","Da una pandemia biblica a una palingenesi libraria?","post",1587690595,[60,61,62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/amazon/","http://radioblackout.org/tag/covid-19/","http://radioblackout.org/tag/editori-indipendenti/","http://radioblackout.org/tag/editoria/","http://radioblackout.org/tag/librai/","http://radioblackout.org/tag/messagerie/","http://radioblackout.org/tag/monopoli-distributivi/",[68,69,15,20,18,22,34],"amazon","covid 19",{"post_content":71,"tags":75},{"matched_tokens":72,"snippet":73,"value":74},[18],"sta consegnando libri direttametne ai \u003Cmark>librai\u003C/mark>, come raccomandava Gobetti agli editori","Lorenzo Armando, il nostro interlocutore, sarebbe di formazione un sognatore, un lavoratore dell'editoria da un trentennio circa, uno da cui cerchiamo di trarre speranze di una riconversione della stantia, asfittica, banale editoria italiana, fatta di best-selelr televisivamente indotti come era prima del virus, ma è palese che non può che cambiare il mondo editoriale in ogni suo ganglio: dal magazzino all'ultima bozza, dal controllo ciano alla distribuzione, dal manoscritto illeggibile di un autore spesso pieno di sé a un volume raffinato che nessuno leggerà, perché i promotori sono sensibili solo ai grossi gruppi... ma Lorenzo è da decenni che si scontra con tutto questo, e allora assume il ruolo del pragmatico consigliere dell'Aie (ma mentre lo intercettiamo sta consegnando libri direttametne ai \u003Cmark>librai\u003C/mark>, come raccomandava Gobetti agli editori che dovevano essere magazzinieri, correttori, impaginatori...) così da restituirci una fotografia dello scossone proveniente dall'epidemia e dal blocco provocato a ogni singolo passaggio editoriale, impedendo qualsiasi attività... o forse no: infatti il Lorenzo Armando direttore editoriale di Rosenberg&Sellier e Celid, racconta di preparazione di volumi pronti a inondare di nuovo il mercato bulimico dell'editoria italiana, nonostante l'impossibilità di promuovere i volumi prodotti in assenza di fiere, presentazioni, diffusione fisica della presenza di un libro, dell'odore delal sua carta, delal presenza del suo autore, del fascino che proviene dal libro nuovo e del suo autore... i libri rimangono sugli scaffali, visto che i \u003Cmark>librai\u003C/mark> sono chiusi e Amazon non li consegna; il digitale non è in grado di sopperire, e comunque non sono arrivati ordini tali da poter salvare la baracca. \r\nCosa rimarrà di questa esperienza indotta e forzata dalla clausura da epidemia?\r\nE il sistema bibliotecario quale ruolo potrà avvenire quando ci risvelgieremo?\r\nPoteva apparire importante cercare di capire come potesse funzionare il rientro a regime della filiera editoriale, invece diventa uno spunto centrale perché simbolico di tutte le filiere, in quanto coinvolge dinamiche che avvolgono la sempre maggiore presenza della componente digitale, e poi disvela una probabile trasformazione dell'universo del libro, non ancora con contorni precisi ma non si tratterà di una rivoluzione radicale... sicuramente qualche cambiamento è alle viste ma non è ancora possibile capire in che direzione si procederà quando si potrà andare alla conta di chi si salverà.\r\nTra ideale e pragmatismo questa è l'interpretazione della editoria post-virus di un addetto che sa cosa sia un libro come oggetto culturale e anche di cosa sia un prodotto di un settore come quello del libro e del sistema in cui è inserito adesso e come può evolvere \"dopo\":\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/04/2020_04_23_lorenzo-editore.mp3\"][/audio]\r\nIl mondo dell'editoria non potrà essere come prima della