","Favelado bom é favelado morto: sempre più omicidi per mano della polizia in Brasile","post",1491682339,[61,62,63,64,65,66],"http://radioblackout.org/tag/brasile/","http://radioblackout.org/tag/favelas/","http://radioblackout.org/tag/olimpiadi/","http://radioblackout.org/tag/pacificazione/","http://radioblackout.org/tag/polizia/","http://radioblackout.org/tag/rio/",[26,17,68,19,69,70],"olimpiadi","polizia","Rio",{"post_content":72,"tags":77},{"matched_tokens":73,"snippet":75,"value":76},[74],"Pacificazione","UPP (Unità di Polizia di \u003Cmark>Pacificazione\u003C/mark>) di Rio de Janeiro hanno","Lo scorso fine settimana, i poliziotti della UPP (Unità di Polizia di \u003Cmark>Pacificazione\u003C/mark>) di Rio de Janeiro hanno condotto un'ennesima operazione repressiva, questa volta nella favela Morro dos Macacos, periferia nord della metropoli, che si è conclusa con la morte di tre persone e almeno due feriti. Gli abitanti si sono di nuovo trovati ostaggio della violenza di Stato, detenuti in casa fino alla fine del fuoco poliziesco. Lunedì 3 aprile hanno quindi deciso di mostrare la loro rabbia bloccando la strada principale del quartiere con un corteo spontaneo e intonando cori contro la polizia militare presente con un contingente sproporzionato. Questi ultimi omicidi di Stato non fanno altro che allungare una lunga lista di morte: 182 persone uccise dalla polizia nei soli primi due mesi dell'anno, una media di tre morti ammazzati al giorno.\r\n\r\n \r\n\r\nMorti ammazzati in una guerra razziale e di classe, la stragrande maggioranza sono infatti abitanti poveri delle favelas e delle periferie, afrodiscendenti. Archiviate le Olimpiadi e il piano di \u003Cmark>pacificazione\u003C/mark> delle favelas, è aumentato del 78% il numero (ufficiale) di persone uccise per mano della polizia militare e civile nei primi due mesi di quest'anno. Senza contare tutti gli omicidi di cui non esiste alcuna traccia, perchè a morire sono i corpi eccedenti del sistema, persone le cui esistenze sono negate e invisibilizzate perchè considerate rifiuti da parte dello Stato e della classe dominante che detiene il potere economico-politico dentro ed oltre le sue strutture.\r\n\r\n \r\n\r\nQuesta mattina abbiamo parlato dell'attuale ondata di violenza poliziesca in Brasile con Luigi Spera, giornalista freelance.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\nViolenzaPoliziaRio",[78,80,82,84,87,89],{"matched_tokens":79,"snippet":26},[],{"matched_tokens":81,"snippet":17},[],{"matched_tokens":83,"snippet":68},[],{"matched_tokens":85,"snippet":86},[19],"\u003Cmark>pacificazione\u003C/mark>",{"matched_tokens":88,"snippet":69},[],{"matched_tokens":90,"snippet":70},[],[92,97],{"field":35,"indices":93,"matched_tokens":94,"snippets":96},[14],[95],[19],[86],{"field":98,"matched_tokens":99,"snippet":75,"value":76},"post_content",[74],578730123365712000,{"best_field_score":102,"best_field_weight":103,"fields_matched":21,"num_tokens_dropped":47,"score":104,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":47},"1108091339008",13,"578730123365711978",1,{"document":107,"highlight":125,"highlights":141,"text_match":100,"text_match_info":150},{"cat_link":108,"category":109,"comment_count":47,"id":110,"is_sticky":47,"permalink":111,"post_author":50,"post_content":112,"post_date":113,"post_excerpt":53,"post_id":110,"post_modified":114,"post_thumbnail":53,"post_thumbnail_html":53,"post_title":115,"post_type":58,"sort_by_date":116,"tag_links":117,"tags":121},[44],[46],"23505","http://radioblackout.org/2014/06/brasile-lesplosione-sociale-bussa-alle-porte-della-copa/"," \r\n\r\nPaese di grandi contraddizioni: cerchiamo di accennarne ad alcune.