","Olimpiadi Milano-Cortina 2026, Giochi Pericolosi","post",1668641344,[64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/milano-cortina-2026/","http://radioblackout.org/tag/montagna/","http://radioblackout.org/tag/olimpiadi/",[68,69,21],"milano cortina 2026","montagna",{"post_content":71,"post_title":76,"tags":79},{"matched_tokens":72,"snippet":74,"value":75},[73],"Olimpiadi","i vari punti critici delle \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> Invernali 2026 e della devastazione","A partire dalla presentazione di una giornata di analisi e controinformazione che si terrà all'Università Statale di Milano sabato 19 novembre, abbiamo toccato i vari punti critici delle \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> Invernali 2026 e della devastazione ambientale e urbana che la loro preparazione comporta: innanzitutto i grandi eventi in sé come elemento di governance della città, la liberalizzazione edilizia e il Decreto \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> che usano la deroga come strumento principale nel rilascio dei permessi a costruire per opere \"di interesse pubblico\", l'approccio alla montagna come terreno di conquista ed estrattivismo, la costruzione di infrastrutture che poi non hanno prospettive di riutilizzo dopo la fine della manifestazione (come insegnano Torino 2006 e l'Expo di Milano 2015, per citare due esempi vicini), l'impatto ambientale devastante dell'innevamento artificiale e della costruzione di strutture ricettive, e molto altro ancora. Ne abbiamo parlato con Luca del laboratorio politico OffTopic.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/olimpiadi.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":77,"snippet":78,"value":78},[73],"\u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> Milano-Cortina 2026, Giochi 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Questo rientra nella sensazione della Cina contro tutti che si sta vivendo nell'accelerazione di ritmi e tempi che caratterizzano la Cina; una sensazione che gli alleati degli Usa fanno di tutto per rinfocolare: le esercitazioni del quad (con a capo unità navali francesi (che nel Pacifico possiedono ancora Colonie!) per esempio sono episodi che confermano questo isolamento, almeno quanto le provocazioni cinesi sia in cielo (i sorvoli su Formosa, con il problema dei nanochip introvabili), sia in mare con le unità navali che non sono così innocue come Pechino vorrebbe far credere, ma transitano in acque contese.\r\n\r\nIl settore dei microchip prevede tagli per problemi inerenti all' ecologismo: anche le Filippine tentano il dialogo con tutti, ma è soprattutto il Giappone che sta tessendo nuovamente il suo rapporto con gli Usa, come si vedrà nella rassegna di Onde indopacifiche della prossima settimana con l'intervento di Marco Zappa.\r\n\r\nAnche il Vietnam però è molto vivace, nonostante il sistema sia molto legato e imbrigliato dai personaggi che rimangono al potere da decenni. Diamo conferma della etnicizzazione del conflitto in Myanmar, pur riportando dicerie non controllate che questa situazione faccia parte di un potenziale piano per la spartizione tra Mosca e Pechino delle spoglie birmane, percorse da guerre civili, pregiudizi etnici, lotte, bombardamenti a tappeto.\r\n\r\nE poi comincia già l'emersione di qualche dubbio che si riuscirà a far svolgere le Olimpiadi di un anno fa: nemmeno quest'anno pare che Tokyo sarà in grado di ospitare i giochi e Pyonyang ha annunciato che non parteciperà ai giochi olimpici... un disastro anche diplomatico almeno paragonabile alla tempesta abbattutasi su Timor L'Est\r\n\r\nSi conclude con un pezzo pakistano, introdotto da Sabrina.\r\n\r\n\"15 Censure mediatiche, nanochip e 5 cerchi\".\r\nhttps://youtu.be/PVHqUGTGf9E","17 Aprile 2021","2021-04-17 11:18:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Quad-meeting-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"171\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Quad-meeting-300x171.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Quad-meeting-300x171.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/04/Quad-meeting.jpeg 758w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Onde indopacifiche 15",1618658316,[159,160,66,161,162,163,164,165],"http://radioblackout.org/tag/giappone/","http://radioblackout.org/tag/justiceformyanmar/","http://radioblackout.org/tag/quad/","http://radioblackout.org/tag/taiwan/","http://radioblackout.org/tag/tokyo/","http://radioblackout.org/tag/whatshappeninginmyanmar/","http://radioblackout.org/tag/xinjiang/",[167,168,21,169,170,171,172,173],"giappone","justiceformyanmar","Quad","Taiwan","Tokyo","whatshappeninginmyanmar","Xinjiang",{"post_content":175,"tags":179},{"matched_tokens":176,"snippet":177,"value":178},[73],"riuscirà a far svolgere le \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> di un anno fa: nemmeno","https://youtu.be/i1FNLi5YraU\r\n\r\nDalle sonorità metalliche ai marchi \"lavorati\" in Xinjiang, che prevedono controcampagne governative per recuperare ogni magagna occidentale che torna utile per la propaganda che contrapponga il sistema cinese a quello americano, con cancellazione di brand da nascondere, evidenziando invece il razzismo delle forze dell'ordine americane. 