\n\r\nclaudiostia","28 Luglio 2016","2016-08-02 12:04:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/Lido_di_Ostia_nell_inverno-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/Lido_di_Ostia_nell_inverno-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/Lido_di_Ostia_nell_inverno-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/Lido_di_Ostia_nell_inverno-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/Lido_di_Ostia_nell_inverno-1024x683.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/07/Lido_di_Ostia_nell_inverno.jpg 1536w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sull’orlo dell’abisso tra Fiumicino e Torvajanica.",1469717111,[121,122],"http://radioblackout.org/tag/balini/","http://radioblackout.org/tag/ostia/",[26,24],{"post_title":125},{"matched_tokens":126,"snippet":127,"value":127},[73],"Sull’orlo dell’abisso tra \u003Cmark>Fiumicino\u003C/mark> e Torvajanica.",[129],{"field":96,"matched_tokens":130,"snippet":127,"value":127},[73],578730123365187700,{"best_field_score":133,"best_field_weight":134,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":135,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},"1108091338752",15,"578730123365187705",{"document":137,"highlight":161,"highlights":166,"text_match":131,"text_match_info":169},{"cat_link":138,"category":139,"comment_count":47,"id":140,"is_sticky":47,"permalink":141,"post_author":142,"post_content":143,"post_date":144,"post_excerpt":53,"post_id":140,"post_modified":145,"post_thumbnail":146,"post_thumbnail_html":147,"post_title":148,"post_type":58,"sort_by_date":149,"tag_links":150,"tags":158},[44],[46],"54994","http://radioblackout.org/2019/07/alitalia-verso-un-trust-dei-trasporti/","info2","E’ Atlantia il partner scelto da Ferrovie dello Stato per affiancare Delta e Tesoro nell'operazione per la nuova Alitalia.\r\nAtlantia potrebbe non essere il partner ideale per gli 11mila lavoratori di Alitalia.\r\nIl quarto e indispensabile socio per la cordata ferro-stradale guidata da Fs con ministero dell’Economia e Delta Air Lines alza la posta e allunga i tempi dell’operazione. Per avere i 350 milioni previsti, Benetton e soci – per il tramite di Giovanni Castellucci scampato per ora alle inchieste sul ponte Morandi – vogliono modificare profondamente il piano industriale già preparato dall’ad di Fs Battisti con il gigante americano Delta.\r\nIl piano era fatto su misura per i soci: taglio dei voli interni sostituiti dai treni, taglio del lungo raggio nelle zone già coperte da Delta.\r\nLa nuova compagnia, secondo la bozza, da qui al 2023, punterà a far sì che l’hub di Roma Fiumicino diventi la la base dei voli internazionali, mentre Milano Linate dovrebbe essere lo scalo dedicato al business e agli affari europei grazie anche all’introduzione nei vettori di una vera classe Business.\r\nE se a Malpensa non si punta più di tanto, dovrebbero invece essere messi a disposizione 60 milioni di euro per riprendere gli slot a Londra Heathrow.\r\nAtlantia che detiene Aeroporti di Roma sa fare i conti. E ha capito che così ci guadagnerebbero solo loro mentre Alitalia perderebbe come sotto Etihad. Ecco allora l’idea: chiedere di rinforzare il lungo raggio – il più redditizio – soprattutto verso l’Asia – a cominciare dalla Cina dove Alitalia non è presente – e il Nord America).\r\nAtlantia vorrebbe che la nuova Alitalia aprisse rotte di lungo raggio verso San Francisco e Shanghai, per esempio, ma chiudendo Santiago del Cile, Johannesburg e Delhi. Questa operazione consentirebbe di dare impulso ulteriore ai ricavi non solo della compagnia.\r\nIn prospettiva la nuova Alitalia si occuperebbe meno delle rotte nazionali e più delle percorrenze su scala europea e sui collegamenti con il Nord America.\r\n\r\nQuesto obiettivo richiederebbe una riorganizzazione dei servizi di terra. E qua arrivano le cattive notizie: nonostante un tentativo di investire, Atlantia stima gli esuberi dei lavoratori di terra in molti di più dei 740 preventivati da Fs e Delta.