","Morte di Alice, 32 anni, lavoratrice stagionale alla raccolta delle mele in Haute Alpes Provence.","post",1602947886,[63,64,65,66,67],"http://radioblackout.org/tag/capolarato/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/lavoratori-stagionali/","http://radioblackout.org/tag/morte-sul-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/raccolta-delle-mele/",[69,70,71,72,73],"capolarato","francia","lavoratori stagionali","morte sul lavoro","raccolta delle mele",{"post_content":75,"post_title":80,"tags":84},{"matched_tokens":76,"snippet":78,"value":79},[77],"morte","al 10 di ottobre, della \u003Cmark>morte\u003C/mark> di Alice, giovane donna francese","Riceviamo la notizia risalente al 10 di ottobre, della \u003Cmark>morte\u003C/mark> di Alice, giovane donna francese impegnata nella raccolta delle mele nelle Haute Alpes de Provence. Alice è deceduta nel sonno all'interno sua automobile, soffocata dai fumi di un improvvisato sistema di riscaldamento che si era costruita per affrontare la bassa temperatura che, nei giorni scorsi, era scesa addirittura sotto lo zero. I suoi colleghi organizzano un presidio a Sisteron per il 17 di Ottobre e divulgano un comunicato in varie lingue.\r\n\r\nPubblichiamo il testo del comunicato e l'intervista fatta ai nostri microfoni.\r\n\r\nAudio: comunicato e intervista dal presidio di sisteron\r\n\r\nTesto: Alice La Motte ITA",{"matched_tokens":81,"snippet":83,"value":83},[82],"Morte","\u003Cmark>Morte\u003C/mark> di Alice, 32 anni, lavoratrice stagionale alla raccolta delle mele in Haute Alpes Provence.",[85,87,89,91,96],{"matched_tokens":86,"snippet":69},[],{"matched_tokens":88,"snippet":70},[],{"matched_tokens":90,"snippet":71},[],{"matched_tokens":92,"snippet":95},[77,93,94],"sul","lavoro","\u003Cmark>morte\u003C/mark> \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>",{"matched_tokens":97,"snippet":73},[],[99,104,107],{"field":37,"indices":100,"matched_tokens":101,"snippets":103},[20],[102],[77,93,94],[95],{"field":105,"matched_tokens":106,"snippet":83,"value":83},"post_title",[82],{"field":108,"matched_tokens":109,"snippet":78,"value":79},"post_content",[77],1736172819517538300,{"best_field_score":112,"best_field_weight":113,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":49,"score":114,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":49},"3315704398080",13,"1736172819517538411",{"document":116,"highlight":137,"highlights":155,"text_match":165,"text_match_info":166},{"cat_link":117,"category":118,"comment_count":49,"id":119,"is_sticky":49,"permalink":120,"post_author":52,"post_content":121,"post_date":122,"post_excerpt":55,"post_id":119,"post_modified":123,"post_thumbnail":124,"post_thumbnail_html":125,"post_title":126,"post_type":60,"sort_by_date":127,"tag_links":128,"tags":133},[46],[48],"97574","http://radioblackout.org/2025/05/alpi-apuane-morte-sul-lavoro-e-estrattivismo/","Nella giornata per la sicurezza sul lavoro muore un operaio nelle cave di marmo nei pressi di Carrara, schiacciato da un mezzo pesante. Lunedì scorso ha infatti perso la vita Paolo Lambruschi, 59 anni, dipendente esperto della cooperativa Casalgrande: era alla guida di un dumper (un mezzo pesante utilizzato nelle cave) che si è ribaltato per poi precipitare per duecento metri.\r\n\r\nGli incidenti mortali sono in aumento. Nel 2024 sono aumentate dello 0,75% le denunce di infortunio e 1.090 sono stati gli incidenti mortali con una crescita del 4,7% sull’anno precedente. Nei primi due mesi di quest’anno sono sta te 138 le denunce di infortunio mortale, con un aumento del 16% sullo stesso periodo del 2023. Si tratta di più di mille operai all’anno ammazzati: non sono incidenti sul lavoro, non si muore di certo nei consigli di amministrazione, sono operaicidi.\r\n\r\nIn questa intervista abbiamo parlato di incidenti sul lavoro, ampliando lo sguardo alla condizione specifica delle Alpi Apuane, territorio depredato e distrutto dall'estrattivismo sfrenato dell'imprenditoria, che usa le cave di marmo per arricchirsi, non solo a danno dell'ambiente montano e della fauna, ma anche dell'economia e della comunità locale. Ogni anno muore almeno un operaio nelle cave di marmo, e a questo si aggiunge un numero di feriti, di cui non si può avere stima precisa. I movimenti dal basso, come la Casa rossa occupata, centro sociale sgomberato pochi mesi fa, i collettivi ambientalisti (come Athamanta), insieme con alcuni sindacati di lavoratrici e lavoratori, portano avanti una critica al sistema estrattivista, anche riportando al centro della critica non chi lavora nelle cave, ma chi (gli imprenditori) sulle cave ci specula e guadagna cifre da record, a fronte di una spesa minima.\r\n\r\nAbbiamo intervistato Elia, militante della Casa rossa occupata, responsabile provinciale dell'USB, e lavoratore del settore lapideo:\r\n\r\n[audio wav=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Carrara.wav\"][/audio]","5 Maggio 2025","2025-05-05 19:04:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/noi-orgogliosamente-deficienti-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/noi-orgogliosamente-deficienti-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/noi-orgogliosamente-deficienti-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/noi-orgogliosamente-deficienti-1024x576.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/noi-orgogliosamente-deficienti-768x432.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/noi-orgogliosamente-deficienti-1536x864.jpg 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/noi-orgogliosamente-deficienti.jpg 2040w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Alpi apuane, morte sul lavoro e estrattivismo",1746471869,[129,130,131,132],"http://radioblackout.org/tag/cave-di-marmo/","http://radioblackout.org/tag/massa-carrara/","http://radioblackout.org/tag/primomaggio/","http://radioblackout.org/tag/morti-sul-lavoro/",[134,135,136,15],"#cave di marmo","#Massa-Carrara","#primomaggio",{"post_content":138,"post_title":142,"tags":145},{"matched_tokens":139,"snippet":140,"value":141},[93,94],"Nella giornata per la sicurezza \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> muore un operaio nelle cave","Nella giornata per la sicurezza \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> muore un operaio nelle cave di marmo nei pressi di Carrara, schiacciato da un mezzo pesante. Lunedì scorso ha infatti perso la vita Paolo Lambruschi, 59 anni, dipendente esperto della cooperativa Casalgrande: era alla guida di un dumper (un mezzo pesante utilizzato nelle cave) che si è ribaltato per poi precipitare per duecento metri.\r\n\r\nGli incidenti mortali sono in aumento. Nel 2024 sono aumentate dello 0,75% le denunce di infortunio e 1.090 sono stati gli incidenti mortali con una crescita del 4,7% sull’anno precedente. Nei primi due mesi di quest’anno sono sta te 138 le denunce di infortunio mortale, con un aumento del 16% sullo stesso periodo del 2023. Si tratta di più di mille operai all’anno ammazzati: non sono incidenti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, non si muore di certo nei consigli di amministrazione, sono operaicidi.\r\n\r\nIn questa intervista abbiamo parlato di incidenti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, ampliando lo sguardo alla condizione specifica delle Alpi Apuane, territorio depredato e distrutto dall'estrattivismo sfrenato dell'imprenditoria, che usa le cave di marmo per arricchirsi, non solo a danno dell'ambiente montano e della fauna, ma anche dell'economia e della comunità locale. Ogni anno muore almeno un operaio nelle cave di marmo, e a questo si aggiunge un numero di feriti, di cui non si può avere stima precisa. I movimenti dal basso, come la Casa rossa occupata, centro sociale sgomberato pochi mesi fa, i collettivi ambientalisti (come Athamanta), insieme con alcuni sindacati di lavoratrici e lavoratori, portano avanti una critica al sistema estrattivista, anche riportando al centro della critica non chi lavora nelle cave, ma chi (gli imprenditori) sulle cave ci specula e guadagna cifre da record, a fronte di una spesa minima.\r\n\r\nAbbiamo intervistato Elia, militante della Casa rossa occupata, responsabile provinciale dell'USB, e lavoratore del settore lapideo:\r\n\r\n[audio wav=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Carrara.wav\"][/audio]",{"matched_tokens":143,"snippet":144,"value":144},[77,93,94],"Alpi apuane, \u003Cmark>morte\u003C/mark> \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> e estrattivismo",[146,148,150,152],{"matched_tokens":147,"snippet":134},[],{"matched_tokens":149,"snippet":135},[],{"matched_tokens":151,"snippet":136},[],{"matched_tokens":153,"snippet":154},[93,94],"morti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>",[156,158,163],{"field":105,"matched_tokens":157,"snippet":144,"value":144},[77,93,94],{"field":37,"indices":159,"matched_tokens":160,"snippets":162},[20],[161],[93,94],[154],{"field":108,"matched_tokens":164,"snippet":140,"value":141},[93,94],1736172819517014000,{"best_field_score":167,"best_field_weight":168,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":49,"score":169,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":49},"3315704397824",15,"1736172819517014139",{"document":171,"highlight":191,"highlights":206,"text_match":217,"text_match_info":218},{"cat_link":172,"category":174,"comment_count":49,"id":176,"is_sticky":49,"permalink":177,"post_author":52,"post_content":178,"post_date":179,"post_excerpt":55,"post_id":176,"post_modified":180,"post_thumbnail":181,"post_thumbnail_html":182,"post_title":183,"post_type":60,"sort_by_date":184,"tag_links":185,"tags":188},[173,46],"http://radioblackout.org/category/notizie/",[175,48],"Blackout Inside","96735","http://radioblackout.org/2025/03/tre-morti-sul-lavoro-in-poche-ore-strage-senza-fine-o-indifferenza-senza-vergogna/","La segretaria generale della CISL, a fronte delle ultime 3 persone morte lo stesso giorno sul proprio luogo di lavoro, ha sbrigativamente commentato: \"è una strage che non finisce mai\".\r\nCommento peculiare, visto che il compito di politica e sindacati sarebbe lavorare non solo affinché nessuna strage abbia più luogo, ma affinché non una sola persona perda la vita per colpa del proprio lavoro.\r\nD’altronde, quest’affermazione sbrigativa ha una sua evidenza scientifica che trova riscontro non solo nei dati dell’INAIL - che si basano esclusivamente sulle denunce d’infortunio - bensì, da altre fonti informative - come le inchieste infortunio dei Servizi PreSAL delle ASL - che ci dicono che solo in Piemonte ci sono dai 35 ai 40 morti sul lavoro, una media stabile da 10 anni. I comparti più a rischio risultano essere agricoltura e edilizia e la popolazione più a rischio è ovviamente quella straniera.\r\nC'è di più: dall'analisi di 800 infortuni mortali in 20 anni, è risultato che un terzo degli incidenti si sarebbe potuto evitare grazie all'intervento di un operatore di vigilanza e ispezione. In edilizia, almeno la metà.Dati interessanti si possono trovare qui .\r\n\r\n\r\nÈ d'altronde chiaro che l'attività di controllo sulla sicurezza non può essere fatta solo dai servizi delle ASL. Devono farlo anche gli RSPP e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, e avere un approccio più integrato sia tra loro che con coloro con i quali svolgono il lavoro di vigilanza e d'ispezione.\r\n\r\nMa i controlli da soli non bastano: servirebbe integrare fonti, saperi ed esperienze. Importantissima è la divulgazione dell'esperienza dei lavoratori e, per questo, abbiamo intervistato un epidemiologo del lavoro che da anni si occupa di raccogliere le storie dei singoli eventi su questo sito.\r\nL'idea è che, da una parte, leggere retrospettivamente quello che è successo possa aiutare a capire se si sarebbe potuto evitare, e, dall'altra, fare di ogni singolo caso un principio di diffusione della conoscenza tra lavoratori e lavoratrici che si trovano ad affrontare il rischio, spesso in maniera contingente ed estemporanea.\r\n\r\n\r\nAi nostri microfoni, Osvaldo Pasqualini. Buon ascolto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Osvaldo-Pasqualini.mp3\"][/audio]","27 Marzo 2025","2025-03-28 08:54:57","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/morti-lavoro-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"164\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/morti-lavoro-300x164.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/morti-lavoro-300x164.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/morti-lavoro-200x110.jpg 200w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/morti-lavoro.jpg 380w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Tre morti sul lavoro in poche ore: \"strage senza fine\" o indifferenza senza vergogna?",1743087788,[186,132,187],"http://radioblackout.org/tag/inail/","http://radioblackout.org/tag/piemonte/",[189,15,190],"inail","piemonte",{"post_content":192,"post_title":196,"tags":199},{"matched_tokens":193,"snippet":194,"value":195},[77,93,94],"fronte delle ultime 3 persone \u003Cmark>morte\u003C/mark> lo stesso giorno \u003Cmark>sul\u003C/mark> proprio luogo di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, ha sbrigativamente commentato: \"è una","La segretaria generale della CISL, a fronte delle ultime 3 persone \u003Cmark>morte\u003C/mark> lo stesso giorno \u003Cmark>sul\u003C/mark> proprio luogo di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, ha sbrigativamente commentato: \"è una strage che non finisce mai\".\r\nCommento peculiare, visto che il compito di politica e sindacati sarebbe lavorare non solo affinché nessuna strage abbia più luogo, ma affinché non una sola persona perda la vita per colpa del proprio \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>.\r\nD’altronde, quest’affermazione sbrigativa ha una sua evidenza scientifica che trova riscontro non solo nei dati dell’INAIL - che si basano esclusivamente sulle denunce d’infortunio - bensì, da altre fonti informative - come le inchieste infortunio dei Servizi PreSAL delle ASL - che ci dicono che solo in Piemonte ci sono dai 35 ai 40 morti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, una media stabile da 10 anni. I comparti più a rischio risultano essere agricoltura e edilizia e la popolazione più a rischio è ovviamente quella straniera.\r\nC'è di più: dall'analisi di 800 infortuni mortali in 20 anni, è risultato che un terzo degli incidenti si sarebbe potuto evitare grazie all'intervento di un operatore di vigilanza e ispezione. In edilizia, almeno la metà.Dati interessanti si possono trovare qui .\r\n\r\n\r\nÈ d'altronde chiaro che l'attività di controllo sulla sicurezza non può essere fatta solo dai servizi delle ASL. Devono farlo anche gli RSPP e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, e avere un approccio più integrato sia tra loro che con coloro con i quali svolgono il \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> di vigilanza e d'ispezione.\r\n\r\nMa i controlli da soli non bastano: servirebbe integrare fonti, saperi ed esperienze. Importantissima è la divulgazione dell'esperienza dei lavoratori e, per questo, abbiamo intervistato un epidemiologo del \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> che da anni si occupa di raccogliere le storie dei singoli eventi su questo sito.\r\nL'idea è che, da una parte, leggere retrospettivamente quello che è successo possa aiutare a capire se si sarebbe potuto evitare, e, dall'altra, fare di ogni singolo caso un principio di diffusione della conoscenza tra lavoratori e lavoratrici che si trovano ad affrontare il rischio, spesso in maniera contingente ed estemporanea.\r\n\r\n\r\nAi nostri microfoni, Osvaldo Pasqualini. Buon ascolto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/Osvaldo-Pasqualini.