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Gli abitanti si sono di nuovo trovati ostaggio della violenza di Stato, detenuti in casa fino alla fine del fuoco poliziesco. Lunedì 3 aprile hanno quindi deciso di mostrare la loro rabbia bloccando la strada principale del quartiere con un corteo spontaneo e intonando cori contro la polizia militare presente con un contingente sproporzionato. Questi ultimi omicidi di Stato non fanno altro che allungare una lunga lista di morte: 182 persone uccise dalla polizia nei soli primi due mesi dell'anno, una media di tre morti ammazzati al giorno.\r\n\r\n \r\n\r\nMorti ammazzati in una guerra razziale e di classe, la stragrande maggioranza sono infatti abitanti poveri delle favelas e delle periferie, afrodiscendenti. Archiviate le Olimpiadi e il piano di pacificazione delle favelas, è aumentato del 78% il numero (ufficiale) di persone uccise per mano della polizia militare e civile nei primi due mesi di quest'anno. Senza contare tutti gli omicidi di cui non esiste alcuna traccia, perchè a morire sono i corpi eccedenti del sistema, persone le cui esistenze sono negate e invisibilizzate perchè considerate rifiuti da parte dello Stato e della classe dominante che detiene il potere economico-politico dentro ed oltre le sue strutture.\r\n\r\n \r\n\r\nQuesta mattina abbiamo parlato dell'attuale ondata di violenza poliziesca in Brasile con Luigi Spera, giornalista freelance.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nViolenzaPoliziaRio","8 Aprile 2017","2017-04-12 14:30:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/índice-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/índice-300x169.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/índice-300x169.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/índice-768x432.jpeg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/índice-1024x576.jpeg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/04/índice.jpeg 1032w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Favelado bom é favelado morto: sempre più omicidi per mano della polizia in Brasile",1491682339,[220,221,66,222,223,224],"http://radioblackout.org/tag/brasile/","http://radioblackout.org/tag/favelas/","http://radioblackout.org/tag/pacificazione/","http://radioblackout.org/tag/polizia/","http://radioblackout.org/tag/rio/",[24,226,21,227,228,33],"favelas","pacificazione","polizia",{"post_content":230,"tags":234},{"matched_tokens":231,"snippet":232,"value":233},[73],"delle periferie, afrodiscendenti. 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Ogni nuova opera che realizziamo oggi – dalla controversa pista da bob di Cortina da 118 milioni di euro, ai nuovi impianti di innevamento artificiale della pista Stelvio di Bormio – è una ipoteca sul futuro dei territori che non potrà essere cancellata.”\r\nGli impatti non si limitano alle infrastrutture olimpiche. La trasformazione investe l’intero tessuto sociale: a Milano, interi quartieri stanno subendo processi di rapida gentrificazione con l’espulsione delle fasce popolari e la privatizzazione di tutti gli impianti sportivi, mentre nelle valli olimpiche l’esplosione degli affitti brevi sta accelerando l’espulsione delle comunità locali a favore di un turismo mordi e fuggi. “La montagna sta diventando un grande parco a tema dello sport invernale proprio mentre gli scienziati ci dicono che l’ultimo turista sugli sci arriverà nel 2040.”\r\n\r\nCon Alberto – Abo – Di Monte abbiamo fatto una cronaca delle varie iniziative dalle Alpi agli Appennini, dove la speculazione investe pesantemente territori preziosi e fragili. A Bormio, nonostante i divieti di fare cortei, presidi o semplici banchetti informativi, in tanti si sono mossi per la città attraversando il centro storico sino a raggiungere le colate di cemento degli impianti.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2024-02-11-reso-no-olilmp-abo.mp3\"][/audio]","11 Febbraio 2025","2025-02-11 16:22:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio-300x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio-300x300.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio-768x768.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio-690x690.jpg 690w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio-170x170.jpg 170w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/bormio.jpg 960w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Olimpiadi. 