\r\nLa possibilità che siano migliaia gli esuberi è reale. E anche la possibilità ventilata da qualcuno che per salvare posti di lavoro – e la faccia al governo – se li possa accollare Fs appare al momento molto complicata.\r\n\r\nIl Mise ha fissato al 15 settembre il termine per la presentazione dell'offerta vincolante e del piano industriale per l'ex compagnia di bandiera.\r\n\r\nIn tutto sarà investito circa un miliardo di euro di cui 350 milioni di euro dovrebbero arrivare da FS e 350 da Atlantia mentre il ministero del Tesoro e la compagnia aerea americana Delta Airlines avranno un altro 15 per cento delle quote per ciascuno.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Francesco Fricche, economista.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/2019-07-16-alitalia-fricche.mp3\"][/audio]","17 Luglio 2019","2019-07-17 16:53:58","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/alitalia-atlantia-delta-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"208\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/alitalia-atlantia-delta-300x208.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/alitalia-atlantia-delta-300x208.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/alitalia-atlantia-delta-768x533.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/07/alitalia-atlantia-delta-1024x711.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Alitalia: verso un trust dei trasporti?",1563382023,[151,152,153,154,155,156,157],"http://radioblackout.org/tag/alitalia/","http://radioblackout.org/tag/atlantia/","http://radioblackout.org/tag/delta/","http://radioblackout.org/tag/ferrovie/","http://radioblackout.org/tag/fs/","http://radioblackout.org/tag/trasporto-aereo/","http://radioblackout.org/tag/trust/",[15,159,22,160,18,30,20],"atlantia","ferrovie",{"post_content":162},{"matched_tokens":163,"snippet":164,"value":165},[73],"sì che l’hub di Roma \u003Cmark>Fiumicino\u003C/mark> diventi la la base dei","E’ Atlantia il partner scelto da Ferrovie dello Stato per affiancare Delta e Tesoro nell'operazione per la nuova Alitalia.\r\nAtlantia potrebbe non essere il partner ideale per gli 11mila lavoratori di Alitalia.\r\nIl quarto e indispensabile socio per la cordata ferro-stradale guidata da Fs con ministero dell’Economia e Delta Air Lines alza la posta e allunga i tempi dell’operazione. 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Invece dai \"capitani coraggiosi\" (senz'arte né parte) agli sceicchi di Ethiad (che hanno imposto Montezemolo per smantellare con assoluta certezza quello che rimaneva) nessuno è stato in grado di avere la lungimiranza di applicare strategie vincenti; ma si tratta di assenza di accortezza, o non piuttosto di un preciso piano che si radica nella decisione di ridimensionare Alitalia per lasciare spazio ad altre compagnie, riducendola a testimonianza per voli a prezzi ridotti, tentando un'impossibile concorrenza ad aziende nate e cresciute senza contratti di lavoro seri, senza tasse né le spese di struttura? I concorrenti diretti hanno fatto le scelte opposte, perdendo sul mercato interno, ma rifacendosi sulle lunghe tratte; invece Alitalia dismette anche aeromobili, rotte, know how, quell'esperienza che tornerebbe molto utile per sostenere allo stesso tempo il turismo – traendone vantaggio (anche andando a prendere direttamente a casa potenziali clienti, senza farli passare da vettori e hub stranieri) – e la più grossa impresa del Centrosud italiano.\r\n\r\nInvece si chiedono esuberi: dopo la cura dimagrante dei \"capitani coraggiosi\" di Berlusconi (gli stessi chiamati da D'Alema per la Telecom) e quella successiva voluta dagli arabi per farsi regalare la compagnia, di nuovo si cerca di galleggiare, pretendendo dimezzamenti di posti e stipendi, tanto che persino i confederali hanno indetto uno sciopero per il 5 aprile a fronte di 2037 esuberi richiesti tra il personale di terra e quasi altri mille negli altri comparti.