","Si è aperto il processo ad Askapena","post",1445453871,[62,63,64,65,66,67,68,69],"http://radioblackout.org/tag/autodeterminazione/","http://radioblackout.org/tag/euskadi/","http://radioblackout.org/tag/internazionalismo/","http://radioblackout.org/tag/occupazione/","http://radioblackout.org/tag/paese-basco/","http://radioblackout.org/tag/resistenza/","http://radioblackout.org/tag/resistenze/","http://radioblackout.org/tag/solidarieta/",[71,72,73,74,75,76,15,77],"autodeterminazione","Euskadi","internazionalismo","occupazione","paese basco","resistenza","solidarietà",{"tags":79},[80,82,84,86,88,90,92,95],{"matched_tokens":81,"snippet":71},[],{"matched_tokens":83,"snippet":72},[],{"matched_tokens":85,"snippet":73},[],{"matched_tokens":87,"snippet":74},[],{"matched_tokens":89,"snippet":75},[],{"matched_tokens":91,"snippet":76},[],{"matched_tokens":93,"snippet":94},[15],"\u003Cmark>resistenze\u003C/mark>",{"matched_tokens":96,"snippet":77},[],[98],{"field":37,"indices":99,"matched_tokens":101,"snippets":103},[100],6,[102],[15],[94],578730123365712000,{"best_field_score":106,"best_field_weight":107,"fields_matched":108,"num_tokens_dropped":49,"score":109,"tokens_matched":108,"typo_prefix_score":49},"1108091339008",13,1,"578730123365711977",{"document":111,"highlight":131,"highlights":143,"text_match":104,"text_match_info":150},{"cat_link":112,"category":113,"comment_count":49,"id":114,"is_sticky":49,"permalink":115,"post_author":23,"post_content":116,"post_date":53,"post_excerpt":54,"post_id":114,"post_modified":117,"post_thumbnail":118,"post_thumbnail_html":119,"post_title":120,"post_type":59,"sort_by_date":121,"tag_links":122,"tags":127},[46],[48],"32022","http://radioblackout.org/2015/10/licenziata-perche-no-tav-dalla-conferenza-stampa/","Lo strano caso di Angela, educatrice all'interno del carcere delle Vallette, assunta da una cooperativa, Morgana, che lavora con i tossicodipendenti all'interno dell'istituto. Angela, viene prima richiamata per aver indossato sul luogo di lavoro una maglietta No Tav, atteggiamento giudicato sconveniente e provocatorio dalla direzione che però si rifiuta di redarguire ufficialmente Angela, in perfetto stile mafioso, ma preferisce una comunicazione informale, che non lasci tracce insomma. Un giorno, il 17 settermbre, ad Angela viene impedito l'accesso al carcere con un laconico \"questioni di sicurezza\". Nessun altra spiegazione. Solo più tardi Angela scoprirà che c'è a suo carico anche una segnalazione della Digos che ha annotato uno \"scambio di baci e abbracci con alcuni anarco insurrezionalisti\", leggasi delle amiche che attendevano fuori dal carcere alcuni giovani No Tav arrestati in luglio. Angela non ci tiene particolarmente a tornare in carcere a lavorare ma decide comunque di denunciare questo episodio vergognoso e discriminatorio. Procedendo tramite un avvocato e convocando insieme al movimento No Tav una conferenza stampa questa mattina, proprio davanti al carcere torinese. 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Solo due giorni fa, attivisti e famiglie del PAH di Salt (Girona) hanno rioccupato un palazzo intero proprietà di una banca, sgomberato poco più di un anno fa.\r\n\r\nQuesta mattina abbiamo commentato il voto delle amministrative con Monica di Ahora Malàga ed abbiamo provato a descrivere il processo che dal 15M ha portato alla creazione di differenti piattaforme che hanno poi espresso candidati/e a Madrid, in Catalunya, Pais Vasco, Galizia, Andalusia, Asturias, ecc.\r\nParlare di questi percorsi è sicuramente più complesso ed interessante che parlare solo di Podemos e del lider Pablo Iglesias, come hanno fatto finora testate e media italiani ed europei.\r\n\r\nAscolta il contributo:\r\n\r\nmonica_casa invisible_elezioni spagna","25 Maggio 2015","2015-05-27 15:40:19","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/ada_colau_carried_out_by_police_140218-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"183\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/ada_colau_carried_out_by_police_140218-300x183.