","Francia. In piazza contro il nucleare","post",1677092609,[49,50,51,52,53],"http://radioblackout.org/tag/eper/","http://radioblackout.org/tag/francia/","http://radioblackout.org/tag/manifestazione-antinucleare/","http://radioblackout.org/tag/nucleare/","http://radioblackout.org/tag/scoprie-nucleari/",[15,17,23,19,21],{"post_content":56,"tags":61},{"matched_tokens":57,"snippet":59,"value":60},[58],"nucleari","contro il sistema di centrali \u003Cmark>nucleari\u003C/mark> e relative scorie in Francia.\r","Il 16 febbraio si è svolta a Tour una manifestazione antinucleare che ha raccolto tutte le situazioni di lotta che si battono contro il sistema di centrali \u003Cmark>nucleari\u003C/mark> e relative scorie in Francia.\r\nMacron ha deciso di rilanciare il nucleare in Francia e ha fatto del lobbing in Europa perché l'energia nucleare fosse inserita nella \"tassonomia verde\" europea, che la qualificava come energia di transizione a basso tasso di anidride carbonica, parallelamente al gas. In Francia viene rilanciata una grossa propaganda mediatica a favore del rilancio del nucleare ormai presentato come una energia verde, pulita, d'avvenire. Varie associazioni - finanziate da stato e grandi imprese - come lo Shift Project, se ne fanno portatrici presentandola come complemento indispensabile per la decrescita e la sobrietà.\r\nMa le centrali francesi continuano ad avere problemi. I reattori EPR in costruzioni in Francia e all’estero hanno un difetto di concezione, che produce vibrazioni all’interno del reattore.\r\nMacron sostiene che il nucleare \"assicura l'indipendenza energetica della Francia\" (ma l'uranio viene da Niger, Kazakistan, Uzbekistan, Australia e Canada) - e che non c'è nucleare civile senza nucleare militare e viceversa. Si tratta quindi di un problema politico, di potenza, più che di una questione energetica.\r\nIn seguito a queste dichiarazioni, ha preso la decisione di far costruire 6 nuovi EPR, i cui primi due dovrebbero trovare posto sul sito dell'attuale centrale di Penly, nella Manica.\r\nNe abbiamo parlato con Gianni Carrozza di radio Frequence Paris plurielle, dove conduce “vive la sociale!”\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/2023-02-21-carrozza-nucleare-fr.mp3\"][/audio]",[62,64,66,68,70],{"matched_tokens":63,"snippet":15},[],{"matched_tokens":65,"snippet":17},[],{"matched_tokens":67,"snippet":23},[],{"matched_tokens":69,"snippet":19},[],{"matched_tokens":71,"snippet":73},[72,58],"scoprie","\u003Cmark>scoprie\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark>",[75,81],{"field":24,"indices":76,"matched_tokens":78,"snippets":80},[77],4,[79],[72,58],[73],{"field":82,"matched_tokens":83,"snippet":59,"value":60},"post_content",[58],1157451471441625000,{"best_field_score":86,"best_field_weight":87,"fields_matched":88,"num_tokens_dropped":35,"score":89,"tokens_matched":88,"typo_prefix_score":35},"2211897868544",13,2,"1157451471441625194",6645,{"collection_name":46,"first_q":21,"per_page":92,"q":21},6,{"facet_counts":94,"found":135,"hits":136,"out_of":388,"page":14,"request_params":389,"search_cutoff":25,"search_time_ms":390},[95,112],{"counts":96,"field_name":110,"sampled":25,"stats":111},[97,100,102,104,106,108],{"count":98,"highlighted":99,"value":99},3,"anarres",{"count":98,"highlighted":101,"value":101},"liberation front",{"count":14,"highlighted":103,"value":103},"Macerie su macerie",{"count":14,"highlighted":105,"value":105},"I Bastioni di Orione",{"count":14,"highlighted":107,"value":107},"Voci dall'antropocene",{"count":14,"highlighted":109,"value":109},"La fine della Fine della storia","podcastfilter",{"total_values":92},{"counts":113,"field_name":24,"sampled":25,"stats":133},[114,115,117,119,121,123,125,127,129,131],{"count":88,"highlighted":19,"value":19},{"count":88,"highlighted":116,"value":116},"nocività",{"count":88,"highlighted":118,"value":118},"scorie radioattive",{"count":14,"highlighted":120,"value":120},"doel",{"count":14,"highlighted":122,"value":122},"tsunami",{"count":14,"highlighted":124,"value":124},"no nuke",{"count":14,"highlighted":126,"value":126},"fukushima",{"count":14,"highlighted":128,"value":128},"treni nucleari",{"count":14,"highlighted":130,"value":130},"ricerca nucleare",{"count":14,"highlighted":132,"value":132},"società