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":197,"snippet":198,"value":198},[93,94],"Tre morti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> in poche ore: \"strage senza fine\" o indifferenza senza vergogna?",[200,202,204],{"matched_tokens":201,"snippet":189},[],{"matched_tokens":203,"snippet":154},[93,94],{"matched_tokens":205,"snippet":190},[],[207,209,215],{"field":108,"matched_tokens":208,"snippet":194,"value":195},[77,93,94],{"field":37,"indices":210,"matched_tokens":212,"snippets":214},[211],1,[213],[93,94],[154],{"field":105,"matched_tokens":216,"snippet":198,"value":198},[93,94],1736172818711707600,{"best_field_score":219,"best_field_weight":220,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":49,"score":221,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":49},"3315704004608",14,"1736172818711707763",{"document":223,"highlight":253,"highlights":280,"text_match":291,"text_match_info":292},{"cat_link":224,"category":225,"comment_count":49,"id":226,"is_sticky":49,"permalink":227,"post_author":52,"post_content":228,"post_date":229,"post_excerpt":55,"post_id":226,"post_modified":230,"post_thumbnail":231,"post_thumbnail_html":232,"post_title":233,"post_type":60,"sort_by_date":234,"tag_links":235,"tags":244},[46],[48],"89119","http://radioblackout.org/2024/04/carrara-incidenti-sul-lavoro-secondo-i-padroni-e-colpa-dei-lavoratori-oggi-sciopero-e-corteo/","Durante una puntata di Report Franchi, imprenditore marmifero di Carrara, ha dichiarato che i responsabili dei numerosissimi incidenti sul lavoro nelle cave di marmo sono i lavoratori stessi, che definisce “deficienti”, incapaci di apprezzare un lavoro ben pagato che solo la loro stupidità e disattenzione rende pericoloso.\r\nUno schiaffo in faccia ai tanti lavoratori morti e mutilati del lavoro che fanno questo mestiere.\r\nIeri un’assemblea i lavoratori ha lanciato uno sciopero con corteo. La manifestazione questa mattina è partita da “palazzo Franchi” e si è conclusa alla sede di Confindustria.\r\nIn piazza assieme ai cavatori c’erano tantissime persone solidali.\r\nOggi la scommessa di chi lavora in cava è unire la lotta per la salvaguardia ambientale, alla ridefinizione del lavoro in cava, che riduca seccamente l’impatto sulla montagna, attivi una filiera corta che riporti in città le lavorazioni post scavo e al contempo renda meno pericolosa la condizione dei cavatori.\r\nGli incidenti gravi e spesso mortali degli ultimi anni sono frutto dei ritmi forsennati, dell’estrattivismo indiscriminato, della logica del profitto di chi come Franchi, si esibisce con arroganza di fronte alle telecamere.\r\nUna prima risposta è stata la manifestazione di questa mattina.\r\nLa prossima sarà con il corteo del Primo Maggio, da sempre grande manifestazione popolare che attraverserà il centro cittadino. Quest’anno sono 130 anni dai moti della Lunigiana in solidarietà con i fasci siciliani, che costarono agli insorti morte, centinaia di anni di galera e confino, l’esilio per chi era riuscito a sottrarsi alla mannaia dello Stato italiano.\r\nNe abbiamo parlato con Emanuele Zaccagna, presidente della Lega dei Cavatori,\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-24-emanuele-carrara.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","24 Aprile 2024","2024-04-24 15:25:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carrara-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"265\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carrara-300x265.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carrara-300x265.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/carrara.jpg 762w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Carrara. Incidenti sul lavoro? Secondo i padroni è colpa dei lavoratori. Oggi sciopero e corteo",1713972335,[236,237,238,239,240,241,242,243],"http://radioblackout.org/tag/azienda-franchi/","http://radioblackout.org/tag/carrara/","http://radioblackout.org/tag/estrattivismo/","http://radioblackout.org/tag/guerra-del-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/moti-della-lunigiana/","http://radioblackout.org/tag/primo-maggio/","http://radioblackout.org/tag/sciopero-cavatori/","http://radioblackout.org/tag/sicurezza-sul-lavoro/",[245,246,247,248,249,250,251,252],"azienda franchi","carrara","estrattivismo","guerra del lavoro","moti della lunigiana","primo maggio","sciopero cavatori","sicurezza sul lavoro",{"post_content":254,"post_title":258,"tags":261},{"matched_tokens":255,"snippet":256,"value":257},[93,94],"i responsabili dei numerosissimi incidenti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> nelle cave di marmo sono","Durante una puntata di Report Franchi, imprenditore marmifero di Carrara, ha dichiarato che i responsabili dei numerosissimi incidenti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> nelle cave di marmo sono i lavoratori stessi, che definisce “deficienti”, incapaci di apprezzare un \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> ben pagato che solo la loro stupidità e disattenzione rende pericoloso.\r\nUno schiaffo in faccia ai tanti lavoratori morti e mutilati del \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> che fanno questo mestiere.\r\nIeri un’assemblea i lavoratori ha lanciato uno sciopero con corteo. La manifestazione questa mattina è partita da “palazzo Franchi” e si è conclusa alla sede di Confindustria.\r\nIn piazza assieme ai cavatori c’erano tantissime persone solidali.\r\nOggi la scommessa di chi lavora in cava è unire la lotta per la salvaguardia ambientale, alla ridefinizione del \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> in cava, che riduca seccamente l’impatto sulla montagna, attivi una filiera corta che riporti in città le lavorazioni post scavo e al contempo renda meno pericolosa la condizione dei cavatori.\r\nGli incidenti gravi e spesso mortali degli ultimi anni sono frutto dei ritmi forsennati, dell’estrattivismo indiscriminato, della logica del profitto di chi come Franchi, si esibisce con arroganza di fronte alle telecamere.\r\nUna prima risposta è stata la manifestazione di questa mattina.\r\nLa prossima sarà con il corteo del Primo Maggio, da sempre grande manifestazione popolare che attraverserà il centro cittadino. Quest’anno sono 130 anni dai moti della Lunigiana in solidarietà con i fasci siciliani, che costarono agli insorti \u003Cmark>morte\u003C/mark>, centinaia di anni di galera e confino, l’esilio per chi era riuscito a sottrarsi alla mannaia dello Stato italiano.\r\nNe abbiamo parlato con Emanuele Zaccagna, presidente della Lega dei Cavatori,\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/2024-04-24-emanuele-carrara.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",{"matched_tokens":259,"snippet":260,"value":260},[93,94],"Carrara. Incidenti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>? Secondo i padroni è colpa dei lavoratori. Oggi sciopero e corteo",[262,264,266,268,271,273,275,277],{"matched_tokens":263,"snippet":245},[],{"matched_tokens":265,"snippet":246},[],{"matched_tokens":267,"snippet":247},[],{"matched_tokens":269,"snippet":270},[94],"guerra del \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>",{"matched_tokens":272,"snippet":249},[],{"matched_tokens":274,"snippet":250},[],{"matched_tokens":276,"snippet":251},[],{"matched_tokens":278,"snippet":279},[93,94],"sicurezza \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>",[281,283,289],{"field":108,"matched_tokens":282,"snippet":256,"value":257},[93,94],{"field":37,"indices":284,"matched_tokens":285,"snippets":288},[14,20],[286,287],[93,94],[94],[279,270],{"field":105,"matched_tokens":290,"snippet":260,"value":260},[93,94],1733921019837546500,{"best_field_score":293,"best_field_weight":220,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":49,"score":294,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":49},"2216192835584","1733921019837546611",{"document":296,"highlight":314,"highlights":329,"text_match":291,"text_match_info":339},{"cat_link":297,"category":298,"comment_count":49,"id":299,"is_sticky":49,"permalink":300,"post_author":52,"post_content":301,"post_date":302,"post_excerpt":55,"post_id":299,"post_modified":303,"post_thumbnail":304,"post_thumbnail_html":305,"post_title":306,"post_type":60,"sort_by_date":307,"tag_links":308,"tags":311},[46],[48],"55345","http://radioblackout.org/2019/09/morti-sul-lavoro-evitarle-e-possibile/","... lo abbiamo già fatto. Gli anni Settanta, quelli che loro hanno definito di piombo, hanno consentito una serie di conquiste che poi si sono gradualmente ripresi, insieme a molte persone morte di lavoro. Ma da quelle lotte, che contenevano sempre un'estrema attenzione per evitare di dover anche morire oltre che lavorare, che ricordavano i molti colleghi e compagni morti di fianco di incidente, fatica, distrazione... da quelle sensibilità si ottenne di passare da 4000 morti all'anno a 1000, sempre troppi – anche uno solo lo sarebbe – ma una riduzione che ora invece ha invertito la tendenza. Come la sensibilità.\r\n\r\nQuesto è il messaggio che proviene da questa chiacchierata emozionante con Michele Michelino; emozionante perché ieri erano morti quattro lavoratori in un modo orribile, affogati in una vasca di liquami, e perché la tensione che ha messo in trent'anni di lotte contro le morti sul lavoro il Centro di Iniziativa Proletaria \"G. Tingarelli\" è sotto assedio da parte di chi sta sempre dalla parte della repressione: le destre al potere vogliono di nuovo sgomberarlo dopo 22 anni dall'altro sgombero, imposto dalle sinistre di potere, a cui il Centro resistette fino a ottenere una sede, quella dove sabato 14 settembre si terrà una sorta di festa resistente e una proiezione del film che ricorda il precedente: E noi non siamo scappati.\r\n\r\nChi lavora deve pretendere di sopravvivere al lavoro\r\n\r\n ","14 Settembre 2019","2019-09-14 00:20:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/sagome-ferali-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"206\" height=\"245\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/09/sagome-ferali.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Morti sul lavoro, evitarle è possibile...",1568420390,[309,132,310],"http://radioblackout.org/tag/centro-iniziativa-proletaria-tingarelli/","http://radioblackout.org/tag/sgomberi/",[312,15,313],"Centro iniziativa proletaria Tingarelli","Sgomberi",{"post_content":315,"post_title":319,"tags":322},{"matched_tokens":316,"snippet":317,"value":318},[93,94],"di lotte contro le morti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> il Centro di Iniziativa Proletaria","... lo abbiamo già fatto. Gli anni Settanta, quelli che loro hanno definito di piombo, hanno consentito una serie di conquiste che poi si sono gradualmente ripresi, insieme a molte persone \u003Cmark>morte\u003C/mark> di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>. Ma da quelle lotte, che contenevano sempre un'estrema attenzione per evitare di dover anche morire oltre che lavorare, che ricordavano i molti colleghi e compagni morti di fianco di incidente, fatica, distrazione... da quelle sensibilità si ottenne di passare da 4000 morti all'anno a 1000, sempre troppi – anche uno solo lo sarebbe – ma una riduzione che ora invece ha invertito la tendenza. Come la sensibilità.\r\n\r\nQuesto è il messaggio che proviene da questa chiacchierata emozionante con Michele Michelino; emozionante perché ieri erano morti quattro lavoratori in un modo orribile, affogati in una vasca di liquami, e perché la tensione che ha messo in trent'anni di lotte contro le morti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> il Centro di Iniziativa Proletaria \"G. Tingarelli\" è sotto assedio da parte di chi sta sempre dalla parte della repressione: le destre al potere vogliono di nuovo sgomberarlo dopo 22 anni dall'altro sgombero, imposto dalle sinistre di potere, a cui il Centro resistette fino a ottenere una sede, quella dove sabato 14 settembre si terrà una sorta di festa resistente e una proiezione del film che ricorda il precedente: E noi non siamo scappati.\r\n\r\nChi lavora deve pretendere di sopravvivere al \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>\r\n\r\n ",{"matched_tokens":320,"snippet":321,"value":321},[93,94],"Morti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, evitarle è possibile...",[323,325,327],{"matched_tokens":324,"snippet":312},[],{"matched_tokens":326,"snippet":154},[93,94],{"matched_tokens":328,"snippet":313},[],[330,332,334],{"field":108,"matched_tokens":331,"snippet":317,"value":318},[93,94],{"field":105,"matched_tokens":333,"snippet":321,"value":321},[93,94],{"field":37,"indices":335,"matched_tokens":336,"snippets":338},[211],[337],[93,94],[154],{"best_field_score":293,"best_field_weight":220,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":49,"score":294,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":49},{"document":341,"highlight":361,"highlights":378,"text_match":291,"text_match_info":388},{"cat_link":342,"category":343,"comment_count":49,"id":344,"is_sticky":49,"permalink":345,"post_author":52,"post_content":346,"post_date":347,"post_excerpt":55,"post_id":344,"post_modified":348,"post_thumbnail":349,"post_thumbnail_html":350,"post_title":351,"post_type":60,"sort_by_date":352,"tag_links":353,"tags":357},[46],[48],"46899","http://radioblackout.org/2018/04/morti-sul-lavoro-ce-bisogno-di-un-cambio-di-passo/","158 i morti sul lavoro dall'inizio del 2018: una strage lenta e continua che nelle ultime due settimane ha avuto un'impennata significativa. La domanda sorge spontanea: cosa fanno i sindacati in questo contesto? La risposta nelle città italiane teatro degli incidenti mortali è stata diversa ma, come ormai sempre più spesso avviene, rivolta al ribasso. Un'ora di sciopero, qualche minuto di silenzio, la promessa di dedicare ai morti la data del Primo Maggio. E laddove la reazione è stata significativa, come a Genova con lo sciopero di 24 ore e il blocco dei varchi di settimana scorsa, lo si deve solamente ai lavoratori che hanno imposto da subito il fermo totale delle attività del porto costringendo il sindacato a dare loro copertura. Ma nella maggior parte dei casi le ditte non chiudono e le attività produttive continuano, con la sola eccezione degli spazi circoscritti dove sono avvenuti gli incidenti che vengono sequestrati per le indagini di routine.\r\n\r\nÈ troppo poco. Non si può accettare che la vita di chi lavora valga giusto un minuto di raccoglimento e tanti saluti, fino al prossimo incidente. Le cause di tali tragedie sono note; al di là di ogni singolo episodio e oltre la consapevolezza della pericolosità ineliminabile insita in alcune mansioni, il filo rosso è la mancanza degli investimenti aziendali in sicurezza e manutenzione. Sono queste le voci nel bilancio che, assieme al costo della manodopera, subiscono i tagli più significativi nel tentativo di recuperare un po' di profitto in più.\r\n\r\nLe responsabilità sono chiare, le motivazioni pure; resta solo da far qualcosa, organizzarsi, scioperare. Insomma smettere di subire condizioni lavorative che a volte, ma comunque troppo spesso, portano alla morte. I sindacati dimostrano di continuo di fare perlopiù i propri interessi. Non resta altro dunque che lo sciopero generale organizzato dalla base che dia un segnale dirompente, un cambio di passo che possa portare a dire che queste morti non siano state vane.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Eliana Como della Fiom Cgil di Treviglio, in particolare a proposito delle due morti di Pasqua alla Ecb, perché è una ditta emblematica, in quanto predisposta a produrre morti, vista l'indifferenza verso la sicurezza e tutta proietta alla massimizzazione del profitto. Infatti la società fa parte di un piccolo gruppo da cui dipendono 50 lavoratori; oltre alla Ecb di Treviglio ( 32 dipendenti circa) il gruppo ha una partecipazione nella Sc Clean TECH International Srl in Romania e opera anche in località Sorgà (VR) con 13 dipendenti per la produzione di mangimi semplici.