epidemia",[76,78,80,82,84,87,89],{"matched_tokens":77,"snippet":68},[],{"matched_tokens":79,"snippet":69},[],{"matched_tokens":81,"snippet":15},[],{"matched_tokens":83,"snippet":20},[],{"matched_tokens":85,"snippet":86},[18],"\u003Cmark>librai\u003C/mark>",{"matched_tokens":88,"snippet":22},[],{"matched_tokens":90,"snippet":34},[],[92,98],{"field":35,"indices":93,"matched_tokens":95,"snippets":97},[94],4,[96],[18],[86],{"field":99,"matched_tokens":100,"snippet":73,"value":74},"post_content",[18],578730123365712000,{"best_field_score":103,"best_field_weight":104,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":105,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":46},"1108091339008",13,"578730123365711978",{"document":107,"highlight":126,"highlights":145,"text_match":154,"text_match_info":155},{"cat_link":108,"category":109,"comment_count":46,"id":110,"is_sticky":46,"permalink":111,"post_author":49,"post_content":112,"post_date":113,"post_excerpt":52,"post_id":110,"post_modified":114,"post_thumbnail":115,"post_thumbnail_html":116,"post_title":117,"post_type":57,"sort_by_date":118,"tag_links":119,"tags":125},[43],[45],"42103","http://radioblackout.org/2017/05/editori-sotto-la-tenda-dei-saloni-del-libro-perplessi/","Il mondo dell'editoria, reduce dalla delusione di un mese fa a Rho, si è ritrovato nell'ubriacatura drogata dell'orgoglio del libro sabaudo con la sensazione che sia tutto molto precario, che i sintomi di discontinuità vadano cercati con il lanternino (e comunque legati alla contingenza) e quelli di continuità inquietanti.\r\n\r\nMa a cosa serve questa kermesse? è la vera domanda di cui si è sempre elusa la risposta in tutti i trent'anni di questa truffa ordita ai danni di sprovveduti che non entrerebbero mai in una libreria normalmente e che invece in questi 5 giorni pagano per stare in una baraonda sconclusionata, dove il libro è ancora più del solito una merce qualunque, confusa tra divise e ballerine, cialtroni e mistificatori.\r\n\r\n\"Indipendenti\", \"piccoli\" sono gli aggettivi più di tendenza in questa edizione snobbata dai Mondazzoli o dai Mauri Spagnol che controllano tre quarti di editoria italiana con metodi monopolistici sia nella produzione e ancora di più in distribuzione e promozione: quelli che controllano tutto e piazzano i loro prodotti più di tutti avevano voluto forzare la mano e dimostrare che potevano strozzare gli altri quando volevano: Motta oggi aveva il muso del pugile suonato, destinato a ricevere il benservito dai suoi mandanti per non essere riuscito a fare il killer, ma al di là di quella vacua soddisfazione, se il successo viziato di questa edizione dell'orgoglio sabaudo produrrà solo una continuità con il passato, si tornerà all'arroganza di prima: un ritorno all'ordine che renderà ancora più asfittico il panorama gestito dalle solite banche e lobbies torinesi e nazionali.\r\n\r\nInvece si può sperare in iniziative come quella dei librai indipendenti, che tentano di affrancarsi realmente dal sistema... per quanto si notino tra questi degli infiltrati senza vergogna per le loro frequentazioni di decenni (un nome a caso, Rocco Pinto). Si potrà sperare in un'alleanza tra editori davvero indipendenti? mah, il carrozzone mediatico è ancora meno fantasioso dell'entusiasta Lagioia e ripete i suoi riti uguali: da Fahrenheit, la trasmissione di radiotre ormai paludata da 25 anni di Sinibaldi, che si trova a decidere chi possa raggiungere il pubblico che compra libri con metri oscuri di giudizio, fino ai servizi nazionalpopolari delle testate giornalistiche locali.\r\n\r\nDi tutte queste tematiche legate al mondo dell'editoria, e qualche altra ancora, abbiamo parlato con Lorenzo, responsabile di una Compagnia editoriale torinese, in diretta dai brusii del non insonorizzato Lingotto, che riecheggiano reinterpretando in versione postindustriale le presse del genius loci.