","Il caffè turco con Murat: lo strozzamento dei social e l'internazionalismo caucasico","post",1602288580,[62,63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/armenia/","http://radioblackout.org/tag/azerbaijan/","http://radioblackout.org/tag/censura-social/","http://radioblackout.org/tag/internazionalismo/","http://radioblackout.org/tag/nagorno-karabach/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[69,70,71,15,72,73],"armenia","azerbaijan","censura social","Nagorno Karabach","Turchia",{"post_content":75,"tags":79},{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":78},[15],"spararsi addosso. Questo ritorno all'antico \u003Cmark>internazionalismo\u003C/mark> rievocativo della Prima guerra mondiale","Stavolta con Murat cominciamo da un rap che risale alla rivolta di Gezi Park, dove i social furono essenziali per chiamare in piazza Taksim e cerchiamo quindi di capire in che modo si può guarire dal condizionamento dei social: semplicemente potendo contare su una banda ridottissima a disposizione di quei social che non pongono sedi in Turchia, oppure si reclutano eserciti di troll.\r\n\r\nIl problema legato ai social viene direttamente dalla lesa maestà nei confronti della figlia di Erdoğan, bullizzata a giugno, e lo stesso reato di scarsa condiscendenza verso uno stato fratello è stato applicato a chi ha avuto l'improntitudine di minimizzare l'importanza della nazione azera e questo ha introdotto l'altro argomento della settimana: lo scontro in Caucaso tra uguali ma contrapposti amor di patria; noi abbiamo preferito le posizioni di giovani compagni che non si sentono più azeri o più armeni e non intendono spararsi addosso. Questo ritorno all'antico \u003Cmark>internazionalismo\u003C/mark> rievocativo della Prima guerra mondiale fa il paio con lo spettro dell'eccidio armeno di un secolo fa, tanto citato in questo frangente che vede l'attivismo turco imperversare e gli armeni sui teleschermi impauriti dalla strapotenza azera\r\n\r\nEcco il sottile percorso che ci ha condotto dai social di Gezi alle cantine bombardate di Stepanakert\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/10/2020_10_08_Caffè-di-Murat-03.mp3\"][/audio]\r\n\r\nE infine il caffè salato della domanda di fidanzamento patriarcale... da ultimo un ricordo personale di Murat: la sua prima diretta in rbo a proposito di Pinar Selek",[80,82,84,86,89,91],{"matched_tokens":81,"snippet":69},[],{"matched_tokens":83,"snippet":70},[],{"matched_tokens":85,"snippet":71},[],{"matched_tokens":87,"snippet":88},[15],"\u003Cmark>internazionalismo\u003C/mark>",{"matched_tokens":90,"snippet":72},[],{"matched_tokens":92,"snippet":73},[],[94,100],{"field":36,"indices":95,"matched_tokens":97,"snippets":99},[96],3,[98],[15],[88],{"field":101,"matched_tokens":102,"snippet":77,"value":78},"post_content",[15],578730123365712000,{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":48,"score":107,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":109,"highlight":130,"highlights":142,"text_match":103,"text_match_info":148},{"cat_link":110,"category":111,"comment_count":48,"id":112,"is_sticky":48,"permalink":113,"post_author":51,"post_content":114,"post_date":115,"post_excerpt":54,"post_id":112,"post_modified":116,"post_thumbnail":117,"post_thumbnail_html":118,"post_title":119,"post_type":59,"sort_by_date":120,"tag_links":121,"tags":126},[45],[47],"98612","http://radioblackout.org/2025/06/voci-dalliran-sotto-le-bombe/","Vi proponiamo testimonianze e prese di posizione di singoli ed organizzazioni iraniane dopo l’attacco israeliano del 13 giugno e l’appello di alcuni gruppi di esuli iraniani in Italia.\r\n“Rifiutate le narrazioni semplicistiche. 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Si è trattato di un incontro internazionalista organizzato da collettivi e realtà vicine al movimento di liberazione curdo con l'obiettivo di creare uno spazio che permettesse la convergenza di quante più forze «democratiche», anti-stataliste, femministe e rivoluzionarie possibili di fronte ad un contesto internazionale che vede una generale avanzata delle forze di destra e reazionarie e una virata sempre più esplicita verso una guerra mondiale dispiegata. Tre giorni di iniziative e dibattiti che funzionassero, da una parte, da terreno di incontro per permettere la conoscenza e la messa in comune dei propri percorsi di militanza e delle proprie traiettorie di lotta e, dall'altra, come luogo di organizzazione per progettare già strategie per mettere in crisi il discorso reazionario oggi egemonico in molti settori - dalla comunicazione mediale, all'educazione, alle strade.\r\n\r\nCompagn_ di Radio Blackout e di Radio Onda Rossa hanno raccolto alcune valutazioni e analisi sulla 3 giorni in un'intervista con Jacopo dell'Accademia della Modernità Democratica e con una compagna di Jineolojî.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/PPE-podcast.mp3\"][/audio]","17 Febbraio 2025","2025-02-17 20:45:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/vlcsnap-2024-09-02-10h41m01s471-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/vlcsnap-2024-09-02-10h41m01s471-300x169.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/vlcsnap-2024-09-02-10h41m01s471-300x169.