nucleare",{"total_values":134},24,11,[137,172,200,227,273,304],{"document":138,"highlight":152,"highlights":161,"text_match":167,"text_match_info":168},{"comment_count":35,"id":139,"is_sticky":35,"permalink":140,"podcastfilter":141,"post_author":142,"post_content":143,"post_date":144,"post_excerpt":41,"post_id":139,"post_modified":145,"post_thumbnail":146,"post_title":147,"post_type":148,"sort_by_date":149,"tag_links":150,"tags":151},"95567","http://radioblackout.org/podcast/macerie-su-macerie-podcast-10-02-25-lo-stoccaggio-delle-scorie-nucleari-il-caso-della-tuscia/",[103],"macerie su macerie","A Macerie su Macerie torniamo a parlare dell'atomo e le sue conseguenze.\r\n\r\nLo facciamo con un'attivista dei comitati contro lo stoccaggio delle scorie in Tuscia, con lei ci addentriamo nella descrizione del maxi progetto di deposito nucleare nell'alto Lazio, un territorio già fortemente colpito negli ultimi anni dalla trasformazione della destinazione d'uso della terra, da agricolo a deserto fotovoltaico.\r\n\r\nTra i ventuno siti individuati nella Tuscia, sedici si trovano nei piccoli comuni di Montalto di Castro, Canino, Tarquinia, Tuscania, Ischia di Castro, Tessennano, Cellere e Piansano, e potrebbero rendere questo lembo collinare chiuso tra boschi e medioevo il più esposto alle conseguenze del ritorno in pompa magna del discorso nucleare in Italia.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/MAC10FEB.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","11 Febbraio 2025","2025-03-05 14:30:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/no-scorie-nucleari-tarquinia-montalto-5-200x110.jpg","Macerie su Macerie - 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Motivazioni di tipo idrogeologico e ambientale si intrecciano con i bisogni e le esigenze di un territorio a cui Sogin e istituzioni non danno voce. Intanto, le preoccupazioni di chi abita quei luoghi, già storicamente attraversati dalla controversa storia del nucleare italiano, si fanno sempre più concrete, mentre la decisione pende sulle teste di diverse decine di comuni italiani.\r\n\r\nEcco l'audio completo:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/Nucleare-Mazzè.mp3\"][/audio]","14 Ottobre 2021","2021-10-14 10:03:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/10/scorie-radioattive-4-1024x513-1-200x110.jpg","Deposito nazionale delle scorie nucleari: resistenze in basso Canavese",1634205815,[],[],{"post_content":187,"post_title":191},{"matched_tokens":188,"snippet":189,"value":190},[155,58],"nuovo deposito nazionale per le \u003Cmark>scorie\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark>. 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Si tratta di un evento lungamente atteso, che ci svela quali sono le zone selezionate dalla Sogin (società di gestione degli impianti nucleari) per costruire l’enorme sarcofago di 150 ettari che conterrà i 78 mila metri cubi di rifiuti a bassa e media intensità, dei quali 50mila provenienti dallo smantellamento dei vecchi impianti nucleari e 28mila dai campi della ricerca, della medicina nucleare e dell’industria, che costantemente, ancora oggi, utilizzano materiale radioattivo per diverse finalità. A tale quantità di materiale si dovranno aggiungere 17mila metri cubi di scorie ad alta attività, che verranno stoccate temporaneamente all’interno del deposito in attesa di trovare (chissà quando) un sito dove sotterrarle in collaborazione con gli altri paesi europei.\r\n\r\nAttualmente la Carta presenta 67 luoghi potenzialmente idonei, ma per sapere quale sarà il prescelto è necessario attendere un iter di diversi mesi (o più) in cui la Sogin ed i Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo metteranno in moto con ogni mezzo necessario un piano di convincimento adeguato che faccia passare la minaccia ed il rischio di un deposito nucleare come un’innocua necessità, o ancora meglio una vera e propria “occasione di crescita economica e di benessere” (sic!) per i territori. \r\n\r\nIn questa direzione punta anche la costruzione, annessa al deposito, di un centro di ricerca altamente tecnologico, dedicato allo studio della gestione del materiale radioattivo, e venduto come innovativo, green ed indispensabile per arricchire il territorio che ospiterà tale nocività.