\r\n\r\nGuarda caso l’Assetto societario è cambiato dal luglio 2017, passando dalla famiglia Bergamini alla Società tedesca SARIA INTERNATIONAL con sede legale a Milano; il gruppo ha un volume di affari attorno ai 60 milioni di euro (a treviglio il ricavato si aggira sui 55 milioni). L’azienda nel corso degli ultimi 10 anni ha investito meno di 4 milioni di euro cioè ha effettuato un rinnovamento del solo 10 per cento di tutto il valore degli impianti di produzione e i costi di manutenzione dell’azienda incidono per circa l’1 per cento sul fatturato e, cosa sorprendente, sono in calo negli ultimi anni passando da un impegno di oltre 900 mila euro del 2015 a circa 560 del 2016: quasi dimezzati.\r\n\r\nIntanto i titolari dell’azienda sino al 2016 si sono lautamente remunerati in qualità di amministratori dal 2012 al 2016 per un totale di circa 6 milioni di euro, attingendo ampiamente dagli utili dell'azienda che nello stesso periodo sono ammontati a 27 milioni.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\n \r\n\r\nDi lavoro si muore sempre più spesso","8 Aprile 2018","2018-04-18 12:04:07","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/1400morti_0-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/1400morti_0-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/1400morti_0-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/04/1400morti_0.jpg 620w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Morti sul lavoro: c’è bisogno di un cambio di passo",1523190116,[354,355,132,356],"http://radioblackout.org/tag/cgil/","http://radioblackout.org/tag/fiom/","http://radioblackout.org/tag/treviglio/",[358,359,15,360],"cgil","fiom","treviglio",{"post_content":362,"post_title":366,"tags":369},{"matched_tokens":363,"snippet":364,"value":365},[93,94],"158 i morti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> dall'inizio del 2018: una strage","158 i morti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> dall'inizio del 2018: una strage lenta e continua che nelle ultime due settimane ha avuto un'impennata significativa. La domanda sorge spontanea: cosa fanno i sindacati in questo contesto? La risposta nelle città italiane teatro degli incidenti mortali è stata diversa ma, come ormai sempre più spesso avviene, rivolta al ribasso. Un'ora di sciopero, qualche minuto di silenzio, la promessa di dedicare ai morti la data del Primo Maggio. E laddove la reazione è stata significativa, come a Genova con lo sciopero di 24 ore e il blocco dei varchi di settimana scorsa, lo si deve solamente ai lavoratori che hanno imposto da subito il fermo totale delle attività del porto costringendo il sindacato a dare loro copertura. Ma nella maggior parte dei casi le ditte non chiudono e le attività produttive continuano, con la sola eccezione degli spazi circoscritti dove sono avvenuti gli incidenti che vengono sequestrati per le indagini di routine.\r\n\r\nÈ troppo poco. Non si può accettare che la vita di chi lavora valga giusto un minuto di raccoglimento e tanti saluti, fino al prossimo incidente. Le cause di tali tragedie sono note; al di là di ogni singolo episodio e oltre la consapevolezza della pericolosità ineliminabile insita in alcune mansioni, il filo rosso è la mancanza degli investimenti aziendali in sicurezza e manutenzione. Sono queste le voci nel bilancio che, assieme al costo della manodopera, subiscono i tagli più significativi nel tentativo di recuperare un po' di profitto in più.\r\n\r\nLe responsabilità sono chiare, le motivazioni pure; resta solo da far qualcosa, organizzarsi, scioperare. Insomma smettere di subire condizioni lavorative che a volte, ma comunque troppo spesso, portano alla \u003Cmark>morte\u003C/mark>. I sindacati dimostrano di continuo di fare perlopiù i propri interessi. Non resta altro dunque che lo sciopero generale organizzato dalla base che dia un segnale dirompente, un cambio di passo che possa portare a dire che queste morti non siano state vane.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Eliana Como della Fiom Cgil di Treviglio, in particolare a proposito delle due morti di Pasqua alla Ecb, perché è una ditta emblematica, in quanto predisposta a produrre morti, vista l'indifferenza verso la sicurezza e tutta proietta alla massimizzazione del profitto. Infatti la società fa parte di un piccolo gruppo da cui dipendono 50 lavoratori; oltre alla Ecb di Treviglio ( 32 dipendenti circa) il gruppo ha una partecipazione nella Sc Clean TECH International Srl in Romania e opera anche in località Sorgà (VR) con 13 dipendenti per la produzione di mangimi semplici.\r\n\r\nGuarda caso l’Assetto societario è cambiato dal luglio 2017, passando dalla famiglia Bergamini alla Società tedesca SARIA INTERNATIONAL con sede legale a Milano; il gruppo ha un volume di affari attorno ai 60 milioni di euro (a treviglio il ricavato si aggira sui 55 milioni). L’azienda nel corso degli ultimi 10 anni ha investito meno di 4 milioni di euro cioè ha effettuato un rinnovamento del solo 10 per cento di tutto il valore degli impianti di produzione e i costi di manutenzione dell’azienda incidono per circa l’1 per cento \u003Cmark>sul\u003C/mark> fatturato e, cosa sorprendente, sono in calo negli ultimi anni passando da un impegno di oltre 900 mila euro del 2015 a circa 560 del 2016: quasi dimezzati.\r\n\r\nIntanto i titolari dell’azienda sino al 2016 si sono lautamente remunerati in qualità di amministratori dal 2012 al 2016 per un totale di circa 6 milioni di euro, attingendo ampiamente dagli utili dell'azienda che nello stesso periodo sono ammontati a 27 milioni.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\n \r\n\r\nDi \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> si muore sempre più spesso",{"matched_tokens":367,"snippet":368,"value":368},[93,94],"Morti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>: c’è bisogno di un cambio di passo",[370,372,374,376],{"matched_tokens":371,"snippet":358},[],{"matched_tokens":373,"snippet":359},[],{"matched_tokens":375,"snippet":154},[93,94],{"matched_tokens":377,"snippet":360},[],[379,381,383],{"field":108,"matched_tokens":380,"snippet":364,"value":365},[93,94],{"field":105,"matched_tokens":382,"snippet":368,"value":368},[93,94],{"field":37,"indices":384,"matched_tokens":385,"snippets":387},[31],[386],[93,94],[154],{"best_field_score":293,"best_field_weight":220,"fields_matched":20,"num_tokens_dropped":49,"score":294,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":49},6646,{"collection_name":60,"first_q":72,"per_page":391,"q":72},6,{"facet_counts":393,"found":41,"hits":442,"out_of":965,"page":211,"request_params":966,"search_cutoff":38,"search_time_ms":967},[394,420],{"counts":395,"field_name":417,"sampled":38,"stats":418},[396,399,401,403,405,407,409,411,413,415],{"count":397,"highlighted":398,"value":398},19,"anarres",{"count":113,"highlighted":400,"value":400},"frittura mista",{"count":31,"highlighted":402,"value":402},"arsider",{"count":31,"highlighted":404,"value":404},"Harraga",{"count":31,"highlighted":406,"value":406},"liberation front",{"count":31,"highlighted":408,"value":408},"I Bastioni di Orione",{"count":31,"highlighted":410,"value":410},"Bello come una prigione che brucia",{"count":211,"highlighted":412,"value":412},"ucraina",{"count":211,"highlighted":414,"value":414},"FROM INSIDE",{"count":211,"highlighted":416,"value":416},"vocidallucrainavocidallarussia","podcastfilter",{"total_values":419},100,{"counts":421,"field_name":37,"sampled":38,"stats":440},[422,424,425,426,428,430,432,434,436,438],{"count":14,"highlighted":423,"value":423},"frittura mista radio fabbrica",{"count":17,"highlighted":94,"value":94},{"count":17,"highlighted":29,"value":29},{"count":31,"highlighted":427,"value":427},"no tav",{"count":31,"highlighted":429,"value":429},"ergastolo",{"count":31,"highlighted":431,"value":431},"radio cane",{"count":31,"highlighted":433,"value":433},"black holes",{"count":31,"highlighted":435,"value":435},"serie podcast",{"count":31,"highlighted":437,"value":437},"Bastioni di Orione",{"count":31,"highlighted":439,"value":439},"tutta colpa dei padroni?",{"total_values":441},159,[443,477,686,879,907,938],{"document":444,"highlight":462,"highlights":470,"text_match":291,"text_match_info":475},{"comment_count":49,"id":445,"is_sticky":49,"permalink":446,"podcastfilter":447,"post_author":448,"post_content":449,"post_date":450,"post_excerpt":55,"post_id":445,"post_modified":451,"post_thumbnail":452,"post_title":453,"post_type":454,"sort_by_date":455,"tag_links":456,"tags":459},"94550","http://radioblackout.org/podcast/di-frontiere-e-cpr-sulla-morte-di-moussa-balde-e-ousmane-sylla-con-aggiornamenti-dalla-frontiera-ligure/",[404],"harraga","Il 12 Febbraio 2024 inizierà – a Torino - il processo in merito ai fatti che condussero Moussa Balde a suicidarsi all’interno dell’area di isolamento “sanitario” del CPR di Corso Brunelleschi, durante la primavera del 2021. Gli/le imputatx del processo in questione saranno Annalisa Spataro, la direttrice del tempo per conto di GEPSA - multinazionale della detenzione che per anni ha lucrato sul centro di Corso Brunelleschi – e il medico Fulvio Pitanti che destinò Moussa al confinamento sanitario.Ma – come sempre succede – lo Stato torturatore e assassino ri-assolve sé stesso e le proprie leggi razziste in un palcoscenico fittizio. Mentre processa due dei tanti tasselli della macchina di morte, riapre proprio quel CPR in cui Moussa fu – come tanti altri – rinchiuso, torturato e sottoposto a ogni sorta di violenza e manipolazione sistemica.\r\nChi sono i colpevoli di tutto questo lo sappiamo già e nessun tribunale lo dovrà scoprire: è la lunga lista di responsabili e complici di un sistematico impianto razzista e classista che sfrutta sul lavoro, tortura nei CPR e deporta coattamente negli aerei di linea e nei charter.Sappiamo anche bene che la Storia ci ha insegnato che solo il fuoco dei ribelli, la rabbia di chi subisce quella violenza, chiude i CPR, da dentro e con la lotta.\r\nNel Febbraio 2023 il fuoco della rivolta ha illuminato le notti fredde di un qualsiasi inverno torinese e - a due anni da quelle settimane di coraggio - la controparte riaffila le sue lame e tenta la riapertura di Corso Brunelleschi, mentre costruisce la pantomima del “giudizio” sui supposti “unici” responsabili di una delle tanti morti di Stato.\r\nTra i vari morti di CPR e di razzismo c’è Ousmane Sylla, morto il 4 Febbraio 2024, pochi giorni dopo che il coraggio dei reclusi aveva distrutto il CPR punitivo di Trapani Milo. Ousamane veniva dallo stesso paese della Guinea di Moussa Balde. A Ponte Galeria – il lager in cui si tolse la vita - arrivò a seguito di un trasferimento dopo le rivolte di uno dei CPR siciliani. Sappiamo bene cosa sono i trasferimenti dopo la lotta: sono la punizione coercitiva, umiliante e violenta, sono la vendetta dello Stato contro chi si ribella.\r\nOusmane e Moussa sono due tra i tanti morti di Stato, silenziati e invisibilizzati. Le loro storie incontrano il dispositivo della frontiera, i fascisti aggressori nelle strade, i reparti antisommossa a sedare le rivolte nei CPR, le leggi clandestinizzanti che impediscono l’accesso al permesso di soggiorno, la retorica razzista diffusa, le prigioni, i lager, gli psicofarmaci coatti e il vuoto umano e politico attorno. Le loro storie sono costruite attorno alla violenza sistemica e solo con uno sguardo complessivo possiamo provare a raccontarle; con nel cuore i giorni in cui il CPR di Torino bruciò.\r\nAi microfoni di Radio Blackout durante la trasmissione Harraga - nel tentativo di restituire un pezzo di questo complesso mosaico di razzismo sistemico e slanci di lotta contro esso - una compagna di Ventimiglia ci parla dell’imminente arrivo in Italia delle famiglie di Moussa e Ousmane e dell’importanza della decisione di venire a seguire il processo, esprimersi chiaramente, protestare e prendere posizione rispetto ai dispositivi razzisti che hanno ucciso i loro cari (e tantx altrx). Nonché ci racconta gli ultimi aggiornamenti da una delle frontiere più mediatizzate sulla linea franco-italiana.\r\n\r\n\r\nAscolta qui il podcast: \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/podcast-ventimiglia-e-processo-balde.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nPer aggiornamenti visitare il sito Parole sul Confine - Testimonianze, storie e resistenze.\r\nPer contribuire al crowfounding: https://www.papayoux-solidarite.com/fr/collecte/contro-il-cpr-per-moussa-balde","28 Dicembre 2024","2024-12-28 15:54:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/162204-md-200x110.jpg","DI FRONTIERE E CPR: sulla morte di Moussa Balde e Ousmane Sylla, con aggiornamenti dalla frontiera ligure","podcast",1735400796,[457,458],"http://radioblackout.org/tag/cpr/","http://radioblackout.org/tag/frontiera/",[460,461],"cpr","frontiera",{"post_content":463,"post_title":467},{"matched_tokens":464,"snippet":465,"value":466},[93,94],"razzista e classista che sfrutta \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, tortura nei CPR e deporta","Il 12 Febbraio 2024 inizierà – a Torino - il processo in merito ai fatti che condussero Moussa Balde a suicidarsi all’interno dell’area di isolamento “sanitario” del CPR di Corso Brunelleschi, durante la primavera del 2021. Gli/le imputatx del processo in questione saranno Annalisa Spataro, la direttrice del tempo per conto di GEPSA - multinazionale della detenzione che per anni ha lucrato \u003Cmark>sul\u003C/mark> centro di Corso Brunelleschi – e il medico Fulvio Pitanti che destinò Moussa al confinamento sanitario.Ma – come sempre succede – lo Stato torturatore e assassino ri-assolve sé stesso e le proprie leggi razziste in un palcoscenico fittizio. Mentre processa due dei tanti tasselli della macchina di \u003Cmark>morte\u003C/mark>, riapre proprio quel CPR in cui Moussa fu – come tanti altri – rinchiuso, torturato e sottoposto a ogni sorta di violenza e manipolazione sistemica.\r\nChi sono i colpevoli di tutto questo lo sappiamo già e nessun tribunale lo dovrà scoprire: è la lunga lista di responsabili e complici di un sistematico impianto razzista e classista che sfrutta \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, tortura nei CPR e deporta coattamente negli aerei di linea e nei charter.Sappiamo anche bene che la Storia ci ha insegnato che solo il fuoco dei ribelli, la rabbia di chi subisce quella violenza, chiude i CPR, da dentro e con la lotta.\r\nNel Febbraio 2023 il fuoco della rivolta ha illuminato le notti fredde di un qualsiasi inverno torinese e - a due anni da quelle settimane di coraggio - la controparte riaffila le sue lame e tenta la riapertura di Corso Brunelleschi, mentre costruisce la pantomima del “giudizio” sui supposti “unici” responsabili di una delle tanti morti di Stato.\r\nTra i vari morti di CPR e di razzismo c’è Ousmane Sylla, morto il 4 Febbraio 2024, pochi giorni dopo che il coraggio dei reclusi aveva distrutto il CPR punitivo di Trapani Milo. Ousamane veniva dallo stesso paese della Guinea di Moussa Balde. A Ponte Galeria – il lager in cui si tolse la vita - arrivò a seguito di un trasferimento dopo le rivolte di uno dei CPR siciliani. Sappiamo bene cosa sono i trasferimenti dopo la lotta: sono la punizione coercitiva, umiliante e violenta, sono la vendetta dello Stato contro chi si ribella.\r\nOusmane e Moussa sono due tra i tanti morti di Stato, silenziati e invisibilizzati. Le loro storie incontrano il dispositivo della frontiera, i fascisti aggressori nelle strade, i reparti antisommossa a sedare le rivolte nei CPR, le leggi clandestinizzanti che impediscono l’accesso al permesso di soggiorno, la retorica razzista diffusa, le prigioni, i lager, gli psicofarmaci coatti e il vuoto umano e politico attorno. Le loro storie sono costruite attorno alla violenza sistemica e solo con uno sguardo complessivo possiamo provare a raccontarle; con nel cuore i giorni in cui il CPR di Torino bruciò.