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/vlcsnap-2024-09-02-10h41m01s471.png 640w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","150 realtà politiche e sociali si incontrano a Vienna per la People's Platform: alcune valutazioni sulla 3 giorni",1739825104,[164,165,65],"http://radioblackout.org/tag/curdi/","http://radioblackout.org/tag/european-peoples-platform/",[167,168,15],"curdi","European Peoples Platform",{"tags":170},[171,173,175],{"matched_tokens":172,"snippet":167},[],{"matched_tokens":174,"snippet":168},[],{"matched_tokens":176,"snippet":88},[15],[178],{"field":36,"indices":179,"matched_tokens":180,"snippets":182},[17],[181],[15],[88],{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":149,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},{"document":185,"highlight":210,"highlights":228,"text_match":103,"text_match_info":234},{"cat_link":186,"category":187,"comment_count":48,"id":188,"is_sticky":48,"permalink":189,"post_author":51,"post_content":190,"post_date":191,"post_excerpt":54,"post_id":188,"post_modified":192,"post_thumbnail":193,"post_thumbnail_html":194,"post_title":195,"post_type":59,"sort_by_date":196,"tag_links":197,"tags":205},[45],[47],"32026","http://radioblackout.org/2015/10/si-e-aperto-il-processo-ad-askapena/","Si è aperto lunedì a Madrid l'ennesimo processo imbastito per criminalizzare tutto ciò che in questi decenni ha favorito la volontà di autodeterminazione del popolo basco. A settembre, proprio nei nostri studios, abbiamo avuto la possibilità di parlare con Aritz Gamboa, storico militante di Askapena nonché uno dei 5 imputati insieme a Walter Wendelin, Gabi Basañez, David Soto, Unai Vázquez, nel processo, avviato dall'Audiencia Nacional spagnola (tribunale speciale ereditato dal franchismo) contro l'organizzazione internazionalista basca. Un processo che colpisce l'iternazionalismo e mira ad illegalizzare e dissolvere Askapena, il collettivo protagonista delle feste popolari a Bilbao, Elkar Truke, un'organizzazione concentrata sulla gestione di un commercio solidale “meno ingiusto” e l'organismo solidale Herriak Aske. Vi offriamo ora qualche aggiornamentosulla calendarizzazione del processo e sulle iniziative di solidarietà che si daranno nel fine settimana nel torinese, in particolare a Susa e a Pinerolo.\r\n\r\nAbbiamo raggiunto in diretta Mikel, attivista basco da molti anni residente in Italia\r\n\r\nMikel","21 Ottobre 2015","2015-10-23 12:09:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/untitled-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/untitled-300x200.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/untitled-300x200.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/10/untitled.png 599w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Si è aperto il processo ad Askapena",1445453871,[198,199,65,200,201,202,203,204],"http://radioblackout.org/tag/autodeterminazione/","http://radioblackout.org/tag/euskadi/","http://radioblackout.org/tag/occupazione/","http://radioblackout.org/tag/paese-basco/","http://radioblackout.org/tag/resistenza/","http://radioblackout.org/tag/resistenze/","http://radioblackout.org/tag/solidarieta/",[31,206,15,207,27,208,25,209],"Euskadi","occupazione","resistenza","solidarietà",{"tags":211},[212,214,216,218,220,222,224,226],{"matched_tokens":213,"snippet":31},[],{"matched_tokens":215,"snippet":206},[],{"matched_tokens":217,"snippet":88},[15],{"matched_tokens":219,"snippet":207},[],{"matched_tokens":221,"snippet":27},[],{"matched_tokens":223,"snippet":208},[],{"matched_tokens":225,"snippet":25},[],{"matched_tokens":227,"snippet":209},[],[229],{"field":36,"indices":230,"matched_tokens":231,"snippets":233},[17],[232],[15],[88],{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":149,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},{"document":236,"highlight":252,"highlights":262,"text_match":103,"text_match_info":268},{"cat_link":237,"category":238,"comment_count":48,"id":239,"is_sticky":48,"permalink":240,"post_author":51,"post_content":241,"post_date":242,"post_excerpt":54,"post_id":239,"post_modified":243,"post_thumbnail":244,"post_thumbnail_html":245,"post_title":246,"post_type":59,"sort_by_date":247,"tag_links":248,"tags":251},[45],[47],"16652","http://radioblackout.org/2013/06/rivedendo-il-remake-dellinsidia-neocoloniale/"," \r\n\r\n\r\n\r\nDovunque e sempre negli ultimi decenni sembra che si ripetano le strategie e le forme belicose del neocolonialismo capitalista. Dal Kosovo alla Libia, una sottesa guerra per procura ammantata da sedicnete democrazia esportata, che continua a estendersi a partire dalle aggressioni con cecchini e morti civili volte a rendere indispensabile l'intervento esterno da parte della comunità internazionale con il compito di restituire alle potenze coloniali le loro colonie. Questo argomento coinvolge anche la disinformazione mistificante che nasconde i reali interessi, ma anche i traffici, le smentite e le denunce, gli strumenti di guerra disseminati nelle varie basi e prodotti militari con i soldi dei contribuenti... la sottrazione di ricchezza stornata per le spese dei giochi di guerra e la miseria esportata in luoghi dove viene indotto il conflitto, perchè poi ritorni indietro come guerra tra poveri. Mentre lor signori si siedono al tavolo a firmare contratti miliardari dopo che si è fatto strame di territori e persone, esattamente come da sempre il colonialismo ha sezionato i paesi con il righello, tirando linee su cartine geografiche.