","La residenza come dispositivo di controllo ed inclusione differenziata","post",1453800965,[63,64,65,66,67,68,69,70,71,72,73],"http://radioblackout.org/tag/controllo-dei-confini/","http://radioblackout.org/tag/controllo-del-territorio/","http://radioblackout.org/tag/discriminazione/","http://radioblackout.org/tag/espulsioni/","http://radioblackout.org/tag/inclusione-differenziale/","http://radioblackout.org/tag/lotta-per-la-casa/","http://radioblackout.org/tag/occupazioni/","http://radioblackout.org/tag/politiche-migratorie/","http://radioblackout.org/tag/razzismo/","http://radioblackout.org/tag/residenza/","http://radioblackout.org/tag/ricatto/",[75,76,77,78,79,34,20,80,81,27,82],"controllo dei confini","controllo del territorio","discriminazione","espulsioni","inclusione differenziale","politiche migratorie","razzismo","ricatto",{"post_content":84,"post_title":88,"tags":91},{"matched_tokens":85,"snippet":86,"value":87},[27],"materia\" che riguarda l'accesso alla \u003Cmark>residenza\u003C/mark> e la possibilità di iscrizione","Questa mattina abbiamo analizzato insieme ad Enrico Gargiulo, ricercatore precario presso l'Università del Piemonte Orientale, l'ampia \"materia\" che riguarda l'accesso alla \u003Cmark>residenza\u003C/mark> e la possibilità di iscrizione anagrafica nei diversi comuni dello stato.\r\n\r\nLa \u003Cmark>residenza\u003C/mark> non è un istituto previsto solamente dall'ordinamento giuridico italiano, ma è presente, ad esempio, anche in altri paesi europei. In Francia, Spagna e Regno Unito esistono dispositivi simili volti a garantire l'accesso alla \"cittadinanza\" - termine ormai sempre più vacuo, essendo slegato dalla effettiva condizione che si trovano a vivere soggetti sul territorio di stati sempre più attraversati da molteplici confini di classe/genere/razza/sessualità/... -, intesa come possibilità di soddisfare bisogni essenziali quali salute, istruzione, possibilità di ottenere una casa popolare, ecc. Nella stagione dei \"sindaci sceriffo\", la produzione di ordinanze speciali per negare o rendere di fatto impossibile l'accesso alla \u003Cmark>residenza\u003C/mark> per persone migranti, rom, o comunque indesiderabili o socialmente pericolose ha raggiunto picchi clamorosi, in particolare nei piccoli comuni del Nord Est. In modo differente e più subdolo, anche grandi città come Torino hanno saputo negare o \"differenziare\" la \u003Cmark>residenza\u003C/mark> (come nel caso di Via della Casa Comunale n. 3), piuttosto che discriminare ed includere differenzialmente nello spazio urbano soggetti ordinati gerarchicamente, attraverso azioni amministrative più opache e meno esplicitamente razziste.\r\n\r\nNaturalmente in questo discorso non bisogna dimenticare il \"lato oscuro\" della \u003Cmark>residenza\u003C/mark>. Essa infatti ha storicamente rappresentato una forma di controllo capillare di popolazione e territorio da parte dello stato ed è interessante analizzare la trasformazione di questa sua funzione, con particolare attenzione all'ultimo decennio. L'articolo 5 del decreto Lupi ha manifestato come la \u003Cmark>residenza\u003C/mark> possa farsi strumento di politiche puramente repressive, laddove si è stabilita la possibilità di negare la \u003Cmark>residenza\u003C/mark> a chi, rispondendo ad un bisogno materiale e portando avanti la lotta per la casa, vive in occupazione.\r\n\r\nAscolta il contributo\r\n\r\nUnknown\r\n\r\n ",{"matched_tokens":89,"snippet":90,"value":90},[27],"La \u003Cmark>residenza\u003C/mark> come dispositivo di controllo ed inclusione differenziata",[92,94,96,98,100,102,104,106,108,110,113],{"matched_tokens":93,"snippet":75},[],{"matched_tokens":95,"snippet":76},[],{"matched_tokens":97,"snippet":77},[],{"matched_tokens":99,"snippet":78},[],{"matched_tokens":101,"snippet":79},[],{"matched_tokens":103,"snippet":34},[],{"matched_tokens":105,"snippet":20},[],{"matched_tokens":107,"snippet":80},[],{"matched_tokens":109,"snippet":81},[],{"matched_tokens":111,"snippet":112},[27],"\u003Cmark>residenza\u003C/mark>",{"matched_tokens":114,"snippet":82},[],[116,122,125],{"field":37,"indices":117,"matched_tokens":119,"snippets":121},[118],9,[120],[27],[112],{"field":123,"matched_tokens":124,"snippet":90,"value":90},"post_title",[27],{"field":126,"matched_tokens":127,"snippet":86,"value":87},"post_content",[27],578730123365712000,{"best_field_score":130,"best_field_weight":131,"fields_matched":29,"num_tokens_dropped":49,"score":132,"tokens_matched":133,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,"578730123365711979",1,{"document":135,"highlight":155,"highlights":176,"text_match":128,"text_match_info":186},{"cat_link":136,"category":137,"comment_count":49,"id":138,"is_sticky":49,"permalink":139,"post_author":52,"post_content":140,"post_date":141,"post_excerpt":55,"post_id":138,"post_modified":142,"post_thumbnail":143,"post_thumbnail_html":144,"post_title":145,"post_type":60,"sort_by_date":146,"tag_links":147,"tags":152},[46],[48],"19659","http://radioblackout.org/2013/11/e-lora-della-residenza-per-tutti-e-tutte/","Oggi pomeriggio, dalle 16.30 in poi, inizierà l'assedio al Comune di Torino per ottenere la residenza: ancora una volta rifugiate e rifugiati che vivono all'Ex-Moi, le persone e famiglie sfrattate che hanno occupato molte case vuote e abbandonate in tutta Torino, torneranno a chiedere una risposta a un'amministrazione comunale indifferente che fino ad oggi ha fatto solo promesse mai mantenute. Continuare a vivere senza residenza è impossibile e gli amministratori della città lo sanno perfettamente. Per questo motivo l'assedio di oggi pomeriggio è il primo passo per far capire che la pazienza è finita e sono necessarie risposte concrete. Invitiamo tutti e tutte a sostenere l'iniziativa di questo pomeriggio in Piazza Palazzo di Città!.