\r\n\r\nCi sono settori che si oppongono allo spreco della Copa, al di là della mobilitazione della classe media: per esempio gli insegnanti... ma addirittura lo sciopero dei poliziotti, che ha dato preoccupazioni anche alla gente, terrorizzata dai poliziotti, ma paradossalmente resa insicura pensando ai narcos: i salari sono stati aumentati proprio oggi (lo spavento era collegato alla enorme corruzione dei poliziotti sottopagati) e possono proseguire i patti di pacificazione che regolano la vita delle favelas e le impressionanti esibizioni di forza e repressione, di convivenza e di \"traffico\": un clima di estrema tensione. Altro aspetto riguarda il pattume con puzze spropositate, condizioni sanitarie disperate, fogne a cielo aperto, autobotti di acqua una volta ogni due settimane... ma è soprattutto nei campus universitari che si può trovare ancora qualche resistenza, da cui potranno uscire manifestazioni e scontri duri: alcune manifestazioni sono già indette (in particolare il 12 giugno a San Paolo per l'inaugurazione e poi per la finale al Maracanà).\r\n\r\nSentiamo da Stefano cosa significa vivere in una favela fatta di amianto alle pendici di una montagna solcata dal rio Maracanà, su cui svettano le antenne di Red Globo, il vero cancro, una droga accesa nella notte carioca\r\n\r\nstefano_rio","5 Giugno 2014","2014-06-09 13:54:18","Brasile: l'esplosione sociale bussa alle porte della Copa",1401970114,[118,119,62,120,64],"http://radioblackout.org/tag/brasil/","http://radioblackout.org/tag/dilma/","http://radioblackout.org/tag/globo/",[122,123,17,124,19],"brasil","dilma","globo",{"post_content":126,"tags":130},{"matched_tokens":127,"snippet":128,"value":129},[19],"possono proseguire i patti di \u003Cmark>pacificazione\u003C/mark> che regolano la vita delle"," \r\n\r\nPaese di grandi contraddizioni: cerchiamo di accennarne ad alcune.\r\n\r\nCi sono settori che si oppongono allo spreco della Copa, al di là della mobilitazione della classe media: per esempio gli insegnanti... ma addirittura lo sciopero dei poliziotti, che ha dato preoccupazioni anche alla gente, terrorizzata dai poliziotti, ma paradossalmente resa insicura pensando ai narcos: i salari sono stati aumentati proprio oggi (lo spavento era collegato alla enorme corruzione dei poliziotti sottopagati) e possono proseguire i patti di \u003Cmark>pacificazione\u003C/mark> che regolano la vita delle favelas e le impressionanti esibizioni di forza e repressione, di convivenza e di \"traffico\": un clima di estrema tensione. 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Perché ancora non si è soddisfatti della redistribuzione del potere e delle terre.\r\n\r\nE anche all'estero non sono pochi i conflitti che si accumulano alle porte del Corno d'Africa. 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L’accordo verrà formalizzato a Washington il 27 giugno.\r\nL’accordo, mediato da Stati Uniti e Qatar, prevede il rispetto reciproco della sovranità elle due nazioni, il cessate il fuoco, il disimpegno militare, il disarmo e lo smantellamento dei gruppi armati. Rimane aperta la questione riguardante il futuro dell’M23, gruppo paramilitare congolese ma sostenuto dal Rwanda che destabilizza il la regione orientale della RDC da anni, basti ricordare l’occupazione di Goma dello scorso inverno. Come sempre quando si parla di conflitti in questa regione, il commercio delle cosiddette Terre Rare ricopre un ruolo da protagonista: gli USA infatti, attraverso il lo ruolo di mediatori, sono in realtà a caccia di accordi commerciali sulle Terre Rare che possano indebolire l’egemonia cinese in quel campo. Ne parliamo con Andrea Spinelli Barrile, africanistica e cofondatore di Slow News.