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Sono stati condannati a un anno e otto mesi per omicidio colposo i tre vigili autori della cattura ( Enri Botturi, Stefano Del Monaco e Manuel Vair) e lo psichiatra Pier Carlo Della Porta dell'Asl to2 che ha richiesto il TSO. È stato fissato un risarcimento, da definire in sede civile, di 220.000 euro al padre e di 75.000 euro alla sorella.\r\nNon crediamo nei tribunali e nella giustizia dello Stato: in galera non vogliamo vederci nessuno. Non possiamo non constatare che il collegio, pur aumentando di due mesi la condanna rispetto alle richieste del Pm, ha comminato una pena risibile. Poco più di un anno e mezzo per aver ucciso un uomo. Basta fare un confronto con le pene di oltre 4 anni che lo stesso tribunale ha inflitto ad alcuni imputati NO TAV che si opposero alla distruzione di un territorio per un progetto inutile quanto oneroso.\r\nLo Stato assolve se stesso e condanna duramente chi lo contrasta!\r\nQuello stesso Stato per molti anni tempo ha imposto il suo potere su Andrea, prima che le forze del (dis)ordine lo strangolassero sulla panchina di piazzale Umbria. La psichiatria da anni lo teneva sotto stretto controllo, assoggettandolo alle sue cure e drogandone corpo e mente per renderlo più mansueto. Tante volte Andrea aveva cercato di liberarsi da questa trappola, di riprendere in mano la propria vita e le proprie scelte: per questo aveva subito una decina di trattamenti obbligatori (TSO), fino all'ultimo che l'ha portato alla morte.\r\nLa maggior parte degli utenti psichiatrici sono pazienti (in)volontari dell'istituzione psichiatrica, come dimostrano i dati sul numero dei TSO effettuati. Della loro vita scandita dal SSN non parla mai nessuno, della prigionia vissuta all'interno dei repartini per periodi prolungati, dei continui ricatti, del degrado fisico dovuto ai farmaci, della sedazione, dell'infantilizzazione, della perdita del controllo sulla propria vita, sul proprio corpo e sul proprio pensiero, dell'invalidità indotta, dei lavori a 2euro/h concordati dai servizi.\r\nAndrea è morto perché rifiutava le \"cure\". Se pensiamo alla storia della psichiatria, costellata di atrocità, possiamo facilmente immaginare che in futuro la puntura di haldol, a cui cercava di sottrarsi, verrà vista con lo stesso sdegno con cui oggi vediamo i vecchi manicomi, i manicomi criminali, la lobotomia, le terapie da shock.\r\nMa, al di là di una storia che si ripete e ad un'istituzione totale che nel tempo è sempre riuscita a ripulirsi degli orrori perpetrati e a \"riformarsi\" senza cambiare la sostanza, resta il fatto che senza consenso ogni cura è una tortura, e che tutti debbano poter rifiutare le cure, se ritenute lesive della propria integrità psico-fisica o contrarie ai propri convincimenti. Tutti, quindi anche gli utenti psichiatrici. Perché, come Andrea, non sono \"malati\", \"schizofrenici\", ma esseri umani come noi. «Perché la pazzia, amici miei, non esiste. Esiste soltanto nei riflessi onirici del sonno e in quel terrore che abbiamo tutti, inveterato, di perdere la nostra ragione» (Alda Merini)\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Maria del collettivo antipsichiatrico Mastrogiovanni.\r\n\r\nAscolta la diretta\r\n\r\nsentenzaSoldiUva","1 Giugno 2018","2018-06-04 15:03:17","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/100337908-8a543bd2-5560-434d-9b12-8b3f37b5d1d2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"169\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/100337908-8a543bd2-5560-434d-9b12-8b3f37b5d1d2-300x169.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/100337908-8a543bd2-5560-434d-9b12-8b3f37b5d1d2-300x169.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/06/100337908-8a543bd2-5560-434d-9b12-8b3f37b5d1d2.jpg 560w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Sentenza Soldi, sentenza Uva: due processi a confronto",1527856640,[130,131,132],"http://radioblackout.org/tag/andrea-soldi/","http://radioblackout.org/tag/sentenza/","http://radioblackout.org/tag/tso/",[134,135,136],"andrea soldi","sentenza","TSO",{"post_content":138,"post_title":143,"tags":146},{"matched_tokens":139,"snippet":141,"value":142},[140],"Soldi","processo sulla morte di Andrea \u003Cmark>Soldi\u003C/mark>, l'uomo ucciso il 5 agosto","Si è concluso mercoledi 30 maggio il processo sulla morte di Andrea \u003Cmark>Soldi\u003C/mark>, l'uomo ucciso il 5 agosto del 2015 durante un TSO. 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Sul banco degli imputati con l'accusa di omicidio colposo, oltre ai 3 agenti della polizia municipale che intervennero sul posto, c'è anche lo psichiatra dell’Asl To2.\r\n\r\n \r\n\r\nNel frattempo sabato nella zona del Balon si sono svolti un presidio informativo e una passeggiata antipsichiatrica per portare l'attenzione sul tema della psichiatria e parlare del processo relativo all'uccisione di Andrea Soldi.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Raffaella del collettivo antipsichiatrico Mastrogiovanni:\r\n\r\nraffaella_soldi\r\n\r\n \r\n\r\nVedi anche: \"Processo Soldi e passeggiata antipsichiatrica\"","14 Novembre 2017","2017-11-17 09:46:47","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/4311.0.128080176-k0TE-U43140588540582AnG-1224x916@Corriere-Web-Sezioni-593x443-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"224\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/4311.0.128080176-k0TE-U43140588540582AnG-1224x916@Corriere-Web-Sezioni-593x443-300x224.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/4311.0.128080176-k0TE-U43140588540582AnG-1224x916@Corriere-Web-Sezioni-593x443-300x224.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/11/4311.0.128080176-k0TE-U43140588540582AnG-1224x916@Corriere-Web-Sezioni-593x443.jpg 593w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Andrea Soldi: aggiornamenti sul processo e sulla passeggiata antipsichiatrica",1510664452,[130,185,186],"http://radioblackout.org/tag/antipsichiatria/","http://radioblackout.org/tag/torino/",[134,188,15],"antipsichiatria",{"post_content":190,"post_title":194,"tags":197},{"matched_tokens":191,"snippet":192,"value":193},[140],"per la morte di Andrea \u003Cmark>Soldi\u003C/mark>, ucciso nell’estate del 2015 nei","Questa mattina al Tribunale di Torino si è tenuta una nuova udienza del processo per la morte di Andrea \u003Cmark>Soldi\u003C/mark>, ucciso nell’estate del 2015 nei giardinetti di corso Umbria, a Torino, da un gruppo di vigili urbani che voleva sottoporlo in maniera coatta e violenta a un TSO, un trattamento sanitario obbligatorio.\r\n\r\n \r\n\r\nNelle scorse udienze sono stati sentiti i numerosi testimoni chiamati a ricostruire quanto accaduto il 5 agosto di due anni fa, per stabilire le responsabilità che hanno portato alla morte di Andrea \u003Cmark>Soldi\u003C/mark>. 