\r\n\r\nA tutto questo si contrappone la memoria che si radica nella Resistenza e arriva fino al No Muos nella ricostruzione di Luigi del Comitato per la pace di Milano, che ha orgnaizato una manifestazione l'8 giugno in largo Donegani al consolato americano alle 17 per rifiutare ogni centesimo per i signori della guerra.\r\n\r\ncontro guerra imperialista","6 Giugno 2013","2013-06-17 11:04:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/06/volto_della_guerra-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"251\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/06/volto_della_guerra-300x251.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/06/volto_della_guerra-300x251.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/06/volto_della_guerra.jpg 480w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Rivedendo il remake dell'insidia neocoloniale",1370539477,[122,65,249,250],"http://radioblackout.org/tag/medioriente-libano-siria/","http://radioblackout.org/tag/siria/",[20,15,35,18],{"tags":253},[254,256,258,260],{"matched_tokens":255,"snippet":20},[],{"matched_tokens":257,"snippet":88},[15],{"matched_tokens":259,"snippet":35},[],{"matched_tokens":261,"snippet":18},[],[263],{"field":36,"indices":264,"matched_tokens":265,"snippets":267},[22],[266],[15],[88],{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":149,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},{"document":270,"highlight":290,"highlights":295,"text_match":298,"text_match_info":299},{"cat_link":271,"category":272,"comment_count":48,"id":273,"is_sticky":48,"permalink":274,"post_author":51,"post_content":275,"post_date":276,"post_excerpt":54,"post_id":273,"post_modified":277,"post_thumbnail":278,"post_thumbnail_html":279,"post_title":280,"post_type":59,"sort_by_date":281,"tag_links":282,"tags":286},[45],[47],"99051","http://radioblackout.org/2025/07/dazi-e-brics-il-grande-gioco-del-capitalismo-degli-anni-venti/","Si è concluso il 7 luglio il vertice dei Brics, quelli che Trump definisce i suoi peggiori nemici. Grazie all’investitura di Trump e all’aura di autoeletti rappresentanti del “sud globale”, le élite di questo insieme di paesi eterogenei ma per lo più caratterizzati da autoritarismo, guerra ai poveri e violenza contro le opposizioni, si candidano a divenire il riferimento di chi ha smarrito da diversi decenni la bussola di un internazionalismo che si fondi sulla lotta e la solidarietà di classe.\r\nNel contempo fervono le trattative sui dazi tra UE e Stati Uniti. Il primo agosto è sempre più vicino.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Renato Strumia\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/2025-0-08-brics-strumia.mp3\"][/audio]","10 Luglio 2025","2025-07-10 01:22:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/GvQwqYwWUAA99uH_11zon-1536x864-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/GvQwqYwWUAA99uH_11zon-1536x864-1-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/GvQwqYwWUAA99uH_11zon-1536x864-1-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/GvQwqYwWUAA99uH_11zon-1536x864-1-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/GvQwqYwWUAA99uH_11zon-1536x864-1-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/GvQwqYwWUAA99uH_11zon-1536x864-1.jpg 1536w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Dazi e Brics. Il grande gioco del capitalismo degli anni Venti",1752110546,[283,284,285],"http://radioblackout.org/tag/brics/","http://radioblackout.org/tag/dazi/","http://radioblackout.org/tag/vertice-brics/",[287,288,289],"brics","dazi","vertice brics",{"post_content":291},{"matched_tokens":292,"snippet":293,"value":294},[15],"decenni la bussola di un \u003Cmark>internazionalismo\u003C/mark> che si fondi sulla lotta","Si è concluso il 7 luglio il vertice dei Brics, quelli che Trump definisce i suoi peggiori nemici. 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In mezzo al caos mediatico le voci di cui più abbiamo sentito l'assenza sono quelle di persone, collettivi ed esperienze che si stanno organizzando concretamente per rispondere alla guerra. \r\n\r\nQui, in questo approfondimento speciale di Radio Blackout, cercheremo di dare spazio a riflessioni ed esperienze di resistenza, lotta, autorganizzazione e mutualismo dall'Ucraina alla Russia, passando per i confini Polacchi\r\n\r\n\r\nPerchè questa puntata (e forse altre a venire)?\r\n\r\n\r\nAbbiamo sentito la necessità di proporre una informazione diversa sia da quella faziosa e superficiale dei media mainstream sia di improvvisati esperti militari e geopolitici dell'ultima ora.\r\n\r\nQuesta necessità si concretizza nel voler dare voce ad alcune delle diverse esperienze presenti nei territori colpiti, direttamente e non, dal conflitto in corso tra Ucraina e Russia.\r\nVoci che vengono da realtà molto diverse dalle nostre, sia per contesti storici e politici, sia per la complessità del contesto Ucraino, che è oggettivamente schiacciato tra due poli imperialisti: da un lato quello russo-Putiniano, aggressore militare in questo momento, dall'altro quello occidentale in senso lato, che trova consistenza nelle strategie di influenza della NATO in Ucraina e nell'Europa orientale attuate negli ultimi decenni.