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Amoroso, responsabile Cub per il settore del trasporto e dipendente Alitalia di quel comparto informatico che avrebbe potuto diventare un potente organismo in grado di vendere servizi all'estero se si fosse seguito il suggerimento di riunificare i servizi informatici dei trasporti. La richiesta proveniente dal suo sindacato è quella di nazionalizzare Alitalia, unica soluzione percorribile con buone probabilità di successo e di salvaguardia dei livelli occupazionali, ipotizzando anche un rilancio della compagnia, anziché esternalizzazioni, tagli salariali, precari lasciati scadere ed esuberi, contro tutto questo lunedì 20 marzo è indetto uno sciopero di 24 ore di tutti i lavoratori Alitalia, con presidio allo scalo di Fiumicino del Terminal 1 alle ore 10.\r\n\r\nLa Cub torinese ha indetto un presidio a Torino per questa giornata di lotta all'angolo tra via Sacchi e corso Vittorio tra le 17 e le 19.\r\n\r\nAlitalia\r\n\r\n ","17 Marzo 2017","2017-03-22 11:31:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/2027-03-17_Alitaglia001-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"244\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/2027-03-17_Alitaglia001-244x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/2027-03-17_Alitaglia001-244x300.jpg 244w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/2027-03-17_Alitaglia001.jpg 380w\" sizes=\"auto, (max-width: 244px) 100vw, 244px\" />","Alitalia. 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L'obiettivo è di riempire il volo charter di Frontex, già previsto per quella data, che decollerà da Roma Fiumicino per deportarli in massa a Lagos. La circolare invita a rendere disponibili nei CIE “anche mediante eventuali dimissioni anticipate” posti riservati alle cittadine e ai cittadini nigeriani al fine della loro identificazione e rimpatrio, nonché a effettuare “mirati servizi finalizzati al rintraccio di cittadini nigeriani in posizione illegale sul territorio nazionale”, specificando che 50 posti devono essere riservati per donne nigeriane presso il CIE di Ponte Galeria. Una vera e propria caccia su base etnica, che dà seguito agli accordi bilaterali con la Nigeria ed ai protocolli operativi con la sua ambasciata. Una speculazione politica che fa dell'aperta discriminazione razziale la cifra di quell'arbitraria distinzione tra \"migrante economico\" e \"rifugiato\" utile al governo differenziale di corpi migranti da sfruttare nel nostro paese. Ciò che oggi assume contorni eclatanti è in realtà un dispositivo di lungo corso: è infatti noto come lo scorso anno una grossa fetta dei diniegati dalle Commissioni territoriali siano stati proprio richiedenti asilo nigeriani (il 21% del totale richiedenti asilo nel 2016). Va sottolineato che a queste persone lo Stato dovrebbe riconoscere la protezione anche solo per il fatto che oggi, per arrivare in Italia, passano dall’inferno libico per poi spesso rischiare la vita sui gommoni, senza parlare di chi fugge dai jihadisti di Boko Haram e delle vittime di tratta.\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nNel tentativo di diffondere il più possibile l'informazione della \"caccia ai nigeriani\" ordinata dal Viminale, questa mattina abbiamo sentito una compagna antirazzista:\r\n\r\ncacciaalnigeriano\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ","3 Febbraio 2017","2017-02-07 17:51:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/403216-995x518-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"156\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/403216-995x518-300x156.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/403216-995x518-300x156.