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La lista dei morti di psichiatria, che si allunga anno dopo anno, ci mostra una pratica che serve a disciplinare, reprimere, rinchiudere, non certo a “curare”.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 11 novembre gli attivist* del collettivo antipsichiatrico Francesco Mastrogiovanni hanno promosso una passaggiata informativa per il Balon, con quattro quadri di normale repressione psichiatrica.\r\n L’appuntamento è alle 10 in via Andreis angolo via Borgodora\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Raffaella del “Mastrogiovanni”.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 11 06 raffaella antipsi\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito un testo del Collettivo Mastrogiovanni sulla vicenda Soldi e non solo:\r\n\r\n \r\n\r\n“Andrea Soldi è morto il 5 agosto 2015 in piazzale Umbria a Torino, ucciso dai vigili urbani che lo stavano sottoponendo ad un TSO (Trattamento sanitario obbligatorio), perché non si era presentato alla mensile somministrazione forzata (tramite iniezione a lento rilascio) di Haldol, un potente e dannoso neurolettico che provoca dipendenza e gravi effetti collaterali. Il 27 settembre si è aperto il processo che vede imputati per omicidio colposo i 3 vigili autori della manovra contenitiva che ha di fatto soffocato l'uomo, e lo psichiatra che ha disposto il TSO senza che ci fossero le necessarie condizioni previste dalla legge. Tutti hanno continuato e continuano a svolgere le proprie mansioni. I vigili sono stati spostati in un altro reparto. Nel passaggio ci è scappata una promozione.\r\n\r\nDurante le udienze preliminari il Comune e l'Asl To2 avevano offerto 400.000 euro ai familiari della vittima, che li hanno rifiutati. Il solo fatto che due enti che versano in ristrettezze economiche abbiano proposto massimali di risarcimento ancor prima che fosse accertata l'effettiva responsabilità degli imputati, ci fa capire il peso che questo processo potrebbe avere nell'attaccare l'istituzione psichiatrica e i suoi (ab)usi, ponendo l'attenzione sul TSO, ovvero quel trattamento che dà agli psichiatri il potere di catturare, imprigionare e drogare le persone contro la loro volontà e in modo del tutto arbitrario.\r\n\r\nQuella di Andrea non è una storia di malasanità, un errore nell'attuazione di un provvedimento terapeutico, ma è la più tragica conseguenza di pratiche quotidianamente perpetrate dalla psichiatria, di continui ricatti, violenze e vessazioni che la maggior parte degli utenti psichiatrici sono costretti a subire. Non è neanche un caso isolato di morte per TSO, perché sono in tanti a perdere la vita durante la cattura e soprattutto a causa dell'indiscriminata e ponderosa somministrazione di psicofarmaci. La differenza è che nel caso di Andrea ci sono tanti testimoni, occhi e orecchie di gente \"normale\" che hanno assistito a ciò che mai avrebbero potuto immaginare, perché la repressione psichiatrica avviene nella solitudine di chi ne è investito, nel silenzio delle loro famiglie, dentro reparti chiusi e in luoghi isolati. La storia di Andrea è l’eccezione che conferma la regola e da due anni è deflagrata nelle pagine di cronaca dei giornali. É una storia simile a quella di Francesco Mastrogiovanni, le cui ultime ore di vita nel repartino dell'ospedale di S. Luca di Vallo della Lucania, sono state immortalate da una telecamera: 87 ore di agonia durante le quali, pesantemente sedato con farmaci antipsicotici, è stato legato mani e piedi al letto, senza cibo né acqua, fino alla morte il 31 luglio del 2009. Anche Franco è morto durante un ricovero coatto, anche in questo caso il comportamento della vittima era tranquillo e conciliante, e anche stavolta il provvedimento non era legittimo. Anche qui un altro processo iniziato a novembre 2014 che vede imputati 12 infermieri e 6 medici (per reati di sequestro, falso in atto pubblico e morte in conseguenza ad altro reato - il sequestro), in cui si cerca sempre di circoscrivere la tortura subita all'interno di un ospedale come un episodio unico di disservizio ed inefficienza. A novembre scorso la Corte d'Appello di Salerno ha condannato gli 11 infermieri (pene dai 14 mesi ai 15 mesi) che in primo grado erano stati assolti e ha confermato le condanne per i sei medici, a cui però le pene sono state ridotte (dai 13 mesi ai due anni). A tutti è stata sospesa la pena e, quindi, continuano a lavorare nel SSN. Uno dei medici è coinvolto nella morte di Massimiliano Malzone avvenuta nel giugno 2015 nel SPDC di Sant'Arsenio di Polla, probabilmente a causa di una somministrazione letale di farmaci.\r\n\r\nL'ultimo fatto di cronaca risale ad agosto, quando Fabio Tozzi, un uomo di 48 anni che, entrato in TSO all’ospedale Villa Scassi a Genova, ne è uscito morto dopo un paio d'ore, durante le quali è passato prima per il pronto soccorso e poi per il repartino, e ha ricevuto una o forse più somministrazioni di psicofarmaci. É paradossale che un uomo controllato da famiglia e Sert per la sua dipendenza dipendenza da droghe, sia morto in ospedale per un'overdose di psicofarmaci, ovvero sempre sostanze psicotrope ma \"legali\" in quanto prescritte da medici.\r\n\r\n \r\n\r\nNonostante in Italia i manicomi siano stati chiusi alla fine degli anni Settanta, l'orrore psichiatrico non è mai finito e come si moriva nei manicomi, si muore oggi nei nuovi luoghi della psichiatria, strutture più piccole capillarmente diffuse sul territorio, all'interno delle quali continuano a perpetrarsi sia l'etichetta di \"malato mentale\" sia i metodi coercitivi e violenti della psichiatria.\r\nDi recente a Torino a due lavoratrici OSS della comunità psichiatrica torinese \"Il Ponte\", che sono state sospese e licenziate poiché lottavano contro la contenzione fisica dei pazienti all'interno delle 5 comunità psichiatriche, dove, nonostante le alte rette versate dall'ASL, manca il personale. 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La lista dei morti di psichiatria, che si allunga anno dopo anno, ci mostra una pratica che serve a disciplinare, reprimere, rinchiudere, non certo a “curare”.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 11 novembre gli attivist* del collettivo antipsichiatrico Francesco Mastrogiovanni hanno promosso una passaggiata informativa per il Balon, con quattro quadri di normale repressione psichiatrica.\r\n L’appuntamento è alle 10 in via Andreis angolo via Borgodora\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Raffaella del “Mastrogiovanni”.