\r\n\r\nVoci che ci pongono di fronte a contraddizioni reali e di non facile soluzione per noi: c'è un conflitto in corso, è reale ed urgente. A questo conflitto alcune realtà ucraine rispondono con la scelta di armarsi, consapevoli che questo vuol dire ora schierarsi con uno schieramento piuttosto che l'altro. Altre, si muovono nelle varie urgenze determinate dalla guerra.\r\n\r\nLe voci che sentiamo sono provenienti da realtà solidali, di mutuo aiuto, autorganizzazione dal basso e resistenza dentro l'Ucraina in guerra, dentro il contesto repressivo Russo, e attorno ai confini della fortezza Europa.\r\n\r\nIl tentativo è dunque quello di rimettere in campo un internazionalismo solidale, almeno a livello di controinformazione, consapevole delle contrattidizioni che ne derivano, senza togliere però importanza, e anzi aggiungere strumenti di riflessione, per portare avanti le lotte qui sui nostri territori.\r\n\r\nQui l'inzio e l'introduzione alla puntata:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nQui la prima diretta da Leopoli, con Alyona, che ci racconta le forme di mutuo aiuto e solidarietà messe in atto in città allo scoppiare della guerra:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/leopoli-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nQui la seconda diretta con Salem da Kiev, di Operation-Solidarity, che ci racconta le forme di resistenza armata e le motivazioni che la sottendono:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/kiev.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nQui una testimonianza da parte delle compagne del No Border Team che da tempo lottano contro i dispositivi di frontiera in Polonia e mettono in luce il razzismo strutturale e l'ipocrisia dell'accoglienza a due facce: da un lato, i respingimenti e profughi nel gelo delle foreste tra Polonia e Bielorussia, dall'altro le braccia aperte verso i/le profughe ucraine:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/confini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nInfine una preziosa testimonianza con un compagno dalla Russia di Avtonom.org, che ci racconta la lotta contro la guerra e la durissima repressione che rischiano ogni giorno tutte le persone che scendono in piazza contro Putin e contro l'aggressione militare:\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/russia.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nUn ringraziamento a tutt* le persone intervistate, a chi si è spes* per rendere queste dirette possibili, a chi ci ha fornito i contatti e a chi ci ha ascoltato. \r\nStay tuned su RadioBlackout 105.250 per i prossimi approfondimenti.\r\n\r\n\r\nQui in seguito mettiamo alcuni link di riferimento per le realtà che abbiamo sentito oggi e alcuni apprfondimenti secondo noi di interesse.\r\nUCRAINA\r\n\r\nSu forme di autorganizzazione a Leopoli:\r\n\r\nhttps://commons.com.ua/en/zapiski-zi-lvova/\r\n\r\n( e la traduzione in italiano\r\n\r\nhttps://www.che-fare.com/lviv-guerra-ucraina-liasheva/)\r\n\r\nSito di riferimento di Operation-Solidarity\r\n\r\nhttps://operation-solidarity.org/\r\n\r\nRUSSIA\r\n\r\nPortale Avtonom\r\n\r\nhttps://avtonom.org/en\r\n\r\nPortale Ovd.info\r\n\r\nhttps://ovdinfo.org/\r\n\r\ne https://donate.ovdinfo.org/en#page=en\r\n\r\nPortale DOX\r\n\r\nhttps://news.doxajournal.ru/\r\n\r\nPOLONIA E LOTTA NOBORDER\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/nobordersteam/\r\n\r\nhttps://t.me/no_borders_team\r\n\r\n \r\n\r\nCASSA PER LA DISERZIONE\r\n\r\nhttps://www.cafe-libertad.de/fahnenflucht-support-desertion\r\n\r\n \r\n\r\nAlcuni spunti esterni dalla BIELORUSSIA\r\n\r\nCroce Nera Anarchica Bielorussia\r\n\r\nhttps://abc-belarus.org/?lang=en\r\n\r\nUna testimonianza dalla Bielorussia (pubblicato da DinamoPress)\r\n\r\nhttps://www.dinamopress.it/news/gli-anarchici-odiano-putin-una-testimonianza-dalla-bielorussia/\r\n\r\nAppello femminista dalla Russia (da Jacobin)\r\n\r\nhttps://jacobinitalia.it/contro-laggressione-militare-di-putin/\r\n\r\n \r\n\r\nENGLISH VERSION\r\nSince the beginning of the conflict, we have been overloaded with information and geopolitical analyses of all kinds. Amidst the media chaos, the voices we missed the most are those of the peoples, collectives, and experiences who are locally organizing in response to the war. On Friday we will give space to reflections and experiences of resistance, self-organization and mutualism from Ukraine to Russia, crossing the borders of Poland. \r\nWhy this program (and perhaps others to come)?\r\nWe felt the need to propose a different kind of information from the biased and superficial information provided by the mainstream media and by improvised military and geopolitical experts of the last hour.\r\nThis need is expressed by the desire to give voice involving different experiences in the territories directly and indirectly affected by the ongoing conflict between Ukraine and Russia.\r\nVoices that come from realities that are very different from ours, both in terms of historical and political contexts, and the complexity of the Ukrainian context, which is objectively squeezed between two imperialist poles: on the one hand the Russian-Putinian one, the military aggressor at the moment, and on the other the Western one in the broad sense, which finds consistency in NATO's strategies of influence in Ukraine and Eastern Europe implemented in recent decades.