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Ne abbiamo parlato questa mattina con Giuseppe Acconcia, giornalista del Manifesto e esperto di Egitto, a partire dal ricordo di Shaimaa El-Sabag, attivista e poetessa uccisa durante le manifestazioni al Cairo.\r\n\r\nAscolta il contributo\r\n\r\negitto\r\n\r\n ",[80,82,85,87,89],{"matched_tokens":81,"snippet":15},[],{"matched_tokens":83,"snippet":84},[75,76],"\u003Cmark>piazza\u003C/mark> 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L’ultima grande manifestazione si è tenuta venerdì al Cairo, riempiendo nuovamente piazza Tahrir, dove nel 2011 i sit-in costrinsero alle dimissioni il presidente Hosny Mubarak.\r\nI dimostranti hanno invaso anche le strade di Mahalla, Alessandria,Suez, Damietta.\r\nSono stati scanditi slogan per chiedere le dimissioni del dittatore Abdel Fattah al-Sisi e la fine del suo regime.\r\nDurissima la repressione che ha investito le piazze con migliaia di arresti.\r\nQuesta inattesa ondata di proteste contro il presidente Abdel Fattah al-Sisi sembra aver inaugurato una nuova fase di agitazione sociale e un’ulteriore involuzione repressiva del regime, i cui esiti sono molto incerti.\r\nTutto è partito dall'appello di un imprenditore/attore in esilio volontario in Spagna, che ha tuonato contro la corruzione ed accusa il governo di non averlo pagato.\r\nMa con ogni probabilità si tratta solo della scintilla, che ha innescato una situazione potenzialmente esplosiva.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Massimo Alberizzi di Africa Express, che ha anche fatto il punto sull'anomala gestione del rapimento della volontaria umanitaria Silvia Romano, sequestrata in Kenya 10 mesi fa.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/2019-10-01-egitto-alberizzi.mp3\"][/audio]","1 Ottobre 2019","2019-10-01 12:32:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/egitto-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/egitto-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/egitto-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/egitto-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/egitto-1024x683.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/egitto.jpg 2048w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Egitto. 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La tenuta dell’ordine pubblico viene meno di fronte alle rivolte popolari, anche se è dubbio che i grandi movimenti di piazza che caratterizzano i grandi agglomerati urbani, si radichino anche nelle periferie e nelle campagne. L’esito paradossale delle primavere arabe che nelle urne hanno consegnato Tunisia ed Egitto in mano agli islamisti forse è l’indice di una divaricazione tra città e campagne, che crea un’opposizione reale tra centri laicizzati ed aree contadine dove l’influenza confessionale è più forte. Significativo che in due paesi dove il ruolo dell’esercito è sempre stato fortissimo, al punto da condizionarne pesantemente la storia, in Egitto, dove i militari sono la prima e più importante risorsa pubblica, sia scattato il golpe nei confronti di un regime che non ne garantiva la posizione. 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