\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n2017 11 06 raffaella antipsi\r\n\r\n \r\n\r\nDi seguito un testo del Collettivo Mastrogiovanni sulla vicenda \u003Cmark>Soldi\u003C/mark> e non solo:\r\n\r\n \r\n\r\n“Andrea \u003Cmark>Soldi\u003C/mark> è morto il 5 agosto 2015 in piazzale Umbria a Torino, ucciso dai vigili urbani che lo stavano sottoponendo ad un TSO (Trattamento sanitario obbligatorio), perché non si era presentato alla mensile somministrazione forzata (tramite iniezione a lento rilascio) di Haldol, un potente e dannoso neurolettico che provoca dipendenza e gravi effetti collaterali. Il 27 settembre si è aperto il processo che vede imputati per omicidio colposo i 3 vigili autori della manovra contenitiva che ha di fatto soffocato l'uomo, e lo psichiatra che ha disposto il TSO senza che ci fossero le necessarie condizioni previste dalla legge. Tutti hanno continuato e continuano a svolgere le proprie mansioni. I vigili sono stati spostati in un altro reparto. Nel passaggio ci è scappata una promozione.\r\n\r\nDurante le udienze preliminari il Comune e l'Asl To2 avevano offerto 400.000 euro ai familiari della vittima, che li hanno rifiutati. Il solo fatto che due enti che versano in ristrettezze economiche abbiano proposto massimali di risarcimento ancor prima che fosse accertata l'effettiva responsabilità degli imputati, ci fa capire il peso che questo processo potrebbe avere nell'attaccare l'istituzione psichiatrica e i suoi (ab)usi, ponendo l'attenzione sul TSO, ovvero quel trattamento che dà agli psichiatri il potere di catturare, imprigionare e drogare le persone contro la loro volontà e in modo del tutto arbitrario.\r\n\r\nQuella di Andrea non è una storia di malasanità, un errore nell'attuazione di un provvedimento terapeutico, ma è la più tragica conseguenza di pratiche quotidianamente perpetrate dalla psichiatria, di continui ricatti, violenze e vessazioni che la maggior parte degli utenti psichiatrici sono costretti a subire. Non è neanche un caso isolato di morte per TSO, perché sono in tanti a perdere la vita durante la cattura e soprattutto a causa dell'indiscriminata e ponderosa somministrazione di psicofarmaci. La differenza è che nel caso di Andrea ci sono tanti testimoni, occhi e orecchie di gente \"normale\" che hanno assistito a ciò che mai avrebbero potuto immaginare, perché la repressione psichiatrica avviene nella solitudine di chi ne è investito, nel silenzio delle loro famiglie, dentro reparti chiusi e in luoghi isolati. La storia di Andrea è l’eccezione che conferma la regola e da due anni è deflagrata nelle pagine di cronaca dei giornali. É una storia simile a quella di Francesco Mastrogiovanni, le cui ultime ore di vita nel repartino dell'ospedale di S. Luca di Vallo della Lucania, sono state immortalate da una telecamera: 87 ore di agonia durante le quali, pesantemente sedato con farmaci antipsicotici, è stato legato mani e piedi al letto, senza cibo né acqua, fino alla morte il 31 luglio del 2009. Anche Franco è morto durante un ricovero coatto, anche in questo caso il comportamento della vittima era tranquillo e conciliante, e anche stavolta il provvedimento non era legittimo. Anche qui un altro processo iniziato a novembre 2014 che vede imputati 12 infermieri e 6 medici (per reati di sequestro, falso in atto pubblico e morte in conseguenza ad altro reato - il sequestro), in cui si cerca sempre di circoscrivere la tortura subita all'interno di un ospedale come un episodio unico di disservizio ed inefficienza. A novembre scorso la Corte d'Appello di Salerno ha condannato gli 11 infermieri (pene dai 14 mesi ai 15 mesi) che in primo grado erano stati assolti e ha confermato le condanne per i sei medici, a cui però le pene sono state ridotte (dai 13 mesi ai due anni). A tutti è stata sospesa la pena e, quindi, continuano a lavorare nel SSN. Uno dei medici è coinvolto nella morte di Massimiliano Malzone avvenuta nel giugno 2015 nel SPDC di Sant'Arsenio di Polla, probabilmente a causa di una somministrazione letale di farmaci.\r\n\r\nL'ultimo fatto di cronaca risale ad agosto, quando Fabio Tozzi, un uomo di 48 anni che, entrato in TSO all’ospedale Villa Scassi a Genova, ne è uscito morto dopo un paio d'ore, durante le quali è passato prima per il pronto soccorso e poi per il repartino, e ha ricevuto una o forse più somministrazioni di psicofarmaci. 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La Città di Torino e la Asl 2 sono state citate come responsabili civili nel processo ai tre vigili urbani e allo psichiatra accusati della sua morte. Andrea Soldi venne ucciso nell’estate del 2015 nei giardinetti di corso Umbria, perché si rifiutava di accettare un TSO, un trattamento sanitario obbligatorio. L'udienza si è svolta a porte chiuse.\r\nRespinta invece la costituzione di parte civile di due associazioni che si occupano di abusi psichiatrici.\r\nIl gup Elena Rocci ha invece accolto la richiesta dei familiari di Soldi, che si sono costituiti parte civile.\r\nI familiari di Soldi mirano ad un risarcimento per la morte di Andrea, ma considerano il suo assassinio un fatto eccezionale, che non investe la liceità del TSO e della pratica psichiatrica.\r\n\r\n \r\n\r\nLa storia di Andrea è una di tante. Non è passata nel silenzio, perché Andrea aveva tanti amici che hanno assistito attoniti ed impotenti alla sua morte, su una panchina di corso Umbria. Tanti amici che hanno raccontato di lui e del modo in cui è stato afferrato, soffocato, ammanettato e gettato ormai agonizzante sull'ambulanza, che avrebbe dovuto portarlo in repartino, una prigione per “malati di nulla”, dove lo attendeva una gabbia chimica e, se non bastava anche lacci ai piedi e alle braccia.\r\n\r\n \r\n\r\nTanti altri muoiono nei repartini, magari soffocati da un boccone che le droghe rendono impossibile deglutire, o annientati dai farmaci.\r\n\r\n \r\n\r\nIl lungo elenco dei morti di questi anni ci racconta che la storia di Andrea non ha nulla di eccezionale, eccetto la volontà degli amici che non passi sotto silenzio.\r\nUna volontà che i parenti, gli stessi che avevano più volte segnalato Andrea ai servizi psichiatrici, perché venisse rinchiuso, di sicuro non hanno. Il padre in tribunale ha persino abbracciato lo psichiatra che ha ordinato il TSO ed ha assistito senza intervenire alla fine violenta del suo paziente.\r\n\r\nLa prossima udienza verrà celebrata il 19 gennaio.\r\n\r\n \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Raffaella, del Collettivo antipischiatrico “Francesco Mastrogiovanni”, che ha lanciato un appello ai testimoni ed amici di Andrea Soldi per raccogliere le testimonianze di una vicenda, che certo non troverà spazio nelle aule di tribunale.\r\n\r\n \r\n\r\nPer scrivere: antipsichiatriatorino@inventati.org\r\n\r\n \r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-11-15-andreasoldi-raffaella\r\nPer approfondimenti puoi anche riascoltare la diretta fatta in occasione della prima udienza del processo","15 Novembre 2016","2016-11-16 12:37:41","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/antipsi-2-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"221\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/antipsi-2-300x221.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/antipsi-2-300x221.