\r\nAi microfoni di Radio Blackout durante la trasmissione Harraga - nel tentativo di restituire un pezzo di questo complesso mosaico di razzismo sistemico e slanci di lotta contro esso - una compagna di Ventimiglia ci parla dell’imminente arrivo in Italia delle famiglie di Moussa e Ousmane e dell’importanza della decisione di venire a seguire il processo, esprimersi chiaramente, protestare e prendere posizione rispetto ai dispositivi razzisti che hanno ucciso i loro cari (e tantx altrx). Nonché ci racconta gli ultimi aggiornamenti da una delle frontiere più mediatizzate sulla linea franco-italiana.\r\n\r\n\r\nAscolta qui il podcast: \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/podcast-ventimiglia-e-processo-balde.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\nPer aggiornamenti visitare il sito Parole \u003Cmark>sul\u003C/mark> Confine - Testimonianze, storie e resistenze.\r\nPer contribuire al crowfounding: https://www.papayoux-solidarite.com/fr/collecte/contro-il-cpr-per-moussa-balde",{"matched_tokens":468,"snippet":469,"value":469},[77],"DI FRONTIERE E CPR: sulla \u003Cmark>morte\u003C/mark> di Moussa Balde e Ousmane Sylla, con aggiornamenti dalla frontiera ligure",[471,473],{"field":108,"matched_tokens":472,"snippet":465,"value":466},[93,94],{"field":105,"matched_tokens":474,"snippet":469,"value":469},[77],{"best_field_score":293,"best_field_weight":220,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":49,"score":476,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":49},"1733921019837546610",{"document":478,"highlight":575,"highlights":673,"text_match":291,"text_match_info":685},{"comment_count":49,"id":479,"is_sticky":49,"permalink":480,"podcastfilter":481,"post_author":482,"post_content":483,"post_date":484,"post_excerpt":55,"post_id":479,"post_modified":485,"post_thumbnail":486,"post_title":487,"post_type":454,"sort_by_date":488,"tag_links":489,"tags":535},"85968","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dall18-al-24-dicembre-2023/",[402],"fritturamista"," \r\n\r\n \tLunedì 18 h 13:30 - Alfredo Bandelli (27 minuti) [Vibrazioni sonore] : Un approfondimento musicato sulla vita e le opere di un cantautore che con la sua voce e la sua chitarra ha raccontato dall'interno, un mondo fatto di militanza, contestazioni del periodo d'oro della lotta di classe in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Alfredo-Bandelli-vibrazioni-sonore.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 19 h 8:30 - Audiodocumentario Saharawi #1 (28 minuti) [Tullio Togni] : Tullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Audiodocumentario-Saharawi_1Tullio-Togni_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 19 h 11:30 - Dai monti del Kurdistan #1 (28 minuti) [Radio Alpi Libere] : Chiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 19 h 12:30 - Dai monti del Kurdistan #2 (28 minuti) [Radio Alpi Libere] : Chiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMercoledì 20 h 8:30 - Audiodocumentario Saharawi #2 (24 minuti) [Tullio Togni] : Tullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_2Tullio-Togni_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tGiovedì 21 h 8:30 - Audiodocumentario Saharawi #3 (24 minuti) [Tullio Togni] : Tullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_3Tullio-Togni_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 22 h 8:30 - L'assassino dei sogni (29 minuti) [Radio Blackout] : Lettura da un libro di Carmelo Musumeci e Giuseppe Ferraro. Un filosofo e un ergastolano si scrivono. Ne nasce un racconto di vite: di quella prigioniera dell'Assassino dei Sogni che non dà scampo, e di quella che pensiamo libera ma che pure può diventare prigione di qua dalle mura del carcere. Ricca del fascino discreto della scrittura epistolare, una riflessione sulla carcerazione che diventa discorso amoroso e \"dissequestrando parole\" pronuncia sentieri di libertà. Pagine che, quando tutto sembra perso e il buio sta per avere il sopravvento, diventano lezioni e iniezioni di vita, per l'ergastolano, per il filosofo, ma forse anche per tutti noi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Lassassino-dei-sogni_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 22 h 13:30 - Rebetiko (27 minuti) [Radio Cane.info] : Carcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish (Nautilus).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rebetiko_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 22 h 20:30 - Radio carosello (46 minuti) [Produzioni nessun rimborso] : Radio Carosello è un palinsesto radiofonico condensato in 45 minuti. Dall’informazione mattutina, ai programmi ecosostenibili del pomeriggio, fino ai quiz e alle telenovele serali. Condito da pubblicità e jingle autoprodotti. Creato dalle Produzioni Nessun Rimborso, registrato negli studios di Radio Blackout con la collaborazione di 30 voci naturalmente non retribuite.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Radio-Carosello_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tSabato 23 h 10 - Claudio Lavazza (17 minuti) [Centro di documentazione Porfido] : Nelle vostre cuffiette, camerette e balconi, gli audiocapitoli di Porfido. Oggi Pestifera la mia vita, autobiografia di Claudio Lavazza.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Claudio-Lavazza_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tSabato 23 h 20 - Le Cayenne Italiane (43 minuti) [Arsider] : I regimi speciali come il 41 bis e l’ergastolo ostativo, frutto della esperienza maturata nell’isolamento dei detenuti politici negli anni ‘70 , costituiscono oggi uno strumento punitivo di prim’ordine per lo stato Italiano, norme e pratiche di violenza e distruzione dell’individuo sperimentate nelle carceri speciali di Pianosa e Asinara, le Abu Grahib italiane, volute dal generale Dalla Chiesa in persona, tinteggiate di marrone perchè persino il colore dei muri potesse servire a fiaccare l’animo dei reclusi e coperte dalla censura delle parole dietro la quale lo stato democratico si è sempre nascosto, definendole semplicemente “carcere duro”. Per questo, proprio oggi che Alfredo Cospito è a un passo dalla morte nel carcere di Bancali a Sassari all’esito di uno sciopero della fame che dura, ormai, da 80 giorni abbiamo deciso di riproporre una lettura tratta da “le Cayenne Italiane”, libro autobiografico di testimonianze e memorie sull’esperienza del 41 bis nelle sezioni Agrippa di Pianosa e Fornelli dell’Asinara nei primi anni novanta del Novecento. Benché questi luoghi specifici siano stati chiusi, circa settecento persone, sono ancora sottoposte al regime del 41 bis. Queste testimonianze, oggi come allora raccontano di come lo stato abbia deciso dagli anni '90 a gestire la libertà di alcuni individui, attraverso carcerazione, terrore, tortura, 41 bis. Nel silenzio complice della società, cosiddetta, civile. Come dice Pasquale de Feo: perchè questo non debba ripetersi mai più.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Le-Cayenne-italianeArsider_43.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tDomenica 24 h 10 - Il margine di errore (43 minuti) [Arsider] : Siamo in onda? Il bello della diretta è la zona più sperimentale della radio “amatoriale”: da quando si è in onda, la costante pressione data dal potenziale fallout tecnico costringe conduttorx - redattorx a dividersi sul momento tra l’autenticità come capacità di restare se stessi e autenticità come impossibilità di continuare a fingere e dissimulare: il famoso “ci scusiamo per i problemi tecnici” accomuna, in una dimensione quasi invisibile, la dialettica urgente tra produzione di contenuti sul momento e l’impossibilità strutturale di esercitarne un totale controllo. Chi si trova seduto di fronte al microfono non può conoscere cosa sta per accadere, se non empiricamente, cercando di giustificare l’imprevisto, talvolta inserendolo nella fase di produzione dei contenuti come elemento cardine. Ciò può accadere in diversi modi, trasformando i palinsesti in laboratori di pratica sperimentale e radicale della musica. L’ascolto che vi proponiamo opera nella zona di margine appena descritta e può costituirsi come una campionatura artistica dell’errore; (e qualunque altro fatto sonoro che si manifesti durante la diretta contro la volontà dei conduttori-redattori). Esiste una possibilità di fuga dell’imprevisto che lo ricollochi in una nuova dimensione? Attraverso l’amplificazione dell’errore è possibile avvicinarsi a risultati artistici che procedano parallelamente ai contenuti e non vi si sovrappongano?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Il-margine-di-erroreArsider_43.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 24 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #5 (8 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis] : \"Tutta colpa dei padroni?\" è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i \"contratti mostro\", come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos'è lo sciopero e come si fa. \r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Paghiamo imposte e contributi perché lo Stato garantisca servizi pubblici e previdenza sociale, giusto? In teoria sì, ma nella realtà più della metà delle nostre tasse finisce in tasca a padroni e banchieri.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.5_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","24 Dicembre 2023","2024-03-01 18:31:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Immagine-social-BH-200x110.jpg","Black Holes dal 18 al 24 Dicembre 2023",1703448669,[490,491,492,493,494,495,496,497,498,499,500,501,502,503,504,505,506,507,508,509,510,511,512,513,514,515,516,517,518,519,520,521,522,523,524,525,526,527,528,529,530,531,532,533,534],"http://radioblackout.org/tag/africa/","http://radioblackout.org/tag/alfredo-bandelli/","http://radioblackout.org/tag/audiodocumentario/","http://radioblackout.org/tag/autoformazione/","http://radioblackout.org/tag/black-holes/","http://radioblackout.org/tag/cantautore/","http://radioblackout.org/tag/carcere/","http://radioblackout.org/tag/carmello-musumeci/","http://radioblackout.org/tag/carosello/","http://radioblackout.org/tag/cayenne/","http://radioblackout.org/tag/chitarra/","http://radioblackout.org/tag/comicita/","http://radioblackout.org/tag/diritti-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/electronica-cuerpo-musica/","http://radioblackout.org/tag/ergastolo/","http://radioblackout.org/tag/filosofia/","http://radioblackout.org/tag/giuseppe-ferraro/","http://radioblackout.org/tag/grecia/","http://radioblackout.org/tag/hashish/","http://radioblackout.org/tag/inchiesta/","http://radioblackout.org/tag/intervista/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/lavoro/","http://radioblackout.org/tag/letteratura/","http://radioblackout.org/tag/lettura/","http://radioblackout.org/tag/libro/","http://radioblackout.org/tag/musica-2/","http://radioblackout.org/tag/musica-militante/","http://radioblackout.org/tag/musica-popolare/","http://radioblackout.org/tag/produzioni-nessun-rimborso/","http://radioblackout.org/tag/pubblicita/","http://radioblackout.org/tag/radio-alpi-libere/","http://radioblackout.org/tag/radio-cane/","http://radioblackout.org/tag/rebetiko/","http://radioblackout.org/tag/registrazione-live/","http://radioblackout.org/tag/sahara/","http://radioblackout.org/tag/saharawi/","http://radioblackout.org/tag/serie-podcast/","http://radioblackout.org/tag/sindacato/","http://radioblackout.org/tag/sonorizzazione/","http://radioblackout.org/tag/tullio-togni/","http://radioblackout.org/tag/turchia/","http://radioblackout.org/tag/tutta-colpa-dei-padroni/","http://radioblackout.org/tag/viaggio/","http://radioblackout.org/tag/vibrazioni-sonore/",[536,537,538,539,433,540,541,542,543,544,545,546,547,548,429,549,550,551,552,553,554,555,94,556,557,558,559,560,561,562,563,564,431,565,566,567,568,435,569,570,571,572,439,573,574],"Africa","alfredo bandelli","audiodocumentario","autoformazione","cantautore","carcere","carmello musumeci","carosello","cayenne","chitarra","comicità","diritti lavoro","electronica cuerpo musica","filosofia","giuseppe ferraro","grecia","hashish","inchiesta","intervista","Kurdistan","letteratura","lettura","libro","musica","musica militante","musica popolare","produzioni nessun rimborso","pubblicità","radio alpi libere","rebetiko","registrazione live","Sahara","saharawi","sindacato","sonorizzazione","tullio togni","Turchia","viaggio","vibrazioni sonore",{"post_content":576,"tags":580},{"matched_tokens":577,"snippet":578,"value":579},[93,94],"e il governo nelle leggi \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, cos'è lo sciopero e come"," \r\n\r\n \tLunedì 18 h 13:30 - Alfredo Bandelli (27 minuti) [Vibrazioni sonore] : Un approfondimento musicato sulla vita e le opere di un cantautore che con la sua voce e la sua chitarra ha raccontato dall'interno, un mondo fatto di militanza, contestazioni del periodo d'oro della lotta di classe in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Alfredo-Bandelli-vibrazioni-sonore.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 19 h 8:30 - Audiodocumentario Saharawi #1 (28 minuti) [Tullio Togni] : Tullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Audiodocumentario-Saharawi_1Tullio-Togni_28.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 19 h 11:30 - Dai monti del Kurdistan #1 (28 minuti) [Radio Alpi Libere] : Chiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_1.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 19 h 12:30 - Dai monti del Kurdistan #2 (28 minuti) [Radio Alpi Libere] : Chiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dai-monti-del-Kurdistan_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMercoledì 20 h 8:30 - Audiodocumentario Saharawi #2 (24 minuti) [Tullio Togni] : Tullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_2Tullio-Togni_24.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tGiovedì 21 h 8:30 - Audiodocumentario Saharawi #3 (24 minuti) [Tullio Togni] : Tullio Togni, giornalista freelance, ha realizzato tre audio-doc sui Saharawi, frutto di diversi viaggi nel Sahara Occidentale, con le testimonianze dirette di lavoratori, sindacalisti, attivisti (nella zona occupata dal Marocco) e di profughi (nei campi in Algeria).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Audiodocumentario-Saharawi_3Tullio-Togni_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 22 h 8:30 - L'assassino dei sogni (29 minuti) [Radio Blackout] : Lettura da un libro di Carmelo Musumeci e Giuseppe Ferraro. Un filosofo e un ergastolano si scrivono. Ne nasce un racconto di vite: di quella prigioniera dell'Assassino dei Sogni che non dà scampo, e di quella che pensiamo libera ma che pure può diventare prigione di qua dalle mura del carcere. Ricca del fascino discreto della scrittura epistolare, una riflessione sulla carcerazione che diventa discorso amoroso e \"dissequestrando parole\" pronuncia sentieri di libertà. Pagine che, quando tutto sembra perso e il buio sta per avere il sopravvento, diventano lezioni e iniezioni di vita, per l'ergastolano, per il filosofo, ma forse anche per tutti noi.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Lassassino-dei-sogni_29.