14 manifestazioni contro lo scempio",1739290964,[270,271,272,273],"http://radioblackout.org/tag/bormio/","http://radioblackout.org/tag/gentrification/","http://radioblackout.org/tag/momtagna-parco-giochi/","http://radioblackout.org/tag/olimpiadi-invenali-2026/",[275,276,277,278],"bormio","gentrification","momtagna parco giochi","olimpiadi invenali 2026",{"post_content":280,"post_title":284,"tags":287},{"matched_tokens":281,"snippet":282,"value":283},[73],"sono tenute manifestazioni contro le \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> invernali e il modello di","Sono 14 le località dove il 9 febbraio si sono tenute manifestazioni contro le \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> invernali e il modello di “sviluppo” di cui sono l’emblema.\r\nLe iniziative, che vi abbiamo presentato la scorsa settimana, sono state promosse dall’APE – Associazione Proletari Escursionisti e dall CIO – Comitato Insostenibili \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> hanno avuto un’ampia partecipazione.\r\nDicono i promotori:\r\n“Stiamo colonizzando il futuro delle prossime generazioni. 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A Bormio, nonostante i divieti di fare cortei, presidi o semplici banchetti informativi, in tanti si sono mossi per la città attraversando il centro storico sino a raggiungere le colate di cemento degli impianti.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/2024-02-11-reso-no-olilmp-abo.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":285,"snippet":286,"value":286},[73],"\u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark>. 14 manifestazioni contro lo scempio",[288,290,292,294],{"matched_tokens":289,"snippet":275},[],{"matched_tokens":291,"snippet":276},[],{"matched_tokens":293,"snippet":277},[],{"matched_tokens":295,"snippet":296},[21],"\u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> invenali 2026",[298,300,302],{"field":94,"matched_tokens":299,"snippet":286,"value":286},[73],{"field":97,"matched_tokens":301,"snippet":282,"value":283},[73],{"field":38,"indices":303,"matched_tokens":304,"snippets":306},[23],[305],[21],[296],578730123365187700,{"best_field_score":309,"best_field_weight":310,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":50,"score":311,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":50},"1108091338752",15,"578730123365187707",{"document":313,"highlight":339,"highlights":361,"text_match":307,"text_match_info":371},{"cat_link":314,"category":315,"comment_count":50,"id":316,"is_sticky":50,"permalink":317,"post_author":53,"post_content":318,"post_date":319,"post_excerpt":56,"post_id":316,"post_modified":320,"post_thumbnail":321,"post_thumbnail_html":322,"post_title":323,"post_type":61,"sort_by_date":324,"tag_links":325,"tags":332},[47],[49],"95357","http://radioblackout.org/2025/02/olimpiadi-le-terre-alte-bruciano/","L'impatto dei giochi olimpici invernali 2026 non è perimetrabile alle piste di gara. 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Il governo Cameron e l’amministrazione cittadina hanno allestito un’enorme macchina repressiva contro i guastafeste. Il dispiegamento di forze dell’ordine coinvolge più di 30 mila persone, di cui 7500 militari, con la città sorvegliata da elicotteri modello killer egg (già usati nella guerra in Somalia del 1993 e resi famosi dal film Black Hawk Down), missili terra-aria sui tetti, cani antiesplosivo, mezzi anfibi e fregate da guerra a spasso per il Tamigi, jet militari pronti a partire.\r\n\r\nLa polizia ha introdotto inoltre nuove misure cautelari, come l’Asbo (una specie del nostro Daspo per gli ultras) che vieterebbe l’accesso agli impianti sportivi del Villaggio Olimpico ed alle grandi cerimonie ospitate a Londra.\r\nIl primo a fare le spese dell’Olympic Asbo è stato (già ad aprile) Simon Moore, un militante anarchico che aveva partecipato alla protesta contro la costruzione di un impianto olimpico nell’est della città. Il provvedimento gli vieta anche di trovarsi vicino a eventi di importanza nazionale come il giubileo di diamante della regina e l’apertura ufficiale del Parlamento, con la minaccia di finire direttamente al carcere in caso di inosservanza del divieto.\r\nNel frattempo, è scattata anche l’operazione decoro. Sono state allestiti dei grandi tendoni dentro i quali saranno alloggiati senzatetto, ubriachi e tossicodipendenti ed anche se la prostituzione non è reato in Gran Bretagna, le retate contro le lavoratrici del sesso nelle zone del villaggio olimpico vanno avanti ormai da settimane. Insomma, di tutto e di più per non disturbare il sacro Spirito Olimpico… Ma davvero lo Spirito Olimpico è così meritevole?