\r\nVoices that confront us with real contradictions that are not easy to resolve: there is a conflict going on, it is real and urgent. Some Ukrainian realities respond to this conflict with the choice of arming themselves, aware that this now means siding with one side rather than the other. Others are moving in the various urgencies determined by the war.\r\nVoices that come from realities that are very different from ours, both in terms of historical and political contexts, and the complexity of the Ukrainian context, which is objectively squeezed between two imperialist poles: on the one hand the Russian-Putinian one, the military aggressor at the moment, and on the other the Western one in the broad sense, which finds consistency in NATO's strategies of influence in Ukraine and Eastern Europe implemented in recent decades.\r\nVoices that confront us with real contradictions that are not easy to resolve: there is a conflict going on, it is real and urgent. Some Ukrainian realities respond to this conflict by choosing to arm themselves, aware that this means siding with one side rather than the other. Others are moving in the various urgencies determined by the war.\r\nThe voices we hear come from realities of solidarity, mutual aid, self-organisation and resistance at war, repressive Russian context, and around the borders of Fortress Europe.\r\nThe attempt is therefore to put solidarity-based internationalism back into the field, at least at the level of counter-information, aware of the resulting contractions, without however taking away importance, and indeed adding tools for reflection, to carry on the struggles here on our territories.\r\nHere is the beginning and the introduction to the episode:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nHere is the first live recording from Lviv, with Alyona, who tells us about the forms of mutual aid and solidarity implemented in the city when war broke out:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/leopoli-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nHere is the second live interview with Salem from Kyiv, from Operation-Solidarity, who tells us about forms of armed resistance and the motivations behind them:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/kiev.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nHere is a testimony from the comrades of the No Border Team, who have been fighting against the border devices in Poland for a long time and highlight the structural racism and hypocrisy of the two-sided reception: on the one hand, rejections and refugees in the freezing forests between Poland and Belarus, on the other hand, open arms towards Ukrainian refugees:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/confini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nFinally, a precious testimony with a comrade from Russia of Avtonom.org, who tells us about the fight against war and the very harsh repression that every day risks a lot of people who decide to show their disagreement on the streets against Putin and military aggression:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/russia-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nThanks to all the people who have been interviewed, to those who worked hard to make these live broadcasts possible, to those who provided us with contacts, and to those who listened to us.\r\nStay tuned on RadioBlackout 105.250 for the next in-depth reports.\r\nHere are some links to the realities that we heard today and some insights that we think are interesting.\r\n\r\nUKRAINE\r\n\r\nOn forms of self-organization in Lviv:\r\n\r\nhttps://commons.com.ua/en/zapiski-zi-lvova/\r\n\r\n(italian translation)\r\n\r\nhttps://www.che-fare.com/lviv-guerra-ucraina-liasheva/)\r\n\r\nWebsite of Operation-Solidarity\r\n\r\nhttps://operation-solidarity.org/\r\n\r\nRUSSIA\r\n\r\nAvtonom portal\r\n\r\nhttps://avtonom.org/en\r\n\r\nOvd.info portal\r\n\r\nhttps://ovdinfo.org/\r\n\r\nand https://donate.ovdinfo.org/en#page=en\r\n\r\nDOXA portal\r\n\r\nhttps://news.doxajournal.ru/\r\n\r\nPOLAND AND NOBORDER STRUGGLE\r\n\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/nobordersteam/\r\n\r\nhttps://t.me/no_borders_team\r\n\r\nDESERTION CASE\r\n\r\nhttps://www.cafe-libertad.de/fahnenflucht-support-desertion\r\n \r\n\r\nSome external insights from BELARUS\r\n\r\nAnarchist Black Cross Belarus\r\n\r\nhttps://abc-belarus.org/?lang=en\r\n\r\nA testimony from Belarus (published by DinamoPress)\r\n\r\nFeminist petition from Russia (from Jacobin)","18 Marzo 2022","2022-05-03 17:07:20","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/276109103_10160173444589180_1467374688562918256_n-e1647630368231-200x110.jpg","Voci dall'Ucraina, Voci dalla Russia, Voci dai Confini. 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On Friday we will give space to reflections and experiences of resistance, self-organization and mutualism from Ukraine to Russia, crossing the borders of Poland. \r\nWhy this program (and perhaps others to come)?\r\nWe felt the need to propose a different kind of information from the biased and superficial information provided by the mainstream media and by improvised military and geopolitical experts of the last hour.