\r\n\r\n \r\n\r\nSalone del libro 2017","19 Maggio 2017","2017-05-23 18:46:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-05-19_salone-1988-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"197\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-05-19_salone-1988-197x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-05-19_salone-1988-197x300.jpg 197w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/05/2017-05-19_salone-1988.jpg 502w\" sizes=\"auto, (max-width: 197px) 100vw, 197px\" />","Editori sotto la tenda dei saloni del libro, perplessi",1495234290,[120,62,121,122,123,124],"http://radioblackout.org/tag/distribuzioni/","http://radioblackout.org/tag/editorilibrai/","http://radioblackout.org/tag/librai-indipendenti/","http://radioblackout.org/tag/salone-del-libro/","http://radioblackout.org/tag/torinomilano/",[24,15,28,32,30,26],{"post_content":127,"tags":131},{"matched_tokens":128,"snippet":129,"value":130},[18],"in iniziative come quella dei \u003Cmark>librai\u003C/mark> indipendenti, che tentano di affrancarsi","Il mondo dell'editoria, reduce dalla delusione di un mese fa a Rho, si è ritrovato nell'ubriacatura drogata dell'orgoglio del libro sabaudo con la sensazione che sia tutto molto precario, che i sintomi di discontinuità vadano cercati con il lanternino (e comunque legati alla contingenza) e quelli di continuità inquietanti.\r\n\r\nMa a cosa serve questa kermesse? è la vera domanda di cui si è sempre elusa la risposta in tutti i trent'anni di questa truffa ordita ai danni di sprovveduti che non entrerebbero mai in una libreria normalmente e che invece in questi 5 giorni pagano per stare in una baraonda sconclusionata, dove il libro è ancora più del solito una merce qualunque, confusa tra divise e ballerine, cialtroni e mistificatori.\r\n\r\n\"Indipendenti\", \"piccoli\" sono gli aggettivi più di tendenza in questa edizione snobbata dai Mondazzoli o dai Mauri Spagnol che controllano tre quarti di editoria italiana con metodi monopolistici sia nella produzione e ancora di più in distribuzione e promozione: quelli che controllano tutto e piazzano i loro prodotti più di tutti avevano voluto forzare la mano e dimostrare che potevano strozzare gli altri quando volevano: Motta oggi aveva il muso del pugile suonato, destinato a ricevere il benservito dai suoi mandanti per non essere riuscito a fare il killer, ma al di là di quella vacua soddisfazione, se il successo viziato di questa edizione dell'orgoglio sabaudo produrrà solo una continuità con il passato, si tornerà all'arroganza di prima: un ritorno all'ordine che renderà ancora più asfittico il panorama gestito dalle solite banche e lobbies torinesi e nazionali.\r\n\r\nInvece si può sperare in iniziative come quella dei \u003Cmark>librai\u003C/mark> indipendenti, che tentano di affrancarsi realmente dal sistema... per quanto si notino tra questi degli infiltrati senza vergogna per le loro frequentazioni di decenni (un nome a caso, Rocco Pinto). Si potrà sperare in un'alleanza tra editori davvero indipendenti? mah, il carrozzone mediatico è ancora meno fantasioso dell'entusiasta Lagioia e ripete i suoi riti uguali: da Fahrenheit, la trasmissione di radiotre ormai paludata da 25 anni di Sinibaldi, che si trova a decidere chi possa raggiungere il pubblico che compra libri con metri oscuri di giudizio, fino ai servizi nazionalpopolari delle testate giornalistiche locali.\r\n\r\nDi tutte queste tematiche legate al mondo dell'editoria, e qualche altra ancora, abbiamo parlato con Lorenzo, responsabile di una Compagnia editoriale torinese, in diretta dai brusii del non insonorizzato Lingotto, che riecheggiano reinterpretando in versione postindustriale le presse del genius loci.