\r\n\r\nLe Olimpiadi nacquero nell’antica Grecia nel 776 a.C. e si tenevano ogni quattro anni nella città di Olimpia, dove continuarono a tenersi regolarmente per oltre dieci secoli per essere infine messe fuorilegge nel 393 d.C. dall’imperatore Teodosio I, assieme al Vescovo di Milano Ambrogio, dopo che il Cristianesimo era diventato la religione ufficiale dell’Impero Romano e i Giochi olimpici visti come una festa “pagana”. Fino a quando la Grecia non cadde sotto il dominio romano ed i Giochi non furono aperti anche a Romani, Fenici, Galli e altri popoli, la partecipazione era riservata a greci maschi liberi, che potessero vantare antenati greci (anche se si consideravano giochi “internazionali” poiché i partecipanti provenivano dalle varie città stato elleniche ed anche dalle colonie). Naturalmente, la necessità di dedicare molto tempo agli allenamenti permetteva solo ai membri delle famiglie più ricche di prendere in considerazione la partecipazione, ma i Giochi erano molto popolari tra i più poveri, dato che per tutta la loro durata venivano sospese le ostilità in tutta la Grecia durante la tregua chiamata Ekecheiria. Dopo quasi 15 secoli di interruzione, nel 1896 Pierre de Coubertin organizzò le Olimpiadi di Atene cambiando una serie di regole (potevano partecipare atleti di tutto il mondo, le olimpiadi si svolgevano in nazioni sempre diverse e dal 1900 avrebbero potuto partecipare anche le donne). Il barone Coubertin presentò il proprio progetto di resuscitare i giochi olimpici nel giugno del 1894, a Parigi, nel corso di un congresso di educazione fisica nel quale ci si sforzava di definire il concetto di «amatoriale». Coubertin era un politico estremamente nazionalista e interessato principalmente a questioni di pedagogia che contemplava con rabbia e dispiacere la decrepitezza e il degrado della capacità bellica francese, effetto della mancanza di addestramento e di capacità militari tra le truppe di leva. Nella stampa dell’epoca esisteva una vecchia formula, che diceva: «Waterloo non è stata conquistata sul campo di battaglia, ma sui campi sportivi di Eton». “L’educazione fisica della potente classe dirigente inglese aveva deciso le sorti della guerra,” ha scritto il saggista svedese Olov Enquist, “ più Coubertin rifletteva, più tutto questo gli pareva vero. La chiave della rivoluzione pedagogica si trovava proprio nella tradizione sportiva anglosassone. I francesi dovevano cominciare a fare altrettanto, praticando lo sport, per diventare imperialisti altrettanto valorosi. Coubertin (…) di fronte alle sempre più pressanti rivendicazioni rivoluzionarie della classe operaia pensava che sarebbe stato necessario offrire alla classe dei lavoratori nuove forme di rito, una specie di religione secolarizzata. Questa religione profana mondiale doveva servire a neutralizzare l’energia politica delle masse”. I primi Giochi si rivelarono un successo, ma i Giochi del 1900 (nella Parigi di de Coubertin) e del 1904 (a St. Louis) vennero inghiottiti dalle fiere internazionali all’interno delle quali si svolgevano, e ricevettero poca attenzione.\r\nDe Cubertin, comunque, non si perse d’animo e nel 1919, terminava la carneficina della Prima guerra mondiale, scrisse al Comitato internazionale olimpico: «Fatti recenti impongono nuove considerazioni. Lo sport è oramai l’ideale dei vincitori. È lo sport che ha permesso a Stati Uniti e Inghilterra le magnifiche improvvisazioni, e l’organizzazione di eserciti che non ci aspettavamo, prontissimi a prendere le armi. Dopo avere forgiato soldati tanto straordinari, l’atletismo ha saputo mantenere alto il loro valore nel combattimento, attenuando le loro sofferenze». Come dice Enquist, “ecco come si presentava l’idea olimpica, nuda, fredda, e corrotta. Lo sport come mezzo per ingrossare le fila degli eserciti, un mezzo di educazione paramilitare”. Le Olimpiadi degli anni Venti furono un crescente successo come partecipazione ed interesse del pubblico, ma il vero trionfo internazionale furono le olimpiadi del 1936 di Berlino. Il regime nazista in quella occasione mise in piedi una dimostrazione efficacissima, un rituale gigantesco che realizzava il sogno di De Coubertin dello sport come culto che legittima lo Stato e il sistema economico sulla base della loro efficacia. I giochi diedero grande prestigio a Hitler, anche perché fu proprio in occasione delle Olimpiadi del ’36 che i nazisti inaugurarono le prime trasmissioni televisive della Storia.\r\nDa allora TV e Olimpiadi sono una sorta di binomio inscindibile che ogni 4 anni diffonde quello spirito olimpico che è fatto di religione della sottomissione ed educazione paramilitare di massa.","1 Agosto 2012","A Londra sono in pieno svolgimento le Olimpiadi: le cronache parlano di gare e medaglie in un’orgia di esaltazione nazionalista in chiave “sportiva”.\r\nMa c’è l’altra faccia della medaglia, quella della repressione e del controllo, che stringono in una morsa la capitale britannica.