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 22 h 13:30 - Rebetiko (27 minuti) [Radio Cane.info] : Carcere e fumerie di hashish, bande di strada e scontri con l’ordine costituito, profughi e sofferenza. Le origini e la storia del Rebetiko, più un modo di vita che un mero stile musicale, si intrecciano con la storia della plebe urbana greca, con la vita del Pireo e con le principali fasi politiche della penisola ellenica nella prima metà del XX secolo. Ci siamo fatti raccontare questa vicenda da Epaminondas Thomos, un compagno greco che ha curato l’edizione italiana del testo di Elias Petropulos, Rebetiko. Vita, musica, danza tra carcere e fumi dell’hashish (Nautilus).\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/07/Rebetiko_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 22 h 20:30 - Radio carosello (46 minuti) [Produzioni nessun rimborso] : Radio Carosello è un palinsesto radiofonico condensato in 45 minuti. Dall’informazione mattutina, ai programmi ecosostenibili del pomeriggio, fino ai quiz e alle telenovele serali. Condito da pubblicità e jingle autoprodotti. Creato dalle Produzioni Nessun Rimborso, registrato negli studios di Radio Blackout con la collaborazione di 30 voci naturalmente non retribuite.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Radio-Carosello_46.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tSabato 23 h 10 - Claudio Lavazza (17 minuti) [Centro di documentazione Porfido] : Nelle vostre cuffiette, camerette e balconi, gli audiocapitoli di Porfido. Oggi Pestifera la mia vita, autobiografia di Claudio Lavazza.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/09/Claudio-Lavazza_14.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tSabato 23 h 20 - Le Cayenne Italiane (43 minuti) [Arsider] : I regimi speciali come il 41 bis e l’ergastolo ostativo, frutto della esperienza maturata nell’isolamento dei detenuti politici negli anni ‘70 , costituiscono oggi uno strumento punitivo di prim’ordine per lo stato Italiano, norme e pratiche di violenza e distruzione dell’individuo sperimentate nelle carceri speciali di Pianosa e Asinara, le Abu Grahib italiane, volute dal generale Dalla Chiesa in persona, tinteggiate di marrone perchè persino il colore dei muri potesse servire a fiaccare l’animo dei reclusi e coperte dalla censura delle parole dietro la quale lo stato democratico si è sempre nascosto, definendole semplicemente “carcere duro”. Per questo, proprio oggi che Alfredo Cospito è a un passo dalla \u003Cmark>morte\u003C/mark> nel carcere di Bancali a Sassari all’esito di uno sciopero della fame che dura, ormai, da 80 giorni abbiamo deciso di riproporre una lettura tratta da “le Cayenne Italiane”, libro autobiografico di testimonianze e memorie sull’esperienza del 41 bis nelle sezioni Agrippa di Pianosa e Fornelli dell’Asinara nei primi anni novanta del Novecento. Benché questi luoghi specifici siano stati chiusi, circa settecento persone, sono ancora sottoposte al regime del 41 bis. Queste testimonianze, oggi come allora raccontano di come lo stato abbia deciso dagli anni '90 a gestire la libertà di alcuni individui, attraverso carcerazione, terrore, tortura, 41 bis. Nel silenzio complice della società, cosiddetta, civile. Come dice Pasquale de Feo: perchè questo non debba ripetersi mai più.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Le-Cayenne-italianeArsider_43.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tDomenica 24 h 10 - Il margine di errore (43 minuti) [Arsider] : Siamo in onda? Il bello della diretta è la zona più sperimentale della radio “amatoriale”: da quando si è in onda, la costante pressione data dal potenziale fallout tecnico costringe conduttorx - redattorx a dividersi \u003Cmark>sul\u003C/mark> momento tra l’autenticità come capacità di restare se stessi e autenticità come impossibilità di continuare a fingere e dissimulare: il famoso “ci scusiamo per i problemi tecnici” accomuna, in una dimensione quasi invisibile, la dialettica urgente tra produzione di contenuti \u003Cmark>sul\u003C/mark> momento e l’impossibilità strutturale di esercitarne un totale controllo. Chi si trova seduto di fronte al microfono non può conoscere cosa sta per accadere, se non empiricamente, cercando di giustificare l’imprevisto, talvolta inserendolo nella fase di produzione dei contenuti come elemento cardine. Ciò può accadere in diversi modi, trasformando i palinsesti in laboratori di pratica sperimentale e radicale della musica. L’ascolto che vi proponiamo opera nella zona di margine appena descritta e può costituirsi come una campionatura artistica dell’errore; (e qualunque altro fatto sonoro che si manifesti durante la diretta contro la volontà dei conduttori-redattori). Esiste una possibilità di fuga dell’imprevisto che lo ricollochi in una nuova dimensione? Attraverso l’amplificazione dell’errore è possibile avvicinarsi a risultati artistici che procedano parallelamente ai contenuti e non vi si sovrappongano?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Il-margine-di-erroreArsider_43.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 24 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #5 (8 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis] : \"Tutta colpa dei padroni?\" è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i \"contratti mostro\", come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, cos'è lo sciopero e come si fa. \r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Paghiamo imposte e contributi perché lo Stato garantisca servizi pubblici e previdenza sociale, giusto? In teoria sì, ma nella realtà più della metà delle nostre tasse finisce in tasca a padroni e banchieri.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Tutta-colpa-dei-padroni-n.5_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]",[581,583,585,587,589,591,593,595,597,599,601,603,605,608,610,612,614,616,618,620,622,624,626,629,631,633,635,637,639,641,643,645,647,649,651,653,655,657,659,661,663,665,667,669,671],{"matched_tokens":582,"snippet":536,"value":536},[],{"matched_tokens":584,"snippet":537,"value":537},[],{"matched_tokens":586,"snippet":538,"value":538},[],{"matched_tokens":588,"snippet":539,"value":539},[],{"matched_tokens":590,"snippet":433,"value":433},[],{"matched_tokens":592,"snippet":540,"value":540},[],{"matched_tokens":594,"snippet":541,"value":541},[],{"matched_tokens":596,"snippet":542,"value":542},[],{"matched_tokens":598,"snippet":543,"value":543},[],{"matched_tokens":600,"snippet":544,"value":544},[],{"matched_tokens":602,"snippet":545,"value":545},[],{"matched_tokens":604,"snippet":546,"value":546},[],{"matched_tokens":606,"snippet":607,"value":607},[94],"diritti \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>",{"matched_tokens":609,"snippet":548,"value":548},[],{"matched_tokens":611,"snippet":429,"value":429},[],{"matched_tokens":613,"snippet":549,"value":549},[],{"matched_tokens":615,"snippet":550,"value":550},[],{"matched_tokens":617,"snippet":551,"value":551},[],{"matched_tokens":619,"snippet":552,"value":552},[],{"matched_tokens":621,"snippet":553,"value":553},[],{"matched_tokens":623,"snippet":554,"value":554},[],{"matched_tokens":625,"snippet":555,"value":555},[],{"matched_tokens":627,"snippet":628,"value":628},[94],"\u003Cmark>lavoro\u003C/mark>",{"matched_tokens":630,"snippet":556,"value":556},[],{"matched_tokens":632,"snippet":557,"value":557},[],{"matched_tokens":634,"snippet":558,"value":558},[],{"matched_tokens":636,"snippet":559,"value":559},[],{"matched_tokens":638,"snippet":560,"value":560},[],{"matched_tokens":640,"snippet":561,"value":561},[],{"matched_tokens":642,"snippet":562,"value":562},[],{"matched_tokens":644,"snippet":563,"value":563},[],{"matched_tokens":646,"snippet":564,"value":564},[],{"matched_tokens":648,"snippet":431,"value":431},[],{"matched_tokens":650,"snippet":565,"value":565},[],{"matched_tokens":652,"snippet":566,"value":566},[],{"matched_tokens":654,"snippet":567,"value":567},[],{"matched_tokens":656,"snippet":568,"value":568},[],{"matched_tokens":658,"snippet":435,"value":435},[],{"matched_tokens":660,"snippet":569,"value":569},[],{"matched_tokens":662,"snippet":570,"value":570},[],{"matched_tokens":664,"snippet":571,"value":571},[],{"matched_tokens":666,"snippet":572,"value":572},[],{"matched_tokens":668,"snippet":439,"value":439},[],{"matched_tokens":670,"snippet":573,"value":573},[],{"matched_tokens":672,"snippet":574,"value":574},[],[674,676],{"field":108,"matched_tokens":675,"snippet":578,"value":579},[93,94],{"field":37,"indices":677,"matched_tokens":680,"snippets":683,"values":684},[678,679],22,12,[681,682],[94],[94],[628,607],[628,607],{"best_field_score":293,"best_field_weight":220,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":49,"score":476,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":49},{"document":687,"highlight":768,"highlights":869,"text_match":291,"text_match_info":878},{"comment_count":49,"id":688,"is_sticky":49,"permalink":689,"podcastfilter":690,"post_author":482,"post_content":691,"post_date":692,"post_excerpt":55,"post_id":688,"post_modified":693,"post_thumbnail":486,"post_title":694,"post_type":454,"sort_by_date":695,"tag_links":696,"tags":733},"85796","http://radioblackout.org/podcast/black-holes-dall11-al-17-dicembre-2023/",[402]," \r\n\r\n \tLunedì 11 h 13:30 - La parte che manca, prima parte (40 minuti) [Pugno di Sale] : La parte che manca è un podcast della redazione del giornale \"Pugno di sale\" a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 12 h 8:30 - Berlino 1987, primo maggio rivoluzionario (21 minuti) [Radio cane.info] : “Era il primo bel giorno dell’anno. Il tempo era bello e faceva caldo. Un piccolo gruppo di compagni attaccò una macchina della polizia e la rovesciò. La polizia reagì inviando un piccolo gruppo di poliziotti, ma ci fu una reazione imprevista da parte della gente che in maniera del tutto inattesa sfogò la sua collera. Si trattò come di un incendio che si scatenò alll’improvviso.” Così, nel racconto diretto di un compagno, ebbe inizio, nel 1987, il primo maggio rivoluzionario.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Berlino1987-Primo-maggio-rivoluzionario_21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 12 h 11:30 - Occupare a Milano nel 2022 (25 minuti) [Radio cane.info] : Da qualche tempo a Milano il ritmo di sfratti e sgomberi ha ripreso a correre e le forze di polizia sono tornate a martellare i quadranti più poveri della città. Ciò nonostante le occupazioni “abusive” non si fermano e sono migliaia le persone che ancora possono vivere a Milano solo grazie a forme “illegali” di sopravvivenza abitativa. Siamo partiti da qui per farci raccontare che aria tira in Corvetto – quartiere a sud est del centro – e cosa bolle.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Occupare-a-Milano-nel-2022_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 12 h 13:30 - La parte che manca, seconda parte (41 minuti) [Pugno di sale] : La parte che manca è un podcast della redazione del giornale \"Pugno di sale\" a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca2PugnoDiSale_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMercoledì 13 h 8:30 - The Angry Brigade (39 minuti) [Radio cane.info] : “L’Angry Brigade è l’uomo o la donna seduto accanto a voi. Hanno delle pistole in tasca e la collera nella mente”. A cavallo tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70, in Inghilterra, si registrano centinaia di ordigni e di attacchi esplosivi ai danni di diversi obiettivi delle classi dominanti e dello Stato. Molti hanno a che fare con gli interessi spagnoli. Alcuni sono firmati The Angry Brigade. In questa conversazione con John Barker, ritroviamo il quadro.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/The-Angry-Brigade_39.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tGiovedì 14 h 8:30 - Breve storia del discofunk (26 minuti) [Radio Blackout] : Una rapida carrellata che passa in rassegna i nomi, i gruppi e le situazioni attorno ai quali è gravitato questo genere musicale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Breve-storia-del-discofunk.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 15 h 8:30 - Dr. Jekill and Mr Hyde (28 minuti) [Radio Blackout] : Lettura del celebre racconto \"Lo strano caso del Dottor Jekyll and Mr.Hyde\" di Robert L. Stevenson.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dr.-Jekill-e-Mr-Hyde.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 15 h 13:30 - Speciale su Marcello Bacci (26 minuti) [Arsider] : Marcello Bacci (1922-2008) è stato un pioniere italiano nel campo degli EVP (Electronic Voice Phenomena). Ha dedicato una parte significativa della sua vita ad esplorare la comunicazione con il mondo oltre la morte attraverso le onde radio. Nel suo studio di Grosseto, Bacci sviluppò tecniche innovative per catturare voci paranormali su nastro, lasciando un'impronta duratura nel regno delle comunicazioni paranormali e accendendo dibattiti nel mondo della ricerca soprannaturale. Bacci comunicava con l'aldilà o semplicemente con l'idea dell'aldilà, mediata dall'incomprensibile rifrazione delle onde elettromagnetiche? Arsider indaga.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale_Marcello-BacciArsider_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 15 h 20:30 - Te lo spiega Arsider: La memetica (42 minuti) [Arsider] : I media obbediscono a una logica fondamentalmente diversa rispetto alla rappresentazione, cioè a quella della simulazione.La crescente prevalenza della schiavitù macchinica rispetto ai meccanismi di sudditanza sociale deve essere in gran parte attribuita alle tecnologie dell’informazione e del calcolo. Detto in modo drammatico, dal punto di vista dell’ingegneria cibernetica, il significato di un messaggio sembra apparentemente irrilevante, o almeno escluso dall’equazione. D'ora in poi ogni evento storico sarà perseguitato dalla propria doppia memetica. Ridere è una tattica di difesa contro il non riconoscere nulla. Dobbiamo sublimare l'orrore con l'umorismo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Te-lo-spiega-arsider_La-memeticaArsider_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tSabato 16 h 10 - Storia del Balôn (27 minuti) [Radio cane.info] : L’implacabile coerenza di chi sta ridisegnando il tessuto urbano e sociale di Torino, con un’applicazione da manuale degli imperativi della gentrificazione, non poteva certo tollerare la presenza di alcuni venditori di stracci nel Balon, lo storico mercato delle pulci della città. Giacché nelle categorie merceologiche appetibili per i nuovi abitanti di Porta Palazzo può certo rientrare l’usato, purché di antiquariato o adeguatamente vintage. Così assistiamo a una storia di ridefinizione, nominale e fattiva, degli spazi del quartiere e alla cacciata degli straccivendoli.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Storia-Balon_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \tSabato 16 h 20 - Presentazione libro: In cammino con gli ultimi (67 minuti) [Radio Blackout] : Durante questa puntata speciale presentiamo il libro: “In cammino con gli ultimi. Dino Frisullo, storia di un militante avido di conoscenza e d’amore, vissuto e morto povero e curioso.”(curato da Senzaconfine. Edizioni Red Star Press, 2023 – 358 pagine). Con in studio: Alessia Montuori (dell’associazione Senzaconfine) e Aldo Canestrari. Con in diretta telefonica: Ashraf Haj Yahya (della comunità Palestinese che ha conosciuto Dino) e Yilmaz Orkan dell’associazione Uiki (della comunità Curda che ha conosciuto Dino). Curato e condotto da: Lo staff della trasmissione in onda su Radio Blackout Frittura Mista alias Radio Fabbrica.