\r\n\r\nAscolta il contributo di Luigi\r\n\r\nluis assedio","25 Novembre 2013","2013-11-27 14:12:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/11/Assedio-comune-190x110.jpeg","\u003Cimg width=\"190\" height=\"266\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/11/Assedio-comune.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","E' l'ora della residenza per tutti e tutte!",1385383833,[148,149,69,72,150,151],"http://radioblackout.org/tag/assedio-al-comune/","http://radioblackout.org/tag/diritto-allabitare/","http://radioblackout.org/tag/rifugiati-ex-moi/","http://radioblackout.org/tag/sfratti/",[153,36,20,27,154,15],"Assedio al comune","rifugiati Ex-Moi",{"post_content":156,"post_title":160,"tags":163},{"matched_tokens":157,"snippet":158,"value":159},[27],"di Torino per ottenere la \u003Cmark>residenza\u003C/mark>: ancora una volta rifugiate e","Oggi pomeriggio, dalle 16.30 in poi, inizierà l'assedio al Comune di Torino per ottenere la \u003Cmark>residenza\u003C/mark>: ancora una volta rifugiate e rifugiati che vivono all'Ex-Moi, le persone e famiglie sfrattate che hanno occupato molte case vuote e abbandonate in tutta Torino, torneranno a chiedere una risposta a un'amministrazione comunale indifferente che fino ad oggi ha fatto solo promesse mai mantenute. 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Da decenni, le leggi sull’immigrazione (Turco-Napolitano prima e Bossi-Fini poi) creano precarietà, ricattabilità e morte, aizzando la guerra tra poveri, insieme a politiche securitarie di militarizzazione dei confini che passano attraverso respingimenti, deportazioni, detenzione e torture, negazione del diritto d’asilo e un sistema d’accoglienza fondato sul profitto e la segregazione. Non saranno i maggiori controlli e una restrizione ai confini a risolvere la crisi migratoria creata dalle guerre che si moltiplicano a livello globale. Solo smantellando l’attuale governo delle migrazioni e della mobilità è possibile sanare la posizione di migliaia di persone che vivono in Italia da anni, e senza permesso di soggiorno sono costretti ad un regime di sfruttamento ancora più forte. D’altra parte, è necessario garantire a tutte e tutti, a prescindere dalla provenienza e dalla condizione, l’accesso alla residenza e alle prestazioni e tutele correlate. Gli occupanti casa, come chi vive in abitazioni di fortuna, in baraccopoli o case abbandonate, per strada, sono spesso esclusi da queste garanzie.\"\r\n\r\n \r\n\r\nCon l'obiettivo di ottenere una sanatoria per i lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno; l’accesso per tutti e tutte alla residenza ed ai servizi fondamentali ad essa collegati; l'abolizione di campi di lavoro di qualsiasi natura (ghetti, tendopoli, campi container); l'apertura di canali di ingresso e transito e libertà di circolazione, contro le deportazioni interne ed internazionali, il 12 novembre a Roma è prevista una grande manifestazione nazionale. Scenderanno in piazza i braccianti della provincia di Foggia e della Piana di Gioia Tauro, i facchini della logistica di tutta Italia, gli occupanti casa, i migranti in transito respinti alle frontiere, insieme a diverse realtà politiche e sociali in lotta contro le politiche di precarizzazione e controllo della mobilità delle persone, nelle metropoli e nelle periferie. Appuntamento domani alle ore 14:00 in Piazza di Porta San Giovanni a Roma.\r\n\r\n \r\n\r\nQuesta mattina ne abbiamo parlato con Irene di Campagne in Lotta:\r\n\r\ncampagneinlottamanifestazione","11 Novembre 2016","2016-11-14 12:12:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/manifesto-12NOV-70x100-COLORI-001-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"212\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/manifesto-12NOV-70x100-COLORI-001-212x300.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/manifesto-12NOV-70x100-COLORI-001-212x300.jpg 212w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/manifesto-12NOV-70x100-COLORI-001-768x1088.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/manifesto-12NOV-70x100-COLORI-001-723x1024.jpg 723w\" sizes=\"auto, (max-width: 212px) 100vw, 212px\" />","12 novembre manifestazione nazionale contro i confini e lo sfruttamento",1478863789,[201,202,203,69,72,204],"http://radioblackout.org/tag/casa/","http://radioblackout.org/tag/confini/","http://radioblackout.org/tag/migranti/","http://radioblackout.org/tag/sfruttamento/",[206,207,25,20,27,208],"casa","confini","sfruttamento",{"post_content":210,"tags":214},{"matched_tokens":211,"snippet":212,"value":213},[27],"e dalla condizione, l’accesso alla \u003Cmark>residenza\u003C/mark> e alle prestazioni e tutele"," \r\n\r\n\"L’attuale regime di controllo della mobilità è un meccanismo che produce irregolarità ed esclusione, e colpisce soggetti diversi: chi arriva da altri continenti, ma anche i migranti europei e i cittadini italiani. 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Nella persona del suo sottosegretario, sollecitato da un'interpellanza basata proprio sulle rivendicazioni dei lavoratori a Foggia, il ministero ha confermato davanti al parlamento che per il rinnovo dei permessi di soggiorno non è necessaria la residenza, come pretende invece la questura.