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/02/403216-995x518.jpg 560w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sulla \"caccia ai nigeriani\"",1486159649,[],[],{"post_content":217},{"matched_tokens":218,"snippet":219,"value":220},[73],"data, che decollerà da Roma \u003Cmark>Fiumicino\u003C/mark> per deportarli in massa a","Una circolare del Ministero degli Interni datata 26 gennaio ha invitato le Questure di Roma, Brindisi, Torino e Caltanissetta a \"individuare\", ovvero \"catturare\", 95 cittadini nigeriani senza permesso di soggiorno entro il 18 febbraio 2017. L'obiettivo è di riempire il volo charter di Frontex, già previsto per quella data, che decollerà da Roma \u003Cmark>Fiumicino\u003C/mark> per deportarli in massa a Lagos. La circolare invita a rendere disponibili nei CIE “anche mediante eventuali dimissioni anticipate” posti riservati alle cittadine e ai cittadini nigeriani al fine della loro identificazione e rimpatrio, nonché a effettuare “mirati servizi finalizzati al rintraccio di cittadini nigeriani in posizione illegale sul territorio nazionale”, specificando che 50 posti devono essere riservati per donne nigeriane presso il CIE di Ponte Galeria. Una vera e propria caccia su base etnica, che dà seguito agli accordi bilaterali con la Nigeria ed ai protocolli operativi con la sua ambasciata. Una speculazione politica che fa dell'aperta discriminazione razziale la cifra di quell'arbitraria distinzione tra \"migrante economico\" e \"rifugiato\" utile al governo differenziale di corpi migranti da sfruttare nel nostro paese. Ciò che oggi assume contorni eclatanti è in realtà un dispositivo di lungo corso: è infatti noto come lo scorso anno una grossa fetta dei diniegati dalle Commissioni territoriali siano stati proprio richiedenti asilo nigeriani (il 21% del totale richiedenti asilo nel 2016). Va sottolineato che a queste persone lo Stato dovrebbe riconoscere la protezione anche solo per il fatto che oggi, per arrivare in Italia, passano dall’inferno libico per poi spesso rischiare la vita sui gommoni, senza parlare di chi fugge dai jihadisti di Boko Haram e delle vittime di tratta.\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nNel tentativo di diffondere il più possibile l'informazione della \"caccia ai nigeriani\" ordinata dal Viminale, questa mattina abbiamo sentito una compagna antirazzista:\r\n\r\ncacciaalnigeriano\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n ",[222],{"field":99,"matched_tokens":223,"snippet":219,"value":220},[73],{"best_field_score":133,"best_field_weight":170,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":47,"score":171,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":47},6646,{"collection_name":58,"first_q":67,"per_page":227,"q":67},6,{"facet_counts":229,"found":105,"hits":241,"out_of":311,"page":17,"request_params":312,"search_cutoff":36,"search_time_ms":313},[230,238],{"counts":231,"field_name":236,"sampled":36,"stats":237},[232,234],{"count":14,"highlighted":233,"value":233},"liberation front",{"count":17,"highlighted":235,"value":235},"frittura mista","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":239,"field_name":35,"sampled":36,"stats":240},[],{"total_values":47},[242,266,289],{"document":243,"highlight":257,"highlights":262,"text_match":131,"text_match_info":265},{"comment_count":47,"id":244,"is_sticky":47,"permalink":245,"podcastfilter":246,"post_author":247,"post_content":248,"post_date":249,"post_excerpt":53,"post_id":244,"post_modified":250,"post_thumbnail":251,"post_title":252,"post_type":253,"sort_by_date":254,"tag_links":255,"tags":256},"81974","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-02-05-2023/",[235],"fritturamista"," \r\n\r\nIl primo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Luigi, docente precario dei COBAS sull’autnomia differenziata che Calderoli propone, nel suo DDL, su 32 materie.\r\n\r\nL’attacco è diretto, tra le altre cose, ai contratti nazionali, con privatizzazioni ed ulteriori tagli ai servizi pubblici, la liquidazione di ciò che resta della sanità pubblica, la fine della scuola pubblica, etc.