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale-presentazione-del-libro-In-cammino-con-gli-ultimi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tDomenica 17 h 10 - Fine del Marinese (30 minuti) [Radio Blackout] : Lettura dal racconto di Primo Levi. Il breve periodo trascorso in montagna con Giustizia e Libertà è rimasto dunque sostanzialmente fuori dai suoi scritti. Esiste tuttavia un’eccezione: un breve racconto del 1949 che si ispira alla sua deludente esperienza di partigiano. Fine del marinese colpisce soprattutto per il punto di vista “impossibile” dal quale sono narrati gli eventi. Levi adotta, infatti, una prima persona plurale: a parlare sono i compagni di un partigiano catturato dai tedeschi, eppure questo noi è informato su tutti i movimenti dell’animo del prigioniero: la paralisi e lo sconforto, la rassegnazione e il desiderio di reagire, fino alla decisione di...\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Fine-del-Marinese.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tDomenica 17 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #3 (9 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis] : \"Tutta colpa dei padroni?\" è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di lavoro: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i \"contratti mostro\", come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi sul lavoro, cos'è lo sciopero e come si fa. \r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Cos'è e come funziona il sistema degli appalti? Chi l'ha inventato? Cosa c'entrano le cooperative?\r\nEcco qualche dritta per capire chi e come ingrassa grazie agli appalti. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Tutta-colpa-dei-padroni-n.3_9.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n ","17 Dicembre 2023","2024-03-01 18:31:35","Black Holes dall'11 al 17 Dicembre 2023",1702846627,[697,698,699,493,700,701,494,702,703,704,705,706,707,708,709,710,711,712,713,714,511,715,512,513,514,716,717,718,719,720,721,722,723,516,724,725,726,727,241,728,729,522,730,527,310,731,532,732],"http://radioblackout.org/tag/appalti/","http://radioblackout.org/tag/attivismo/","http://radioblackout.org/tag/attivismo-migranti/","http://radioblackout.org/tag/balon/","http://radioblackout.org/tag/berlino/","http://radioblackout.org/tag/comunicazione/","http://radioblackout.org/tag/costume/","http://radioblackout.org/tag/dino-frisullo/","http://radioblackout.org/tag/diritto-allabitare/","http://radioblackout.org/tag/diritto-alla-riparazione/","http://radioblackout.org/tag/discofunk/","http://radioblackout.org/tag/dr-jekill-and-mr-hyde/","http://radioblackout.org/tag/evp/","http://radioblackout.org/tag/federico-bosis/","http://radioblackout.org/tag/fenomeni-paranormali/","http://radioblackout.org/tag/fine-del-marinese/","http://radioblackout.org/tag/germania/","http://radioblackout.org/tag/internet/","http://radioblackout.org/tag/la-parte-che-manca/","http://radioblackout.org/tag/lotte/","http://radioblackout.org/tag/marcello-bacci/","http://radioblackout.org/tag/marcello-pini/","http://radioblackout.org/tag/meme/","http://radioblackout.org/tag/memetica/","http://radioblackout.org/tag/mercato/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/milano/","http://radioblackout.org/tag/palestina/","http://radioblackout.org/tag/ponte-morandi/","http://radioblackout.org/tag/presentazione-libro/","http://radioblackout.org/tag/primo-levi/","http://radioblackout.org/tag/pugno-di-sale/","http://radioblackout.org/tag/radio/","http://radioblackout.org/tag/senzaconfine/","http://radioblackout.org/tag/storia/","http://radioblackout.org/tag/uk/",[734,735,736,539,737,738,433,739,740,741,742,743,744,745,746,747,748,749,750,751,555,752,94,556,557,753,754,755,756,757,758,27,21,559,759,760,761,762,250,763,764,431,765,435,313,766,439,767],"appalti","attivismo","attivismo migranti","balon","Berlino","comunicazione","costume","dino frisullo","diritto all'abitare","diritto alla riparazione","discofunk","Dr. Jekill and Mr Hyde","evp","Federico Bosis","fenomeni paranormali","fine del marinese","germania","internet","la parte che manca","lotte","Marcello Bacci","Marcello Pini","meme","memetica","mercato","palestina","ponte morandi","presentazione libro","primo levi","pugno di sale","radio","senzaconfine","storia","UK",{"post_content":769,"tags":772},{"matched_tokens":770,"snippet":578,"value":771},[93,94]," \r\n\r\n \tLunedì 11 h 13:30 - La parte che manca, prima parte (40 minuti) [Pugno di Sale] : La parte che manca è un podcast della redazione del giornale \"Pugno di sale\" a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca1PugnoDiSale_40.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 12 h 8:30 - Berlino 1987, primo maggio rivoluzionario (21 minuti) [Radio cane.info] : “Era il primo bel giorno dell’anno. Il tempo era bello e faceva caldo. Un piccolo gruppo di compagni attaccò una macchina della polizia e la rovesciò. La polizia reagì inviando un piccolo gruppo di poliziotti, ma ci fu una reazione imprevista da parte della gente che in maniera del tutto inattesa sfogò la sua collera. Si trattò come di un incendio che si scatenò alll’improvviso.” Così, nel racconto diretto di un compagno, ebbe inizio, nel 1987, il primo maggio rivoluzionario.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Berlino1987-Primo-maggio-rivoluzionario_21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 12 h 11:30 - Occupare a Milano nel 2022 (25 minuti) [Radio cane.info] : Da qualche tempo a Milano il ritmo di sfratti e sgomberi ha ripreso a correre e le forze di polizia sono tornate a martellare i quadranti più poveri della città. Ciò nonostante le occupazioni “abusive” non si fermano e sono migliaia le persone che ancora possono vivere a Milano solo grazie a forme “illegali” di sopravvivenza abitativa. Siamo partiti da qui per farci raccontare che aria tira in Corvetto – quartiere a sud est del centro – e cosa bolle.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Occupare-a-Milano-nel-2022_25.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMartedì 12 h 13:30 - La parte che manca, seconda parte (41 minuti) [Pugno di sale] : La parte che manca è un podcast della redazione del giornale \"Pugno di sale\" a puntate, per raccontare dal basso il cratere che ha lasciato il ponte Morandi. “Oggi, dopo 5 anni, in questo “Dopo” creato dal crollo del ponte vogliamo raccontare l’insieme degli istanti che lo hanno preceduto. La storia delle volontà e degli interessi che hanno portato migliaia di tonnellate di ferro e cemento a collassare su se stesse in 4 secondi, troncando 43 vite e modificando per sempre l’animo di una città svegliatasi il giorno dopo con una parte che manca e che ancora oggi non ha recuperato.”\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/La-parte-che-manca2PugnoDiSale_41.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tMercoledì 13 h 8:30 - The Angry Brigade (39 minuti) [Radio cane.info] : “L’Angry Brigade è l’uomo o la donna seduto accanto a voi. Hanno delle pistole in tasca e la collera nella mente”. A cavallo tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70, in Inghilterra, si registrano centinaia di ordigni e di attacchi esplosivi ai danni di diversi obiettivi delle classi dominanti e dello Stato. Molti hanno a che fare con gli interessi spagnoli. Alcuni sono firmati The Angry Brigade. In questa conversazione con John Barker, ritroviamo il quadro.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/The-Angry-Brigade_39.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tGiovedì 14 h 8:30 - Breve storia del discofunk (26 minuti) [Radio Blackout] : Una rapida carrellata che passa in rassegna i nomi, i gruppi e le situazioni attorno ai quali è gravitato questo genere musicale.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Breve-storia-del-discofunk.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 15 h 8:30 - Dr. Jekill and Mr Hyde (28 minuti) [Radio Blackout] : Lettura del celebre racconto \"Lo strano caso del Dottor Jekyll and Mr.Hyde\" di Robert L. Stevenson.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Dr.-Jekill-e-Mr-Hyde.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 15 h 13:30 - Speciale su Marcello Bacci (26 minuti) [Arsider] : Marcello Bacci (1922-2008) è stato un pioniere italiano nel campo degli EVP (Electronic Voice Phenomena). Ha dedicato una parte significativa della sua vita ad esplorare la comunicazione con il mondo oltre la \u003Cmark>morte\u003C/mark> attraverso le onde radio. Nel suo studio di Grosseto, Bacci sviluppò tecniche innovative per catturare voci paranormali su nastro, lasciando un'impronta duratura nel regno delle comunicazioni paranormali e accendendo dibattiti nel mondo della ricerca soprannaturale. Bacci comunicava con l'aldilà o semplicemente con l'idea dell'aldilà, mediata dall'incomprensibile rifrazione delle onde elettromagnetiche? Arsider indaga.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale_Marcello-BacciArsider_26.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tVenerdì 15 h 20:30 - Te lo spiega Arsider: La memetica (42 minuti) [Arsider] : I media obbediscono a una logica fondamentalmente diversa rispetto alla rappresentazione, cioè a quella della simulazione.La crescente prevalenza della schiavitù macchinica rispetto ai meccanismi di sudditanza sociale deve essere in gran parte attribuita alle tecnologie dell’informazione e del calcolo. Detto in modo drammatico, dal punto di vista dell’ingegneria cibernetica, il significato di un messaggio sembra apparentemente irrilevante, o almeno escluso dall’equazione. D'ora in poi ogni evento storico sarà perseguitato dalla propria doppia memetica. Ridere è una tattica di difesa contro il non riconoscere nulla. Dobbiamo sublimare l'orrore con l'umorismo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Te-lo-spiega-arsider_La-memeticaArsider_42.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tSabato 16 h 10 - Storia del Balôn (27 minuti) [Radio cane.info] : L’implacabile coerenza di chi sta ridisegnando il tessuto urbano e sociale di Torino, con un’applicazione da manuale degli imperativi della gentrificazione, non poteva certo tollerare la presenza di alcuni venditori di stracci nel Balon, lo storico mercato delle pulci della città. Giacché nelle categorie merceologiche appetibili per i nuovi abitanti di Porta Palazzo può certo rientrare l’usato, purché di antiquariato o adeguatamente vintage. Così assistiamo a una storia di ridefinizione, nominale e fattiva, degli spazi del quartiere e alla cacciata degli straccivendoli.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Storia-Balon_27.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n \tSabato 16 h 20 - Presentazione libro: In cammino con gli ultimi (67 minuti) [Radio Blackout] : Durante questa puntata speciale presentiamo il libro: “In cammino con gli ultimi. Dino Frisullo, storia di un militante avido di conoscenza e d’amore, vissuto e morto povero e curioso.”(curato da Senzaconfine. Edizioni Red Star Press, 2023 – 358 pagine). Con in studio: Alessia Montuori (dell’associazione Senzaconfine) e Aldo Canestrari. Con in diretta telefonica: Ashraf Haj Yahya (della comunità Palestinese che ha conosciuto Dino) e Yilmaz Orkan dell’associazione Uiki (della comunità Curda che ha conosciuto Dino). Curato e condotto da: Lo staff della trasmissione in onda su Radio Blackout Frittura Mista alias Radio Fabbrica.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Speciale-presentazione-del-libro-In-cammino-con-gli-ultimi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tDomenica 17 h 10 - Fine del Marinese (30 minuti) [Radio Blackout] : Lettura dal racconto di Primo Levi. Il breve periodo trascorso in montagna con Giustizia e Libertà è rimasto dunque sostanzialmente fuori dai suoi scritti. Esiste tuttavia un’eccezione: un breve racconto del 1949 che si ispira alla sua deludente esperienza di partigiano. Fine del marinese colpisce soprattutto per il punto di vista “impossibile” dal quale sono narrati gli eventi. Levi adotta, infatti, una prima persona plurale: a parlare sono i compagni di un partigiano catturato dai tedeschi, eppure questo noi è informato su tutti i movimenti dell’animo del prigioniero: la paralisi e lo sconforto, la rassegnazione e il desiderio di reagire, fino alla decisione di...\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/12/Fine-del-Marinese.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \tDomenica 17 h 18 - Tutta colpa dei padroni? #3 (9 minuti) [Marcello Pini e Federico Bosis] : \"Tutta colpa dei padroni?\" è un podcast di alfabetizzazione sindacale che spiega nella maniera più chiara possibile come sono regolati i rapporti di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>: chi scrive i CCNL, cosa succede quando scadono o si rinnovano, come agiscono i sindacati e quali sono le differenze tra loro. E ancora: cosa sono i \"contratti mostro\", come funziona il sistema degli appalti, che ruolo hanno lo Stato e il governo nelle leggi \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, cos'è lo sciopero e come si fa. \r\nSe il benessere tuo e dei tuoi cari dipende da uno stipendio, qui troverai alcune cose che faresti meglio a conoscere. Testo e voce: Marcello Pini. Editing sonoro e montaggio: Federico Bosis. Cos'è e come funziona il sistema degli appalti? Chi l'ha inventato? Cosa c'entrano le cooperative?\r\nEcco qualche dritta per capire chi e come ingrassa grazie agli appalti. \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/08/Tutta-colpa-dei-padroni-n.3_9.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[773,775,777,779,781,783,785,787,789,791,793,795,797,799,801,803,805,807,809,811,813,815,817,819,821,823,825,827,829,831,833,835,837,839,841,843,845,847,849,851,853,855,857,859,861,863,865,867],{"matched_tokens":774,"snippet":734,"value":734},[],{"matched_tokens":776,"snippet":735,"value":735},[],{"matched_tokens":778,"snippet":736,"value":736},[],{"matched_tokens":780,"snippet":539,"value":539},[],{"matched_tokens":782,"snippet":737,"value":737},[],{"matched_tokens":784,"snippet":738,"value":738},[],{"matched_tokens":786,"snippet":433,"value":433},[],{"matched_tokens":788,"snippet":739,"value":739},[],{"matched_tokens":790,"snippet":740,"value":740},[],{"matched_tokens":792,"snippet":741,"value":741},[],{"matched_tokens":794,"snippet":742,"value":742},[],{"matched_tokens":796,"snippet":743,"value":743},[],{"matched_tokens":798,"snippet":744,"value":744},[],{"matched_tokens":800,"snippet":745,"value":745},[],{"matched_tokens":802,"snippet":746,"value":746},[],{"matched_tokens":804,"snippet":747,"value":747},[],{"matched_tokens":806,"snippet":748,"value":748},[],{"matched_tokens":808,"snippet":749,"value":749},[],{"matched_tokens":810,"snippet":750,"value":750},[],{"matched_tokens":812,"snippet":751,"value":751},[],{"matched_tokens":814,"snippet":555,"value":555},[],{"matched_tokens":816,"snippet":752,"value":752},[],{"matched_tokens":818,"snippet":628,"value":628},[94],{"matched_tokens":820,"snippet":556,"value":556},[],{"matched_tokens":822,"snippet":557,"value":557},[],{"matched_tokens":824,"snippet":753,"value":753},[],{"matched_tokens":826,"snippet":754,"value":754},[],{"matched_tokens":828,"snippet":755,"value":755},[],{"matched_tokens":830,"snippet":756,"value":756},[],{"matched_tokens":832,"snippet":757,"value":757},[],{"matched_tokens":834,"snippet":758,"value":758},[],{"matched_tokens":836,"snippet":27,"value":27},[],{"matched_tokens":838,"snippet":21,"value":21},[],{"matched_tokens":840,"snippet":559,"value":559},[],{"matched_tokens":842,"snippet":759,"value":759},[],{"matched_tokens":844,"snippet":760,"value":760},[],{"matched_tokens":846,"snippet":761,"value":761},[],{"matched_tokens":848,"snippet":762,"value":762},[],{"matched_tokens":850,"snippet":250,"value":250},[],{"matched_tokens":852,"snippet":763,"value":763},[],{"matched_tokens":854,"snippet":764,"value":764},[],{"matched_tokens":856,"snippet":431,"value":431},[],{"matched_tokens":858,"snippet":765,"value":765},[],{"matched_tokens":860,"snippet":435,"value":435},[],{"matched_tokens":862,"snippet":313,"value":313},[],{"matched_tokens":864,"snippet":766,"value":766},[],{"matched_tokens":866,"snippet":439,"value":439},[],{"matched_tokens":868,"snippet":767,"value":767},[],[870,872],{"field":108,"matched_tokens":871,"snippet":578,"value":771},[93,94],{"field":37,"indices":873,"matched_tokens":874,"snippets":876,"values":877},[678],[875],[94],[628],[628],{"best_field_score":293,"best_field_weight":220,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":49,"score":476,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":49},{"document":880,"highlight":892,"highlights":901,"text_match":291,"text_match_info":906},{"comment_count":49,"id":881,"is_sticky":49,"permalink":882,"podcastfilter":883,"post_author":398,"post_content":884,"post_date":885,"post_excerpt":55,"post_id":881,"post_modified":886,"post_thumbnail":887,"post_title":888,"post_type":454,"sort_by_date":889,"tag_links":890,"tags":891},"73908","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-25-febbraio-giochi-di-guerra-nello-jonio-contro-tutte-le-guerre-morti-e-feriti-nella-guerra-del-lavoro/",[398],"Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/2022-02-25-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: \r\n\r\nDynamic Manta 2022.