\r\n\r\nLa minaccia del nucleare, lo sappiamo bene, non è mai scomparsa dal territorio italiano in seguito alla chiusura degli impianti di produzione energetica, ma continua a farsi sentire sotto altre forme. 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Non ci dicono quando passano, da dove passano, non ci informano sui rischi in caso di incidente. Temono che, se sapessimo, ci ribelleremmo.\r\nAnarres ne ha parlato con Lorenzo, un attivista antinucleare.\r\nAscolta l'intervista: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/2012-11-23-treni-nucleari-lorenzo.mp3|titles=2012 11 23 treni nucleari lorenzo]\r\nscarica l'audio\r\n\r\nIl prossimo sarà il quarto trasporto di scorie dal deposito “provvisorio” di Saluggia all’impianto di riprocessamento di La Hague.\r\nNell’ultimo anno, pur avendolo appreso pochi giorni o persino poche ore prima, gli attivisti contro il nucleare si sono dati da fare per far sapere a tutti che una bomba atomica viaggiava a pochi passi dalle loro case.\r\nLa prima volta, nel marzo 2011 alla stazione di Condove, la polizia picchiò e arrestò due No Nuke\r\nNell’aprile dello scorso anno, qualche centinaio di attivisti si sedette sui binari della stazione di Avigliana per rallentare il treno. La polizia portò via uno ad uno gli antinuclearisti ma il muro del silenzio venne abbattuto. I trasporti sono stati interrotti sino al luglio di quest’anno, quando per far passare il Castor, arrivarono a sequestrare per ore un treno pieno di antinuclearisti alla stazione di Bussoleno.\r\nLa Regione Piemonte ha una legge che prescrive che venga fatto un piano di emergenza in caso di incidente a uno di questi treni. Lo sapevi?\r\nTutti quelli che abitano nel raggio di tre chilometri per lato dalla ferrovia dovrebbero fare le esercitazioni nel caso uno di questi treni deragliasse o saltasse per aria.\r\nProbabilmente nessuno te lo ha detto. I responsabili delle ferrovie, il sindaco, la prefettura, la questura tengono la bocca chiusa.\r\nA Viareggio l’incidente ad un treno di materiali chimici ha fatto morti e feriti. Immaginate se toccasse ad un treno pieno di scorie altamente radioattive.\r\nL’unica misura consigliata dalle Prefetture a chi abita a 300 metri dalla linea ferroviaria è chiudersi in casa.\r\nTutti noi sappiamo che non basta chiudersi in casa per sfuggire alle conseguenze di un incidente nucleare.\r\n\r\nL’85% delle scorie radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia, Trino vercellese e Bosco Marengo. Dopo venticinque anni dalla chiusura delle centrali nucleari italiane la questione delle scorie non è stata risolta. E non lo sarà mai, perché le scorie restano pericolosissime per la salute umana e per l’ambiente per decine di migliaia di anni.\r\nLo scorso mese il governo ha deciso di smantellare l'ex centrale di Trino vercellese: al suo posto faranno un secondo deposito «provvisorio».\r\nIn nessun paese al mondo c’è un sito definitivo per lo stoccaggio. 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Siamo nella città della Thyssen, nella regione della strage dell’Eternit: credete che ai padroni interessi la nostra salute?\r\nNoi pensiamo di no. E siamo decisi a metterci in mezzo. Per il futuro dei nostri figli, per un mondo senza sfruttati né sfruttatori, per farla finita con la devastazione del territorio, per essere liberi di decidere.","23 Novembre 2012","Forse già la prossima settimana passerà per il Piemonte, un treno pieno di scorie nucleari. Questi “viaggi” sono tenuti nascosti alla popolazione. Non ci dicono quando passano, da dove passano, non ci informano sui rischi in caso di incidente. Temono che, se sapessimo, ci ribelleremmo.\r\nAnarres ne ha parlato con Lorenzo, un attivista antinucleare.\r\n[audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/2012-11-23-treni-nucleari-lorenzo.mp3|titles=2012 11 23 treni nucleari lorenzo]\r\n","2018-10-17 23:00:16","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/nonukeblu-200x110.jpg","Treni nucleari. Una bomba tra le case",1353709658,[240,241],"http://radioblackout.org/tag/scorie-radioattive/","http://radioblackout.org/tag/treni-nucleari/",[118,128],{"post_content":244,"post_title":248,"tags":251},{"matched_tokens":245,"snippet":246,"value":247},[155,58],"Piemonte, un treno pieno di \u003Cmark>scorie\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark>.