\r\n\r\nCon Luigi siamo entrati nel merito di un provvedimento che colpisce tutti e sulle rivendicazioni che durante la manifestazione cittadina tenutasi a Torino in piazza castello il 27/04/2023 dove realtà sindacali ed associative hanno rivendicato:\r\n\r\n \tRitiro immediato del Ddl Calderoli;\r\n \tDifesa dell’unità della repubblica;\r\n \tRiconquista dei diritti e delle conquiste uguali per tutt*\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/05/F_m_02_05_Luigi-docente-Cobas-su-autonomia-differenziata.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo argomento non poteva che essere la festa dei lavoratori, ed il consueto corteo cittadino svoltosi qui a Torino sotto la pioggia. Anche per quest'ultimo motivo, abbiamo voluto riportare a chi non è potuto essere presente, le voci dalla piazza, in particolar modo per quanto hanno riguardato gli interventi usciti dallo spezzone sociale. 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In un comunicato della CUB, che ha indetto lo sciopero, si legge:\r\n\r\n“Si tratta di fermare una deriva che da tempo vede l’intero comparto aereo-aeroportuale-indotto subire l’assenza di misure per adeguare i contratti alla realtà economica di crisi. Il settore handling attende dal 2017 il rinnovo del contratto nazionale mentre il trasporto passeggeri e merci ha nel frattempo ripreso a crescere senza sosta. I confederali firmano gli accordi con le controparti che aumentano flessibilità, precarietà e impiego degli ammortizzatori sociali ed emerge la richiesta a Enac e AdR (Aeroporti di Roma) di convocazione insieme ad Assohandler, da cui la domanda: sindacati e aziende hanno già raggiunto un accordo senza farne partecipi i lavoratori, ignari del contenuto delle intese sul Protocollo di Sito e la Clausola Sociale?\r\n\r\nPartendo dall’inizio, sul bando per l’assegnazione a tre società di handling del servizio di terra passeggeri all’aeroporto di Fiumicino per i prossimi 7 anni: anche in questo caso è doveroso evidenziare quello che non torna. La pubblicazione del bando risale al 18 novembre 2022 e le buste delle aziende partecipanti (Aviapartner Handling, Aviation Services, Swissport Italia e Airport Handling sono state aperte il 9 gennaio 2023 ma poi il silenzio, fino a che Cgil ha diramato un messaggio whatsapp:\r\n\r\n\r\n\r\nda cui si apprende che Enac aveva deciso di spostare l’aggiudicazione dei tre handlers a Fiumicino a fine ottobre, per evitare contraccolpi estivi, questa la motivazione. Perché allora lo stesso problema non si era posto a luglio 2022 quando le attività di Alitalia sono passate a Swissport Italia? Dobbiamo ipotizzare che si provi a escludere una delle aziende concorrenti? 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Sanzioniamoli.\r\n\r\nLa Laboratoria Ecologista Autogestita (LEA) Berta Càceres sta animando strade e altri luoghi di Roma con azioni e pratiche appartenenti a quella che si potrebbe definire \"la nuova onda di sanzioni\". No, non le sanzioni ipocritamente dispiegate dai paesi europei per punire quel cattivone di Putin. Parliamo di sanzioni ai ricchi, ai loro insensati lussi, come, che so, prendere il proprio jet privato al terminal di Fiumicino una domenica pomeriggio per farsi un giro e godersi il mondo dall'alto, senza essere obbligati a vedere la fastidiosa realtà quotidiana del volgo indistinto. E invece no! Perchè l* compagn* della LEA han bloccato il terminal e la gita è rovinata. Questo è solo un esempio delle varie azioni possibili per mettere i bastoni tra le ruote ai mirabolanti consumi e sprechi di quell'1% di popolazione mondiale che spende e spande, consuma e gode sulle spalle del rimanente 99%, e per di più contribuendo in modi assolutamente sproporzionati e deprecabili alla crisi energetica ed ecologica.\r\n\r\nBuche dei campi da golf asfaltate, gomme dei SUV forate, e tanta, tanta fantasia: la lotta ecologista non deve per forza avere la forma di lunghe e partecipate megafonate che chiedono ai potenti della terra se, per favore, potrebbero ridurre un pochino le emissioni. Bastano qualche compagn* e un po' di voglia di fare qualcosa di diretto e concreto. Questa modalità di lotta, da affiancarsi a tutte le altre, ci porta a individuare responsabili e approfittatori, i loro oggetti, il loro mondo, e attaccarli. Con azioni semplici, simbolicamente poco fraintendibili: semplicemente, basta sprecare tutta quell'acqua per il tuo fottutissimo campo da golf.