\r\nVenerdì 4 dicembre i lavoratori e le lavoratrici delle campagne saranno di nuovo in piazza a Foggia, per ribadire che i loro diritti non si possono liquidare con qualche vaga rassicurazione di fine estate.\r\nNe abbiamo parlato con Irene della Rete Campagna in lotta.\r\n\r\n2015.12.03 Foggia","3 Dicembre 2015","2015-12-08 07:07:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/foggia20151202-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"294\" height=\"171\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/12/foggia20151202.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Foggia non si piega ai ricatti della Prefettura",1449144363,[252,253,254,255,72,256],"http://radioblackout.org/tag/diritti/","http://radioblackout.org/tag/foggia/","http://radioblackout.org/tag/lavoratori/","http://radioblackout.org/tag/lavoratrici/","http://radioblackout.org/tag/rete-campagna-in-lotta/",[258,259,260,261,27,262],"diritti","Foggia","lavoratori","lavoratrici","Rete Campagna in Lotta",{"post_content":264,"tags":268},{"matched_tokens":265,"snippet":266,"value":267},[27],"soggiorno non è necessaria la \u003Cmark>residenza\u003C/mark>, come pretende invece la questura.\r","Dopo più di un anno di denunce, a Foggia come in altre province, il Ministero dell'Interno lo scorso venerdì 27 novembre ha dato ragione alle rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici delle campagne. 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A cosa servono i data center è un primo aspetto che va indagato: per l'archiviazione, l'elaborazione e l'accesso di dati. Un secondo fattore da tenere in considerazione riguarda le proprietà degli investimenti che stanno dietro questi progetti, quindi Leonardo, Avio, Bbbell, Enel e, soprattutto, Hines, che prepara un maxi progetto con la costruzione di sei edifici alti 30 metri a due passi dall’aeroporto. \r\n\r\nParticolare attenzione va poi posta alle sedi individuate per questi progetti, nello specifico quella che riguarda l'ex Bonafous, quartiere Lucento, alle spalle della ThyssenKrupp, dove è previsto un data center al posto di una residenza per studenti come voleva una precedente pianificazione per quella zona. Area già interessata dalla necessità di bonifica e quindi dalla necessità di importanti investimenti, che hanno fatto sì che non venisse presa in considerazione come proposta per costruirvi il nuovo ospedale Maria Vittoria, invece di cementificare un'area verde, come nel caso del parco della Pellerina. Un chiaro esempio di messa in contrapposizione di esigenze diverse, dalla salute all'ambiente all'accesso allo studio, privilegiando lo sviluppo delle infrastrutture utili alla transizione tecnologica e digitale e dell'AI. \r\n\r\nInoltre, è importante sottolineare la materialità e gli impatti ecologici di queste infrastrutture che si può evidenziare nell'enorme consumo di acqua, oltre che di suolo (basti pensare che l'estensione del progetto di data center a Caselle equivale a 20 campi da calcio), e di energia. Per dare qualche dato, una sessione tra 10 e 40 domande a chat gpt consuma fino a mezzo litro di acqua, mentre un solo data center può arrivare a consumare l'equivalente di una città di medie dimensioni. \r\n\r\nNe parliamo con Diego, compagno e software developer\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Data-center-to-2025_02_13_2025.02.13-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]","13 Febbraio 2025","2025-02-13 15:06:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/1733128353-data_center-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/1733128353-data_center-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/1733128353-data_center-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/1733128353-data_center-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/1733128353-data_center-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/1733128353-data_center.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Cinque nuovi data center in programma a Torino",1739459183,[304,305,306,307,308],"http://radioblackout.org/tag/consumo-di-suolo/","http://radioblackout.org/tag/consumo-idrico/","http://radioblackout.org/tag/data-center/","http://radioblackout.org/tag/intelligenza-artificiale/","http://radioblackout.org/tag/leonardo/",[310,311,312,313,314],"consumo di suolo","consumo idrico","data center","intelligenza artificiale","leonardo",{"post_content":316},{"matched_tokens":317,"snippet":318,"value":319},[27],"center al posto di una \u003Cmark>residenza\u003C/mark> per studenti come voleva una","In questi giorni è uscita la notizia di ben cinque progetti di \"data center\" nella città di Torino e nella cintura. A cosa servono i data center è un primo aspetto che va indagato: per l'archiviazione, l'elaborazione e l'accesso di dati. Un secondo fattore da tenere in considerazione riguarda le proprietà degli investimenti che stanno dietro questi progetti, quindi Leonardo, Avio, Bbbell, Enel e, soprattutto, Hines, che prepara un maxi progetto con la costruzione di sei edifici alti 30 metri a due passi dall’aeroporto. \r\n\r\nParticolare attenzione va poi posta alle sedi individuate per questi progetti, nello specifico quella che riguarda l'ex Bonafous, quartiere Lucento, alle spalle della ThyssenKrupp, dove è previsto un data center al posto di una \u003Cmark>residenza\u003C/mark> per studenti come voleva una precedente pianificazione per quella zona. Area già interessata dalla necessità di bonifica e quindi dalla necessità di importanti