\r\n\r\nEsercitazioni militari nel canale di Sicilia.\r\n\r\nÈ cominciata il 21 febbraio e continuerà sino al 4 marzo una delle più imponenti esercitazioni navali del Mediterraneo. Anche se non sono legati all’attuale crisi in Europa orientale, i giochi di guerra si svolgeranno in un quadro delicatissimo di tensione internazionale.\r\n\r\nNoi contro tutte le guerre, tutte le guerre contro di noi\r\nL’invasione dell’Ucraina. Riflessioni sulla guerra che torna nel cuore dell’Europa: gli scossoni di assestamento della lunga ondata tellurica iniziata con la caduta del muro di Berlino.\r\nDi fronte al conflitto in corso in Ucraina, che vede attualmente la Federazione Russa in fase d'attacco, riaffermiamo il nostro totale rifiuto degli imperialismi degli Stati e delle coalizioni contendenti, NATO e OTSC.\r\nLe politiche di potenza degli Stati, i nazionalismi, le piccole patrie, sono solo paraventi per nascondere lo sfruttamento delle classi lavoratrici, delle risorse, dei territori. Le ricadute di questa guerra sono estremamente gravi, in primis per le popolazioni civili delle zone interessate che si trovano da anni in una situazione di conflitto e privazione materiale.\r\nMa questo conflitto riguarda anche lavoratori e lavoratrici di tutta Europa, che stanno già vedendo i loro redditi falcidiati dagli aumenti dei costi dell'energia e dei beni di prima necessità, nonché dal taglio della spesa pubblica sociale a beneficio dell'aumento delle spese militari.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo\r\nLeggi qui il suo articolo\r\n\r\n\r\nMorti e feriti della guerra del lavoro\r\nIn Italia ci sono stati, nel 2021, 555.236 infortuni sul lavoro. Più di mezzo milione di persone hanno subito danni, lesioni permanenti, in qualche caso sono morte: un tributo in sangue pagato annualmente al profitto e considerato \"normale\" da governo, padroni e sindacati.\r\nI dati degli infortuni e delle morti sul lavoro sono un preciso indice del livello dello sfruttamento. L'indignazione non basta, come non bastano i controlli, il rifiuto dell’insicurezza sul lavoro deve diventare una delle parole d’ordine di chiunque lotti per l’emancipazione dei lavoratori. \r\nCe ne ha parlato Francesco Fricche\r\n\r\n\r\nTutte le guerre contro di noi. Noi contro tutte le guerre\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\n\r\nMartedì 8 marzo\r\ngiornata di informazione e lotta transfemminista\r\n\r\nGiovedì 10 marzo\r\ndalle ore 10 alle 12\r\nSpezziamo le ali al militarismo!\r\npresidio antimilitarista di fronte all’auditorium dell’Energy Center del Politecnico in via Paolo Borsellino 38/16\r\nNell’auditorium si svolgerà un convegno dal titolo “Il futuro dell’aerospazio: opportunità di sviluppo per le PMI nella filiera”, cui interverranno rappresentanti del politecnico e delle maggiori industrie belliche del settore: Leonardo, Avio Aero, Thales Alenia Space, Mecaer con l’introduzione della presidente del Distretto Aerospaziale del Piemonte. Questo convegno è solo un ulteriore tassello del mosaico che vede al centro uno strettissimo intreccio di interessi tra il Politecnico Torinese e l’industria aerospaziale di guerra, che troverà il suo culmine nella realizzazione della Città dell’Aerospazio, che sorgerà nell’area tra corso Marche e corso Francia, in un’area di proprietà di Leonardo.\r\nIl segnale inequivocabile di una scelta strategica per il futuro della città, che si lega più che nel recente passato, all’industria bellica. Non solo. Presto a Torino potrebbe sbarcare anche la NATO.\r\n\r\nSabato 12 marzo\r\nNé con la Russia né con la NATO!\r\nPresidio antimilitarista itinerante al Balon\r\nAppuntamento alle 10,30 in via Andreis angolo via Borgodora\r\n\r\nGiovedì 17 marzo\r\nAssemblea\r\nLa NATO si prepara a sbarcare a Torino?\r\nTorino si candida ad ospitare nella nuova Città dell’Aerospazio, che sorgerà tra corso Francia e corso Marche, la sede di un acceleratore d’innovazione nel campo della Difesa e l’ufficio regionale per l’Europa del Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (D.I.A.N.A), una struttura della NATO.\r\nTorino, finita l’era dell’automotive, punta tutto sull’industria bellica per il rilancio dell’economia. Un’economia di morte. \r\nBloccare la nascita di un nuovo polo di ricerca, progettazione e costruzione di ordigni bellici, impedire che la NATO abbia una sua base a Torino è un impegno concreto contro il militarismo e contro la guerra.\r\nMentre il governo proclama lo stato di emergenza per la guerra imperialista per il controllo dell’Ucraina, fermare la produzione e lo smercio d’armi è l’unico modo per inceppare la macchina che alimenta le guerre.\r\nPer fermare le guerre non basta un no. Bisogna mettersi di mezzo. A partire dalla nostra città.\r\nL’assemblea Antimilitarista promuove un’assemblea cittadina che lanci una campagna di informazione e lotta per bloccare l’industria di guerra e la NATO a Torino.\r\nInterventi sulla Città dell’Aerospazio, sul ruolo della NATO in Italia, testimonianze delle lotte contro l’ampliamento della base di Camp Derby a Livorno\r\nAlla tettoia dei contadini dalle ore 18.\r\n\r\nSabato 19 marzo\r\nGuerra e energia: l’Eni e le missioni militari italiane in Africa\r\nIncontro/convegno antimilitarista a Milano\r\nal Kasciavit, via san Faustino 64\r\nInizio ore 10,30\r\nIntroduzione di un compagno dell’Assemblea Antimilitarista\r\nInterventi di: Stefano Capello “La politica energetica italiana tra la prima e la seconda Repubblica. Continuità e rotture”; Daniele Ratti “L’ENI Armata”; inizio discussione/pausa pranzo\r\nore 14,30\r\ninterventi di: Antonio Mazzeo “Le avventure neocoloniali dell'Italia dal Sahel al Mozambico”; Andrea Turco “La colonizzazione mentale, il caso ENI a Gela”; Massimo Varengo “Uno sguardo antimperialista sulla guerra in Ucraina” Interventi aperti\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","7 Marzo 2022","2022-03-07 15:04:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/2022-02-28-manif-wild-cat-8-marzo-col-verd-gia-200x110.jpg","Anarres del 25 febbraio. Giochi di guerra nello Jonio. Contro tutte le guerre. Morti e feriti nella guerra del lavoro…",1646662799,[],[],{"post_content":893,"post_title":897},{"matched_tokens":894,"snippet":895,"value":896},[93,94],"stati, nel 2021, 555.236 infortuni \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>. Più di mezzo milione di","Il nostro nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming\r\n\r\nAscolta e diffondi il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/03/2022-02-25-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti: \r\n\r\nDynamic Manta 2022.\r\n\r\nEsercitazioni militari nel canale di Sicilia.\r\n\r\nÈ cominciata il 21 febbraio e continuerà sino al 4 marzo una delle più imponenti esercitazioni navali del Mediterraneo. Anche se non sono legati all’attuale crisi in Europa orientale, i giochi di guerra si svolgeranno in un quadro delicatissimo di tensione internazionale.\r\n\r\nNoi contro tutte le guerre, tutte le guerre contro di noi\r\nL’invasione dell’Ucraina. Riflessioni sulla guerra che torna nel cuore dell’Europa: gli scossoni di assestamento della lunga ondata tellurica iniziata con la caduta del muro di Berlino.\r\nDi fronte al conflitto in corso in Ucraina, che vede attualmente la Federazione Russa in fase d'attacco, riaffermiamo il nostro totale rifiuto degli imperialismi degli Stati e delle coalizioni contendenti, NATO e OTSC.\r\nLe politiche di potenza degli Stati, i nazionalismi, le piccole patrie, sono solo paraventi per nascondere lo sfruttamento delle classi lavoratrici, delle risorse, dei territori. Le ricadute di questa guerra sono estremamente gravi, in primis per le popolazioni civili delle zone interessate che si trovano da anni in una situazione di conflitto e privazione materiale.\r\nMa questo conflitto riguarda anche lavoratori e lavoratrici di tutta Europa, che stanno già vedendo i loro redditi falcidiati dagli aumenti dei costi dell'energia e dei beni di prima necessità, nonché dal taglio della spesa pubblica sociale a beneficio dell'aumento delle spese militari.\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Varengo\r\nLeggi qui il suo articolo\r\n\r\n\r\nMorti e feriti della guerra del \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>\r\nIn Italia ci sono stati, nel 2021, 555.236 infortuni \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>. Più di mezzo milione di persone hanno subito danni, lesioni permanenti, in qualche caso sono \u003Cmark>morte\u003C/mark>: un tributo in sangue pagato annualmente al profitto e considerato \"normale\" da governo, padroni e sindacati.\r\nI dati degli infortuni e delle morti \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> sono un preciso indice del livello dello sfruttamento. L'indignazione non basta, come non bastano i controlli, il rifiuto dell’insicurezza \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> deve diventare una delle parole d’ordine di chiunque lotti per l’emancipazione dei lavoratori. \r\nCe ne ha parlato Francesco Fricche\r\n\r\n\r\nTutte le guerre contro di noi. Noi contro tutte le guerre\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\n\r\nMartedì 8 marzo\r\ngiornata di informazione e lotta transfemminista\r\n\r\nGiovedì 10 marzo\r\ndalle ore 10 alle 12\r\nSpezziamo le ali al militarismo!\r\npresidio antimilitarista di fronte all’auditorium dell’Energy Center del Politecnico in via Paolo Borsellino 38/16\r\nNell’auditorium si svolgerà un convegno dal titolo “Il futuro dell’aerospazio: opportunità di sviluppo per le PMI nella filiera”, cui interverranno rappresentanti del politecnico e delle maggiori industrie belliche del settore: Leonardo, Avio Aero, Thales Alenia Space, Mecaer con l’introduzione della presidente del Distretto Aerospaziale del Piemonte. Questo convegno è solo un ulteriore tassello del mosaico che vede al centro uno strettissimo intreccio di interessi tra il Politecnico Torinese e l’industria aerospaziale di guerra, che troverà il suo culmine nella realizzazione della Città dell’Aerospazio, che sorgerà nell’area tra corso Marche e corso Francia, in un’area di proprietà di Leonardo.\r\nIl segnale inequivocabile di una scelta strategica per il futuro della città, che si lega più che nel recente passato, all’industria bellica. Non solo. Presto a Torino potrebbe sbarcare anche la NATO.\r\n\r\nSabato 12 marzo\r\nNé con la Russia né con la NATO!\r\nPresidio antimilitarista itinerante al Balon\r\nAppuntamento alle 10,30 in via Andreis angolo via Borgodora\r\n\r\nGiovedì 17 marzo\r\nAssemblea\r\nLa NATO si prepara a sbarcare a Torino?\r\nTorino si candida ad ospitare nella nuova Città dell’Aerospazio, che sorgerà tra corso Francia e corso Marche, la sede di un acceleratore d’innovazione nel campo della Difesa e l’ufficio regionale per l’Europa del Defence Innovation Accelerator for the North Atlantic (D.I.A.N.A), una struttura della NATO.\r\nTorino, finita l’era dell’automotive, punta tutto sull’industria bellica per il rilancio dell’economia. Un’economia di \u003Cmark>morte\u003C/mark>. \r\nBloccare la nascita di un nuovo polo di ricerca, progettazione e costruzione di ordigni bellici, impedire che la NATO abbia una sua base a Torino è un impegno concreto contro il militarismo e contro la guerra.\r\nMentre il governo proclama lo stato di emergenza per la guerra imperialista per il controllo dell’Ucraina, fermare la produzione e lo smercio d’armi è l’unico modo per inceppare la macchina che alimenta le guerre.\r\nPer fermare le guerre non basta un no. Bisogna mettersi di mezzo. A partire dalla nostra città.\r\nL’assemblea Antimilitarista promuove un’assemblea cittadina che lanci una campagna di informazione e lotta per bloccare l’industria di guerra e la NATO a Torino.\r\nInterventi sulla Città dell’Aerospazio, \u003Cmark>sul\u003C/mark> ruolo della NATO in Italia, testimonianze delle lotte contro l’ampliamento della base di Camp Derby a Livorno\r\nAlla tettoia dei contadini dalle ore 18.\r\n\r\nSabato 19 marzo\r\nGuerra e energia: l’Eni e le missioni militari italiane in Africa\r\nIncontro/convegno antimilitarista a Milano\r\nal Kasciavit, via san Faustino 64\r\nInizio ore 10,30\r\nIntroduzione di un compagno dell’Assemblea Antimilitarista\r\nInterventi di: Stefano Capello “La politica energetica italiana tra la prima e la seconda Repubblica. Continuità e rotture”; Daniele Ratti “L’ENI Armata”; inizio discussione/pausa pranzo\r\nore 14,30\r\ninterventi di: Antonio Mazzeo “Le avventure neocoloniali dell'Italia dal Sahel al Mozambico”; Andrea Turco “La colonizzazione mentale, il caso ENI a Gela”; Massimo Varengo “Uno sguardo antimperialista sulla guerra in Ucraina” Interventi aperti\r\n\r\nContatti:\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni mercoledì dalle 20,30\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – @senzafrontiere.to/\r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – @Wild.C.A.T.anarcofem\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",{"matched_tokens":898,"snippet":900,"value":900},[899],"lavoro…","Anarres del 25 febbraio. Giochi di guerra nello Jonio. Contro tutte le guerre. Morti e feriti nella guerra del \u003Cmark>lavoro…\u003C/mark>",[902,904],{"field":108,"matched_tokens":903,"snippet":895,"value":896},[93,94],{"field":105,"matched_tokens":905,"snippet":900,"value":900},[899],{"best_field_score":293,"best_field_weight":220,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":49,"score":476,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":49},{"document":908,"highlight":924,"highlights":932,"text_match":291,"text_match_info":937},{"comment_count":49,"id":909,"is_sticky":49,"permalink":910,"podcastfilter":911,"post_author":398,"post_content":912,"post_date":913,"post_excerpt":55,"post_id":909,"post_modified":914,"post_thumbnail":915,"post_title":916,"post_type":454,"sort_by_date":917,"tag_links":918,"tags":921},"57803","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-28-febbraio-amazon-caserma-la-politica-della-paura-il-prezzo-della-salute-quarantena-razzista-le-leggi-fasciste-contro-il-lavoro-femminile/",[398],"Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020-02-28-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nscarica il podcast\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti\r\n\r\nAmazon: prima i militari!\r\n\r\nSalto di Quirra: nuovi impianti per le guerre stellari made in Italy\r\n\r\nLa sanità lombarda dopo tagli e privatizzazioni. Sotto traccia emergono persino nelle pieghe della narrazione mediatica le mille falle di un sistema sanitario, che, di fronte all’epidemia di Covid 19, mostra gli effetti di scelte politiche che hanno privilegiato il profitto e non la salute di noi tutti. \r\nMalati privati dell’assistenza medica anche in zona rossa, medici e infermieri che non hanno le protezioni per lavorare in sicurezza, gente in quarantena chiusa nella solitudine psicologica e materiale della propria casa.