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/ada_colau_carried_out_by_police_140218-300x183.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/ada_colau_carried_out_by_police_140218.jpg 624w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Dal 15M al 24M: uno sguardo alle amministrative in Spagna",1432563998,[165,166,167,168,169,170,171,172,173,68],"http://radioblackout.org/tag/15m/","http://radioblackout.org/tag/ada-colau/","http://radioblackout.org/tag/austherity/","http://radioblackout.org/tag/barcelona/","http://radioblackout.org/tag/elezioni-spagna-2015/","http://radioblackout.org/tag/indignados/","http://radioblackout.org/tag/madrid/","http://radioblackout.org/tag/pah/","http://radioblackout.org/tag/podemos/",[175,176,177,178,179,180,181,182,183,15],"15M","Ada Colau","Austherity","Barcelona","elezioni spagna 2015","indignados","madrid","PAH","Podemos",{"tags":185},[186,188,190,192,194,196,198,200,202,204],{"matched_tokens":187,"snippet":175},[],{"matched_tokens":189,"snippet":176},[],{"matched_tokens":191,"snippet":177},[],{"matched_tokens":193,"snippet":178},[],{"matched_tokens":195,"snippet":179},[],{"matched_tokens":197,"snippet":180},[],{"matched_tokens":199,"snippet":181},[],{"matched_tokens":201,"snippet":182},[],{"matched_tokens":203,"snippet":183},[],{"matched_tokens":205,"snippet":94},[15],[207],{"field":37,"indices":208,"matched_tokens":210,"snippets":212},[209],9,[211],[15],[94],{"best_field_score":106,"best_field_weight":107,"fields_matched":108,"num_tokens_dropped":49,"score":109,"tokens_matched":108,"typo_prefix_score":49},{"document":215,"highlight":227,"highlights":237,"text_match":104,"text_match_info":243},{"cat_link":216,"category":217,"comment_count":49,"id":218,"is_sticky":49,"permalink":219,"post_author":23,"post_content":220,"post_date":221,"post_excerpt":54,"post_id":218,"post_modified":222,"post_thumbnail":54,"post_thumbnail_html":54,"post_title":223,"post_type":59,"sort_by_date":224,"tag_links":225,"tags":226},[46],[48],"22160","http://radioblackout.org/2014/03/madrid-un-milione-di-no-allaustherity/","La giornata di ieri ha visto migliaia di persone presidiare il tribunale da cui sono man mano uscite alcune delle persone fermate durante la manifestazione di sabato 22 marzo, quando un fiume in piena di oltre un milione di persone, costituito dai mille rivoli provenienti da ogni angolo del Paese, ha finito nella notte col scontrarsi duramente con la polizia, o per difendere le acampadas o per raggiungere i centri nevralgici del potere politico.\r\n\r\nPer le 19 era previsto un altro appuntamento che, dopo un grande assemblea, ha fissato nuove azioni per le giornate a venire, come la acampada a Puerta del Sol e la proposta di sciopero generale da concretizzare.\r\n\r\nDelle 24 persone fermate, ieri ne sono uscite 21, mentre altri tre rimangono in carcere preventivo, di cui uno accusato di tentato omicidio. Verso le 20 si è dato inizio a un'altra manifestazione alla quale hanno partecipato migliaia di persone per ribadire la propria contrarietà alle politiche di un governo che ora tenta di far pagare ai cittadini e alle cittadine spagnole un debito che non gli appartiene. Il corteo che aveva come obiettivo quello di andare a toccare i diversi ministeri presenti nella zona della via Castellana, è stato sorvegliato da un ingente schieramento di polizia. Durante il percorso, molti sono stati i cori in solidarietà con il ragazzo accusato di tentato omicidio, così come per gli altri due per cui permane la condizione di incarceramento.\r\n\r\nLa manifestazione di ieri si è conclusa con una acampada a Puerta del Sol, circondata dalla polizia che ha bloccato gli accessi alla piazza e identificato le persone che si trovava lì. Con atteggiamento aggressivo, la polizia ha iniziato a provocare i manifestanti togliendo e proibendo l'esposizione dei cartelli e manifesti nella piazza. 