investimenti, che hanno fatto sì che non venisse presa in considerazione come proposta per costruirvi il nuovo ospedale Maria Vittoria, invece di cementificare un'area verde, come nel caso del parco della Pellerina. Un chiaro esempio di messa in contrapposizione di esigenze diverse, dalla salute all'ambiente all'accesso allo studio, privilegiando lo sviluppo delle infrastrutture utili alla transizione tecnologica e digitale e dell'AI. \r\n\r\nInoltre, è importante sottolineare la materialità e gli impatti ecologici di queste infrastrutture che si può evidenziare nell'enorme consumo di acqua, oltre che di suolo (basti pensare che l'estensione del progetto di data center a Caselle equivale a 20 campi da calcio), e di energia. Per dare qualche dato, una sessione tra 10 e 40 domande a chat gpt consuma fino a mezzo litro di acqua, mentre un solo data center può arrivare a consumare l'equivalente di una città di medie dimensioni. \r\n\r\nNe parliamo con Diego, compagno e software developer\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/Data-center-to-2025_02_13_2025.02.13-09.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",[321],{"field":126,"matched_tokens":322,"snippet":318,"value":319},[27],578730123365187700,{"best_field_score":325,"best_field_weight":326,"fields_matched":133,"num_tokens_dropped":49,"score":327,"tokens_matched":133,"typo_prefix_score":49},"1108091338752",14,"578730123365187697",{"document":329,"highlight":354,"highlights":359,"text_match":323,"text_match_info":362},{"cat_link":330,"category":331,"comment_count":49,"id":332,"is_sticky":49,"permalink":333,"post_author":52,"post_content":334,"post_date":335,"post_excerpt":336,"post_id":332,"post_modified":337,"post_thumbnail":338,"post_thumbnail_html":339,"post_title":340,"post_type":60,"sort_by_date":341,"tag_links":342,"tags":348},[46],[48],"90023","http://radioblackout.org/2024/05/nuova-caledonia-campo-di-sperimentazione-di-pratiche-repressive/"," \r\n\r\n \r\n\r\nDallo scorso 13 maggio in Nuova Caledonia (Il piccolo arcipelago si trova nell’Oceano Pacifico sud-occidentale, a 1.300 chilometri dalle coste dell’Australia), è scoppiata una violenta rivolta dei nativi Kanak, da sempre sostenitori dell’indipendenza dell’arcipelago. I disordini più gravi sono avvenuti nella capitale Noumea: negozi e centri commerciali presi d’assalto, saccheggiati e distrutti, case e veicoli bruciati, colpi d’arma da fuoco, anche di grosso calibro, barricate innalzate dai rivoltosi sulle strade più importanti,si contano sei vittime . I manifestanti contestano la legge approvata dall'Assemblea nazionale di Parigi che concede il diritto di voto ai cittadini francesi che possono dimostrare la loro residenza da almeno 10 anni. Di fronte alla virulenza delle proteste il presidente francese Macron si è recato a Noumea ,capitale della Nuova Caledonia , ma è riuscito solo a promette di mandare altri 1000 gendarmi sull'isola . E' stato imposto lo stato di emergenza e di fatto interotto un processo di decolonizzazione negoziata intrapreso dal 1988 ,con tre referundum sull’indipendenza della Nuova Caledonia, che si sono tenuti tra il 2018 e il 2021, tutti conclusi con una maggioranza di voti contrari .I gruppi indigeni indipendentisti, discendenti dei primi abitanti dell’arcipelago prima della colonizzazione francese, contestano alla radice la decisione dei parlamentari francesi di ampliare la platea degli elettori (saranno circa 25mila in più), leggendola come un tentativo di imporre il dominio della Francia sull'arcipelago. Questo meccanismo di riconoscimento dei residenti da oltre 10 anni rimette in discussione il processo di decolonizzazione ,la Francia ha interesse a mantenere la sua presenza in Nuova Caledonia perchè l'arcipelago è ricco di giacimenti di nichel ,minerale chiave per la transizione energetica e la collocazione nel Pacifico consente ai francesi il controllo in un area estremamente sensibile dal punto di vista strategico. Protagonisti della rivolta sono i giovani delle aree urbane ,disoccupati e criminalizzati che esprimono il loro disagio stanchi del paternalismo e della repressione che arriva a vietare l'uso di Tik Tok in un rigurgito autoritario foriero di esperimenti analoghi nei territori della metropoli europea.\r\n\r\n \r\n\r\nMartino Miceli dottorando in antropologia presso la Ecole des hautes études en sciences sociales in Francia,\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/Kanaky24-05-24.mp3\"][/audio]","24 Maggio 2024","NUOVA CALEDONIA RIVOLTA INDIPENDENTISTA.","2024-05-24 17:59:14","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/NUOVA-CALEDONIA-INFO-24052024-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"150\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/NUOVA-CALEDONIA-INFO-24052024-300x150.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/NUOVA-CALEDONIA-INFO-24052024-300x150.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/NUOVA-CALEDONIA-INFO-24052024-1024x512.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/NUOVA-CALEDONIA-INFO-24052024-768x384.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/NUOVA-CALEDONIA-INFO-24052024.jpg 1200w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","NUOVA CALEDONIA CAMPO DI SPERIMENTAZIONE DI PRATICHE REPRESSIVE .",1716573554,[343,344,345,346,347],"http://radioblackout.org/tag/area-del-pacifico/","http://radioblackout.org/tag/kanaki/","http://radioblackout.org/tag/macron/","http://radioblackout.org/tag/nichel/","http://radioblackout.org/tag/nuova-caledonia/",[349,350,351,352,353],"Area del PAcifico","KANAKI","macron","nichel","NUOVA CALEDONIA",{"post_content":355},{"matched_tokens":356,"snippet":357,"value":358},[27],"che possono dimostrare la loro \u003Cmark>residenza\u003C/mark> da almeno 10 anni. 