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/antipsi-2-768x565.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/11/antipsi-2-1024x754.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Processo Soldi. 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Alla sbarra per omicidio colposo i 3 vigili e lo psichiatra dell'ASL To2 artefici di quel TSO (Trattamento sanitario obbligatorio) che gli costò la vita.\r\nIn Italia i manicomi sono stati chiusi alla fine degli anni Settanta, ma l'orrore psichiatrico non è mai finito: gabbie chimiche, camicie di forza, letti di contenzione, elettroshock, lobotomia farmacologica continuano a segnare le vite di chi finisce imbrigliato nelle reti della psichiatria, visto che questa ha la possibilità di sequestrare e imprigionare le persone a causa di un giudizio arbitrario sulla base del loro comportamento o pensiero.\r\n\r\nEra il 5 agosto dello scorso anno. Andrea era seduto su una panchina di piazzale Umbria, la “sua” panchina, quella dove era solito trascorrere il proprio tempo libero, quando sono arrivati ambulanza e vigili per imporgli un TSO. Andrea, che tutti ricordano come una persona tranquilla, non si era presentato alla visita psichiatrica mensile, perché non voleva sottoporsi all'abituale iniezione a lento rilascio di Haldol, un potente e dannoso neurolettico, che provoca dipendenza e gravi effetti collaterali, tra cui anche la psicosi per cui veniva \"curato\", e che, a detta di familiari e conoscenti, era sopravvenuta anni prima, nella caserma dove aveva svolto il servizio militare. Sebbene l'uomo fosse calmo e, nonostante il provvedimento fosse stato disposto dal Sindaco, sul posto accorsero medici, ambulanza e vigili. Parecchi testimoni hanno visto i vigili prendere e stringere per il collo Andrea fino a farlo diventare cianotico. Ormai privo di sensi, l’hanno ammanettato, gettato prono su una barella. Quando è arrivato al pronto soccorso dell'Ospedale Maria Vittoria era già morto, senza che nessuno si fosse preoccupato di soccorrerlo e rianimarlo.\r\n\r\nIn Italia la legge stabilisce che i ricoveri debbano essere volontari (TSV), ma che si possa comunque eccezionalmente ricorrere alla coercizione quando l'individuo presenta alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici, rifiuti la terapia psichiatrica, e non possa essere assistito in altro modo rispetto al ricovero ospedaliero. L'eccezionalità del provvedimento dovrebbe essere garantita dall'iter attuativo: il TSO deve essere disposto con provvedimento del Sindaco del Comune di residenza, su proposta motivata da un medico e convalidata da uno psichiatra operante nella struttura sanitaria pubblica, e inviato al Giudice Tutelare operante sul territorio che deve convalidarlo entro 48 ore. Il confine tra TSV e TSO è assolutamente labile, proprio per la possibilità del ricovero obbligatorio, usato continuamente come ricatto in caso di mancata arrendevolezza al volere dei medici, e all'effettiva impossibilità di fondo di rifiutare le cure.\r\n\r\nNel caso di Andrea, così come purtroppo nella maggioranza dei casi, il TSO era quindi illegittimo, non solo perché non richiesto dal sindaco, ma perché mancavano i presupposti per attuarlo, visto che Andrea era quieto e addirittura disponibile ad accettare altre soluzioni, non rifiutando quindi del tutto le “cure\".\r\nNonostante non ci fossero le condizioni stabilite dalla legge 180 lo psichiatra ha firmato il provvedimento e poi lo ha attuato senza l'autorizzazione del Sindaco. Difficile capire perché l’imposizione del TSO sia stata affidata ai i vigili, anziché al personale sanitario.\r\n\r\nResta il fatto che Andrea Soldi è stato assassinato brutalmente sotto gli occhi dei suoi amici e della tanta la gente che con lui trascorreva il tempo nella piazzetta, su quelle panchine a cui Andrea si era aggrappato per sfuggire all'ennesima cattura, all'ennesima prepotenza, all'ennesima violenza farmacologica.\r\n\r\nQuesta vicenda è approdata in tribunale, perché l’indignazione dei tanti che hanno assistito alla scena, era troppo forte e pubblica perché fosse ignorata, come quasi sempre accade.\r\n\r\nSarà interessante vedere quale narrazione di questa vicenda sarà proposta in aula.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Raffaella, del Collettivo antipischiatrico “Francesco Mastrogiovanni”.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-10-11-raffaella-andreasoldi\r\n\r\n \r\n\r\n ","11 Ottobre 2016","2016-10-12 11:56:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/andrea-soldi-panchina-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"300\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/andrea-soldi-panchina.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/andrea-soldi-panchina.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/andrea-soldi-panchina-150x150.jpg 150w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/10/andrea-soldi-panchina-170x170.jpg 170w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Andrea Soldi, ucciso dalla psichiatria. 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Alla sbarra per omicidio colposo i 3 vigili e lo psichiatra dell'ASL To2 artefici di quel TSO (Trattamento sanitario obbligatorio) che gli costò la vita.\r\nIn Italia i manicomi sono stati chiusi alla fine degli anni Settanta, ma l'orrore psichiatrico non è mai finito: gabbie chimiche, camicie di forza, letti di contenzione, elettroshock, lobotomia farmacologica continuano a segnare le vite di chi finisce imbrigliato nelle reti della psichiatria, visto che questa ha la possibilità di sequestrare e imprigionare le persone a causa di un giudizio arbitrario sulla base del loro comportamento o pensiero.\r\n\r\nEra il 5 agosto dello scorso anno. Andrea era seduto su una panchina di piazzale Umbria, la “sua” panchina, quella dove era solito trascorrere il proprio tempo libero, quando sono arrivati ambulanza e vigili per imporgli un TSO. Andrea, che tutti ricordano come una persona tranquilla, non si era presentato alla visita psichiatrica mensile, perché non voleva sottoporsi all'abituale iniezione a lento rilascio di Haldol, un potente e dannoso neurolettico, che provoca dipendenza e gravi effetti collaterali, tra cui anche la psicosi per cui veniva \"curato\", e che, a detta di familiari e conoscenti, era sopravvenuta anni prima, nella caserma dove aveva svolto il servizio militare. Sebbene l'uomo fosse calmo e, nonostante il provvedimento fosse stato disposto dal Sindaco, sul posto accorsero medici, ambulanza e vigili. Parecchi testimoni hanno visto i vigili prendere e stringere per il collo Andrea fino a farlo diventare cianotico. Ormai privo di sensi, l’hanno ammanettato, gettato prono su una barella. Quando è arrivato al pronto soccorso dell'Ospedale Maria Vittoria era già morto, senza che nessuno si fosse preoccupato di soccorrerlo e rianimarlo.