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/CongoRuwandaAccordi.mp3\"][/audio]","20 Giugno 2025","2025-06-24 17:59:30","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/congo-200x110.png","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/congo-300x200.png\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/congo-300x200.png 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/congo-1024x683.png 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/congo-768x512.png 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/congo-1536x1024.png 1536w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/06/congo-2048x1366.png 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Conflitto RDC-Rwanda: prove di pacificazione",1750440218,[244,245,246,247],"http://radioblackout.org/tag/conflitto/","http://radioblackout.org/tag/congo/","http://radioblackout.org/tag/kivu/","http://radioblackout.org/tag/ruanda/",[30,249,250,251],"congo","kivu","Ruanda",{"post_title":253},{"matched_tokens":254,"snippet":255,"value":255},[19],"Conflitto RDC-Rwanda: prove di \u003Cmark>pacificazione\u003C/mark>",[257],{"field":221,"matched_tokens":258,"snippet":255,"value":255},[19],{"best_field_score":227,"best_field_weight":228,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":47,"score":260,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":47},"578730123365187705",{"document":262,"highlight":287,"highlights":291,"text_match":225,"text_match_info":294},{"cat_link":263,"category":265,"comment_count":47,"id":267,"is_sticky":47,"permalink":268,"post_author":50,"post_content":269,"post_date":270,"post_excerpt":53,"post_id":267,"post_modified":271,"post_thumbnail":272,"post_thumbnail_html":273,"post_title":274,"post_type":58,"sort_by_date":275,"tag_links":276,"tags":282},[264],"http://radioblackout.org/category/notizie/",[266],"Blackout Inside","42605","http://radioblackout.org/2017/06/attentato-a-bogota-tra-ristrutturazione-del-mercato-delle-droghe-e-pacificazione-con-la-guerriglia/","Tre donne sono morte e 11 persone sono rimaste ferite sabato pomeriggio in un attentato dinamitardo a Bogotà. L’esplosione si è verificata attorno alle 17 locali nei bagni delle donne di un affollato centro commerciale. Nessuna rivendicazione è arrivata, mentre l’attenzione si è subito concentrata sull’ELN (Esercito di Liberazione Nazionale) che però ha immediatamente respinto le accuse e condannato l’attacco. Il 17 maggio è iniziato il secondo turno dei negoziati di pace tra ELN e governo colombiano. In realtà il piano pilota di sminamento umanitario, il cui accordo era stato raggiunto nel primo turno di colloqui, non è ancora stato messo in pratica. E' poi evidente l’assimetria dei rapporti del governo con le FARC-EP e di quelli con l’ELN. Lo scorso primo giugno Pablo Beltrán, capo della delegazione dell’ELN, aveva affermato che le elezioni generali del 2018 potrebbero rendere difficile la dinamica dei negoziati con il governo. Il Centro Democrático dell’ex presidente Álvaro Uribe (2002-2010) ha già chiesto al presidente Manuel Santos di sospendere i colloqui con l’ELN e nel caso in cui dovesse vincere le elezioni lo farà sicuramente, oltre a riformulare gli accordi raggiunti con le FARC-EP.\r\n\r\n \r\n\r\nInterna alle dinamiche di potere del paese è la ristrutturazione di un mercato estremamente lucroso all'interno del sistema economico, ovvero il traffico di droga, che vede la stretta connessione tra attività ed interessi di narcotrafficanti, imprenditori, politici, procuratori e forze armate. Si è esaurito il modello dei superpotenti monopoli del narcotraffico colombiano, strutturato in grandi organizzazioni molto gerarchizzate e localizzate in specifici punti geografici. Oggi la struttura del traffico di droga è reticolare e vede la presenza di nuovi gruppi, piu’ piccoli e specializzati. Nessuno controlla l'intera filiera del traffico di cocaina, mentre cresce il condizionamento dei cartelli messicani in tutto il paese. Gli accordi di pace e l'uscita della guerriglia dal business hanno segnato un'ulteriore trasformazione del mercato delle droghe. Una costante resta il legame tra organizzazioni di narcotrafficanti, forza pubblica e personaggi della politica.