","Torino. 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Il PM Padalino aveva richiesto gli arresti domiciliari, ma il Gip non li ha concessi. 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Ma dallo sguardo sugli slum si spiegano anche – di conseguenza – le rivolte attuali, che un po' di speranza finalmente in un inizio di emancipazione e presa di coscienza di questo enorme potenziale di rivolta: lo spunto per questa diretta infatti è offerto dalla resistenza allo sgombero di un enorme squatt dove dall'Otto marzo si sono erette barricate per difendere le 5280 case occupate. Il governo ha istituito il blocco dei generi alimentari e il 10 marzo è sopravvenuto l'ultimatum di abbandonare i locali occupati entro una settimana o si sarebbe eseguito lo sfratto di massa con la forza. Per ora l'occupazione di Bulacan resiste.\r\n\r\nDall'altro lato nell'arcipelago asiatico le tensioni sono incancrenite da lotte armate di diversa ispirazione che con alti e bassi si manifestano da decenni e trovano humus in radici che affondano fin nei primi momenti del processo di decolonizzazione e vengono affrontate dall'esecutivo di Duterte che ha avviato un dialogo con la guerriglia, sia maoista, sia quella ora ispirata al Califfato, viste le tradizioni islamiche del sud del paese, nel momento in cui dall'Australia giunge un allarme per la potenziale costruzione di un Califfato nel Sud delle Filippine.\r\n\r\nPer fare il punto sulla situazione degli occupanti e delle lotte che l'uomo forte tenta di stroncare alternando ferocia e diplomazia, abbiamo sentito Paolo Affatato, cofondatore di \"Lettera22\"\r\n\r\nSfrattiFilippine\r\n\r\n ","1 Aprile 2017","2017-04-04 15:36:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/2017-03-31_Manila-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"144\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/2017-03-31_Manila-300x144.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/2017-03-31_Manila-300x144.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/03/2017-03-31_Manila.jpg 540w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Slum di Manila: un ottimo osservatorio per capire le Filippine di Duterte",1491044025,[127,128,129,130,131,132,133,134],"http://radioblackout.org/tag/bulacan/","http://radioblackout.org/tag/califfato-in-estremo-oriente/","http://radioblackout.org/tag/duterte/","http://radioblackout.org/tag/filippine/","http://radioblackout.org/tag/guerriglia-islamica/","http://radioblackout.org/tag/kadamay/","http://radioblackout.org/tag/slum-manila/","http://radioblackout.org/tag/urban-poor/",[136,137,138,139,140,141,142,143],"Bulacan","califfato in estremo oriente","Duterte","filippine","guerriglia islamica","Kadamay","slum Manila","urban poor",{"post_content":145,"tags":149},{"matched_tokens":146,"snippet":147,"value":148},[72],"che offre la condizione degli \u003Cmark>urban\u003C/mark> poor, ammassati in baracche fatiscenti","Il punto di vista che offre la condizione degli \u003Cmark>urban\u003C/mark> poor, ammassati in baracche fatiscenti con una densità di 80.000 persone per ogni chilometro quadrato, getta una luce in grado di spiegare le esistenze fatiscenti vissute dalla popolazione filippina più misera che vive ai margini delle metropoli, fornendo manodopera a basso costo e voti, alimentano il sottobosco di espedienti e spaccio contro cui i primi mesi sanguinari del governo Duterte hanno scatenato una messe di esecuzioni sommarie calcolata in 7000 morti. 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Tutto si fonda non sui servizi ma è asservito ai grandi capitali e volto a creare una rete transnazionale di città fatte con lo stampino a livello europeo. Queste trasformazioni sono poi comunicate da giornalisti, antropologi e intellettuali di vario tipo che devono fare in modo che l'idea di urbanizzazione venga acquisita capillarmente e data come già decretata e soluzione ottimale, compresa la sostenibilità, che prevede anche un minimo di fondi per gli sfratti inevitabili per il buon esito dell'operazione.\r\n\r\nI processi si fondono su un primo momento di disinvestimento che conduce al degrado una zona, per poi riqualificarla una volta estromessi gli autoctoni di quel quartiere, quando diventa conveniente al capitale cambiarne i connotati, che non si adattano più a quei cittadini che non si possono permettere gli affitti che la riqualificazione impone e lasciano il posto ai clienti delle grandi agenzie miste con una quota di minoranza pubblica ma controllate dai grandi capitali privati (banche e immobiliaristi) che quindi possono dettare le logiche sottese alla progettazione delle città attraverso un investimento integrato nel territorio al fine di avere un profitto sicuro. A Torino i processi di riqualificazione in corso sono 17 e quasi tutti si rifanno a Torino Immobiliare, come ci spiega con maggior precisione Luigi in questo intervento:\r\n\r\n2014.05.29-luigi\r\n\r\nLuigi ha accennato nel suo discorso all'area ex Diatto di Borgo san Paolo, quartiere ex operaio del cui intervento di gentrificazione ci parla più diffusamente Manuel della Snia Rischiosa, in vista anche della manifestazione del 7 giugno che lambirà quasi tutte le aree sotto osservazione da parte dei palazzinari che vogliono riprogettare la vita di buona parte del quartiere nel cui tessuto erano incastonate molte industrie ormai in disuso e quindi appetibili per affari assimilabili a quelli descritti nell'analisi della \"variante 200\" o dell'attacco portato in Barriera, o con minime variazioni nel sito della Thyssen, su cui sono già stati avanzati progetti improntati al solito schema, nonostante non insista su un'area già \"vissuta\" da famiglie e storie popolari, magari centenarie, come quelle dello storico borgo proletario di sanpaolino.