\r\n\r\n \r\n\r\nSalone del libro 2017",[132,134,136,138,141,143],{"matched_tokens":133,"snippet":24},[],{"matched_tokens":135,"snippet":15},[],{"matched_tokens":137,"snippet":28},[],{"matched_tokens":139,"snippet":140},[18],"\u003Cmark>librai\u003C/mark> indipendenti",{"matched_tokens":142,"snippet":30},[],{"matched_tokens":144,"snippet":26},[],[146,148],{"field":99,"matched_tokens":147,"snippet":129,"value":130},[18],{"field":35,"indices":149,"matched_tokens":151,"snippets":153},[150],3,[152],[18],[140],578730123365187700,{"best_field_score":156,"best_field_weight":157,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":46,"score":158,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":46},"1108091338752",14,"578730123365187698",6646,{"collection_name":57,"first_q":18,"per_page":161,"q":18},6,{"facet_counts":163,"found":94,"hits":185,"out_of":286,"page":17,"request_params":287,"search_cutoff":36,"search_time_ms":94},[164,174],{"counts":165,"field_name":172,"sampled":36,"stats":173},[166,168,170],{"count":14,"highlighted":167,"value":167},"la perla di labuan",{"count":17,"highlighted":169,"value":169},"frittura mista",{"count":17,"highlighted":171,"value":171},"fino all'ultimo respiro","podcastfilter",{"total_values":150},{"counts":175,"field_name":35,"sampled":36,"stats":184},[176,178,180,182],{"count":17,"highlighted":177,"value":177},"crisi",{"count":17,"highlighted":179,"value":179},"scuola",{"count":17,"highlighted":181,"value":181},"carolibri",{"count":17,"highlighted":183,"value":183},"interviste",{"total_values":94},[186,211,237,259],{"document":187,"highlight":201,"highlights":206,"text_match":154,"text_match_info":209},{"comment_count":46,"id":188,"is_sticky":46,"permalink":189,"podcastfilter":190,"post_author":191,"post_content":192,"post_date":193,"post_excerpt":52,"post_id":188,"post_modified":194,"post_thumbnail":195,"post_title":196,"post_type":197,"sort_by_date":198,"tag_links":199,"tags":200},"56130","http://radioblackout.org/podcast/il-club-dumas-la-perla-di-labuan-22-11-2019/",[167],"eraunanotte...","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/2019.11.22-15.00.00-escopost-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\"Corso era un mercenario della bibliofilia, un cacciatore di libri su commissione, un mestiere che implica le dita sporche e la parola facile.\" Lucas Corso é il protagonista del romanzo \"Il club Dumas\" scritto nel 1993 da Arturo Perez-Reverte da cui nel 1999 Roman Polanski trasse il film \"La nona porta\" con Johnny Deep ed Emmanuelle Seigner. Nel film il tema principale è il satanismo, mentre nel romanzo il diavolo resta in secondo piano rispetto al feuilleton, il genere fatto di colpi di scena, inseguimenti, travestimenti e tradimenti che, puntata dopo puntata, nel XIX secolo teneva avvinti milioni di lettori e segnò l'avvento dello scrittore come mestiere. Alexandre Dumas, con i suoi Tre moschettieri, era uno di questi. Il club a lui intitolato raccoglie appassionati che si riuniscono (coerentemente con il genere) nel sotterraneo di un castello francese. \"Erano arrivati quasi tutti, una cinquantina tra uomini e donne. Divisi in gruppetti, gli invitati bevevano e conversavano in diverse lingue.\" Corso deve verificare l'autenticità di \"Il vino d'Angiò\", un capitolo perduto e ritrovato dei Tre moschettieri, l'indagine lo conduce nel mondo dei collezionisti, degli stampatori e dei vecchi librai tra Madrid, Lisbona e Parigi \"sciacalli di Gutenberg che venderebbero la propria madre per una prima edizione\". Accompagna Corso una misteriosa ragazza che sembra apparsa dal nulla. \"Impossibile dimenticare i suoi occhi, la cui sfumatura chiara contrastava con il volto scuro e abbronzato di chi passa molto tempo all'aria aperta.\" La ragazza nel film non ha nome, nel romanzo si chiama Irene Adler, come la donna che riuscì a imbrogliare Sherlock Holmes (guadagnandone la stima e il rispetto) nel racconto \"Uno scandalo in Boemia\", e il nome non é casuale. Arturo Perez-Reverte é nato a Cartagena nel 1951, per vent'anni ha fatto il giornalista anche in teatri di guerra come Cipro, le Falkland, Croazia e Sarajevo. \"Sei forse una studentessa? - Una specie.