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta l'intervista con Cristina Vargas, antropologa colombiana da molti anni a Torino:\r\n\r\ncolombia","23 Giugno 2017","2017-06-27 17:15:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/colombia2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/colombia2-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/colombia2-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/colombia2.jpg 620w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Attentato a Bogotà, tra ristrutturazione del mercato delle droghe e pacificazione con la guerriglia",1498219608,[277,278,279,280,281],"http://radioblackout.org/tag/attentato/","http://radioblackout.org/tag/colombia/","http://radioblackout.org/tag/eln/","http://radioblackout.org/tag/farc/","http://radioblackout.org/tag/narcotraffico/",[32,283,284,285,286],"Colombia","eln","FARC","narcotraffico",{"post_title":288},{"matched_tokens":289,"snippet":290,"value":290},[19],"Attentato a Bogotà, tra ristrutturazione del mercato delle droghe e \u003Cmark>pacificazione\u003C/mark> con la guerriglia",[292],{"field":221,"matched_tokens":293,"snippet":290,"value":290},[19],{"best_field_score":227,"best_field_weight":228,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":47,"score":260,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":47},6646,{"collection_name":58,"first_q":19,"per_page":297,"q":19},6,{"facet_counts":299,"found":228,"hits":349,"out_of":498,"page":105,"request_params":499,"search_cutoff":36,"search_time_ms":144},[300,325],{"counts":301,"field_name":322,"sampled":36,"stats":323},[302,304,306,308,310,312,314,316,318,320],{"count":144,"highlighted":303,"value":303},"anarres",{"count":21,"highlighted":305,"value":305},"torino",{"count":21,"highlighted":307,"value":307},"Harraga",{"count":21,"highlighted":309,"value":309},"montagna",{"count":21,"highlighted":311,"value":311},"grandi eventi",{"count":21,"highlighted":313,"value":313},"Milano-Cortina 2026",{"count":21,"highlighted":315,"value":315},"Bello come una prigione che brucia",{"count":105,"highlighted":317,"value":317},"ponte radio",{"count":105,"highlighted":319,"value":319},"olimpiadi invernali",{"count":105,"highlighted":321,"value":321},"I Bastioni di Orione","podcastfilter",{"total_values":324},10,{"counts":326,"field_name":35,"sampled":36,"stats":347},[327,329,331,333,335,337,339,341,343,345],{"count":21,"highlighted":328,"value":328},"cpr",{"count":21,"highlighted":330,"value":330},"war on migrants",{"count":105,"highlighted":332,"value":332},"Finzi",{"count":105,"highlighted":334,"value":334},"convegno",{"count":105,"highlighted":336,"value":336},"Giordana",{"count":105,"highlighted":338,"value":338},"Cucchiarelli",{"count":105,"highlighted":340,"value":340},"reggio emilia",{"count":105,"highlighted":342,"value":342},"piazza fontana",{"count":105,"highlighted":344,"value":344},"Luigi Calabresi",{"count":105,"highlighted":346,"value":346},"strage della memoria",{"total_values":348},39,[350,377,410,434,456,476],{"document":351,"highlight":369,"highlights":373,"text_match":225,"text_match_info":376},{"comment_count":47,"id":352,"is_sticky":47,"permalink":353,"podcastfilter":354,"post_author":355,"post_content":356,"post_date":357,"post_excerpt":53,"post_id":352,"post_modified":358,"post_thumbnail":359,"post_title":360,"post_type":361,"sort_by_date":362,"tag_links":363,"tags":366},"98617","http://radioblackout.org/podcast/ponte-radio-6-giugno-2025-pacificazione-delle-lotte-sul-lavoro-e-focolai-di-resistenza-conduce-radio-blackout/",[317],"fritturamista","In questa puntata del Ponte Radio a tema lavoro proposta da Radio Blackout, con le redazioni di Frittura Mista alias Radio Fabbrica e L'info di Blackout, abbiamo ripercorso le origini di quei gangli istituzionali atti a depotenziare in tutti i modi le lotte sindacali e non, passando da lotte sul territorio torinese fino a questioni di carattere nazionale. 