\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Sentinelli dell’USI-CIT, lavoratore all’ospedale San Paolo di Milano\r\n\r\nQuarantena razzista\r\n\r\nLa politica della paura. Il covid 19 ai tempi delle emergenze permanenti\r\nCi siamo confrontati con Francesco Codello\r\n\r\nLe leggi fasciste sul lavoro femminile del 1927\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nNé dio, né stato né patriarcato. Una settimana di informazione e lotta transfemminista\r\n\r\nLunedì 2 marzo\r\nore 16,30\r\nMa quale Stato ma quale dio? Sul mio corpo decido io!\r\npresidio in piazza Vittorio Veneto 10 di fronte alla farmacia Algostino & Demicheli che rifiuta di vendere la pillola del giorno dopo. \r\n\r\nMercoledì 4 marzo\r\nore 16,30\r\npresidio in via Lugaro !5 alla sede di Stampa e Repubblica\r\nTi amo da (farti) morire\r\nUccise due volte. La narrazione che nega e cancella le vite delle donne\r\n\r\nSabato 7 marzo\r\nore15,30\r\nin via Montebello – area pedonale – sotto la Mole\r\npresidio “Ruoli in gioco. Rappresentazione De-Genere”\r\n\r\nDomenica 8 marzo\r\ngiornata di lotta in giro per la città\r\n\r\nVenerdì 13 marzo\r\nLa truffa della Green Economy\r\nore 21 in corso Palermo 46\r\nInterverrà l’economista Francesco Fricche\r\n\r\nVenerdì 20 marzo\r\nQuestioni di specie\r\nore 21 in corso Palermo 46\r\nInterverrà Massimo Filippi, l’autore del libro\r\nIn risposta all'animalismo da talk show, questo libro sostiene una tesi molto chiara: lo sfruttamento e la messa a morte dei corpi animali sono parte integrante dell'ideologia e delle prassi di potere. La società in cui viviamo utilizza la carne dei non umani (e di chi a questi è equiparato) come materiale da costruzione per le sue architetture gerarchiche, al fine di riprodurre la struttura sacrificale su cui si erge. La risposta a questo orrore non può che tradursi in un antispecismo politico; un antispecismo che dovrebbe ibridarsi con le acquisizioni teoriche e pratiche degli altri movimenti di liberazione e, al contempo, guadagnare credibilità per smascherare l'antropocentrismo che in quelle acquisizioni si annida. Il movimento antispecista non è più chiamato a dimostrare l'inconfutabile sofferenza degli animali, ma a interrogarsi su come realizzare la liberazione dei corpi sensuali. È da qui che potrebbe prendere forma un movimento politico capace di non farsi assorbire nel ventre del sistema.\r\n\r\nSabato 21 marzo\r\nOgni scherzo vale!\r\nSmascherata di primavera per le vie della città\r\nore 13 al Balon – via Borgodora ex Arsenale\r\npartenza della sfilata alle 14,30\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici. \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/ \r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/ \r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","2 Marzo 2020","2020-03-15 19:11:50","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/otto-dix-200x110.jpg","Anarres del 28 febbraio. Amazon/caserma. La politica della paura. Il prezzo della salute. Quarantena razzista. Le leggi fasciste contro il lavoro femminile…",1583150910,[919,920],"http://radioblackout.org/tag/la-politica-della-paura/","http://radioblackout.org/tag/profittovssalute/",[922,923],"la politica della paura","profittoVSsalute",{"post_content":925,"post_title":929},{"matched_tokens":926,"snippet":927,"value":928},[93,94],"Francesco Codello\r\n\r\nLe leggi fasciste \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> femminile del 1927\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nNé","Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta il podcast:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/03/2020-02-28-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nscarica il podcast\r\n\r\nDirette, approfondimenti, appuntamenti\r\n\r\nAmazon: prima i militari!\r\n\r\nSalto di Quirra: nuovi impianti per le guerre stellari made in Italy\r\n\r\nLa sanità lombarda dopo tagli e privatizzazioni. Sotto traccia emergono persino nelle pieghe della narrazione mediatica le mille falle di un sistema sanitario, che, di fronte all’epidemia di Covid 19, mostra gli effetti di scelte politiche che hanno privilegiato il profitto e non la salute di noi tutti. \r\nMalati privati dell’assistenza medica anche in zona rossa, medici e infermieri che non hanno le protezioni per lavorare in sicurezza, gente in quarantena chiusa nella solitudine psicologica e materiale della propria casa.\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Sentinelli dell’USI-CIT, lavoratore all’ospedale San Paolo di Milano\r\n\r\nQuarantena razzista\r\n\r\nLa politica della paura. Il covid 19 ai tempi delle emergenze permanenti\r\nCi siamo confrontati con Francesco Codello\r\n\r\nLe leggi fasciste \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> femminile del 1927\r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nNé dio, né stato né patriarcato. Una settimana di informazione e lotta transfemminista\r\n\r\nLunedì 2 marzo\r\nore 16,30\r\nMa quale Stato ma quale dio? \u003Cmark>Sul\u003C/mark> mio corpo decido io!\r\npresidio in piazza Vittorio Veneto 10 di fronte alla farmacia Algostino & Demicheli che rifiuta di vendere la pillola del giorno dopo. \r\n\r\nMercoledì 4 marzo\r\nore 16,30\r\npresidio in via Lugaro !5 alla sede di Stampa e Repubblica\r\nTi amo da (farti) morire\r\nUccise due volte. La narrazione che nega e cancella le vite delle donne\r\n\r\nSabato 7 marzo\r\nore15,30\r\nin via Montebello – area pedonale – sotto la Mole\r\npresidio “Ruoli in gioco. Rappresentazione De-Genere”\r\n\r\nDomenica 8 marzo\r\ngiornata di lotta in giro per la città\r\n\r\nVenerdì 13 marzo\r\nLa truffa della Green Economy\r\nore 21 in corso Palermo 46\r\nInterverrà l’economista Francesco Fricche\r\n\r\nVenerdì 20 marzo\r\nQuestioni di specie\r\nore 21 in corso Palermo 46\r\nInterverrà Massimo Filippi, l’autore del libro\r\nIn risposta all'animalismo da talk show, questo libro sostiene una tesi molto chiara: lo sfruttamento e la messa a \u003Cmark>morte\u003C/mark> dei corpi animali sono parte integrante dell'ideologia e delle prassi di potere. La società in cui viviamo utilizza la carne dei non umani (e di chi a questi è equiparato) come materiale da costruzione per le sue architetture gerarchiche, al fine di riprodurre la struttura sacrificale su cui si erge. La risposta a questo orrore non può che tradursi in un antispecismo politico; un antispecismo che dovrebbe ibridarsi con le acquisizioni teoriche e pratiche degli altri movimenti di liberazione e, al contempo, guadagnare credibilità per smascherare l'antropocentrismo che in quelle acquisizioni si annida. Il movimento antispecista non è più chiamato a dimostrare l'inconfutabile sofferenza degli animali, ma a interrogarsi su come realizzare la liberazione dei corpi sensuali. È da qui che potrebbe prendere forma un movimento politico capace di non farsi assorbire nel ventre del sistema.\r\n\r\nSabato 21 marzo\r\nOgni scherzo vale!\r\nSmascherata di primavera per le vie della città\r\nore 13 al Balon – via Borgodora ex Arsenale\r\npartenza della sfilata alle 14,30\r\n\r\nOgni giorno in giro per la città…\r\nSalta il Tornello!\r\nCon la lotta, il mutuo appoggio e la solidarietà rendiamo gratuiti sin da ora i trasporti pubblici. \r\n\r\nWild C.A.T. Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\nRiunioni ogni giovedì alle 18 presso la FAT in corso Palermo 46\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/ \r\n\r\nLe riunioni della Federazione Anarchica Torinese, aperte a tutti gli interessati, sono ogni giovedì dalle 21 in corso Palermo 46\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/ \r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org",{"matched_tokens":930,"snippet":931,"value":931},[94],"Anarres del 28 febbraio. Amazon/caserma. La politica della paura. Il prezzo della salute. Quarantena razzista. Le leggi fasciste contro il \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> femminile…",[933,935],{"field":108,"matched_tokens":934,"snippet":927,"value":928},[93,94],{"field":105,"matched_tokens":936,"snippet":931,"value":931},[94],{"best_field_score":293,"best_field_weight":220,"fields_matched":31,"num_tokens_dropped":49,"score":476,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":49},{"document":939,"highlight":955,"highlights":960,"text_match":291,"text_match_info":963},{"comment_count":49,"id":940,"is_sticky":49,"permalink":941,"podcastfilter":942,"post_author":448,"post_content":943,"post_date":944,"post_excerpt":55,"post_id":940,"post_modified":945,"post_thumbnail":946,"post_title":947,"post_type":454,"sort_by_date":948,"tag_links":949,"tags":952},"98574","http://radioblackout.org/podcast/racconti-dai-cpr-pugliesi-di-bari-e-brindisi/",[404],"Nella notte tra l’1 e il 2 maggio, nel CPR di Brindisi-Restinco, muore Abel Okubor, cittadino nigeriano. Le cause della sua morte restano incerte, ma i suoi compagni di prigionia raccontano di una lunga agonia e di un colpevole ritardo nei soccorsi. L’ennesimo morto nei lager di stato per persone immigrate ha riportato sui media mainstream il discorso su come finiscono le persone nei CPR; sebbene, come sempre, colpevolmente omettendo la relazione tra i CPR e lo sfruttamento sul lavoro, le leggi immigrazione e il razzismo sistemico. Secondo i giornali infatti, Abel infatti sarebbe stato recluso per un “cavillo burocratico”, in quanto il suo precedente legale era morto mentre stava depositando il ricorso dopo il diniego della Commissione territoriale alla richiesta di asilo, e così il suo permesso di soggiorno era scaduto. “Non aveva commesso alcun reato, lavorava come bracciante e aveva un datore di lavoro disponibile ad assumerlo”. \r\nIn questo primo approfondimento, insieme ad alcunx compagnx che ci hanno raggiunto dalla Puglia, proviamo a tracciare i collegamenti tra lo sfruttamento nelle campagne del Foggiano, dove Abel lavorava, la marginalizzazione e la precarietà lavorativa, abitativa e legale a cui sono costretti lavoratori e lavoratrici delle campagne e i meccanismi di criminalizzazione e repressione delle persone immigrate e delle lotte bracciantili della questura di Foggia, come le deportazioni verso i paesi dell’Africa Occidentale sempre più frequenti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/harraga-puglia-9.5-parte-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNella seconda parte dell’approfondimento, lx compagnx pugliesi ci hanno raccontato degli ultimi episodi di rivolta, scioperi, resistenze nei CPR di Bari e di Brindisi, e del ruolo di questi due centri nel riempimento del CPR albanese di Gjader, attraverso trasferimenti verso altri centri della penisola, riempimenti mirati, spostamenti per e dall’Albania di persone che vengono pluritraumatizzate dalla macchina della tortura razzista di Stato. Il progetto di esternalizzazione della frontiera italiana attraverso la colonizzazione della nuova enclave carceraria albanese si appoggia ai centri pugliesi come stiva, ma non solo: genera trasferimenti continui che, se da una parte creano profitto, dall’altra spezzettano sempre di più le vite e le relazioni delle persone che vengono spostate da una parte all’altra come pacchi, rendendo sempre più difficile la loro difesa legale, il mantenimento di legami famigliari e di solidarietà, e aumentando i livelli di ricatto e di violenza sulle persone senza documenti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/harraga-puglia-2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nPer rimanere informati su quanto accade intorno ai CPR pugliesi, seguite https://japrlekk.noblogs.org/","18 Giugno 2025","2025-06-18 15:36:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/presidio-contro-il-cpr-di-baripalese-02-10-2025-200x110.jpg","Racconti dai CPR pugliesi di Bari e Brindisi",1750260990,[950,457,951],"http://radioblackout.org/tag/cpr-bari/","http://radioblackout.org/tag/sfruttamento/",[953,460,954],"#cpr bari","sfruttamento",{"post_content":956},{"matched_tokens":957,"snippet":958,"value":959},[93,94],"i CPR e lo sfruttamento \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, le leggi immigrazione e il","Nella notte tra l’1 e il 2 maggio, nel CPR di Brindisi-Restinco, muore Abel Okubor, cittadino nigeriano. Le cause della sua \u003Cmark>morte\u003C/mark> restano incerte, ma i suoi compagni di prigionia raccontano di una lunga agonia e di un colpevole ritardo nei soccorsi. L’ennesimo morto nei lager di stato per persone immigrate ha riportato sui media mainstream il discorso su come finiscono le persone nei CPR; sebbene, come sempre, colpevolmente omettendo la relazione tra i CPR e lo sfruttamento \u003Cmark>sul\u003C/mark> \u003Cmark>lavoro\u003C/mark>, le leggi immigrazione e il razzismo sistemico. Secondo i giornali infatti, Abel infatti sarebbe stato recluso per un “cavillo burocratico”, in quanto il suo precedente legale era morto mentre stava depositando il ricorso dopo il diniego della Commissione territoriale alla richiesta di asilo, e così il suo permesso di soggiorno era scaduto. “Non aveva commesso alcun reato, lavorava come bracciante e aveva un datore di \u003Cmark>lavoro\u003C/mark> disponibile ad assumerlo”. \r\nIn questo primo approfondimento, insieme ad alcunx compagnx che ci hanno raggiunto dalla Puglia, proviamo a tracciare i collegamenti tra lo sfruttamento nelle campagne del Foggiano, dove Abel lavorava, la marginalizzazione e la precarietà lavorativa, abitativa e legale a cui sono costretti lavoratori e lavoratrici delle campagne e i meccanismi di criminalizzazione e repressione delle persone immigrate e delle lotte bracciantili della questura di Foggia, come le deportazioni verso i paesi dell’Africa Occidentale sempre più frequenti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/harraga-puglia-9.5-parte-1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nNella seconda parte dell’approfondimento, lx compagnx pugliesi ci hanno raccontato degli ultimi episodi di rivolta, scioperi, resistenze nei CPR di Bari e di Brindisi, e del ruolo di questi due centri nel riempimento del CPR albanese di Gjader, attraverso trasferimenti verso altri centri della penisola, riempimenti mirati, spostamenti per e dall’Albania di persone che vengono pluritraumatizzate dalla macchina della tortura razzista di Stato. Il progetto di esternalizzazione della frontiera italiana attraverso la colonizzazione della nuova enclave carceraria albanese si appoggia ai centri pugliesi come stiva, ma non solo: genera trasferimenti continui che, se da una parte creano profitto, dall’altra spezzettano sempre di più le vite e le relazioni delle persone che vengono spostate da una parte all’altra come pacchi, rendendo sempre più difficile la loro difesa legale, il mantenimento di legami famigliari e di solidarietà, e aumentando i livelli di ricatto e di violenza sulle persone senza documenti.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/harraga-puglia-2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\nPer rimanere informati su quanto accade intorno ai CPR pugliesi, seguite https://japrlekk.noblogs.org/",[961],{"field":108,"matched_tokens":962,"snippet":958,"value":959},[93,94],{"best_field_score":293,"best_field_weight":220,"fields_matched":211,"num_tokens_dropped":49,"score":964,"tokens_matched":20,"typo_prefix_score":49},"1733921019837546609",6637,{"collection_name":454,"first_q":72,"per_page":391,"q":72},11,["Reactive",969],{},["Set"],["ShallowReactive",972],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fLEmJe-B9HBvPsg_dnl3YCk25IDxSs-JfFntKMl-eUIs":-1},true,"/search?query=morte+sul+lavoro"]