\r\n\r\nIn Italia la legge stabilisce che i ricoveri debbano essere volontari (TSV), ma che si possa comunque eccezionalmente ricorrere alla coercizione quando l'individuo presenta alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici, rifiuti la terapia psichiatrica, e non possa essere assistito in altro modo rispetto al ricovero ospedaliero. L'eccezionalità del provvedimento dovrebbe essere garantita dall'iter attuativo: il TSO deve essere disposto con provvedimento del Sindaco del Comune di residenza, su proposta motivata da un medico e convalidata da uno psichiatra operante nella struttura sanitaria pubblica, e inviato al Giudice Tutelare operante sul territorio che deve convalidarlo entro 48 ore. Il confine tra TSV e TSO è assolutamente labile, proprio per la possibilità del ricovero obbligatorio, usato continuamente come ricatto in caso di mancata arrendevolezza al volere dei medici, e all'effettiva impossibilità di fondo di rifiutare le cure.\r\n\r\nNel caso di Andrea, così come purtroppo nella maggioranza dei casi, il TSO era quindi illegittimo, non solo perché non richiesto dal sindaco, ma perché mancavano i presupposti per attuarlo, visto che Andrea era quieto e addirittura disponibile ad accettare altre soluzioni, non rifiutando quindi del tutto le “cure\".\r\nNonostante non ci fossero le condizioni stabilite dalla legge 180 lo psichiatra ha firmato il provvedimento e poi lo ha attuato senza l'autorizzazione del Sindaco. Difficile capire perché l’imposizione del TSO sia stata affidata ai i vigili, anziché al personale sanitario.\r\n\r\nResta il fatto che Andrea \u003Cmark>Soldi\u003C/mark> è stato assassinato brutalmente sotto gli occhi dei suoi amici e della tanta la gente che con lui trascorreva il tempo nella piazzetta, su quelle panchine a cui Andrea si era aggrappato per sfuggire all'ennesima cattura, all'ennesima prepotenza, all'ennesima violenza farmacologica.\r\n\r\nQuesta vicenda è approdata in tribunale, perché l’indignazione dei tanti che hanno assistito alla scena, era troppo forte e pubblica perché fosse ignorata, come quasi sempre accade.\r\n\r\nSarà interessante vedere quale narrazione di questa vicenda sarà proposta in aula.\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Raffaella, del Collettivo antipischiatrico “Francesco Mastrogiovanni”.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-10-11-raffaella-andreasoldi\r\n\r\n \r\n\r\n ",{"matched_tokens":356,"snippet":357,"value":357},[140],"Andrea \u003Cmark>Soldi\u003C/mark>, ucciso dalla psichiatria. 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Sullo sfondo restano le migliaia di uomini e ragazzi, che decisero di gettare le armi. In quella guerra, a rischio della vita, disertarono a migliaia, consapevoli che le frontiere tra gli Stati sono solo tratti di matita sulle mappe. Interessano a chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro.\r\nLa storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali, pur ricostruita in numerosi studi, non è mai stata inserita nei programmi scolastici, perché la propaganda militarista nelle scuole non è mai cessata. Anzi! I militari entrano nelle scuole come “esperti”, per indottrinare ed arruolare ragazzi e ragazze.\r\nAncora oggi, dopo oltre un secolo da quelle trincee impastate di sangue, sudore, fango e rabbia, la retorica patriottica, il garrire di bandiere e le parate militari sono strumento di legittimazione delle avventure militari italiane all’estero, dall’Africa all’Ucraina, dei militari per le strade, della guerra ai migranti, del moltiplicarsi della spesa in armamenti.\r\nContestare le celebrazioni del 4 novembre non è mero esercizio di doverosa memoria verso i disertori che, su tutti i fronti, fuggirono dalla Grande Guerra, ma si inserisce nei percorsi antimilitaristi di chi, sui vari territori, lotta contro basi militari e poligoni di tiro, fabbriche d’armi e missioni militari all’estero. \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giorgio Sacchetti, antimilitarista, storico, insegna all’Università di Firenze ed è autore, con Isabelle Felici, de \"L'antimilitarismo in Italia (1945-2025)\r\n\r\nGiubileo. Soldi, potere e propaganda\r\nIl governo della città del Vaticano si accinge ad un anno di celebrazioni, folle di turisti, spot pubblicitari a reti unificate. Il tutto a spese di noi tutti, grazie alle generose elargizioni dello Stato Italiano, e ai privilegi concessi ad Jorge Bergoglio, in arte Francesco, il gesuita sul trono di Pietro.\r\nUn anno di propaganda clericale.\r\nNe abbiamo parlato con Daniele Ratti\r\n\r\n4 novembre\r\nUn panorama delle giornate di lotta al militarismo e alla guerra del 4 novembre\r\nNe abbiamo parlato con Federico dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nSabato 2 e lunedì 4 novembre\r\n\r\nContro la guerra, il militarismo, la produzione bellica, l’occupazione militare delle periferie, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon disertori e obiettori di tutte le guerre!\r\n\r\nLunedì 4 novembre\r\nIniziative antimilitariste in giro per Torino\r\nSmilitarizziamo la città! \r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","4 Novembre 2024","2024-11-04 11:09:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/11/4-novembre-festa-degli-assassini-2-e1730714838452-200x110.jpg","Anarres del 1 novembre. 4 novembre. 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Festa degli assassini\r\nIl 4 novembre, nell’anniversario della “vittoria” nella prima guerra mondiale, in Italia si festeggiano le forze armate, si festeggia un immane massacro per spostare un confine. \r\nSui siti governativi si parla di “terre irredente” cui la guerra ha offerto la “redenzione” del tricolore.\r\nSullo sfondo restano 600.000 morti sul solo piccolo fronte orientale. Sullo sfondo resta un’occupazione militare che si è accanita a cancellare le lingue e le culture diverse da quella “italiana”. Sullo sfondo restano i tanti soldati obbligati a combattere con i fucili dei carabinieri puntati alla schiena. Sullo sfondo restano le decimazioni, le torture, gli stupri di massa . Sullo sfondo restano le migliaia di uomini e ragazzi, che decisero di gettare le armi. In quella guerra, a rischio della vita, disertarono a migliaia, consapevoli che le frontiere tra gli Stati sono solo tratti di matita sulle mappe. Interessano a chi governa, ma non hanno nessun significato per chi abita uno o l’altro versante di una montagna, l’una o l’altra riva di un fiume, dove nuotano gli stessi pesci, dove crescono le stesse piante, dove vivono uomini e donne che si riconoscono uguali di fronte ai padroni che si fanno ricchi sul loro lavoro.\r\nLa storia delle rivolte, delle “tregue spontanee”, dell’odio per gli ufficiali, pur ricostruita in numerosi studi, non è mai stata inserita nei programmi scolastici, perché la propaganda militarista nelle scuole non è mai cessata. Anzi! I militari entrano nelle scuole come “esperti”, per indottrinare ed arruolare ragazzi e ragazze.