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\r\n\r\n \r\n\r\n ","18 Maggio 2015","2019-01-31 12:54:18","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/07/310114_300DPI-200x110.jpeg","Resistenze, microchip e d.a.r.p.a.: puntata del 15.04.15","podcast",1431958505,[390,391,392,393,394,395,396,397,68,398],"http://radioblackout.org/tag/allevamenti/","http://radioblackout.org/tag/antispecismo/","http://radioblackout.org/tag/biotecnologie/","http://radioblackout.org/tag/controllo/","http://radioblackout.org/tag/dominio/","http://radioblackout.org/tag/grin/","http://radioblackout.org/tag/microchip/","http://radioblackout.org/tag/nanotecnologie/","http://radioblackout.org/tag/scienze-convergenti/",[400,401,402,403,404,405,406,407,15,408],"allevamenti","antispecismo","biotecnologie","controllo","dominio","grin","microchip","nanotecnologie","scienze convergenti",{"post_content":410,"post_title":414,"tags":418},{"matched_tokens":411,"snippet":412,"value":413},[15],"su cosa sia DARPA.\r\nAltre 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*** Una lunga intervista a Carla Quaglino, femminista e protagonista del movimento delle donne torinese dagli Anni Settanta, oggi animatrice della Casa delle donne di Torino, che ci ha raccontato l'occupazione dell'Ospedale Sant'Anna (novembre 1978, anno dell'approvazione delle Legge194 sull'interruzione volontaria di gravidanza) e l'esperienza, importantissima per la nostra città, dell'Intercategoriale Donne del Sindacato. Grande conquista per le donne, furono i Corsi 150ore sull'autodeterminazione e la salute delle donne, a cui le lavoratrici (operaie e impiegate) poterono partecipare durante l'orario del lavoro venendo ugualmente retribuite. Un'occasione incredibile di confronto, crescita, condivisione, di vissuti, esperienze, problematiche personali e politiche, talmente forte da fare saltare moltissime contraddizioni interne alle famiglie di provenienza, al sindacato e al movimento stesso. Pensate cosa significarono, in termini di libertà, autodeterminazione, presa di coscienza, eventi come quello dell'occupazione del reparto del Sant'Anna, dell'Intercategoriale e delle 150ore. Carla Quaglino cerca, raccontando e raccontandosi, di restituirci quelle atmosfere e quelle vicende, oggi quasi inimmaginabili, partendo da se stessa e dalla sua esperienza personale, che attraverso la parola e la narrazione si fa storia collettiva e prassi politica.\r\n***L'intervista in diretta con Monica del gruppo delle donne valsusine dell'Alvà della Clarea che ci ha presentato l'iniziativa che si svolgerà venerdì 21 novembre nel salone polivalente di San Didero, dedicata a come affrontare un fermo di polizia. Quando si ha a che fare quotidianamente con la repressione, come in un territorio militarizzato quale è la Valsusa, è utile dotarsi di strumenti concreti per poter gestire nel modo più consapevole possibile situazioni che sono all'ordine del giorno e che possono colpire tutte e tutti. Qui tutte le info.\r\n***Alcune anticipazioni sull'iniziativa che bolle nella pentola del Colpo della Strega per il 25 novembre prossimo, Giornata internazionale contro la violenza maschile sulle donne. Qui la locandina e le info sulla serata.\r\nil colpo della strega_17nov2014_primaparte\r\n\r\nil colpo della strega_17nov2014_secondaparte\r\n\r\n ","18 Novembre 2014","2018-10-24 17:35:26","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/10/adesivo-il-colpo-della-strega-new-copy-e1413229678451-200x110.jpg","I podcast de Il Colpo della strega: 17novembre2014",1416335284,[468,469,62,470,471,472,473,474,475,476,68,477,478,479],"http://radioblackout.org/tag/aborto/","http://radioblackout.org/tag/acab/","http://radioblackout.org/tag/donne-notav/","http://radioblackout.org/tag/femminismi/","http://radioblackout.org/tag/intercategoriale-donne/","http://radioblackout.org/tag/legge194/","http://radioblackout.org/tag/movimento-delle-donne/","http://radioblackout.org/tag/notav/","http://radioblackout.org/tag/repressione/","http://radioblackout.org/tag/sindacato/","http://radioblackout.org/tag/storie-di-donne/","http://radioblackout.org/tag/valsusa/",[481,482,71,483,484,485,486,487,488,365,15,489,490,491],"aborto","acab","donne notav","femminismi","intercategoriale donne","legge194","movimento delle donne","notav","sindacato","storie di