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Le conseguenze non possono che essere le risposte reciproche più violente dalla creazione del Bangla Desh dal Pakistan Orientale.\r\nE a fronte di un evento di portata così storica le reazioni internazionali o i tentativi di interposizione per arrivare a una pacificazione dell’area sono risibili da parte di tutte le potenze globali, peraltro difficilmente potrebbero venire accettate dai rispettivi nazionalismi dei contendenti. La Cina si è offerte come mediatrice, appalesando un interesse precipuo alla composizione del conflitto, benché sia chiaro che l’interesse di Pechino è il mantenimento del territorio pakistano, storico alleato e indispensabile corridoio per la Belt Road Initiative; facendo da contrappeso all’immediato sostegno di Israele alla rappresaglia indiana, tanto assimilabile alla reazione assassina dell’entità sionista a Gaza.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/7IBzky3YF9FknUxHEN6yWV?si=bHv964OURDqoJY5k3qRDSA\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Innesco-e-propaganda-in-Kashmir_Miavaldi.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer ascoltare i podcast sull'Estremo oriente si trovano qui\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nTusk partecipa ai summit sul destino della guerra con Merz e Macron, a dimostrazione della sua potenza militare che sfida la preminenza europea dei due partner, esaltando il nazionalismo di matrice romantica mai realmente venuto meno al paese, che negli ultimi 2/3 decenni ha raddoppiato il pil e livellato i tassi di povertà delle componenti sociali. Sottoposto questo paesaggio ad Alessandro Ajres, ci ha fatto notare come questo sia potuto accadere in seguito all’alternanza al potere dei rappresentanti della sacca rurale retriva e conservatrice che vota l'estrema destra del PiS e di quelli del centro destra liberal-conservatore che trova i propri consensi nelle metropoli e nei bacini minerari e navali. La matrice militare e reazionaria – sempre meno sfumata in entrambi i campi dalla forza della chiesa cattolica, che ha disperso la potenza data dal fanatismo dei tempi wojtyliani – si fonda su una produzione industriale a basso costo, e l’importanza della posizione geografica, che la pone tra quegli stati europei a ridosso del confine con i territori controllati da Mosca che cavalcano le paure dell’orso russo e le fomentano per spostare capitali statali verso il settore bellico (che drena il 5 per cento del pil ormai da anni).\r\nQuesta situazione pone la Polonia nella condizione di incalzare la potenza militare tedesca e la sua preminenza nel mettere a disposizione territorio e basi missilistiche al sistema di guerra occidentale; e questa spirale le consente inoltre di essere il faro della fazione degli impauriti baltici, inserendosi nella tradizione deel destre nazionaliste dell'Esteuropa. Ed è in questo contesto che diventa interessante vedere come anziché scontrarsi sembra che Polonia e Germania uniscano le loro forze per sostenere una politica europea a loro immagine.\r\nLa Polonia e i suoi fratelli comprende sia le repubbliche baltiche, sia gli altri stati ex sovietici, in cui la recrudescenza antirussa ha prodotto frange sempre più ampie di nostalgie fasciste che impastano un po' tutta la regione di nazionalismi fanatici, più che romantici.