\r\nAncora oggi, dopo oltre un secolo da quelle trincee impastate di sangue, sudore, fango e rabbia, la retorica patriottica, il garrire di bandiere e le parate militari sono strumento di legittimazione delle avventure militari italiane all’estero, dall’Africa all’Ucraina, dei militari per le strade, della guerra ai migranti, del moltiplicarsi della spesa in armamenti.\r\nContestare le celebrazioni del 4 novembre non è mero esercizio di doverosa memoria verso i disertori che, su tutti i fronti, fuggirono dalla Grande Guerra, ma si inserisce nei percorsi antimilitaristi di chi, sui vari territori, lotta contro basi militari e poligoni di tiro, fabbriche d’armi e missioni militari all’estero. \r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giorgio Sacchetti, antimilitarista, storico, insegna all’Università di Firenze ed è autore, con Isabelle Felici, de \"L'antimilitarismo in Italia (1945-2025)\r\n\r\nGiubileo. \u003Cmark>Soldi\u003C/mark>, potere e propaganda\r\nIl governo della città del Vaticano si accinge ad un anno di celebrazioni, folle di turisti, spot pubblicitari a reti unificate. 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Il rapporto contribuisce a documentare veri e propri crimini di stato perpetrati da apparati governativi tunisini e libici con la complicità delle politiche di esternalizzazione delle frontire da parte dell'Unione Europea. Questa collusione si sostanzia nei \"memorandum\" d'intesa siglati tra Tunisia ed Unione Europea che prevedono proprio il finanziamento di corpi di polizia allo scopo di impedire le partenze dei migranti. Sonoi 5 le fasi che il rapporto identifica in questo processo di deportazione e tratta di esseri umani :1) Gli arresti; 2) Il trasporto verso la frontiera tunisino-libica; 3) Il ruolo dei campi di detenzione alla frontiera tunisina; 4) Il passaggio e la vendita a corpi armati libici; 5) La detenzione nelle prigioni libiche sino al pagamento del riscatto. Siamo di fronte ad una vera e propria tratta di stato, con un corollario di violazioni dei diritti umani nel corso delle operazioni di espulsione e tratta, che inchiodano alle sue responsabilità l’Unione Europea e i singoli stati nell’esposizione alla morte e alla schiavitù delle persone in viaggio, così come riguardo allo status di “paese sicuro” assegnato alla Tunisia, al suo ruolo di partner e beneficiario economico nella gestione della frontiera esterna della UE.\r\n\r\nIl gruppo di ricerca internazionale ha deciso di rendersi anonimo sotto uno pseudonimo collettivo. La scelta dell’anonimato nasce dal dovere di tutelare la sicurezza e l’incolumità fisica dei ricercatori stessi , ma anche dalla volontà di continuare a fare ricerca su un tema che in Tunisia è oggi oggetto di una radicale repressione. Il gruppo ha realizzato il disegno dell’indagine, la raccolta e l’analisi dei materiali, cosi come la supervisione scientifica di tutto il processo.Le testimonianze sono state raccolte sul posto e attraverso delle chat che vengono utilizzate dalle persone migranti .\r\n\r\nhttps://www.adl-zavidovici.eu/wp-content/uploads/2025/01/StateTrafficking_IT_light.pdf \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BASTIONI-06022025-STATE-TRAFFICKING.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Tatjana Djordjevic torniamo sulle proteste in Serbia ,sempre più ampie e che coinvolgono strati sociali non solamente studenteschi e che si estendono anche al di fuori dei grandi centri urbani. Decine di migliaia di studenti di Belgrado sono partiti a piedi per unirsi ai manifestanti a Novi Sad, la marcia, lunga circa 70 km e accompagnata dallo slogan \"Un passo verso la giustizia\", è iniziata il 29 gennaio e si è protratta per due giorni. Lungo il percorso, numerosi cittadini hanno atteso gli studenti per sostenerli, offrendo loro cibo e acqua. Le manifestazioni sono iniziate il 22 novembre e non si fermano ,hanno portato alle dimissioni del primo ministro Vucevic ,le proteste erano cominciate a causa del crollo di una tettoia alla stazione ferroviaria di Novi Sad lo scorso 1° novembre, che aveva causato 15 morti. L’incidente è considerato dai manifestanti emblematico della corruzione diffusa nel paese durante gli anni al potere del presidente Aleksandar Vučić, che è stato primo ministro fra il 2014 e il 2017 e da allora è presidente. Il movimento non accetta di essere sovradeterminato dai partiti politici dell'opposizione che divisa e debole viene tenuta lontana dalle manifestazioni ,la critica di questa generazione diviene sempre più radicale ed investe il sistema di potere di Vucic .Con le dovute differenze il pernsiero va alle manifestazioni studentesche che portarono alla caduta nel 2000 del governo di Milosevic.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/BASTIONI-DI-ORIONE-06022025-SERBIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","10 Febbraio 2025","2025-02-10 11:59:52","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/06/blade-1-200x110.jpg","BASTIONI DI ORIONE 06/02/2025-VENDITA DI ESSERI UMANI TRA LIBIA E TUNISIA CON I SOLDI UE -SERBIA CONTINUANO LE MANIFESTAZIONI IL REGIME DI VUCIC E' AL CAPOLINEA ?",1739188792,[556],"http://radioblackout.org/tag/bastioni-di-orione/",[558],"Bastioni di Orione",{"post_title":560},{"matched_tokens":561,"snippet":563,"value":563},[562],"SOLDI","BASTIONI DI ORIONE 06/02/2025-VENDITA DI ESSERI UMANI TRA LIBIA E TUNISIA CON I \u003Cmark>SOLDI\u003C/mark> UE -SERBIA CONTINUANO LE MANIFESTAZIONI IL REGIME DI VUCIC E' AL CAPOLINEA ?",[565],{"field":108,"matched_tokens":566,"snippet":563,"value":563},[562],{"best_field_score":167,"best_field_weight":168,"fields_matched":115,"num_tokens_dropped":52,"score":568,"tokens_matched":115,"typo_prefix_score":52},"578730123365187705",{"document":570,"highlight":582,"highlights":587,"text_match":165,"text_match_info":590},{"comment_count":52,"id":571,"is_sticky":52,"permalink":572,"podcastfilter":573,"post_author":397,"post_content":574,"post_date":575,"post_excerpt":57,"post_id":571,"post_modified":576,"post_thumbnail":577,"post_title":578,"post_type":453,"sort_by_date":579,"tag_links":580,"tags":581},"61836","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-19-giugno-il-razzismo-scientifico-dalla-venere-nera-al-divieto-i-corpi-razzializzati-delle-donne-nelle-colonie-italiane-universalismo-e-relativismo-altri-soldi-ai-ma/",[397],"Come ogni venerdì abbiamo fatto il nostro viaggio settimanale su Anarres, il pianeta delle utopie concrete. Dalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’escopost:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/2020-06-19-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nscarica l'audio\r\n\r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nLe geografie del colonialismo. Le mappe che usiamo non sono neutre. I geografi accompagnavano le spedizioni coloniali, disegnavano mappe, che erano il segno tangibile della conquista, della presa di possesso, dell’alienazione di chi viveva senza queste mappe, dove i luoghi mutavano di nome e di senso.