\" Buon ascolto.","23 Novembre 2019","2019-12-22 17:09:38","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/DUMAS2-200x110.jpg","IL CLUB DUMAS - LA PERLA DI LABUAN 22/11/2019","podcast",1574511479,[],[],{"post_content":202},{"matched_tokens":203,"snippet":204,"value":205},[18],"degli stampatori e dei vecchi \u003Cmark>librai\u003C/mark> tra Madrid, Lisbona e Parigi","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/11/2019.11.22-15.00.00-escopost-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\"Corso era un mercenario della bibliofilia, un cacciatore di libri su commissione, un mestiere che implica le dita sporche e la parola facile.\" Lucas Corso é il protagonista del romanzo \"Il club Dumas\" scritto nel 1993 da Arturo Perez-Reverte da cui nel 1999 Roman Polanski trasse il film \"La nona porta\" con Johnny Deep ed Emmanuelle Seigner. Nel film il tema principale è il satanismo, mentre nel romanzo il diavolo resta in secondo piano rispetto al feuilleton, il genere fatto di colpi di scena, inseguimenti, travestimenti e tradimenti che, puntata dopo puntata, nel XIX secolo teneva avvinti milioni di lettori e segnò l'avvento dello scrittore come mestiere. Alexandre Dumas, con i suoi Tre moschettieri, era uno di questi. Il club a lui intitolato raccoglie appassionati che si riuniscono (coerentemente con il genere) nel sotterraneo di un castello francese. \"Erano arrivati quasi tutti, una cinquantina tra uomini e donne. Divisi in gruppetti, gli invitati bevevano e conversavano in diverse lingue.\" Corso deve verificare l'autenticità di \"Il vino d'Angiò\", un capitolo perduto e ritrovato dei Tre moschettieri, l'indagine lo conduce nel mondo dei collezionisti, degli stampatori e dei vecchi \u003Cmark>librai\u003C/mark> tra Madrid, Lisbona e Parigi \"sciacalli di Gutenberg che venderebbero la propria madre per una prima edizione\". Accompagna Corso una misteriosa ragazza che sembra apparsa dal nulla. \"Impossibile dimenticare i suoi occhi, la cui sfumatura chiara contrastava con il volto scuro e abbronzato di chi passa molto tempo all'aria aperta.\" La ragazza nel film non ha nome, nel romanzo si chiama Irene Adler, come la donna che riuscì a imbrogliare Sherlock Holmes (guadagnandone la stima e il rispetto) nel racconto \"Uno scandalo in Boemia\", e il nome non é casuale. Arturo Perez-Reverte é nato a Cartagena nel 1951, per vent'anni ha fatto il giornalista anche in teatri di guerra come Cipro, le Falkland, Croazia e Sarajevo. \"Sei forse una studentessa? - Una specie.\" Buon ascolto.",[207],{"field":99,"matched_tokens":208,"snippet":204,"value":205},[18],{"best_field_score":156,"best_field_weight":157,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":46,"score":210,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":46},"578730123365187697",{"document":212,"highlight":225,"highlights":230,"text_match":233,"text_match_info":234},{"comment_count":46,"id":213,"is_sticky":46,"permalink":214,"podcastfilter":215,"post_author":216,"post_content":217,"post_date":218,"post_excerpt":52,"post_id":213,"post_modified":219,"post_thumbnail":220,"post_title":221,"post_type":197,"sort_by_date":222,"tag_links":223,"tags":224},"67658","http://radioblackout.org/podcast/fino-allultimo-respiro-cosa-resta-di-noi/",[171],"antonomasia","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/2021.03.14-19.00-faur-juribeto-escopost.mp3\"][/audio]\r\nRitorno a Blackout - come un dejavù - dello scrittore e amico Juri Di Molfetta, che, insieme al nostro libraio di fiducia Beto, ci ha accompagnato nell'universo narrativo del suo ultimo romanzo \"Che cosa resta di noi\", Eris Edizioni, illustrato da Squaz: abbiamo parlato della storia (poco, per non togliervi il piacere della scoperta e dell'immersione totale nelle pagine del libro), dei personaggi, della topografia urbana reale e immaginaria, delle lotte operaie e adolescenziali, di grandi e piccole rivoluzioni. Un racconto corale, in cui c'è spazio anche per noi, lettrici e lettori. Effetto: macchina del tempo. Fate attenzione ai ricordi che si innesteranno nel vostro cervello.