\r\n\r\nLo stile di vita di pochi che posseggono una grossa fetta di ricchezza, il mondo che si crea attorno ai loro standard di consumo insostenibili - un mondo fatto di sfruttamento e di disuguaglianze, anche se scintillanti - è una forma di estrattivismo. Un estrattivismo interno, presente anche nelle nostre società del \"nord del mondo\", sfoggiato con arroganza, nascosto dal potere che il lusso esercita sugli immaginari di chi non potrà mai averlo. Appropriamoci di questa lente, distruggiamo il mito: cos'è un ricco senza la sua pelliccia? Dove va senza il suo SUV? Chi si appropria di un benessere ingiusto va sanzionato!\r\n\r\nGli esempi, per fortuna, si stanno moltiplicando in tutta Europa. 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Il turismo è considerato come una boccata d'aria fresca per l'economia: liquidità e risorse immediate. Un piatto succulento che ha generato una competizione tra i vari Stati.\r\nGermania e Austria, ad esempio, stanno creando un corridoio sanitario per far giungere i loro cittadini in Croazia e in Grecia, avvalendosi di un rapporto migratorio/commerciale/politico ormai radicato da decenni. L'Italia invece si prepara ad accogliere i turisti Russi e Cinesi, dal Cremlino si vocifera di finanziamenti per far dell'aeroporto di Fiumicino lo scalo principale dalla Russia (e dunque anche dalla Cina). Accordi che hanno conseguenze politiche e di relazioni internazionali profonde. Anche il turismo è diventato a pieno titolo uno strumento di obbligazione politica che uno Stato esercita su di un altro Stato per poter porre una pressione sulle scelte politiche e commerciali interne ai governi.\r\nNe parliamo con Igor Pellicciari professore di storia delle relazioni internazionali\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/turismo-geopolitica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDicevano che il Covid sarebbe stata la pietra tombale di AirBnb, invece sembra che questa piattaforma non ne sia stata minimamente colpita, soprattutto per la capacità di esternalizzare i costi e far ricadere le spese sugli host, e se non sarà lo specifico sito a resistere, rimarrà ben saldo il modello del capitalismo delle piattaforme. I più colpiti sono stati prevalentemente i piccoli host, coloro che affittavano case e stanze per coprire le spese o ricevere qualche entrata. Discorso completamente diverso per le società di multi-hosting che hanno avuto la possibilità di rilevare nuovi appartamenti a prezzi ancor più bassi, per poi ripartire ancor più forti di prima.\r\nQuesta pandemia ha mostrato quel che sono diventati i nostri centri senza turisti: zone fantasma. Senza turisti, studenti e professionisti a progetto, i centri storici si sono clamorosamente svuotati, costringendo anche la gran parte delle attività ad abbassare le saracinesche. Occorre sorpassare la visione meramente commerciale delle città, con tutta la retorica di decoro, di pulizia, di sicurezza e ora anche di sanificazione, concetti buoni soltanto all'idea di smart city, la città senza abitanti. Restituire al città ai suoi abitanti, con politiche abitative inclusive e accessibili a tutti/e. Far vivere i quartieri di vita propria e non come uno spettacolo degno solo di essere fotografato.\r\nNe parliamo con Filippo Celata professore di geografia economica\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/airbnb.mp3\"][/audio]","21 Maggio 2020","2020-07-24 12:47:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/sandalo_calzini-e1590077423987-200x110.jpg","sull'industria turistica",1590084692,[],[],{"post_content":303},{"matched_tokens":304,"snippet":305,"value":306},[73],"finanziamenti per far dell'aeroporto di \u003Cmark>Fiumicino\u003C/mark> lo scalo principale dalla Russia","A Bologna la magistratura ha colpito il collettivo di lavoratori Il Padrone di Merda affibbiando 5 divieti di dimora e 13 denunce agli attivisti in maschera bianca, il volto neutro utilizzato per andare a contestare padroni e padroncini fuori e dentro ai localini chic della Bologna dell\"eccellenza gastronomica\".