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Da sempre la cittadinanza è usata come dispositivo di esclusione, uno strumento che lo Stato concede con il contagocce a quelli che reputa dei \"bravi immigrati\". Senza la cittadinanza non è possibile: partecipare ai concorsi pubblici, votare e candidarsi, usufruire della libertà di movimento senza vincoli, iscriversi ad alcuni albi professionali; ma soprattutto si vive in funzione del rinnovo del permesso di soggiorno e del malfunzionamento delle questure.\r\n\r\nIl referendum propone il dimezzamento degli anni di residenza necessari per acquisire la cittadinanza, passando così da 10 a 5 anni. In questo scenario la modifica della legge sulla cittadinanza produrrebbe effetti positivi sulla vita di molte persone e sullə loro figliə, regolarizzando 3 milioni di persone che da anni sono sottoposte al ricatto del permesso di soggiorno.\r\n\r\nTuttavia, questa misura rappresenta un punto di partenza piuttosto che di un punto di arrivo, rendiamolo uno spunto per aprire una discussione collettiva sul razzismo sistemico: dalla legge sulla cittadinanza, alla violenza delle questure e degli uffici per i rinnovi.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/black-in-cittadinanza-5.5.25-escopost.mp3\"][/audio]","21 Maggio 2025","2025-05-21 18:40:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/manifesto-cittadinanza-2-giugno-200x110.jpeg","Doveri senza diritti - Riflessioni sul referendum per la cittadinanza",1747852740,[458,459,460],"http://radioblackout.org/tag/antirazzismo/","http://radioblackout.org/tag/cittadinanza/","http://radioblackout.org/tag/referendum/",[394,392,401],{"post_content":463},{"matched_tokens":464,"snippet":465,"value":466},[27],"il dimezzamento degli anni di \u003Cmark>residenza\u003C/mark> necessari per acquisire la cittadinanza,","L’8 e il 9 giugno si voterà per la modifica della legge sulla cittadinanza 91/1992 che da più di trent’anni disciplina le possibilità di diventare \"cittadinə italianə\". 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In questo scenario la modifica della legge sulla cittadinanza produrrebbe effetti positivi sulla vita di molte persone e sullə loro figliə, regolarizzando 3 milioni di persone che da anni sono sottoposte al ricatto del permesso di soggiorno.\r\n\r\nTuttavia, questa misura rappresenta un punto di partenza piuttosto che di un punto di arrivo, rendiamolo uno spunto per aprire una discussione collettiva sul razzismo sistemico: dalla legge sulla cittadinanza, alla violenza delle questure e degli uffici per i rinnovi.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/black-in-cittadinanza-5.5.25-escopost.mp3\"][/audio]",[468],{"field":126,"matched_tokens":469,"snippet":465,"value":466},[27],{"best_field_score":325,"best_field_weight":326,"fields_matched":133,"num_tokens_dropped":49,"score":327,"tokens_matched":133,"typo_prefix_score":49},{"document":472,"highlight":490,"highlights":495,"text_match":323,"text_match_info":498},{"comment_count":49,"id":473,"is_sticky":49,"permalink":474,"podcastfilter":475,"post_author":407,"post_content":476,"post_date":477,"post_excerpt":55,"post_id":473,"post_modified":478,"post_thumbnail":479,"post_title":480,"post_type":424,"sort_by_date":481,"tag_links":482,"tags":488},"92251","http://radioblackout.org/podcast/appunti-per-unantipsichiatria-del-presente/",[375],"Quali domande deve farsi l'antipsichiatria del presente?\r\nQuali sfide pratiche, teoriche e relazionali ci sono richieste?\r\nCome raccogliere il testimone dell'antipsichiatria classica, restando in ascolto di un mondo che cambia?\r\n\r\nNe parliamo con un compagno detenuto in una residenza psichiatrica.\r\n\r\n \r\n\r\n[download]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Ricong_APPUNTI.1_4_2024.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ","1 Ottobre 2024","2025-04-20 11:10:51","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/ouroboro-200x110.jpg","APPUNTI PER UN'ANTIPSICHIATRIA DEL PRESENTE 01/10/2024",1727822034,[483,484,485,486,487],"http://radioblackout.org/tag/antipsichiatria/","http://radioblackout.org/tag/autodifesa-antipsichiatrica/","http://radioblackout.org/tag/ri-congiunzioni/","http://radioblackout.org/tag/ricongiunzioni/","http://radioblackout.org/tag/salute-mentale/",[489,398,396,407,405],"antipsichiatria",{"post_content":491},{"matched_tokens":492,"snippet":493,"value":494},[27],"un compagno detenuto in una \u003Cmark>residenza\u003C/mark> psichiatrica.\r\n\r\n \r\n\r\n[download]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Ricong_APPUNTI.1_4_2024.mp3\"][/audio]\r","Quali domande deve farsi l'antipsichiatria del presente?\r\nQuali sfide pratiche, teoriche e relazionali ci sono richieste?\r\nCome raccogliere il testimone dell'antipsichiatria classica, restando in ascolto di un mondo che cambia?\r\n\r\nNe parliamo con un compagno detenuto in una \u003Cmark>residenza\u003C/mark> psichiatrica.\r\n\r\n \r\n\r\n[download]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/10/Ricong_APPUNTI.1_4_2024.