\r\nIl determinismo essenzialista ha contribuito alla diffusione di un razzismo “scientifico”, che forniva le ragioni per escludere dall’universalismo dei diritti le popolazioni “costitutivamente inferiori” e, quindi, non del tutto umane.\r\nLa geografia si è intrecciata anche con l’anarchismo, contribuendo allo sviluppo di saperi altri.\r\nNe abbiamo parlato con Federico Ferretti, anarchico, docente di geografia a Dublino.\r\n\r\nI corpi razzializzati delle donne nelle colonie. Montanelli, la punta di un iceberg sommerso.\r\n\r\nItaliani brava gente? Nel nostro paese, nonostante gli studi storici sui massacri delle truppe coloniali italiane, il mito della “diversità” italiana resiste nell’immaginario.\r\nLa vicenda della statua di Montanelli ha aperto un dibattito in cui, i difensori del giornalista fanno ricorso ad argomentazioni che si basano sul “relativismo culturale”, per rendere normale l’acquisto di una bambina di 12 anni, usata come moglie e cameriera, sotto l’ombrello del matrimonio temporaneo.\r\nUna buona occasione per riflettere sui rapporto tra universalismo e relativismo. Lo faremo con Francesco Codello, anarchico, tra i fondatori della rete per l’educazione libertaria. \r\n\r\nIl governo stanzia tre milioni di euro in più per la Guardia Costiera libica, nota per sparare sui migranti e per essere collusa con i trafficanti. 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Collettivo Anarco-Femminista Torinese\r\ncorso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 20\r\nFB https://www.facebook.com/Wild.C.A.T.anarcofem/\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 – riunioni ogni martedì alle 21\r\nContatti: fai_torino@autistici.org – https://www.facebook.com/senzafrontiere.to/\r\n\r\nwww.anarresinfo.noblogs.org","26 Giugno 2020","2020-06-26 03:43:32","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/06/2.-Stragi-di-etiopi-durante-loccupazione-italiana-1935-ca.-200x110.jpg","Anarres del 19 giugno. Il “razzismo scientifico”. Dalla venere nera al divieto: i corpi razzializzati delle donne nelle colonie italiane. Universalismo e relativismo. Altri soldi ai macellai della guardia costiera libica…",1593179616,[],[],{"post_title":583},{"matched_tokens":584,"snippet":585,"value":586},[78],"italiane. Universalismo e relativismo. Altri \u003Cmark>soldi\u003C/mark> ai macellai della guardia costiera","Anarres del 19 giugno. Il “razzismo scientifico”. 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Paura che la Russia chiuda i rubinetti del gas o alzi il prezzo, dopo le sanzioni dell'UE per la crisi Ucraina.\r\nUn buon modo per scaricare sulla Russia la responsabilità delle bollette in continua crescita.\r\nMa come stanno davvero le cose? Se veramente c'é la crisi perchè tra le voci delle nostre bollette c'é l'ammortizzazione del rigassificatore di Livorno completato oltre un anno fa e mai entrato in funzione?\r\nQuesta vicenda basterebbe da sola gettare suce sull'ennesima speculazione ai danni dei cittadini, raggirati dalla minaccia di un inverno al freddo. Una minaccia fatta di nulla. La Russia se non vende il gas non incassa, l'Italia ha tutto l'interesse a continuare a comperarlo. Banale? Tanto banale che ci sono volute montagne di carta stampata per seppellire questa banale verità.\r\n\r\nIn Russia, oltre il circolo polare artico, sotto la tundra siberiana, è nascosta la riserva di combustibili più grande del mondo. Un terzo della ricchezza della Gazprom arriva dai giacimenti naturali di gas attorno a Urengoy. Attraverso questa azienda statale controllata direttamente da Putin, il Cremlino conta di restituire alla Russia un ruolo da superpotenza mondiale.\r\nUrengoy è una delle tante \"città chiuse\" dove sopravvive la vecchia Russia della nomenclatura confusa con la oligarchia dei nuovi ricchi. La polizia e i servizi segreti sono ovunque. Da questo impianto e dagli altri che confluiscono lungo la strada, inizia il lungo viaggio del gas russo, che passando dall'Ucraina alla Polonia, arriva in Europa. Un viaggio di migliaia di chilometri sino alle caldaiette delle nostre case. La geografia dei tubi di distribuzione rappresenta la mappa del potere: quando cambia il luogo di partenza, cambiano anche i pedaggi e quindi i rapporti di forza. Quello che non cambia è l'interesse di chi compra e di acquista.\r\nLa centrale operativa della Snam in Italia è a San Donato milanese: lì è il cuore del sistema di distribuzione su tutto il territorio italiano. La centrale di San Donato è protetta come quella siberiana di Urengoy: sembra un fortino.\r\nOggi la Snam gestisce i tubi fino alla periferia dei singoli comuni, poi la distribuzione casa per casa è nelle mani delle municipalizzate alle quali paghiamo la bolletta. In questa bolletta il gas è il 33%: il resto sono solo tasse.\r\nLo scorso anno noi tutti facemmo un bel regalo all'ENEL, pagando una supposta emergenza gas, tamponata con il ripristino momentaneo delle centrali a olio.\r\n\r\nI fatti, semplici e grezzi, ci raccontano un'altra storia. E' la storia di una relazione commerciale tra Italia e Russia che non si è mai interrotta nemmeno quando la guerra fretta era più ghiacciata della tundra siberiana.\r\nNon c'é nessuna emergenza gas. L'unica emergenza - continua - sono le bollette gonfiate per pagare inutili rigassificatori.\r\nPerò. Una nota positiva c'é. Meglio pagare per un rigassificatore fermo che verder entrare in funzione una gigantesca bomba galleggiante tra le case. Chi si accontenta... Altro discorso, tutto da aprire, è quello di una gestione dal basso delle rinnovabili. Una scommessa importante, che però si scontra con il perdurare di una mentalità statalista tra tanta parte della cosiddetta \"sinistra\".\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Maurizio Zicanu, compagno livornese da sempre in prima fila nelle lotta ambientaliste.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2014 11 11 gas energia ucraina zic","21 Novembre 2014","2018-10-17 22:59:27","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2014/11/eni-200x110.jpeg","Gas, ENI, Russia. Soldi e propaganda",1416590932,[603,604,605,606,607,608,609],"http://radioblackout.org/tag/bollette/","http://radioblackout.org/tag/eni/","http://radioblackout.org/tag/gas/","http://radioblackout.org/tag/gazprom/","http://radioblackout.org/tag/rigassificatori/","http://radioblackout.org/tag/russia/","http://radioblackout.org/tag/snam/",[611,612,613,614,615,616,617],"bollette","ENI","gas","gazprom","rigassificatori","russia","snam",{"post_title":619},{"matched_tokens":620,"snippet":621,"value":621},[140],"Gas, ENI, Russia. \u003Cmark>Soldi\u003C/mark> e propaganda",[623],{"field":108,"matched_tokens":624,"snippet":621,"value":621},[140],{"best_field_score":167,"best_field_weight":168,"fields_matched":115,"num_tokens_dropped":52,"score":568,"tokens_matched":115,"typo_prefix_score":52},{"document":627,"highlight":647,"highlights":651,"text_match":165,"text_match_info":654},{"comment_count":52,"id":628,"is_sticky":52,"permalink":629,"podcastfilter":630,"post_author":397,"post_content":631,"post_date":632,"post_excerpt":57,"post_id":628,"post_modified":633,"post_thumbnail":634,"post_title":635,"post_type":453,"sort_by_date":636,"tag_links":637,"tags":642},"19973","http://radioblackout.org/podcast/soldi-per-le-avventure-belliche-dellitalia/",[397],"Mercoledì alla Camera e giovedì al Senato, il parlamento ha trasformato in legge il decreto sul finanziamento delle missioni militari all'estero.