\r\nQuesti “viaggi” sono tenuti nascosti","Il tam tam degli antinuclearisti ha fatto filtrare la notizia che forse già la prossima settimana passerà per il Piemonte, un treno pieno di \u003Cmark>scorie\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark>.\r\nQuesti “viaggi” sono tenuti nascosti alla popolazione. Non ci dicono quando passano, da dove passano, non ci informano sui rischi in caso di incidente. Temono che, se sapessimo, ci ribelleremmo.\r\nAnarres ne ha parlato con Lorenzo, un attivista antinucleare.\r\nAscolta l'intervista: [audio:http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2012/11/2012-11-23-treni-nucleari-lorenzo.mp3|titles=2012 11 23 treni \u003Cmark>nucleari\u003C/mark> lorenzo]\r\nscarica l'audio\r\n\r\nIl prossimo sarà il quarto trasporto di \u003Cmark>scorie\u003C/mark> dal deposito “provvisorio” di Saluggia all’impianto di riprocessamento di La Hague.\r\nNell’ultimo anno, pur avendolo appreso pochi giorni o persino poche ore prima, gli attivisti contro il nucleare si sono dati da fare per far sapere a tutti che una bomba atomica viaggiava a pochi passi dalle loro case.\r\nLa prima volta, nel marzo 2011 alla stazione di Condove, la polizia picchiò e arrestò due No Nuke\r\nNell’aprile dello scorso anno, qualche centinaio di attivisti si sedette sui binari della stazione di Avigliana per rallentare il treno. La polizia portò via uno ad uno gli antinuclearisti ma il muro del silenzio venne abbattuto. I trasporti sono stati interrotti sino al luglio di quest’anno, quando per far passare il Castor, arrivarono a sequestrare per ore un treno pieno di antinuclearisti alla stazione di Bussoleno.\r\nLa Regione Piemonte ha una legge che prescrive che venga fatto un piano di emergenza in caso di incidente a uno di questi treni. Lo sapevi?\r\nTutti quelli che abitano nel raggio di tre chilometri per lato dalla ferrovia dovrebbero fare le esercitazioni nel caso uno di questi treni deragliasse o saltasse per aria.\r\nProbabilmente nessuno te lo ha detto. I responsabili delle ferrovie, il sindaco, la prefettura, la questura tengono la bocca chiusa.\r\nA Viareggio l’incidente ad un treno di materiali chimici ha fatto morti e feriti. Immaginate se toccasse ad un treno pieno di \u003Cmark>scorie\u003C/mark> altamente radioattive.\r\nL’unica misura consigliata dalle Prefetture a chi abita a 300 metri dalla linea ferroviaria è chiudersi in casa.\r\nTutti noi sappiamo che non basta chiudersi in casa per sfuggire alle conseguenze di un incidente nucleare.\r\n\r\nL’85% delle \u003Cmark>scorie\u003C/mark> radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia, Trino vercellese e Bosco Marengo. Dopo venticinque anni dalla chiusura delle centrali \u003Cmark>nucleari\u003C/mark> italiane la questione delle \u003Cmark>scorie\u003C/mark> non è stata risolta. E non lo sarà mai, perché le \u003Cmark>scorie\u003C/mark> restano pericolosissime per la salute umana e per l’ambiente per decine di migliaia di anni.\r\nLo scorso mese il governo ha deciso di smantellare l'ex centrale di Trino vercellese: al suo posto faranno un secondo deposito «provvisorio».\r\nIn nessun paese al mondo c’è un sito definitivo per lo stoccaggio. Costi altissimi e l’opposizione delle popolazioni coinvolte hanno fatto sì che le \u003Cmark>scorie\u003C/mark> rimanessero nei pressi delle centrali.\r\nI trasporti che stanno facendo a nostra insaputa sono diretti in Francia. Nell’impianto di La Hague, le \u003Cmark>scorie\u003C/mark> vengono “riprocessate” e poi rimandate in Piemonte. Radioattive e pericolose come prima, perché a La Hague si limitano estrarre il Mox, un combustibile per le centrali, e il plutonio. Il plutonio serve ad una sola cosa: fare le bombe atomiche.\r\nIl sito di Saluggia non è sicuro: nell’ultima alluvione le falde sono state contaminate.\r\nSe uno dei treni diretti in Francia deragliasse, se qualcuno lo scegliesse come obiettivo e lo facesse saltare, se ci fosse una scossa di terremoto – anche lieve – mentre attraversa il basso Piemonte, da Vercelli, attraverso Asti, Alessandria, la provincia di Torino e la Val Susa migliaia di persone rischierebbero la vita.