\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/gli-assi-di-potere-europei-inglobano-la-polonia--66032024\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/La-Polonia-e-i-suoi-fratelli_Ajres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer ascoltare gli episodi precedenti relativi alla regione pannonica, balcanica e caucasica si trovano qui\r\n\r\nCon Giangiacomo Migone che fra le altre cose ha insegnato storia dell'America del nord all'università di Torino ,parliamo delle fratture all'interno della società americana e della crisi di egemonia di cui l'elezione di Trump è la conseguenza. Trump si è rivolto ad un altro elettorato ,la parte dei bianchi americani impoveriti dalla globalizzazione che ha mangiato i posti di lavoro che sono stati delocalizzati altrove .Trump prende atto che gli USA nonostante la potenza militare non sono più l'egemone e la sua visione incarna la nostalgia della grandezza americana che vorrebbe far rivivere nonostante la concorrenza della Cina che ha invece una percezione multipolare del mondo.\r\nNonostante la torsione autoritaria che è incarnata dalla politica trumpiana ci sono delle resistenze all'interno del tessuto sociale americano che si manifestano nelle università ,nell'opposizione dei tribunali ai decreti del presidente che non considera i contrappesi istituzionali e si concretizzano anche nelle affollate piazze che stanno seguendo il tour contro l'oligarchia del senatore Sanders e di Alexandra Ocasio Cortez. 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Sottoposto questo paesaggio ad Alessandro Ajres, ci ha fatto notare come questo sia potuto accadere in seguito all’alternanza al potere dei rappresentanti della sacca rurale retriva e conservatrice che vota l'estrema destra del PiS e di quelli del centro destra liberal-conservatore che trova i propri consensi nelle metropoli e nei bacini minerari e navali. La matrice militare e reazionaria – sempre meno sfumata in entrambi i campi dalla forza della chiesa cattolica, che ha disperso la potenza data dal fanatismo dei tempi wojtyliani – si fonda su una produzione industriale a basso costo, e l’importanza della posizione geografica, che la pone tra quegli stati europei a ridosso del confine con i territori controllati da Mosca che cavalcano le paure dell’orso russo e le fomentano per spostare capitali statali verso il settore bellico (che drena il 5 per cento del pil ormai da anni).\r\nQuesta situazione pone la Polonia nella condizione di incalzare la potenza militare tedesca e la sua preminenza nel mettere a disposizione territorio e basi missilistiche al sistema di guerra occidentale; e questa spirale le consente inoltre di essere il faro della fazione degli impauriti baltici, inserendosi nella tradizione deel destre nazionaliste dell'Esteuropa. Ed è in questo contesto che diventa interessante vedere come anziché scontrarsi sembra che Polonia e Germania uniscano le loro forze per sostenere una politica europea a loro immagine.\r\nLa Polonia e i suoi fratelli comprende sia le repubbliche baltiche, sia gli altri stati ex sovietici, in cui la recrudescenza antirussa ha prodotto frange sempre più ampie di nostalgie fasciste che impastano un po' tutta la regione di nazionalismi fanatici, più che romantici.\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/gli-assi-di-potere-europei-inglobano-la-polonia--66032024\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/La-Polonia-e-i-suoi-fratelli_Ajres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer ascoltare gli episodi precedenti relativi alla regione pannonica, balcanica e caucasica si trovano qui\r\n\r\nCon Giangiacomo Migone che fra le altre cose ha insegnato storia dell'America del nord all'università di Torino ,parliamo delle fratture all'interno della società americana e della crisi di egemonia di cui l'elezione di Trump è la conseguenza. Trump si è rivolto ad un altro elettorato ,la parte dei bianchi americani impoveriti dalla globalizzazione che ha mangiato i posti di lavoro che sono stati delocalizzati altrove .Trump prende atto che gli USA nonostante la potenza militare non sono più l'egemone e la sua visione incarna la nostalgia della grandezza americana che vorrebbe far rivivere nonostante la concorrenza della Cina che ha invece una percezione multipolare del mondo.