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[496],{"field":126,"matched_tokens":497,"snippet":493,"value":494},[27],{"best_field_score":325,"best_field_weight":326,"fields_matched":133,"num_tokens_dropped":49,"score":327,"tokens_matched":133,"typo_prefix_score":49},{"document":500,"highlight":512,"highlights":517,"text_match":323,"text_match_info":520},{"comment_count":49,"id":501,"is_sticky":49,"permalink":502,"podcastfilter":503,"post_author":450,"post_content":504,"post_date":505,"post_excerpt":55,"post_id":501,"post_modified":506,"post_thumbnail":507,"post_title":508,"post_type":424,"sort_by_date":509,"tag_links":510,"tags":511},"91999","http://radioblackout.org/podcast/cittadinanza-e-ius-soli/",[373],"Questa puntata di Black In è interamente dedicata al tema a della Cittadinanza e dello Ius soli, argomento di cui si discute sempre troppo poco negli ambienti politici, sia istituzionali che non. In Italia attualmente la legislazione sulla cittadinanza è basta sullo Ius sanguinis e favorisce i discendenti degli emigrati italiani, a discapito di quei milioni di figli e figlie di immigrati che pur nascendo in Italia devono aspettare 18 anni per accedere alla richiesta di cittadinanza. A chi non possiede un pezzo di carta con su scritto “Cittadino Italiano” non rimane che sottoporsi al ricatto del permesso di soggiorno e alle lunghe file in Questura. Negli ultimi anni è però cresciuti il numero di ragazzx che reclamano pari diritti dei loro coetanei italiani, diritti civili quali la partecipazione alla vita politica, scegliere la professione in base alla proprie aspirazioni e non a un pezzo di carta, ad avere pieno accesso a sanità e ad avere la libertà di movimento. A partire dalle nostre esperienze di vita, elaboriamo un tracciato di come la cittadinanza venga usata dagli Stati come dispositivo di esclusione o di assimilazione, a seconda delle politiche migratorie necessarie al bene supremo della Nazione. Discuteremo inoltre della raccolta firme per un referendum volto all’abbassamento degli anni di residenza necessari per ottenere la cittadinanza italiana, che passerebbero da 10 a 5 anni.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/puntata_16_09_24.mp3\"][/audio]","22 Settembre 2024","2024-09-22 19:32:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/ius-soli-cittadinanza-200x110.jpg","Cittadinanza e Ius Soli",1727031825,[458,459,252],[394,392,258],{"post_content":513},{"matched_tokens":514,"snippet":515,"value":516},[27],"volto all’abbassamento degli anni di \u003Cmark>residenza\u003C/mark> necessari per ottenere la cittadinanza","Questa puntata di Black In è interamente dedicata al tema a della Cittadinanza e dello Ius soli, argomento di cui si discute sempre troppo poco negli ambienti politici, sia istituzionali che non. In Italia attualmente la legislazione sulla cittadinanza è basta sullo Ius sanguinis e favorisce i discendenti degli emigrati italiani, a discapito di quei milioni di figli e figlie di immigrati che pur nascendo in Italia devono aspettare 18 anni per accedere alla richiesta di cittadinanza. A chi non possiede un pezzo di carta con su scritto “Cittadino Italiano” non rimane che sottoporsi al ricatto del permesso di soggiorno e alle lunghe file in Questura. Negli ultimi anni è però cresciuti il numero di ragazzx che reclamano pari diritti dei loro coetanei italiani, diritti civili quali la partecipazione alla vita politica, scegliere la professione in base alla proprie aspirazioni e non a un pezzo di carta, ad avere pieno accesso a sanità e ad avere la libertà di movimento. 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Come funziona? Quali possono essere dei possibili ostacoli all'utilizzo?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/ri-congiunzioni-20032024__parte_2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nRisposta e precisazioni a quanto detto nell'audio a proposito di:\r\n\r\n \tPosso utilizzare il bonus psicologo per fare una visita psichiatrica? Sì puoi purché lx psichiatra a cui ti rivolgi sia anche psicoterapeuta iscrittx al Consiglio Nazionale Ordine Psicologi (CNOP) e quindi aderisca all'elenco dei convenzionati. Attenzione che però sul decreto legge è scritto che il bonus può essere utilizzato solo per sedute di psicoterapia quindi lo psichiatra deve specificare che sta facendo una seduta di psicoterapia\r\n \tIl servizio di diagnosi è gratuito presso le strutture del Sistema Sanitario Nazionale? Sì. I CSM (centri di salute mentale territoriali) sono dei centri distribuiti sul territorio che offrono servizi psichiatrici pubblici. Pertanto è possibile recarsi in queste strutture per avere una visita gratuita ed eventualmente ricevere una diagnosi psichiatrica. Come dicevo nella puntata sarebbe meglio andare al CSM con l'impegnativa del medico di base anche se - come consultori e Ce.R.D - i servizi psichiatri territoriali sono servizi ad accesso diretto quindi non dovrebbero richiedere l'impegnativa (per capirci il foglio bianco che vi fa il medico di base per qualsiasi tipo di esame: esami sangue, ecografie, radiografie, ecc...). Vi avverto che nel caso in cui doveste richiedere una visita in un CSM fuori dal territorio di residenza potrebbe essere un po' più complicato. Infine, nella puntata si faceva riferimento anche alle diagnosi fatte da psichiatri che lavorano in studi privati quindi ci tenevo a specificare che nel caso in cui aveste bisogno di una diagnosi per un esenzione o un passaggio burocratico-amministrativo, la diagnosi del medico psichiatra del Servizio Sanitario Nazionale (quindi dello psichiatra del CSM) è consigliabile in quanto più riconosciuta dagli enti pubblici.