\r\nThis need is expressed by the desire to give voice involving different experiences in the territories directly and indirectly affected by the ongoing conflict between Ukraine and Russia.\r\nVoices that come from realities that are very different from ours, both in terms of historical and political contexts, and the complexity of the Ukrainian context, which is objectively squeezed between two imperialist poles: on the one hand the Russian-Putinian one, the military aggressor at the moment, and on the other the Western one in the broad sense, which finds consistency in NATO's strategies of influence in Ukraine and Eastern Europe implemented in recent decades.\r\nVoices that confront us with real contradictions that are not easy to resolve: there is a conflict going on, it is real and urgent. 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Others are moving in the various urgencies determined by the war.\r\nThe voices we hear come from realities of solidarity, mutual aid, self-organisation and resistance at war, repressive Russian context, and around the borders of Fortress Europe.\r\nThe attempt is therefore to put solidarity-based internationalism back into the field, at least at the level of counter-information, aware of the resulting contractions, without however taking away importance, and indeed adding tools for reflection, to carry on the struggles here on our territories.\r\nHere is the beginning and the introduction to the episode:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/intro.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nHere is the first live recording from Lviv, with Alyona, who tells us about the forms of mutual aid and solidarity implemented in the city when war broke out:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/leopoli-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nHere is the second live interview with Salem from Kyiv, from Operation-Solidarity, who tells us about forms of armed resistance and the motivations behind them:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/kiev.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nHere is a testimony from the comrades of the No Border Team, who have been fighting against the border devices in Poland for a long time and highlight the structural racism and hypocrisy of the two-sided reception: on the one hand, rejections and refugees in the freezing forests between Poland and Belarus, on the other hand, open arms towards Ukrainian refugees:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/confini.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nFinally, a precious testimony with a comrade from Russia of Avtonom.org, who tells us about the fight against war and the very harsh repression that every day risks a lot of people who decide to show their disagreement on the streets against Putin and military aggression:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/russia-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\nThanks to all the people who have been interviewed, to those who worked hard to make these live broadcasts possible, to those who provided us with contacts, and to those who listened to us.\r\nStay tuned on RadioBlackout 105.250 for the next in-depth reports.\r\nHere are some links to the realities that we heard today and some insights that we think are interesting.\r\n\r\nUKRAINE\r\n\r\nOn forms of self-organization in Lviv:\r\n\r\nhttps://commons.com.ua/en/zapiski-zi-lvova/\r\n\r\n(italian translation)\r\n\r\nhttps://www.che-fare.com/lviv-guerra-ucraina-liasheva/)\r\n\r\nWebsite of Operation-Solidarity\r\n\r\nhttps://operation-solidarity.org/\r\n\r\nRUSSIA\r\n\r\nAvtonom portal\r\n\r\nhttps://avtonom.org/en\r\n\r\nOvd.info portal\r\n\r\nhttps://ovdinfo.org/\r\n\r\nand https://donate.ovdinfo.org/en#page=en\r\n\r\nDOXA portal\r\n\r\nhttps://news.doxajournal.ru/\r\n\r\nPOLAND AND NOBORDER STRUGGLE\r\n\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/nobordersteam/\r\n\r\nhttps://t.me/no_borders_team\r\n\r\nDESERTION CASE\r\n\r\nhttps://www.cafe-libertad.de/fahnenflucht-support-desertion\r\n \r\n\r\nSome external insights from BELARUS\r\n\r\nAnarchist Black Cross Belarus\r\n\r\nhttps://abc-belarus.org/?lang=en\r\n\r\nA testimony from Belarus (published by DinamoPress)\r\n\r\nFeminist petition from Russia (from Jacobin)",[368,370,372],{"matched_tokens":369,"snippet":88,"value":88},[15],{"matched_tokens":371,"snippet":325,"value":325},[],{"matched_tokens":373,"snippet":327,"value":327},[],[375,381],{"field":36,"indices":376,"matched_tokens":377,"snippets":379,"values":380},[48],[378],[15],[88],[88],{"field":101,"matched_tokens":382,"snippet":365,"value":366},[15],{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":48,"score":107,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},{"document":385,"highlight":404,"highlights":418,"text_match":103,"text_match_info":425},{"comment_count":48,"id":386,"is_sticky":48,"permalink":387,"podcastfilter":388,"post_author":389,"post_content":390,"post_date":391,"post_excerpt":54,"post_id":386,"post_modified":392,"post_thumbnail":393,"post_title":394,"post_type":356,"sort_by_date":395,"tag_links":396,"tags":401},"31252","http://radioblackout.org/podcast/bello-come-una-prigione-che-brucia-speciale-askapena/",[319],"bellocome","All'interno della trasmissione di critica radicale al carcere un approfondimento con due compagni di Askapena, organizzazione internazionalista del movimento popolare basco che conta ormai 27 anni di lotta e impegno politico. Lo Stato spagnolo vuole processare cinque compagni militanti di Askapena e chiede l’illegalizzazione di Askapena e di altre realtà a essa collegate.