\r\nNonostante la torsione autoritaria che è incarnata dalla politica trumpiana ci sono delle resistenze all'interno del tessuto sociale americano che si manifestano nelle università ,nell'opposizione dei tribunali ai decreti del presidente che non considera i contrappesi istituzionali e si concretizzano anche nelle affollate piazze che stanno seguendo il tour contro l'oligarchia del senatore Sanders e di Alexandra Ocasio Cortez. La politica di Trump è al servizio dell'1% più ricco e alimenta la guerra fra poveri delle classi medie impoverite bianche contro gli immigrati .\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/trump-specchio-della-crisi-di-egemonia-degli-usa--66055851\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BASTIONI-DI-ORIONE-08052025-MIGONE.mp3\"][/audio]\r\n\r\nSi è affrontata il sovranismo imperante dall'avvento del Trump Revenge qui\r\n\r\n ",[431],{"field":98,"matched_tokens":432,"snippet":428,"value":429},[19],{"best_field_score":227,"best_field_weight":408,"fields_matched":105,"num_tokens_dropped":47,"score":409,"tokens_matched":105,"typo_prefix_score":47},{"document":435,"highlight":447,"highlights":452,"text_match":225,"text_match_info":455},{"comment_count":47,"id":436,"is_sticky":47,"permalink":437,"podcastfilter":438,"post_author":50,"post_content":439,"post_date":440,"post_excerpt":53,"post_id":436,"post_modified":441,"post_thumbnail":442,"post_title":443,"post_type":361,"sort_by_date":444,"tag_links":445,"tags":446},"96141","http://radioblackout.org/podcast/ponte-radio-olimpiadi-ventanni-dopo-lotte-opere-inutili-e-debito/",[311,313,309,305],"Puntata del 28 febbraio di PonteRadio a cura di Radio Blackout. Seguendo il tema del mese, abbiamo declinato il rapporto tra grandi eventi e montagna nel nostro territorio a partire dalle Olimpiadi di Torino 2006.\r\n\r\nNella prima parte con un compagno delle Alpi Occidentali, abbiamo ripercorso i movimenti di opposizione al grande evento: dalla resistenza alla pacificazione cittadina all'intralcio al passaggio della fiamma olimpica. L'opposizione era anche contro quello che sarebbero stati segni indelebili sulle montagne piemontesi dal punto di vista sociale, economico, ma anche fisico, ambientale e infrastrutturale.\r\n\r\nNella seconda parte, proprio gli impianti sportivi inutili diventano i protagonisti dalle fasi di progettazione a ciò che ne resta: cattedrali nel deserto abbandonate da decenni e in una costante fase di riprogrammazione senza sbocchi. Non solo la montagna porta ancora le ferite dell'evento olimpico.\r\n\r\nAnche le città sono segnate dall'indebitamento e dalla speculazione immobiliare, dalla necessità di svendere e ridimensionare patrimonio pubblico dal welfare agli impianti sportivi di base. Su questo in chiusura della puntata abbiamo fatto con Luca del Laboratorio Off-Topic di Milano - che fa parte del Comitato Insostenibili Olimpiadi - un parallelismo tra Torino e Milano, che vede già in pieno sviluppo le dinamiche del grande evento olimpico.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/ponte-radio-28febbraio.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer scaricare l'audio","4 Marzo 2025","2025-03-07 12:01:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/cesana_0-200x110.jpg","Ponte Radio: Olimpiadi vent'anni dopo - Lotte, opere inutili e debito",1741094822,[],[],{"post_content":448},{"matched_tokens":449,"snippet":450,"value":451},[19],"grande evento: dalla resistenza alla \u003Cmark>pacificazione\u003C/mark> cittadina all'intralcio al passaggio della","Puntata del 28 febbraio di PonteRadio a cura di Radio Blackout. 