\r\n\r\nDopo questa breve FAQ su come usufruire del servizio psichiatrico territoriale, ricordo comunque che rimaniamo a disposizione all'indirizzo email ricongiunzioni@anche.no per qualsiasi cosa. In particolare vi ricordiamo che questi servizi sono spesso complicati da attraversare da solx e che potrebbero non essere come ve li aspettate quindi fatevi accompagnare da amicx o fatevi sentire.\r\n\r\n \r\n\r\nPARTE 3 | Autodifesa Antipsichiatrica - Cos'è la diagnosi? Come funziona? Quali sono i meccanismi che ci stanno dietro? A quali manuali diagnostici afferiscono le diagnosi psichiatriche?\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/ri-congiunzioni-20032024__parte_3.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPreciso che nella puntata ho parlato di ICD-10 (International Classification of Diseases) ma nel Sistema Sanitario Nazionale vengono utilizzati ancora i codici e le etichette diagnostiche del ICD-9 (nona edizione).\r\n\r\n ","20 Marzo 2024","2024-03-20 14:01:10","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/background-14005_640-200x110.jpg","BONUS PSICOLOGO + COS'E' LA DIAGNOSI? 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Sei povero se hai 20.000 euro l’anno procapite.\r\nSuccessivamente la povertà è stata calcolata in base a 11 indicatori molto complessi, ma il risultato non cambia.\r\nI dati Istat, fermi comunque al 2021, ci forniscono un quadro desolante: le persone che si trovano in condizione di povertà assoluta è quasi triplicato, passando da circa un milione e 900mila a cinque milioni e 600mila, compreso un milione e 400mila minori.\r\nIl governo ha dichiarato guerra ai poveri, come dimostrano le misure, tutte nell’ottica del risparmio rispetto alle precedenti, adottate quest’anno. La monetarizzazione dell’assistenza sociale è l’ennesima presa in giro: nei primi otto mesi di quest’anno i prezzi dei prodotti alimentari sono aumentati del 9,3 per cento.\r\nSe a questo si aggiunge il fatto che l’una tantum 382,50 euro è destinata solo ai nuclei familiari costituiti da un minimo di tre persone, con precedenza ai bambini più piccoli, purché iscritti all’anagrafe e residenti in Italia, emerge sia l’impostazione familista che quella razzista della misura. I poveri senza famiglia e gli immigrati senza residenza ne sono automaticamente esclusi.\r\nCe ne ha parlato Tiziano Antonelli, autore di un articolo uscito su Umanità Nova.\r\n\r\nIl folle, la bestia, l’umano. Femminismo libertario e violenza di genere\r\nI femminismi hanno attraversato, scuotendoli alle radici, i tempi fermi, ripetuti, ossessivi del femminile. Una vera rivoluzione, tanto potente che si è a più riprese tentato di mitigarne la portata, imprigionandola nella sfera del costume, delle relazioni interpersonali, della famiglia. Il femminile ha frantumato lo specchio in cui si rifletteva un ruolo sociale considerato immutabile, perché determinato da una sorta di destino biologico investito da sacralità, senza dimensione culturale. Chi lo rifiutasse era (è) contro natura, contro dio, contro le regole di un gioco fissato per sempre.\r\nIl femminile è quanto di più simile alla natura sia stato prodotto dalla cultura. La differenza segnata dalla biologia viene assunta come dato immutabile, programmato per sempre. Il percorso della libertà femminile spezza le catene simboliche e materiali dell’ordine patriarcale. La libertà sessuale, riproduttiva, di rimodellamento del proprio stesso corpo rimescola le carte e spezza la gerarchia tra i sessi. Le donne libere generano se stesse, si rimettono al mondo, costruiscono un mondo nuovo.\r\n\r\nTorino città delle armi? C’è chi dice no, c’è chi si mette di mezzo\r\nLa scorsa settimana un grande corteo ha attraversato la città per opporsi alla scelta di puntare sulla riconversione della città dell’auto a città delle armi.\r\nUna scelta della quale dalle pagine di Repubblica e del Corriere si vantano sia gli attori politici che quelli industriali della nostra città e della Regione.\r\nIl 28 novembre si apre all’Oval Torino l’aerospace and defence meetings, mostra mercato dell’industria bellica nel settore aerospaziale. Ci saranno oltre 400 espositori, 280 acquirenti, 1400 partecipanti. Tra i mercanti d’armi ci saranno le maggiori imprese a livello mondiale. Gli organizzatori si attendono vengano sottoscritti almeno 9.000 accordi commerciali. \r\nUn evento a porte chiuse, dove si sottoscriveranno accordi commerciali per le armi che distruggono intere città, massacrano civili, avvelenano terre e fiumi.\r\nLe maggiori aziende del pianeta venderanno cacciabombardieri, missili balistici, sistemi di controllo satellitare, elicotteri da combattimento, droni armati per azioni a distanza. Quest’anno in Piemonte il fatturato del settore è cresciuto di un miliardo, toccando la ragguardevole cifra di 8 miliardi, mentre gli addetti sono saliti a 35.000. Tutto pur di lavorare? Noi diciamo che lavorare per la guerra è un lavoro sporco, specie se si pensa alle migliaia di persone che potrebbero lavorare nella sanità, nel trasporto pubblico di prossimità, nella scuola e nell’assistenza, dove invece si fanno tagli e si privatizza. \r\nAll’Aerospace and defence meetings si giocano partite mortali per milioni di persone in ogni dove: le armi italiane, in prima fila il colosso pubblico Leonardo, sono presenti su tutti i teatri di guerra.\r\nIn occasione del mercato delle armi verrà posta la prima pietra della Città dell'aerospazio, nuovo polo bellico nel cuore di Torino.\r\nA dare il “benvenuto” ai mercanti d’armi ci saranno anche gli antimilitaristi.