\r\nUn ennesimo attacco repressivo contro il popolo basco, che si aggiunge al lungo elenco di misure fasciste che lo Stato spagnolo utilizza per chiudere i mezzi di comunicazione e illegalizzare partiti politici e organizzazioni del movimento popolare basco.\r\n\r\nAscolta l'intervista askapena","7 Settembre 2015","2018-10-24 17:43:02","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/06/logo-200x110.jpeg","Bello come una prigione che brucia: speciale Askapena",1441634396,[397,398,199,65,399,400],"http://radioblackout.org/tag/askapena/","http://radioblackout.org/tag/bello-come-una-prigione-che-brucia/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/","http://radioblackout.org/tag/repressione/",[335,339,206,15,402,403],"Radio Blackout","repressione",{"tags":405},[406,408,410,412,414,416],{"matched_tokens":407,"snippet":335,"value":335},[],{"matched_tokens":409,"snippet":339,"value":339},[],{"matched_tokens":411,"snippet":206,"value":206},[],{"matched_tokens":413,"snippet":88,"value":88},[15],{"matched_tokens":415,"snippet":402,"value":402},[],{"matched_tokens":417,"snippet":403,"value":403},[],[419],{"field":36,"indices":420,"matched_tokens":421,"snippets":423,"values":424},[96],[422],[15],[88],[88],{"best_field_score":105,"best_field_weight":106,"fields_matched":22,"num_tokens_dropped":48,"score":149,"tokens_matched":22,"typo_prefix_score":48},{"document":427,"highlight":439,"highlights":447,"text_match":298,"text_match_info":453},{"comment_count":48,"id":428,"is_sticky":48,"permalink":429,"podcastfilter":430,"post_author":313,"post_content":431,"post_date":432,"post_excerpt":54,"post_id":428,"post_modified":433,"post_thumbnail":434,"post_title":435,"post_type":356,"sort_by_date":436,"tag_links":437,"tags":438},"75086","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-15-aprile-anarchici-partigiani-disertori-guerra-internazionalismo-sciopero-generale-cronache-antimilitariste/",[313],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. 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Cronache antimilitariste\r\nLo scorso sabato svariate centinaia di persone hanno dato vita ad un corteo antimilitarista da piazza Borgodora sino a piazza Vittorio. Dopo un lungo presidio al Balon, dove la Murga ha dato vita ad un ampio giro informativo, il corteo, aperto dallo striscione “contro la guerra e chi la arma” si è mosso verso porta Palazzo, il più grande mercato all’aperto d’Europa, dove, nonostante gli svariati tentativi di riqualificazione escludente, pulsa il cuore della Torino che fa fatica ad arrivare a fine mese, che vive di lavori precari, che non ce la fa più a pagare fitti, mutui e bollette. In mezzo ai banchi della frutta e della verdura tanta gente si è fermata ad ascoltare gli interventi che si sono susseguiti.\r\nLa Murga ha dato vita ad un breve ed intensa performance sulla spesa di guerra. 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A scuola di obbedienza\r\nLa Camera ha approvato in via definitiva il ddl Valditara sul voto in condotta.\r\nIl provvedimento prevede la bocciatura con il 5 in condotta e il ritorno della valutazione numerica sul comportamento alle medie.\r\nPer quanto riguarda le scuole superiori, nel caso di voto pari a 6 si avrà un debito formativo e si dovrà sostenere un elaborato di educazione civica. La condotta diventa uno spartiacque per gli studenti delle superiori, sottoposti ad un chiaro ricatto: o accettano di piegarsi, astenendosi da proteste e lotte o avranno un voto di maturità più basso. Infatti è prevista la decurtazione per chi ha meno di 9 di condotta.\r\nQuello di Valditara è un modello di scuola/caserma, dove l’obbedienza è il fulcro di un progetto educativo disciplinare.\r\nNe abbiamo parlato con Patrizia Nesti\r\n\r\nTramandare il fuoco. Per un approccio libertario alla questione palestinese. Una critica a essenzialismo e nazionalismo.\r\nQuest’opuscolo scaturisce dalla necessità di immaginare e praticare una diversa prospettiva politica alla lotta contro il genocidio a Gaza. E, più in generale, a tutte le guerre e ad ogni dinamica escludente. (…)\r\nCon il passare dei mesi abbiamo temuto che arrivasse l’assuefazione all’orrore. Già sta accadendo in Ucraina, già avviene nei tanti luoghi del pianeta, dove si consumano tragedie immani nel silenzio dei più.\r\nDi un fatto siamo certi, perché rappresenta un orizzonte etico ineludibile. Non ci rassegneremo mai all’ineluttabilità dei massacri, degli stupri, delle torture.\r\nIl nostro impegno non è venuto mai meno, nonostante la nostra sostanziale estraneità a manifestazioni aperte, se non promosse, da esponenti religiosi e da nazionalisti.\r\nAbbiamo costruito piazze, cortei e momenti di riflessione e lotta contro la fabbricazione ed il commercio di armi, i poligoni e le basi militari, la collusione tra scuola, università e guerra, contro la militarizzazione delle periferie, delle frontiere, dei cpr…\r\nAbbiamo sostenuto disertori ed oppositori in Russia e in Ucraina. Abbiamo appoggiato gli anarchici sudanesi che si battono contro i macellai che si contendono il territorio.