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Nel mese a tema \"grandi eventi e montagna\", abbiamo fatto un percorso sull'esperienza olimpica nelle nostre valli e nella nostra città di Torino 2006. Per prima cosa con un compagno delle Alpi occidentali, abbiamo ricostruito le lotte di opposizione all'evento a metà anni 2000 dall'opposizione alla pacificazione cittadina al passaggio della fiaccola olimpica. Nella seconda parte, le opere inutili lasciate in eredità alla montagna - come la pista da bob di Cesana - sono le protagoniste. Impianti costosi, ormai abbandonati e in cerca di un nuovo utilizzo da decenni.\r\n\r\nNella terza parte abbiamo approfondito il rapporto con la città di questi eventi tra debito e speculazione immobiliare. Con Luca del laboratorio Off-Topic di Milano abbiamo ricostruito un parallelo tra quanto successo a Torino a partire dall'evento olimpico e quanto sta succedendo nel capoluogo lombardo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/ponte-radio-28febbraio.mp3\"][/audio]","2025-03-04 13:06:28","PonteRadio: Olimpiadi 20 anni dopo - Lotte, opere inutili e debito",1741093588,[],[],{"post_content":468},{"matched_tokens":469,"snippet":470,"value":471},[19],"metà anni 2000 dall'opposizione alla \u003Cmark>pacificazione\u003C/mark> cittadina al passaggio della fiaccola","Puntata del 28 febbraio di Ponte Radio a cura di Radio Blackout. Nel mese a tema \"grandi eventi e montagna\", abbiamo fatto un percorso sull'esperienza olimpica nelle nostre valli e nella nostra città di Torino 2006. 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Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/2024-11-29-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLe piazze dello sciopero generale\r\nVi abbiamo raccontato lo sciopero generale con dirette da alcune delle piazze, dove il sindacalismo di base, autogestito e conflittuale ha lanciato cortei e presidi il 29 novembre.\r\nBuona parte del sindacalismo di base aveva indetto sciopero con manifestazioni locali. Nella stessa data avevano proclamato l’astensione dal lavoro due sindacati concertativi Cigl e Uil.\r\nIn gran parte delle città italiane ci sono state iniziative di piazza separate. A Torino il sindacalismo di base con varie forze politiche ha scelto di costruire uno spezzone autonomo in coda al corteo di Cgil e Uil, auspicando la convergenza su posizioni più radicali di lavoratori e lavoratrici che fanno riferimento alla Cgil.\r\nPerché Cgil e UIL, dopo anni di tranquilla convivenza con l’apparato padronale hanno scelto di promuovere uno sciopero generale? La risposta è semplice. La pacificazione sociale di cui Cgil, Cisl e Uil sono state protagoniste negli scorsi decenni aveva come contropartita il mantenimento dei privilegi e del ruolo della burocrazia sindacale. Oggi governo e padronato insistono nell’abbandono del corporativismo democratico, quello che nel linguaggio corrente viene chiamato concertazione, e trattano i sindacati istituzionali come zerbini. Era inevitabile che Cgil e Uil facessero una mossa. Simbolica.\r\nTutto questo mentre la condizione delle classi subalterne è in costante peggioramento.\r\nCi siamo collegati con Torino, Milano, Firenze, Pisa, Trieste, Bologna. \r\n\r\nAppuntamenti:\r\n\r\nDomenica 8 dicembre\r\nCorteo No Tav a Susa\r\nOre 13 piazza d’armi\r\n\r\nSabato 14 dicembre\r\ncena antinatalizia\r\nMenù vegan\r\nBenefit lotte\r\nore 20 \r\ncorso Palermo 46\r\nQuanto costa? Tantissimo per chi ne ha, meno per chi ha meno, poco per chi ha poco. Sosteniamo le lotte qui e in ogni dove, diamo solidarietà a chi è colpito dalla repressione, mettiamo un mattone nella direzione di una società libera, autogestita, solidale.\r\nPorta la tua statuetta per il pres-empio autogestito!\r\nPer prenotazioni scrivere a antimilitarista.to@gmail.com \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.o","7 Dicembre 2024","2024-12-07 11:20:08","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/2024-12-07-cena-antinatale-200x110.jpeg","Anarres del 29 novembre. 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