\r\nColonna sonora direttamente prelevata dalle vite dei personaggi che questa storia l'hanno abitata.","15 Marzo 2021","2022-07-10 20:08:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/foto-Juri-e1615840900892-200x110.jpg","FINO ALL'ULTIMO RESPIRO - che cosa resta di noi",1615840639,[],[],{"post_content":226},{"matched_tokens":227,"snippet":228,"value":229},[18],"Molfetta, che, insieme al nostro \u003Cmark>librai\u003C/mark>o di fiducia Beto, ci ha","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/03/2021.03.14-19.00-faur-juribeto-escopost.mp3\"][/audio]\r\nRitorno a Blackout - come un dejavù - dello scrittore e amico Juri Di Molfetta, che, insieme al nostro \u003Cmark>librai\u003C/mark>o di fiducia Beto, ci ha accompagnato nell'universo narrativo del suo ultimo romanzo \"Che cosa resta di noi\", Eris Edizioni, illustrato da Squaz: abbiamo parlato della storia (poco, per non togliervi il piacere della scoperta e dell'immersione totale nelle pagine del libro), dei personaggi, della topografia urbana reale e immaginaria, delle lotte operaie e adolescenziali, di grandi e piccole rivoluzioni. Un racconto corale, in cui c'è spazio anche per noi, lettrici e lettori. Effetto: macchina del tempo. Fate attenzione ai ricordi che si innesteranno nel vostro cervello.\r\nColonna sonora direttamente prelevata dalle vite dei personaggi che questa storia l'hanno abitata.",[231],{"field":99,"matched_tokens":232,"snippet":228,"value":229},[18],578730089005449300,{"best_field_score":235,"best_field_weight":157,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":46,"score":236,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":17},"1108074561536","578730089005449329",{"document":238,"highlight":250,"highlights":255,"text_match":233,"text_match_info":258},{"comment_count":46,"id":239,"is_sticky":46,"permalink":240,"podcastfilter":241,"post_author":191,"post_content":242,"post_date":243,"post_excerpt":52,"post_id":239,"post_modified":244,"post_thumbnail":245,"post_title":246,"post_type":197,"sort_by_date":247,"tag_links":248,"tags":249},"54522","http://radioblackout.org/podcast/il-presente-e-il-futuro-del-libro-la-perla-di-labuan-31-5-2019/",[167],"Oggi é ospite ai microfoni Paolo Barsi, fondatore e animatore della libreria \"I comunardi\" per parlare della prossima (non inevitabile) chiusura causa sfatto e della più generale situazione del libro, fuori dai luoghi comuni \"si legge sempre meno\" e \"tutta colpa di internet\". Nel 1976 il movimento rivoluzionario é in crisi, Lotta continua ha avuto la grossa scissione che porta alla nascita di Senza Tregua, Berlinguer inventa l'eurocomunismo, gli \"autonomi\" pubblicano il giornale \"Rosso\", nascono i circoli del proletariato giovanile, al governo c'é Andreotti, nel mondo esplode la rivoluzione iraniana. Paolo Barsi (con altri volenterosi soci) apre la libreria \"I comunardi\" a metà starda tra piazza Castello e Palazzo Nuovo, che da allora diventa un punto di riferimento per chi ama leggere o anche solo curiosare. \"I comunardi\" é aperta fino alla sera e ci si ferma anche in attesa di un appuntamento, per sfogliare o chiacchierare con il libraio. Non é vero che si legge di meno, è cambiato il modo di leggere, ma la pagina di carta resta la componente principale, l'e-book è una novità interessante ma la sua crescita é ferma. Si parla di Amazon, che può abbattere i costi pagando le tasse in Lussemburgo e super-sfruttando i corrieri. Il