\r\nSiamo al fianco di chi lotta contro sfruttatori ed oppressori nel “proprio” paese, noi lottiamo contro sfruttatori ed oppressori nel “nostro” paese.\r\nNoi siamo dalla parte delle vittime. Dalle parte delle bambine e dei bambini, degli uomini e delle donne uccise, massacrate, affamate, umiliate.\r\nIn ogni dove. Sempre. (...)\r\nL'immane massacro della popolazione gazawi e i movimenti di appoggio alla \"resistenza\" palestinese sviluppatisi nel nostro paese dopo il 7 ottobre 2023 hanno evidenziato crepe che hanno radici profonde, tutte da indagare e comprendere.\r\nCi muove una necessità forte, perché al di là delle peculiarità della questione palestinese, temi quali il nazionalismo, il declino dell’approccio di classe, l’affermarsi di dinamiche identitarie essenzialiste e di una concezione distorta dei processi decoloniali ci interrogano tutti sulle prospettive di un movimento di emancipazione sociale, individuale, politica capace di trasformare l’esistente all’insegna di un concreto affermarsi di libertà, uguaglianza, solidarietà.”\r\nCon Lollo, uno dei compagn che hanno partecipato alla stesura del testo, abbiamo anticipato alcune delle tematiche di cui si è discusso durante la presentazione dell’opuscolo.\r\n\r\nLa vergogna va al mercato. Note sulla Basilicata a Torino\r\n“È domenica mattina a Torino, mi aggiro in piazza della Repubblica alla ricerca di un filone di pane. Noto la figura di Franco Arminio, poeta dell’Italia interna, e mi chiedo quale ragione l’abbia condotto qui. Sono di fronte al Mercato Centrale di Torino, struttura in vetro e metallo che accoglie ristoranti, negozi di gastronomia, rivendite di cibo per ricchi avventori. All’ingresso ecco un manifesto verde con uno slogan: “Basilicata, Terra e Visione”.”\r\nQuesto l’incipit di un articolo di Francesco Migliaccio sulla trasformazione dei Sassi di Matera in Lunapark\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\n\r\nVenerdì 11 ottobre\r\nore 21\r\nin corso Palermo 46\r\nLeggi di guerra. Quando la democrazia diventa fascismo\r\nLa stretta securitaria imposta dal DDL 1660 è un ulteriore tassello nel mosaico repressivo del governo. Colpi sempre più duri a chi lotta nei CPR e nelle carceri, a chi si batte contro gli sfratti, a chi occupa, a chi fa scritte su caserme e commissariati, a chi fa un blocco stradale, a chi sostiene e diffonde idee sovversive.\r\nQuesti dispositivi si configurano come diritto penale del nemico, pur mantenendosi in una cornice universalista. \r\nIl diritto penale del nemico è informato ad una logica di guerra. In guerra i nemici vanno annientati, ridotti a nulla, privati di vita, libertà e dignità. Per il nemico non valgono le tutele formali riservate ai cittadini.\r\nInterverrà l’avvocato Eugenio Losco\r\n\r\nSabato 12 ottobre\r\nore 10,30/13,30\r\npresidio al Balon\r\ncontro il ddl 1660\r\n\r\nDomenica 20 ottobre\r\nAssemblea Antimilitarista\r\ndalle 10 alle 17\r\nA Massenzatico (Reggio Emilia)\r\nPresso le \"Cucine del popolo\", via Beethoven 78\r\nPer info: assembleantimilitarista@gmail.com\r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46\r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","4 Ottobre 2024","2024-10-04 09:16:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/04-slingshot-200x110.jpg","Anarres del 27 settembre. 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Le resistenze sono tante, quelle del passato come quelle di oggi. Dal Vietnam a Gaza, passando per la Resistenza dei nostri partigiani e partigiane.\r\n\r\nAbbiamo preparato la puntata con delle letture tratte da:\r\n- Un fiore che non muore - La voce delle donne nella resistenza a cura Ilenia Rossini\r\n- Una fame instancabile - Partigiani a Torino di Silvio Borione e Giaka\r\n- Partigiani contro - La Resistenza oltre la narrazione istituzionale di Matteo Minelli\r\n - Qui soltanto il cadavere - L'idea non muore - un testo curato da Cronache Ribelli\r\n\r\nQuesta la play-list che ha accompagnato le parole:\r\n\r\n \tA las barricadas\r\n \tMedley \"Vietcong\" a cura di Tommaso Rebora e Alessia Masini\r\n \tUnadikun, Ahmad Kaabour\r\n \tStrange Fruit, Nina Simone\r\n \tBella ciao - strumentale\r\n \tQuei briganti neri, De soda sisters\r\n \tSpara Juri, Coro \"I Centouno\" di Fabbrico\r\n \tOltre il ponte, Primule rosse\r\n \tMedley \"Internazionalismo\" a cura di Tommaso Rebora e Alessia Masini\r\n \tFesta d'Aprile, De soda sisters\r\n \tLa GAP, Paolo Ciarpi\r\n \tI'm Making Believe, Ella Fitzgerald\r\n \tLettera del compagno Lazlo al colonnello Valerio, Giorgio Canali & Rossofuoco\r\n \tSu i collina, Gang\r\n\r\nBuon ascolto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/metix-flow-18-aprile-2025.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n ","21 Aprile 2025","2025-04-21 20:27:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/zapa296-1-200x110.jpg","Metix Flow - 18 aprile 2025",1745267235,[515,202],"http://radioblackout.org/tag/liberazione/",[517,208],"liberazione",{"post_content":519},{"matched_tokens":520,"snippet":521,"value":522},[496],"il ponte, Primule rosse\r\n \tMedley \"\u003Cmark>Internazionalismo\u003C/mark>\" a cura di Tommaso Rebora","Puntata dedicata al prossimo 25 Aprile. 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