donne","valsusa",{"tags":493},[494,496,498,500,502,504,506,508,510,512,514,516,518,520],{"matched_tokens":495,"snippet":481,"value":481},[],{"matched_tokens":497,"snippet":482,"value":482},[],{"matched_tokens":499,"snippet":71,"value":71},[],{"matched_tokens":501,"snippet":483,"value":483},[],{"matched_tokens":503,"snippet":484,"value":484},[],{"matched_tokens":505,"snippet":485,"value":485},[],{"matched_tokens":507,"snippet":486,"value":486},[],{"matched_tokens":509,"snippet":487,"value":487},[],{"matched_tokens":511,"snippet":488,"value":488},[],{"matched_tokens":513,"snippet":365,"value":365},[],{"matched_tokens":515,"snippet":94,"value":94},[15],{"matched_tokens":517,"snippet":489,"value":489},[],{"matched_tokens":519,"snippet":490,"value":490},[],{"matched_tokens":521,"snippet":491,"value":491},[],[523],{"field":37,"indices":524,"matched_tokens":526,"snippets":528,"values":529},[525],10,[527],[15],[94],[94],{"best_field_score":106,"best_field_weight":107,"fields_matched":108,"num_tokens_dropped":49,"score":109,"tokens_matched":108,"typo_prefix_score":49},{"document":532,"highlight":562,"highlights":588,"text_match":104,"text_match_info":595},{"comment_count":49,"id":533,"is_sticky":49,"permalink":534,"podcastfilter":535,"post_author":460,"post_content":536,"post_date":537,"post_excerpt":54,"post_id":533,"post_modified":463,"post_thumbnail":464,"post_title":538,"post_type":387,"sort_by_date":539,"tag_links":540,"tags":552},"26084","http://radioblackout.org/podcast/i-podacast-de-il-colpo-della-strega-10novembre2014/",[341],"Torniamo in Kurdistan, per la morte di Kader Ortakaya, uccisa la scorsa settimana al confine con Kobane. La donna ha perso la vita dopo essere stata colpita alla testa quando le truppe turche hanno sparato pallottole vere e un gran numero di lacrimogeni contro gli artisti dell’iniziativa Free Art che aveva formato una catena umana al confine Suruç-Kobanê. Kader Ortakaya era del distretto di Siverek della provincia di Urfa e stava facendo un master all’università Marmara di Istanbul dopo essersi laureata al dipartimento di sociologia. Ortakaya aveva partecipato alla veglia di resistenza nei villaggi di Mehser e Miseynter per circa 25 giorni. Aveva preso parte anche ai lavori dell’accademia delle donne ad Amed, alle proteste di Gezi dello scorso anno, ed era una donna conosciuta per essere sensibile alle questioni sociali.\r\nQui trovate tutte le informazioni a riguardo. Mentre a questo link la lettera che Kader Ortakaya aveva scritto alla famiglia mentre partiva per Kobane e che abbiamo letto in trasmissione.\r\nSempre trattando di Kurdistan, qualche settimana fa a Roma, alla Casa internazionale delle donne è stato organizzato un convegno dal titolo \"Praticare la libertà contro la guerra senza fine del sistema patriarcale: donne curde in Irak, Siria, Europa\". L'incontro ha dato voce alle donne protagoniste della rivoluzione femminile curde, alle testimoni delle violenze, alle donne che dall'estero contribuiscono a informare e denunciare le violazioni dei diritti umani che si stanno consumando in danno delle minoranze nelle zone di conflitto. Si è parlato delle vicende degli yezidi a Şengal, e dei problemi sopraggiunti dopo l'esodo, di lotta e rivoluzione del Rojava, dell'Isis, con l’obiettivo di creare una piattaforma comune di informazione e di aggiornamento.\r\nSul blog del Mfla di RadioOndaRossa di Roma, trovate molti contributi audio davvero interessanti, registrati in quell'occasione, tradotti e sistemati dalle compagne. Ne abbiamo mandato in onda uno, quello di Sinem Mohammed, amministratrice locale dei cantoni del Rojava, che è intervenuta sulla rivoluzione in Rojava, la guerra di Isis e la resistenza di Kobane.\r\n***\r\nA Bologna una compagna è stata stuprata dopo una serata in un locale. Molto probabilmente il violentatore l'ha drogata, tanto che la compagna ha un'amnesia di più di 10 ore e non ricorda nulla. Risvegliatasi nel letto del porco, si è resa conto dell'accaduto ed è corsa dalla sua ginecologa, la quale le ha certificato i segni della violenza subita. La compagna ha reagito denunciando pubblicamente quanto le era successo e le compagne di Bologna la stanno sostenendo con l'organizzazione di un'iniziativa informativa e di lotta che si terrà sabato 15 novembre in Piazza San Francesco. Qui il comunicato. Abbiamo raggiunto per telefono Katia, una compagna bolognese che ci ha raccontato la vicenda.