\r\nIn perfetta sintonia con l’autentico “spirito olimpico” di Pierre De Coubertin. \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Robertino, autore di un articolo sul settimanale “Umanità Nova” di cui vi riportiamo alcuni stralci.\r\n\r\nLa capitale britannica è reduce da un 2011 che il quotidiano The Guardian ha definito “l’anno più caldo della storia londinese dalla fine della Seconda Guerra Mondiale”, riferendosi ai cortei studenteschi e sindacali che ne hanno attraversato incessantemente le strade, alle acampadas di Occupy London e ai violenti riot dello scorso agosto. 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Da allora TV e Olimpiadi sono una sorta di binomio inscindibile che ogni 4 anni diffonde quello spirito olimpico che è fatto di religione della sottomissione ed educazione paramilitare di massa.","2018-10-17 22:11:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/08/I’m-loving-it-artista-anonimo-Brighton-photo-by-Pogorita-586x204-200x110.jpg","Olimpiadi. 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Il governo Cameron e l’amministrazione cittadina hanno allestito un’enorme macchina repressiva contro i guastafeste. Il dispiegamento di forze dell’ordine coinvolge più di 30 mila persone, di cui 7500 militari, con la città sorvegliata da elicotteri modello killer egg (già usati nella guerra in Somalia del 1993 e resi famosi dal film Black Hawk Down), missili terra-aria sui tetti, cani antiesplosivo, mezzi anfibi e fregate da guerra a spasso per il Tamigi, jet militari pronti a partire.\r\n\r\nLa polizia ha introdotto inoltre nuove misure cautelari, come l’Asbo (una specie del nostro Daspo per gli ultras) che vieterebbe l’accesso agli impianti sportivi del Villaggio Olimpico ed alle grandi cerimonie ospitate a Londra.\r\nIl primo a fare le spese dell’Olympic Asbo è stato (già ad aprile) Simon Moore, un militante anarchico che aveva partecipato alla protesta contro la costruzione di un impianto olimpico nell’est della città. Il provvedimento gli vieta anche di trovarsi vicino a eventi di importanza nazionale come il giubileo di diamante della regina e l’apertura ufficiale del Parlamento, con la minaccia di finire direttamente al carcere in caso di inosservanza del divieto.\r\nNel frattempo, è scattata anche l’operazione decoro. Sono state allestiti dei grandi tendoni dentro i quali saranno alloggiati senzatetto, ubriachi e tossicodipendenti ed anche se la prostituzione non è reato in Gran Bretagna, le retate contro le lavoratrici del sesso nelle zone del villaggio olimpico vanno avanti ormai da settimane. Insomma, di tutto e di più per non disturbare il sacro Spirito Olimpico… Ma davvero lo Spirito Olimpico è così meritevole?\r\n\r\nLe \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> nacquero nell’antica Grecia nel 776 a.C. e si tenevano ogni quattro anni nella città di Olimpia, dove continuarono a tenersi regolarmente per oltre dieci secoli per essere infine messe fuorilegge nel 393 d.C. dall’imperatore Teodosio I, assieme al Vescovo di Milano Ambrogio, dopo che il Cristianesimo era diventato la religione ufficiale dell’Impero Romano e i Giochi olimpici visti come una festa “pagana”. Fino a quando la Grecia non cadde sotto il dominio romano ed i Giochi non furono aperti anche a Romani, Fenici, Galli e altri popoli, la partecipazione era riservata a greci maschi liberi, che potessero vantare antenati greci (anche se si consideravano giochi “internazionali” poiché i partecipanti provenivano dalle varie città stato elleniche ed anche dalle colonie). Naturalmente, la necessità di dedicare molto tempo agli allenamenti permetteva solo ai membri delle famiglie più ricche di prendere in considerazione la partecipazione, ma i Giochi erano molto popolari tra i più poveri, dato che per tutta la loro durata venivano sospese le ostilità in tutta la Grecia durante la tregua chiamata Ekecheiria. Dopo quasi 15 secoli di interruzione, nel 1896 Pierre de Coubertin organizzò le \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> di Atene cambiando una serie di regole (potevano partecipare atleti di tutto il mondo, le \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> si svolgevano in nazioni sempre diverse e dal 1900 avrebbero potuto partecipare anche le donne). Il barone Coubertin presentò il proprio progetto di resuscitare i giochi olimpici nel giugno del 1894, a Parigi, nel corso di un congresso di educazione fisica nel quale ci si sforzava di definire il concetto di «amatoriale». Coubertin era un politico estremamente nazionalista e interessato principalmente a questioni di pedagogia che contemplava con rabbia e dispiacere la decrepitezza e il degrado della capacità bellica francese, effetto della mancanza di addestramento e di capacità militari tra le truppe di leva. Nella stampa dell’epoca esisteva una vecchia formula, che