\r\n\r\nVale la pena? Vale la pena di arricchire affaristi senz’altro scrupolo che il lucro? Siamo nella città della Thyssen, nella regione della strage dell’Eternit: credete che ai padroni interessi la nostra salute?\r\nNoi pensiamo di no. E siamo decisi a metterci in mezzo. Per il futuro dei nostri figli, per un mondo senza sfruttati né sfruttatori, per farla finita con la devastazione del territorio, per essere liberi di decidere.",{"matched_tokens":249,"snippet":250,"value":250},[58],"Treni \u003Cmark>nucleari\u003C/mark>. Una bomba tra le case",[252,255],{"matched_tokens":253,"snippet":254,"value":254},[155],"\u003Cmark>scorie\u003C/mark> radioattive",{"matched_tokens":256,"snippet":257,"value":257},[58],"treni \u003Cmark>nucleari\u003C/mark>",[259,261,263],{"field":82,"matched_tokens":260,"snippet":246,"value":247},[155,58],{"field":163,"matched_tokens":262,"snippet":250,"value":250},[58],{"field":24,"indices":264,"matched_tokens":265,"snippets":268,"values":269},[35,14],[266,267],[155],[58],[254,257],[254,257],{"best_field_score":169,"best_field_weight":271,"fields_matched":98,"num_tokens_dropped":35,"score":272,"tokens_matched":88,"typo_prefix_score":88},14,"1157451402721624179",{"document":274,"highlight":289,"highlights":297,"text_match":167,"text_match_info":302},{"comment_count":35,"id":275,"is_sticky":35,"permalink":276,"podcastfilter":277,"post_author":278,"post_content":279,"post_date":280,"post_excerpt":41,"post_id":275,"post_modified":281,"post_thumbnail":282,"post_title":283,"post_type":148,"sort_by_date":284,"tag_links":285,"tags":287},"66135","http://radioblackout.org/podcast/deposito-scorie-perche-no-con-g-ferrari-voci-dallantropocene-anno-ii-8-18-01-21/",[107],"antropocenici","La lista delle 67 localitè indicate dal governo come potenziale sito per il deposito unico nazionale di scorie nucleari ha risvegliato incubi mai sopiti. Com’è ovvio, l’ipotesi di diventare la pattumeria radioattiva d’Italia non piace a nessuno e da ogni territorio si sono già levate le dichiarazioni contrarie delle amministrazioni locali, pronunciatesi perlopiù secondo il canovaccio della difesa localista interessata solo a evitare il danno nel “proprio giardino”. Si può quindi assistere alla destra piemontese, al governo della regione e da sempre pro-nucleare, promettere assistenza legale e politica alle rappresentanze istituzionali dei territori interessati. (Ma il copione sembra più o meno identico nelle altre regioni).\r\n\r\nSu un altro piano stanno iniziando a muovere comitati, collettivi e soggettività politiche antagoniste per tentare di portare un altro discorso, sistemico e valido per tutti, per opporsi alle decisioni che dall’alto tenterannoranno d’imporre la sciagura nucleare in un punto del paese. Consapevoli che la questione del deposito di scorie è oltremodo delicata e spinosa da maneggiare. Perché, se l’opposizione al nucleare come modello energetico dovrà continuare ad essere “senza se e senza ma”, il problema di come gestire un rifiuto già esistente perché già prodotto (dal presedente ciclo nucleare chiuso dalle lotte di massa, coronate dal referendum del 1987) impone considerazioni e scelte più complicate.\r\n\r\nMa la fretta mostrata dal governo in carica puzza di ambiguità e totale assenza di considerazione per le popolazioni interessate: perché vengono dati 60 giorni per sbrogliare una matassa di documenti sterminata e le “consultazioni democratiche” si riducono, come quasi sempre accade quando si tratta di scaricare le esternalità negative che il capitalismo produce sui singoli territori-pattumiera, a qualche compensazione monetaria o singoli avanzamenti di carriera per gli amministratori locali che si fanno catturare dalle promesse del dialogo.\r\n\r\nRagion per cui l’unica vera risposta politica sensata, egualitaria e realmente dalla parte delle popolazioni interessate, sarà la resistenza in prima persona esenza mediazioni, perché solo ponendo un problema di rigidità ed ordine pubblico sarà possibile ottenere un modo più corretto di affrontare un problema già presente perché prodotto da questo tipo di società. Ben sapendo che la questione della gestione degli scarti e del modello di produzione dell’energia “di cui abbiamo realmente bisogno” (quanta?, prodotta come? per fare cosa?) interroga l’organizzazione complessiva delle società in cui viviamo.