\r\nAlla compagna violentata tutta la nostra solidarietà e un abbraccio di sorellanza.\r\n***\r\nPer riascoltare la puntata:\r\nil colpo della strega_10novembre2014_primaparte\r\n\r\n il colpo della strega_10novembre2014_secondaparte","11 Novembre 2014","I podacast de Il colpo della strega: 10novembre2014",1415725261,[541,542,543,544,545,546,68,547,548,549,550,551],"http://radioblackout.org/tag/droghe-dello-stupro/","http://radioblackout.org/tag/guerra/","http://radioblackout.org/tag/kobane/","http://radioblackout.org/tag/kurdistan/","http://radioblackout.org/tag/partigiane/","http://radioblackout.org/tag/patriarcato/","http://radioblackout.org/tag/rojava/","http://radioblackout.org/tag/stupro/","http://radioblackout.org/tag/violenza-di-genere/","http://radioblackout.org/tag/violenza-maschile-contro-le-donne/","http://radioblackout.org/tag/violenza-sessuale/",[553,354,554,358,555,556,15,557,558,559,560,561],"droghe dello stupro","kobane","partigiane","patriarcato","rojava","stupro","violenza di genere","violenza maschile contro le donne","violenza sessuale",{"tags":563},[564,566,568,570,572,574,576,578,580,582,584,586],{"matched_tokens":565,"snippet":553,"value":553},[],{"matched_tokens":567,"snippet":354,"value":354},[],{"matched_tokens":569,"snippet":554,"value":554},[],{"matched_tokens":571,"snippet":358,"value":358},[],{"matched_tokens":573,"snippet":555,"value":555},[],{"matched_tokens":575,"snippet":556,"value":556},[],{"matched_tokens":577,"snippet":94,"value":94},[15],{"matched_tokens":579,"snippet":557,"value":557},[],{"matched_tokens":581,"snippet":558,"value":558},[],{"matched_tokens":583,"snippet":559,"value":559},[],{"matched_tokens":585,"snippet":560,"value":560},[],{"matched_tokens":587,"snippet":561,"value":561},[],[589],{"field":37,"indices":590,"matched_tokens":591,"snippets":593,"values":594},[100],[592],[15],[94],[94],{"best_field_score":106,"best_field_weight":107,"fields_matched":108,"num_tokens_dropped":49,"score":109,"tokens_matched":108,"typo_prefix_score":49},{"document":597,"highlight":614,"highlights":623,"text_match":628,"text_match_info":629},{"comment_count":49,"id":598,"is_sticky":49,"permalink":599,"podcastfilter":600,"post_author":601,"post_content":602,"post_date":603,"post_excerpt":54,"post_id":598,"post_modified":604,"post_thumbnail":605,"post_title":606,"post_type":387,"sort_by_date":607,"tag_links":608,"tags":611},"91229","http://radioblackout.org/podcast/da-torino-a-gaza-su-detenzione-amministrativa-e-resistenze-palestinesi/",[331],"harraga","In vista della riapertura del CPR di Corso Brunelleschi e inserito in continuità con alcune riflessioni sul paradigma coloniale d’insediamento sionista, discusso durante la puntata in piazza Montanaro con la radio-mobile di Radio Blackout, in questa puntata di Harraga, con una compagna che già ci aveva aiutato a scandagliare alcuni aspetti del modello-Israele, siamo entrati nel vivo della storia e della genealogia dell’utilizzo della detenzione amministrativa sui palestinesi.\r\n\r\nLa detenzione amministrativa israeliana nasce sotto l’insegna della regola dell’eccezione. Fu la legge di emergenza, che il mandato britannico impose nel ‘45, a porla in essere, per poi traslarla nel contesto legislativo coloniale e utilizzarla in maniera esponenziale dal ‘47 ad oggi, momento in cui, dopo il 7 ottobre, sono detenute oltre 3300 persone palestinesi a fronte di oltre 10.000 prigionieri politici richiusi fra galere amministrative e penali.