\r\nL’appuntamento è alle 12 all’Oval in via Matté Trucco 70.\r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nMartedì 28 novembre, giorno di apertura del mercato delle armi\r\nore 12\r\nPresidio all'Oval in via Matté Trucco 70\r\nNo ai mercanti d’armi! No al Polo Bellico!\r\nNo all'aerospace and defence meetings!\r\nNo all’industria bellica\r\nNo alla Città dell’aerospazio!\r\n\r\nVenerdì 8 dicembre\r\nmarcia No Tav da Susa a Venaus\r\nore 12 dal piazzale dell’ex Assa\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 17,30 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","27 Novembre 2023","2023-11-27 12:04:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/11/2023-11-17-manif-antimili-28-nov-color-200x110.jpg","Anarres del 24 novembre. 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Sei povero se hai 20.000 euro l’anno procapite.\r\nSuccessivamente la povertà è stata calcolata in base a 11 indicatori molto complessi, ma il risultato non cambia.\r\nI dati Istat, fermi comunque al 2021, ci forniscono un quadro desolante: le persone che si trovano in condizione di povertà assoluta è quasi triplicato, passando da circa un milione e 900mila a cinque milioni e 600mila, compreso un milione e 400mila minori.\r\nIl governo ha dichiarato guerra ai poveri, come dimostrano le misure, tutte nell’ottica del risparmio rispetto alle precedenti, adottate quest’anno. 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Una vera rivoluzione, tanto potente che si è a più riprese tentato di mitigarne la portata, imprigionandola nella sfera del costume, delle relazioni interpersonali, della famiglia. Il femminile ha frantumato lo specchio in cui si rifletteva un ruolo sociale considerato immutabile, perché determinato da una sorta di destino biologico investito da sacralità, senza dimensione culturale. Chi lo rifiutasse era (è) contro natura, contro dio, contro le regole di un gioco fissato per sempre.\r\nIl femminile è quanto di più simile alla natura sia stato prodotto dalla cultura. La differenza segnata dalla biologia viene assunta come dato immutabile, programmato per sempre. Il percorso della libertà femminile spezza le catene simboliche e materiali dell’ordine patriarcale. La libertà sessuale, riproduttiva, di rimodellamento del proprio stesso corpo rimescola le carte e spezza la gerarchia tra i sessi. Le donne libere generano se stesse, si rimettono al mondo, costruiscono un mondo nuovo.\r\n\r\nTorino città delle armi? C’è chi dice no, c’è chi si mette di mezzo\r\nLa scorsa settimana un grande corteo ha attraversato la città per opporsi alla scelta di puntare sulla riconversione della città dell’auto a città delle armi.\r\nUna scelta della quale dalle pagine di Repubblica e del Corriere si vantano sia gli attori politici che quelli industriali della nostra città e della Regione.\r\nIl 28 novembre si apre all’Oval Torino l’aerospace and defence meetings, mostra mercato dell’industria bellica nel settore aerospaziale. Ci saranno oltre 400 espositori, 280 acquirenti, 1400 partecipanti. Tra i mercanti d’armi ci saranno le maggiori imprese a livello mondiale. Gli organizzatori si attendono vengano sottoscritti almeno 9.000 accordi commerciali. \r\nUn evento a porte chiuse, dove si sottoscriveranno accordi commerciali per le armi che distruggono intere città, massacrano civili, avvelenano terre e fiumi.\r\nLe maggiori aziende del pianeta venderanno cacciabombardieri, missili balistici, sistemi di controllo satellitare, elicotteri da combattimento, droni armati per azioni a distanza. Quest’anno in Piemonte il fatturato del settore è cresciuto di un miliardo, toccando la ragguardevole cifra di 8 miliardi, mentre gli addetti sono saliti a 35.000. Tutto pur di lavorare? Noi diciamo che lavorare per la guerra è un lavoro sporco, specie se si pensa alle migliaia di persone che potrebbero lavorare nella sanità, nel trasporto pubblico di prossimità, nella scuola e nell’assistenza, dove invece si fanno tagli e si privatizza. \r\nAll’Aerospace and defence meetings si giocano partite mortali per milioni di persone in ogni dove: le armi italiane, in prima fila il colosso pubblico Leonardo, sono presenti su tutti i teatri di guerra.\r\nIn occasione del mercato delle armi verrà posta la prima pietra della Città dell'aerospazio, nuovo polo bellico nel cuore di Torino.\r\nA dare il “benvenuto” ai mercanti d’armi ci saranno anche gli antimilitaristi.\r\nL’appuntamento è alle 12 all’Oval in via Matté Trucco 70.\r\n\r\nIniziative:\r\n\r\nMartedì 28 novembre, giorno di apertura del mercato delle armi\r\nore 12\r\nPresidio all'Oval in via Matté Trucco 70\r\nNo ai mercanti d’armi! No al Polo Bellico!\r\nNo all'aerospace and defence meetings!\r\nNo all’industria bellica\r\nNo alla Città dell’aerospazio!\r\n\r\nVenerdì 8 dicembre\r\nmarcia No Tav da Susa a Venaus\r\nore 12 dal piazzale dell’ex Assa\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro\r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 17,30 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org",[563],{"field":126,"matched_tokens":564,"snippet":560,"value":561},[27],{"best_field_score":325,"best_field_weight":326,"fields_matched":133,"num_tokens_dropped":49,"score":327,"tokens_matched":133,"typo_prefix_score":49},6637,{"collection_name":424,"first_q":27,"per_page":14,"q":27},["Reactive",569],{},["Set"],["ShallowReactive",572],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fgFvaElNXjA10VRlSXbw0fDWiJzN9gaCx_01zRZJAcXA":-1},true,"/search?query=residenza"]