\r\n\r\n \r\n\r\nDi tutto questo abbiamo discusso in una lunga intervista con Giorgio Ferrari, tecnico nucleare e militante anti-nuclearista dagli anni ‘70.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/Voci_II_2021_8.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSui temi che Giorgio affronta nell'ultima parte dellla chiacchierata segnaliamo:\r\nScenari globali: le aspettative mal riposte delle nuove tecnologie – di Giorgio Ferrari\r\n \r\n\r\n***\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n(Aggiungiamo inoltre - non mandata in onda lunedì per mancanza di tempo - un altro pezzo dell'intervista a Giorgio, in cui prova a rispondere sulla temporalità sospetta della proposizione governativa e sulle profonde incertezze circa il deposito definitivo delle scorie, non ancora conoscibile... Buon Ascolto!)\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/ferrari__Siti_perché-oggi.mp3\"][/audio]","21 Gennaio 2021","2021-01-21 18:58:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/01/rifiuti-nucleari-radioattivi-200x110.jpg","Deposito scorie: perché no?! (con G.Ferrari) - VOCI DALL’ANTROPOCENE – (ANNO II #8) – 18/01/21",1611254175,[286],"http://radioblackout.org/tag/voci-antropocene/",[288],"voci antropocene",{"post_content":290,"post_title":294},{"matched_tokens":291,"snippet":292,"value":293},[155,58],"il deposito unico nazionale di \u003Cmark>scorie\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark> ha risvegliato incubi mai sopiti.","La lista delle 67 localitè indicate dal governo come potenziale sito per il deposito unico nazionale di \u003Cmark>scorie\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark> ha risvegliato incubi mai sopiti. 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Sul sito di progettato interramento, è già stato costruito un laboratorio sperimentale ed un archivio, pedine strategiche sul campo che, vestendo il camice bianco della ricerca, intendono portare ulteriormente la morte nucleare nel territorio ed a tutti i suoi viventi.\r\nQui il pieghevole scaricabile che presenta il campo che si oppone al nucleare ed al suo mondo incontro-internazionale\r\nI contatti: vmc@riseup.net http://campvmc.noblogs.org/\r\n\r\nAscolta il contributo\r\nBure_primaparte\r\n\r\nBure_secondaparte","11 Maggio 2015","2018-10-17 22:09:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2015/05/vieuxcailloux-200x110.jpg","Bure, Francia: campo internazionale contro il nucleare ed il suo mondo",1431378069,[317,318,319,320,321,50,322,323,324,325,326,327,328,329],"http://radioblackout.org/tag/1-10-agosto-2015/","http://radioblackout.org/tag/bure/","http://radioblackout.org/tag/campo-antiautoritario-ed-anticapitalista/","http://radioblackout.org/tag/deposito-scorie-nucleari/","http://radioblackout.org/tag/devastazione-ambientale/","http://radioblackout.org/tag/interramento-scorie/","http://radioblackout.org/tag/laboratorio-sperimentale/","http://radioblackout.org/tag/liberazione-della-terra/","http://radioblackout.org/tag/no-nucleare/","http://radioblackout.org/tag/nocivita/","http://radioblackout.org/tag/ricerca/","http://radioblackout.org/tag/ricerca-nucleare/","http://radioblackout.org/tag/societa-nucleare/",[331,332,333,334,335,17,336,337,338,339,116,340,130,132],"1-10 agosto 2015","Bure","campo antiautoritario ed anticapitalista","deposito scorie nucleari","devastazione ambientale","interramento scorie","laboratorio sperimentale","liberazione della terra","no nucleare","ricerca",{"post_content":342,"tags":346},{"matched_tokens":343,"snippet":344,"value":345},[155,58],"scelto come deposito permanente delle \u003Cmark>scorie\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark> già create e di quelle","Nella puntata di domenica 10 maggio 2015, è andato in onda un contributo realizzato con chi sta partecipando all'organizzazione di un campo antiautoritario ed anticapitalista che si terrà dal primo al 10 agosto 2015 nella Francia orientale, a Bure, sito che è stato scelto come deposito permanente delle \u003Cmark>scorie\u003C/mark> \u003Cmark>nucleari\u003C/mark> già create e di quelle a venire. 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