\r\nI militari italiani sono impegnati in 25 missioni internazionali. La spesa complessiva del dl è di circa 265 milioni di euro - 265.801.614 per la precisione - tra rifinanziamento delle missioni, competenze del ministero degli esteri e \"interventi umanitari\". Per le prime due voci il costo è di 256 milioni di euro.\r\nLa legge approvata continua a sostenere che \"Le missioni delle Forze Armate e di Polizia italiane sono “iniziative di cooperazione allo sviluppo e sostegno ai processi di ricostruzione e partecipazione alle iniziative delle organizzazioni internazionali per il consolidamento dei processi di pace e di stabilizzazione“. Quelli approvati questa settimana e più volte finanziati dal parlamento non sarebbero interventi di guerra, ma operazioni di mantenimento, istruzione, formazione e controllo di territori a rischio, dove sono in corso conflitti.\r\nI dati a nostra disposizione, specie per l'Afganistan dove l'Italia è maggiormente impegnata, raccontano un'altra storia, la storia di un'occupazione militare violenta, fatta di bombardamenti, mitragliamenti, perquisizioni notturne, assassini di civili. Una storia di guerra.\r\n\r\nQueste le missioni internazionali in cui sono impegnate le forze armate italiane:\r\nMissioni ISAF-EUPOL (Afganistan) 124.536.000 euro\r\nMissione UNIFIL (Libano) 40.237.496 euro\r\nMissioni Joint Enterprise – MSU – MLO- EULEX (Kossovo) 22.447.777 euro\r\nMissione ALTHEA – IPU (Bosnia-Ervegovina) 75.320 euro\r\nMissione Active Endeavour (Mediterraneo) 5.090.340 euro\r\nMissione TIPH 2 (Hebron, Palestina) 285.997 euro\r\nMissione EUBAM (valico di Rafah)\r\nMissione UNAMID (Darfur)\r\nMissione UNFICYP (Cipro) 66.961 euro\r\nMissioni ATALANTA e OCEAN SHIELD (antipirateria) 11.424.069 euro\r\nMissione la logistica per l'Afganistan in Barhein - 5.509.576 euro\r\nMissioni EUTM – EUCAP NESTOR (Somalia e Corno d’Africa) 3.689.030 euro\r\nMissione EUBAM (Libia) 2.547.405 euro\r\nMissione EUMM (Georgia)\r\nMissione UNMISS (Sud Sudan)\r\nMissione EUCAP Sahel Niger e iniziative ONU ed EU per il Mali 726.003 euro\r\nCooperazione delle Forze di polizia italiane (Polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Corpo della guardia di finanza) in Albania e nei Paesi dell’area balcanica\r\nMissione EUPOL COPPS (Palestina)\r\nUfficio Interforze Area Balcani\r\nAgenzia informazioni e sicurezza esterna (AISE) a protezione del personale delle Forze armate impiegato nelle missioni internazionali.\r\nSi aggiungono il corpo militare volontario e Corpo delle infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana per le esigenze di supporto sanitario delle missioni internazionali in Afganistan e negli Emirati Arabi Uniti.\r\n\r\nLa più corposa è la missione Isaf-Eupol in Afganistan, a guida Nato la prima, decisa dal Consiglio Europeo la seconda: oltre 3mila soldati impegnati, con mezzi terrestri e aerei, per un totale di oltre 124 milioni di euro (124.536.000)\r\nLa seconda per importanza e voce di spese è la Unifil, in Libano, al confine sud del paese fino a quello con Israele. Più di mille i soldati impiegati, come mezzi militari, aerei e navali: in tutto 40 milioni di euro.\r\nNon mancano le missioni navali, tra queste l’Active Endeavour, “impegno attivo” 347 militari, 3 aerei e 4 navi sotto la bandiera della Nato per un costo di 5 milioni di euro.\r\nLa missione nasce per il controllo del mar Mediterraneo: secondo i dati raccolti, nel 2009 veniva controllato il 60% delle acque. La percentuale è in aumento negli ultimi anni: ci sono unità di 62 paesi, tra cui anche la Russia, che tengono sotto controllo oltre 100mila mercantili.\r\nIl dato curioso di questa enorme operazione di controllo del mare è quello che non c'é. Ci si aspetterebbe che in tanti anni qualcuno avesse incrociato qualche barcone degli immigrati, che percorrono le rotte del Mediterraneo per approdare in Sicilia. Invece no. nonostante i collegamenti satellitari e i radar potentissimi l'enorme flotta militare internazionale che pattuglia il Mediterraneo non ha mai visto nessuno.\r\nAll’inizio la missione era diretta al controllo delle rotte di Al Qaeda, ma non è stato mai fermato nessuno. Solo controlli sui mercantili, oltre 100mila: delle navi dei rifugiati neanche un accenno. Il tratto tra la Libia e la Sicilia, è pattugliato, mentre sul canale tra Tunisia e Italia volano gli aerei: sulla mappa c’è Lampedusa, eppure, da questa missione non giungono dati sulla presenza di navi che non siano mercantili.\r\nUn inghippo interessante da sciogliere, mentre, dopo la strage di Lampedusa, sono diventate più pressanti le richieste di intervento da parte dell'Unione Europea e della sua agenzia per il controllo delle frontiere, la famigerata Frontex.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Stefano Raspa del Comitato contro Aviano 2000. Ne è scaturita una discussione a tutto campo, sul confine sempre più labile tra guerra esterna e guerra interna.\r\n\r\nAscolta la chiacchierata:\r\n\r\n2013 12 04 raspa missioni estero","6 Dicembre 2013","2018-10-17 22:59:36","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/12/militari_italiani_missioni-200x110.jpg","Soldi per le avventure belliche dell'Italia",1386346816,[638,639,640,641],"http://radioblackout.org/tag/afganistan/","http://radioblackout.org/tag/militarismo/","http://radioblackout.org/tag/missioni-militari/","http://radioblackout.org/tag/spesa-bellica/",[643,644,645,646],"afganistan","militarismo","missioni militari","spesa bellica",{"post_title":648},{"matched_tokens":649,"snippet":650,"value":650},[140],"\u003Cmark>Soldi\u003C/mark> per le avventure belliche dell'Italia",[652],{"field":108,"matched_tokens":653,"snippet":650,"value":650},[140],{"best_field_score":167,"best_field_weight":168,"fields_matched":115,"num_tokens_dropped":52,"score":568,"tokens_matched":115,"typo_prefix_score":52},6637,{"collection_name":453,"first_q":78,"per_page":390,"q":78},["Reactive",658],{},["Set"],["ShallowReactive",661],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fkXneJEQz-_23EHfbGDlSX0pKjiC15vU3iwCNkHhQ8rE":-1},true,"/search?query=soldi"]