diceva: «Waterloo non è stata conquistata sul campo di battaglia, ma sui campi sportivi di Eton». “L’educazione fisica della potente classe dirigente inglese aveva deciso le sorti della guerra,” ha scritto il saggista svedese Olov Enquist, “ più Coubertin rifletteva, più tutto questo gli pareva vero. La chiave della rivoluzione pedagogica si trovava proprio nella tradizione sportiva anglosassone. I francesi dovevano cominciare a fare altrettanto, praticando lo sport, per diventare imperialisti altrettanto valorosi. Coubertin (…) di fronte alle sempre più pressanti rivendicazioni rivoluzionarie della classe operaia pensava che sarebbe stato necessario offrire alla classe dei lavoratori nuove forme di rito, una specie di religione secolarizzata. Questa religione profana mondiale doveva servire a neutralizzare l’energia politica delle masse”. I primi Giochi si rivelarono un successo, ma i Giochi del 1900 (nella Parigi di de Coubertin) e del 1904 (a St. Louis) vennero inghiottiti dalle fiere internazionali all’interno delle quali si svolgevano, e ricevettero poca attenzione.\r\nDe Cubertin, comunque, non si perse d’animo e nel 1919, terminava la carneficina della Prima guerra mondiale, scrisse al Comitato internazionale olimpico: «Fatti recenti impongono nuove considerazioni. Lo sport è oramai l’ideale dei vincitori. È lo sport che ha permesso a Stati Uniti e Inghilterra le magnifiche improvvisazioni, e l’organizzazione di eserciti che non ci aspettavamo, prontissimi a prendere le armi. Dopo avere forgiato soldati tanto straordinari, l’atletismo ha saputo mantenere alto il loro valore nel combattimento, attenuando le loro sofferenze». Come dice Enquist, “ecco come si presentava l’idea olimpica, nuda, fredda, e corrotta. Lo sport come mezzo per ingrossare le fila degli eserciti, un mezzo di educazione paramilitare”. Le \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> degli anni Venti furono un crescente successo come partecipazione ed interesse del pubblico, ma il vero trionfo internazionale furono le \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> del 1936 di Berlino. Il regime nazista in quella occasione mise in piedi una dimostrazione efficacissima, un rituale gigantesco che realizzava il sogno di De Coubertin dello sport come culto che legittima lo Stato e il sistema economico sulla base della loro efficacia. I giochi diedero grande prestigio a Hitler, anche perché fu proprio in occasione delle \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> del ’36 che i nazisti inaugurarono le prime trasmissioni televisive della Storia.\r\nDa allora TV e \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> sono una sorta di binomio inscindibile che ogni 4 anni diffonde quello spirito olimpico che è fatto di religione della sottomissione ed educazione paramilitare di massa.",{"matched_tokens":449,"snippet":450,"value":450},[73],"\u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark>. 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I bersagli preferiti dalla polizia dal grilletto facile sono infatti giovani, poveri e persone di colore. ) ma anche per il sessismo più o meno esplicito che ha caratterizzato molti se non moltissimi degli articoli diffusi dai media mainstream. Abbiamo cercato con questo approfondimento di raccontarvene alcuni, che mettono in evidenza quanto la bravura, i sacrifici, le fatiche e gli onori delle atlete siano passati assolutamente in secondo piano a fronte di un'attenzione tutta puntata sul loro aspetto fisico piuttosto che sulle loro vite private.\r\nPer la rubrica \"Storie di donne\": Storie di donne olimpiche. 1926-2016. Dall’impresa di Gertrude Ederle, che il 6 agosto di novant'anni fa attraversò la Manica a nuoto strappando il record a un uomo, alle atlete delle Olimpiadi di Rio.\r\nPer la rubrica \"Donne in arte\": Hedy Lamarr, attrice e inventrice austriaca naturalizzata statunitense. Dopo l'esordio nell'industria cinematografica austriaca, e preceduta dalla fama di scandalo del film cecoslovacco Extase, si trasferisce a Hollywood per allontanarsi dal nazismo. Divenuta una delle dive del cinema americano, viene in genere relegata a ruoli di poca sostanza, trasformandosi in un'icona di bellezza esotica e straniera. Soltanto agli inizi del ventunesimo secolo si è conosciuto il ruolo di Hedy Lamarr, ex studentessa di ingegneria a Vienna, come inventrice; desiderosa di contribuire alla lotta contro il nazismo, sviluppò un sistema di guida a distanza per siluri. Praticamente ignorato durante la Seconda guerra mondiale dalla Marina USA, il brevetto è alla base della tecnologia di trasmissione segnale spread spectrum, usata nella telefonia e nelle reti wireless.