\r\n\r\nLa regola dell’eccezione si affianca ad un altro elemento fondamentale di questa forma di dominazione sui corpi, quello dell’evidenza segreta. Attraverso la categorizzazione che, in questo caso, la colonialità sionista impone, i sequestri di persona in vista di detenzione amministrativa, proprio in quanto fondati sull’assenza totale di qualsivoglia “evidenza” di reato, vengono messi in campo dal governo per il solo ,e palese, fatto di essere palestinesi e quindi intrinsecamente ostili e potenzialmente combattivi contro un regime di oppressione totale sul proprio popolo. L’impossibilità di interazione e conoscenza, anche legale, delle motivazioni dell’imprigionamento evidenziano il tentativo, sebbene malcelato, di secretare una realtà manifesta. Una realtà che si applica attraverso la categorizzazione dell’individuo – con possibilità di ampliare lo spettro a seconda delle esigenze e dei definiti nemici pubblici delle nazioni -, la sperimentazione di forme brutali di controllo e restrizione totale e l’esportazione dei dispositivi, una volta testati e resi modello, al di fuori dei confini territoriali palestinesi definiti come prigione a cielo aperto.\r\n\r\nMa se parlare di detenzione nel contesto palestinese è parlare di un’esperienza totalizzante e permeate nella materialità del quotidiano, anche le resistenze messe in campo dai detenuti e dalle detenute è centrale nella lotta per la libertà dell’intero popolo. 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Il tessuto sociale si disgrega, le comunità locali sono spinte ai margini e il territorio è sfruttato senza alcun riguardo per il futuro.\r\n\r\nUn viaggio tra le contraddizioni del turismo di massa, visto con gli occhi degli studenti fuori sede che tornano a casa e quasi non la riconoscono più.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Apro Palermo, Trame di Quartiere da Catania e la coalizione veneziana No Space For Bezos\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/Quinta-puntata-saperi-maledetti-turismo-.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nLink alla pagina Instagram con cui potete contattarci per partecipare alle puntate con commenti o considerazioni. Scriveteci anche se volete parteciapre al progetto radiofonico!\r\n\r\n ","3 Luglio 2025","2025-07-04 12:17:42","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/07/WhatsApp-Image-2025-07-01-at-18.37.12-200x110.jpeg","CITTA' INVASE: OVERTURISM E RESISTENZE URBANE",1751548105,[646],"http://radioblackout.org/tag/overturism/",[648],"Overturism",{"post_title":650},{"matched_tokens":651,"snippet":652,"value":652},[621],"CITTA' INVASE: OVERTURISM E \u003Cmark>RESISTENZE\u003C/mark> URBANE",[654],{"field":448,"matched_tokens":655,"snippet":652,"value":652},[621],{"best_field_score":630,"best_field_weight":631,"fields_matched":108,"num_tokens_dropped":49,"score":657,"tokens_matched":108,"typo_prefix_score":49},"578730123365187705",{"document":659,"highlight":677,"highlights":681,"text_match":628,"text_match_info":684},{"comment_count":49,"id":660,"is_sticky":49,"permalink":661,"podcastfilter":662,"post_author":601,"post_content":663,"post_date":664,"post_excerpt":54,"post_id":660,"post_modified":665,"post_thumbnail":666,"post_title":667,"post_type":387,"sort_by_date":668,"tag_links":669,"tags":673},"97385","http://radioblackout.org/podcast/su-estremismi-di-destra-e-resistenze-in-grecia/",[331],"Seguendo il filone di approfondimenti sulle estreme destre e i movimenti antifa in Europa - ad Harraga in onda su Radio Blackout - abbiamo avuto l’occasione di fare un tuffo più a sud. Infatti, con il contributo prezioso di una compagna dalla Grecia, ci siamo addentrate nelle dinamiche Elleniche, facendo un salto a ritroso nei decenni antecedenti lo scioglimento di Alba dorata. La compagna ci ha restituito un racconto, tramite audio, che voleva mantenere il più possibile la complessità della situazione attuale in Grecia da più punti di vista.\r\n\r\nPartendo quindi dalla riorganizzazione dell’estrema destra dopo lo scioglimento di Alba Dorata nel 2020, a seguito della sentenza della Corte d'Appello che ha condannato il leader storico Nikos Michaloliakos a 13 anni di carcere.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/GreciaANTIFA1.mp3\"][/audio]\r\n\r\nFino ad arrivare a raccontarci il legame che c’è tra l’estrema destra greca e le politiche anti immigratorie e razziste dello stato. 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