\r\nIl PdM nasce come pagina facebook dove recriminare contro gli abusi, le molestie o i mancati pagamenti nel settore della ristorazione (e non solo), diventando poi un vero e proprio movimento autonomo sociale in cui la forza collettiva e trasversale dei lavoratori ha permesso di screditare i locali e, ancor più importante, recuperare i soldi dovuti ai lavoratori. Un esperienza dal basso che ha portato grandi risultati, laddove i sindacati non si sono mai neppure voluti addentrare. A testimoniare la pericolosità (per i padroni) di questo movimento il numero di accuse stilato dalla magistratura, da estorsione e a violenza privata.\r\nne parliamo con Davide:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/padrone-di-merda.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLa crisi epidemiologica del Covid è stata la prima crisi globale che doveva essere affrontata collettivamente senza una pianificazione di lungo termine, ma i risultati sono stati catastrofici: ogni Stato si è barricato all'interno dei suoi confini e anche il trattato di Schengen è stato annullato dall'oggi al domani senza alcuna decisione ne strategia comune.\r\nEgualmente per le riaperture, coincidenti con l'avvio della stagione turistica, ogni Stato sta decidendo autonomamente. Il turismo è considerato come una boccata d'aria fresca per l'economia: liquidità e risorse immediate. Un piatto succulento che ha generato una competizione tra i vari Stati.\r\nGermania e Austria, ad esempio, stanno creando un corridoio sanitario per far giungere i loro cittadini in Croazia e in Grecia, avvalendosi di un rapporto migratorio/commerciale/politico ormai radicato da decenni. L'Italia invece si prepara ad accogliere i turisti Russi e Cinesi, dal Cremlino si vocifera di finanziamenti per far dell'aeroporto di \u003Cmark>Fiumicino\u003C/mark> lo scalo principale dalla Russia (e dunque anche dalla Cina). Accordi che hanno conseguenze politiche e di relazioni internazionali profonde. Anche il turismo è diventato a pieno titolo uno strumento di obbligazione politica che uno Stato esercita su di un altro Stato per poter porre una pressione sulle scelte politiche e commerciali interne ai governi.\r\nNe parliamo con Igor Pellicciari professore di storia delle relazioni internazionali\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/turismo-geopolitica.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDicevano che il Covid sarebbe stata la pietra tombale di AirBnb, invece sembra che questa piattaforma non ne sia stata minimamente colpita, soprattutto per la capacità di esternalizzare i costi e far ricadere le spese sugli host, e se non sarà lo specifico sito a resistere, rimarrà ben saldo il modello del capitalismo delle piattaforme. I più colpiti sono stati prevalentemente i piccoli host, coloro che affittavano case e stanze per coprire le spese o ricevere qualche entrata. Discorso completamente diverso per le società di multi-hosting che hanno avuto la possibilità di rilevare nuovi appartamenti a prezzi ancor più bassi, per poi ripartire ancor più forti di prima.\r\nQuesta pandemia ha mostrato quel che sono diventati i nostri centri senza turisti: zone fantasma. Senza turisti, studenti e professionisti a progetto, i centri storici si sono clamorosamente svuotati, costringendo anche la gran parte delle attività ad abbassare le saracinesche. Occorre sorpassare la visione meramente commerciale delle città, con tutta la retorica di decoro, di pulizia, di sicurezza e ora anche di sanificazione, concetti buoni soltanto all'idea di smart city, la città senza abitanti. Restituire al città ai suoi abitanti, con politiche abitative inclusive e accessibili a tutti/e. 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