\r\nPer riascoltare la puntata:\r\nil-colpo-della-strega_19sett_primaparte\r\nil-colpo-della-strega_19sett_secondaparte","21 Settembre 2016","2018-10-24 17:34:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/09/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-200x110.jpg","Sessismo olimpico: i podcast de Il colpo della strega (19sett2016)",1474465949,[220,485,486,487,66,488,489,490],"http://radioblackout.org/tag/gertrude-ederle/","http://radioblackout.org/tag/hedy-lamarr/","http://radioblackout.org/tag/media-mainstream/","http://radioblackout.org/tag/sessismo/","http://radioblackout.org/tag/sport/","http://radioblackout.org/tag/wifi/",[24,492,493,494,21,495,405,496],"Gertrude Ederle","Hedy Lamarr","media mainstream","sessismo","wifi",{"post_content":498,"tags":502},{"matched_tokens":499,"snippet":500,"value":501},[21],"Le \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> che si sono svolte quest'estate","Le \u003Cmark>olimpiadi\u003C/mark> che si sono svolte quest'estate in Brasile si sono portate dietro una scia di polemiche...prima di tutto per i costi sostenuti (a fronte di un un livello di povertà assoluta da parte della maggioranza della popolazione), per gli interventi di pulizia etnica avvenuti nelle strade dei quartieri più poveri (secondo il Comitato Onu sui diritti dell’infanzia la polizia avrebbe ucciso bambini e adolescenti per “ripulire” le metropoli, e soprattutto Rio de Janeiro. 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Seguendo il tema del mese, abbiamo declinato il rapporto tra grandi eventi e montagna nel nostro territorio a partire dalle Olimpiadi di Torino 2006.\r\n\r\nNella prima parte con un compagno delle Alpi Occidentali, abbiamo ripercorso i movimenti di opposizione al grande evento: dalla resistenza alla pacificazione cittadina all'intralcio al passaggio della fiamma olimpica. L'opposizione era anche contro quello che sarebbero stati segni indelebili sulle montagne piemontesi dal punto di vista sociale, economico, ma anche fisico, ambientale e infrastrutturale.\r\n\r\nNella seconda parte, proprio gli impianti sportivi inutili diventano i protagonisti dalle fasi di progettazione a ciò che ne resta: cattedrali nel deserto abbandonate da decenni e in una costante fase di riprogrammazione senza sbocchi. Non solo la montagna porta ancora le ferite dell'evento olimpico.\r\n\r\nAnche le città sono segnate dall'indebitamento e dalla speculazione immobiliare, dalla necessità di svendere e ridimensionare patrimonio pubblico dal welfare agli impianti sportivi di base. 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Seguendo il tema del mese, abbiamo declinato il rapporto tra grandi eventi e montagna nel nostro territorio a partire dalle \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> di Torino 2006.\r\n\r\nNella prima parte con un compagno delle Alpi Occidentali, abbiamo ripercorso i movimenti di opposizione al grande evento: dalla resistenza alla pacificazione cittadina all'intralcio al passaggio della fiamma olimpica. L'opposizione era anche contro quello che sarebbero stati segni indelebili sulle montagne piemontesi dal punto di vista sociale, economico, ma anche fisico, ambientale e infrastrutturale.\r\n\r\nNella seconda parte, proprio gli impianti sportivi inutili diventano i protagonisti dalle fasi di progettazione a ciò che ne resta: cattedrali nel deserto abbandonate da decenni e in una costante fase di riprogrammazione senza sbocchi. 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Su questo in chiusura della puntata abbiamo fatto con Luca del Laboratorio Off-Topic di Milano - che fa parte del Comitato Insostenibili \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> - un parallelismo tra Torino e Milano, che vede già in pieno sviluppo le dinamiche del grande evento olimpico.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/ponte-radio-28febbraio.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer scaricare l'audio",{"matched_tokens":577,"snippet":578,"value":578},[73],"Ponte Radio: \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> vent'anni dopo - Lotte, opere inutili e debito",[580,582],{"field":94,"matched_tokens":581,"snippet":578,"value":578},[73],{"field":97,"matched_tokens":583,"snippet":574,"value":575},[73],{"best_field_score":309,"best_field_weight":310,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":50,"score":557,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":50},{"document":586,"highlight":600,"highlights":608,"text_match":307,"text_match_info":613},{"comment_count":50,"id":587,"is_sticky":50,"permalink":588,"podcastfilter":589,"post_author":591,"post_content":592,"post_date":593,"post_excerpt":56,"post_id":587,"post_modified":594,"post_thumbnail":595,"post_title":596,"post_type":434,"sort_by_date":597,"tag_links":598,"tags":599},"90576","http://radioblackout.org/podcast/macerie-su-macerie-podcast-17-6-24-repulisti-sociale-sulle-olimpiadi-parigine-2024/",[590],"Macerie su macerie","macerie su macerie","Più di 12mila persone sgomberate da Parigi negli ultimi tredici mesi, quartieri periferici in cui sta avvenendo un vero e proprio saccheggio di spazio per le nuove mega costruzioni sportive, un dispositivo di sicurezza urbana formato da migliaia di forze dell'ordine e nuove tecnologie di videosorveglianza, leggi ad hoc.