numero totale delle librerie torinesi è invariato da anni, ma la maggior parte ormai sono franchising dei grandi gruppi editoriali, sono sempre meno gli esercizi indipendenti. Lo sfratto e chiusura di \"I comunardi fa parte del più ampio prcocesso di espulsione del centro delle vecchie attività a favore di altre più redditizie e alla moda. Ma non tutto é perduto. Oggi aprire e gestire una libreria indipendente non è impossibile, ma richiede più che in passato la capacità di adattarsi al mercato, oltre naturalmente a competenza e passione. Infatti Paolo spera di trovare prima di settembre un luogo adeguato per riaprire. La dimensione é importante, ogni anno ci sono 60.000 nuovi titoli e il libraio deve averne una buona parte. Buon ascolto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/2019.05.31-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","15 Giugno 2019","2019-06-16 09:53:48","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/COMUNARDI1-200x110.jpg","IL PRESENTE E IL FUTURO DEL LIBRO - LA PERLA DI LABUAN 31/5/2019",1560585874,[],[],{"post_content":251},{"matched_tokens":252,"snippet":253,"value":254},[18],"sfogliare o chiacchierare con il \u003Cmark>librai\u003C/mark>o. Non é vero che si","Oggi é ospite ai microfoni Paolo Barsi, fondatore e animatore della libreria \"I comunardi\" per parlare della prossima (non inevitabile) chiusura causa sfatto e della più generale situazione del libro, fuori dai luoghi comuni \"si legge sempre meno\" e \"tutta colpa di internet\". Nel 1976 il movimento rivoluzionario é in crisi, Lotta continua ha avuto la grossa scissione che porta alla nascita di Senza Tregua, Berlinguer inventa l'eurocomunismo, gli \"autonomi\" pubblicano il giornale \"Rosso\", nascono i circoli del proletariato giovanile, al governo c'é Andreotti, nel mondo esplode la rivoluzione iraniana. Paolo Barsi (con altri volenterosi soci) apre la libreria \"I comunardi\" a metà starda tra piazza Castello e Palazzo Nuovo, che da allora diventa un punto di riferimento per chi ama leggere o anche solo curiosare. \"I comunardi\" é aperta fino alla sera e ci si ferma anche in attesa di un appuntamento, per sfogliare o chiacchierare con il \u003Cmark>librai\u003C/mark>o. Non é vero che si legge di meno, è cambiato il modo di leggere, ma la pagina di carta resta la componente principale, l'e-book è una novità interessante ma la sua crescita é ferma. Si parla di Amazon, che può abbattere i costi pagando le tasse in Lussemburgo e super-sfruttando i corrieri. Il numero totale delle librerie torinesi è invariato da anni, ma la maggior parte ormai sono franchising dei grandi gruppi editoriali, sono sempre meno gli esercizi indipendenti. Lo sfratto e chiusura di \"I comunardi fa parte del più ampio prcocesso di espulsione del centro delle vecchie attività a favore di altre più redditizie e alla moda. Ma non tutto é perduto. Oggi aprire e gestire una libreria indipendente non è impossibile, ma richiede più che in passato la capacità di adattarsi al mercato, oltre naturalmente a competenza e passione. Infatti Paolo spera di trovare prima di settembre un luogo adeguato per riaprire. La dimensione é importante, ogni anno ci sono 60.000 nuovi titoli e il \u003Cmark>librai\u003C/mark>o deve averne una buona parte. Buon ascolto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/2019.05.31-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",[256],{"field":99,"matched_tokens":257,"snippet":253,"value":254},[18],{"best_field_score":235,"best_field_weight":157,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":46,"score":236,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":17},{"document":260,"highlight":277,"highlights":282,"text_match":233,"text_match_info":285},{"comment_count":46,"id":261,"is_sticky":46,"permalink":262,"podcastfilter":263,"post_author":264,"post_content":265,"post_date":266,"post_excerpt":52,"post_id":261,"post_modified":267,"post_thumbnail":268,"post_title":269,"post_type":197,"sort_by_date":270,"tag_links":271,"tags":276},"25929","http://radioblackout.org/podcast/il-sistema-scolastico-dentro-la-crisi/",[169],"fritturamista","Durante la trasmissione FritturaMista non potevamo lasciarci scappare l'occasione di riflettere sul sistema scolastico e sul senso profondo di cosa debba essere considerare \"formativo\".