\r\n\r\nIn vista delle Olimpiadi parigine di luglio nella capitale si mette in scena, ancor prima delle fantasmagorie dei \"grandi eventi\" internazionali, il volto più spietato delle politiche per il profitto urbano in un periodo di crisi bellica e dell'establishment francese.\r\n\r\nNe parliamo con una compagna di Saccage 2024:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/saccage2024podcast.mp3\"][/audio]","18 Giugno 2024","2024-06-24 19:10:29","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/saccage-200x110.png","Macerie su Macerie - PODCAST 17/6/24/ - Repulisti sociale: sulle Olimpiadi parigine 2024",1718709418,[438],[409],{"post_content":601,"post_title":605},{"matched_tokens":602,"snippet":603,"value":604},[73],"ad hoc.\r\n\r\nIn vista delle \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> parigine di luglio nella capitale","Più di 12mila persone sgomberate da Parigi negli ultimi tredici mesi, quartieri periferici in cui sta avvenendo un vero e proprio saccheggio di spazio per le nuove mega costruzioni sportive, un dispositivo di sicurezza urbana formato da migliaia di forze dell'ordine e nuove tecnologie di videosorveglianza, leggi ad hoc.\r\n\r\nIn vista delle \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> parigine di luglio nella capitale si mette in scena, ancor prima delle fantasmagorie dei \"grandi eventi\" internazionali, il volto più spietato delle politiche per il profitto urbano in un periodo di crisi bellica e dell'establishment francese.\r\n\r\nNe parliamo con una compagna di Saccage 2024:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/06/saccage2024podcast.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":606,"snippet":607,"value":607},[73],"Macerie su Macerie - PODCAST 17/6/24/ - Repulisti sociale: sulle \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> parigine 2024",[609,611],{"field":94,"matched_tokens":610,"snippet":607,"value":607},[73],{"field":97,"matched_tokens":612,"snippet":603,"value":604},[73],{"best_field_score":309,"best_field_weight":310,"fields_matched":30,"num_tokens_dropped":50,"score":557,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":50},{"document":615,"highlight":625,"highlights":629,"text_match":307,"text_match_info":632},{"comment_count":50,"id":616,"is_sticky":50,"permalink":617,"podcastfilter":618,"post_author":53,"post_content":619,"post_date":564,"post_excerpt":56,"post_id":616,"post_modified":620,"post_thumbnail":56,"post_title":621,"post_type":434,"sort_by_date":622,"tag_links":623,"tags":624},"96102","http://radioblackout.org/podcast/ponteradio-olimpiadi-20-anni-dopo-lotte-opere-inutili-e-debito/",[389,393,69,26,15],"Puntata del 28 febbraio di Ponte Radio a cura di Radio Blackout. Nel mese a tema \"grandi eventi e montagna\", abbiamo fatto un percorso sull'esperienza olimpica nelle nostre valli e nella nostra città di Torino 2006. Per prima cosa con un compagno delle Alpi occidentali, abbiamo ricostruito le lotte di opposizione all'evento a metà anni 2000 dall'opposizione alla pacificazione cittadina al passaggio della fiaccola olimpica. Nella seconda parte, le opere inutili lasciate in eredità alla montagna - come la pista da bob di Cesana - sono le protagoniste. Impianti costosi, ormai abbandonati e in cerca di un nuovo utilizzo da decenni.\r\n\r\nNella terza parte abbiamo approfondito il rapporto con la città di questi eventi tra debito e speculazione immobiliare. Con Luca del laboratorio Off-Topic di Milano abbiamo ricostruito un parallelo tra quanto successo a Torino a partire dall'evento olimpico e quanto sta succedendo nel capoluogo lombardo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/ponte-radio-28febbraio.mp3\"][/audio]","2025-03-04 13:06:28","PonteRadio: Olimpiadi 20 anni dopo - Lotte, opere inutili e debito",1741093588,[],[],{"post_title":626},{"matched_tokens":627,"snippet":628,"value":628},[73],"PonteRadio: \u003Cmark>Olimpiadi\u003C/mark> 20 anni dopo - Lotte, opere inutili e debito",[630],{"field":94,"matched_tokens":631,"snippet":628,"value":628},[73],{"best_field_score":309,"best_field_weight":310,"fields_matched":104,"num_tokens_dropped":50,"score":633,"tokens_matched":104,"typo_prefix_score":50},"578730123365187705",6637,{"collection_name":434,"first_q":21,"per_page":14,"q":21},["Reactive",637],{},["Set"],["ShallowReactive",640],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fZcmDqKr-BWTubhWeBDQOd7vQpjbuqv9Y9YZvuGnjpeE":-1},true,"/search?query=olimpiadi"]