\r\n\r\nNella puntata di fine settembre abbiamo avuto in diretta il \"segretario\" dei Cobas scuola di Torino che ci ha ragguagliato sulle criticità contrattuali e sulle dinamiche relazionali dentro alle classi delle scuole secondarie di secondo grado, ovvero le scuole superiori.\r\n\r\nDentro alla riflessione su un nuovo possibile patto formativo tra scuola e famiglia, abbiamo avuto modo di sentire la competente opinione di un libraio del centro che trattando anche l'usato scolastico, ha avuto modo di dare una prospettiva economica, legislativa e culturale alle nuove adozioni dei libri di testo anche universitari.\r\n\r\nIl quadro che ne emerge non è solo preoccupante, ma attinge a piene mani in quel brodo di cultura che fa della\" crisi \" la perfetta occasione per tracimare nel vuoto pneumatico ed inconsistente di una cultura autoreferenziale e chiusa in anguste stanze impolverate.\r\n\r\nBuon ascolto.\r\n\r\nint2\r\n\r\nIntervista a Pino dei Cobas scuola di Torino.\r\n\r\nint3\r\n\r\nIntervista al libraio di Torino.","2 Novembre 2014","2018-10-24 17:55:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/scolastico-e1414963862524-200x110.jpeg","Il sistema scolastico dentro la crisi",1414967924,[272,273,274,275],"http://radioblackout.org/tag/carolibri/","http://radioblackout.org/tag/crisi/","http://radioblackout.org/tag/interviste/","http://radioblackout.org/tag/scuola/",[181,177,183,179],{"post_content":278},{"matched_tokens":279,"snippet":280,"value":281},[18],"la competente opinione di un \u003Cmark>librai\u003C/mark>o del centro che trattando anche","Durante la trasmissione FritturaMista non potevamo lasciarci scappare l'occasione di riflettere sul sistema scolastico e sul senso profondo di cosa debba essere considerare \"formativo\".\r\n\r\nNella puntata di fine settembre abbiamo avuto in diretta il \"segretario\" dei Cobas scuola di Torino che ci ha ragguagliato sulle criticità contrattuali e sulle dinamiche relazionali dentro alle classi delle scuole secondarie di secondo grado, ovvero le scuole superiori.\r\n\r\nDentro alla riflessione su un nuovo possibile patto formativo tra scuola e famiglia, abbiamo avuto modo di sentire la competente opinione di un \u003Cmark>librai\u003C/mark>o del centro che trattando anche l'usato scolastico, ha avuto modo di dare una prospettiva economica, legislativa e culturale alle nuove adozioni dei libri di testo anche universitari.\r\n\r\nIl quadro che ne emerge non è solo preoccupante, ma attinge a piene mani in quel brodo di cultura che fa della\" crisi \" la perfetta occasione per tracimare nel vuoto pneumatico ed inconsistente di una cultura autoreferenziale e chiusa in anguste stanze impolverate.\r\n\r\nBuon ascolto.\r\n\r\nint2\r\n\r\nIntervista a Pino dei Cobas scuola di Torino.\r\n\r\nint3\r\n\r\nIntervista al \u003Cmark>librai\u003C/mark>o di Torino.",[283],{"field":99,"matched_tokens":284,"snippet":280,"value":281},[18],{"best_field_score":235,"best_field_weight":157,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":46,"score":236,"tokens_matched":17,"typo_prefix_score":17},6637,{"collection_name":197,"first_q":18,"per_page":161,"q":18},["Reactive",289],{},["Set"],["ShallowReactive",292],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$f_K7lY2Fg367ik2RlE-rqjOXPlFnyYW83PkgtO0FwZBw":-1},true,"/search?query=librai"]