\r\n\r\nLaddove non è tanto il degrado indotto a porre le premesse per gli affari sulla riqualificazione fatti dalle agenzie colluse con il potere amministrativo, il lavoro sporco viene eseguito dall'incuria, se non la distruzione del patrimonio culturale: siano esse vestigia del recente passato industriale, siano acquedotti romani. Il comitato Snia Rischiosa ha già sbugiardato più volte l'amministrazione (che aveva addirittura postdatato la costruzione per far saltare i vincoli sui monumenti storici con la connivenza della sovrintendenza), ha colto in fallo anche l'ente dell'asl preposto alla bonifica dall'amianto. I lavori erano iniziati a spron battuto un anno fa nei modi incauti e sprovveduti raccontati da Manuel nel podcast allegato... ora da dicembre il cantiere è vuoto, non ci lavora nessuno e non ci sono progetti conosciuti sulla ex fabbrica come sull'intero quartiere, su cui campeggia imponente l'inquietante grattacielo di Intesa-Sanpaolo.\r\n\r\n2014.05.29-manuel","29 Maggio 2014","2014-06-02 16:10:09","Sgomberi, degrado e riqualificazione: gli stadi della gentrificazione",1401373222,[193,194,195,196,197,198,199,200,201,202,203,204],"http://radioblackout.org/tag/degrado/","http://radioblackout.org/tag/diatto/","http://radioblackout.org/tag/diritto-alla-casa/","http://radioblackout.org/tag/gentrificazione/","http://radioblackout.org/tag/investimento-integrato/","http://radioblackout.org/tag/palazzinari/","http://radioblackout.org/tag/rabel/","http://radioblackout.org/tag/riqualificazione/","http://radioblackout.org/tag/sgomberi/","http://radioblackout.org/tag/speculazione/","http://radioblackout.org/tag/urban-center/","http://radioblackout.org/tag/westinghouse/",[206,207,208,28,209,210,211,212,213,214,215,216],"degrado","diatto","diritto alla casa","investimento integrato","palazzinari","rabél","riqualificazione","Sgomberi","speculazione","urban center","westinghouse",{"post_content":218,"tags":222},{"matched_tokens":219,"snippet":220,"value":221},[72],"il discorso alle politiche di \u003Cmark>urban\u003C/mark>izzazione che sottendono alle scelte speculative","Prendendo spunto dallo sgombero di ieri del bar-libreria Rabél, abbiamo voluto allargare il discorso alle politiche di \u003Cmark>urban\u003C/mark>izzazione che sottendono alle scelte speculative del comitato d'affari politico-finanziario dell'aministrazione torinese, esemplificativo di quelli che sono i criteri e le forme in cui opera il processo di degrado/riqualificazione di aree \u003Cmark>urban\u003C/mark>e volte a favorire la creazione di quartieri destinati dalla speculazione a modelli di vita che possono permettersi gli oneri di \u003Cmark>urban\u003C/mark>izzazione, in modo da ripianare i debiti olimpici.\r\n\r\nIl modello di sviluppo dell'urbanizzazione non è una esclusiva torinese, ma è informato da una prassi europea ben incarnata dallo \u003Cmark>Urban\u003C/mark> Center, che si fa un vanto di prendere decisioni in modo partecipato con la cittadinanza (come si vede dall'esempio dell'ex Diatto, o dai molti sfratti e sgomberi operati per fare posto ai progetti avveniristici delle archistar). 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Il lancio di due mini-petardi contro le autoblindo schierate a “difesa” della “Zona Rossa” (all’incrocio tra viale Boccetta e Via Concezione) è stato sufficiente per scatenare manganellate a destra e manca, soprattutto da parte di un paio di esagitati e “inselvaggiti” agenti di PS. E poi corse e inseguimenti al nulla, schieramenti bellici e antisommossa a presidio di palazzi, banche e vetrine che nessun@, dico nessun@ ha mai tentato di avvicinare.\r\nCiò che più mi ha amaramente colpito è stata però la cinica strategia di rappresentare in maniera teatrale – più per intimidire i passanti e i residenti che i manifestanti – azioni repressive e di “controllo della folla” mutuate dalle pluridecennali pratiche delle forze armate italiane e NATO in Kosovo, Libano, Iraq, Afganistan. Urban Warfare viene definita nei manuali di guerra. E Messina ne è stata teatro per la prima volta. Si è trattato cioè della “necessaria” sperimentazione dei processi di militarizzazione e repressione di ogni forma di dissenso che saranno implementati con l’inizio dei cantieri del Ponte sullo Stretto di Messina.”\r\nCi siamo collegati con Antonio Mazzeo, già autore, con Antonello Mangano, de “Il Mostro sullo Stretto”, per una cronaca della giornata e per un approfondimento delle ragioni dei No Ponte.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2025-03-04-mazzeo-no-ponte.mp3\"][/audio]","4 Marzo 2025","2025-03-04 15:51:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/corteo-no-ponte-a-messina-per-carnevale-1024x771-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"226\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/corteo-no-ponte-a-messina-per-carnevale-1024x771-1-300x226.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/corteo-no-ponte-a-messina-per-carnevale-1024x771-1-300x226.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/corteo-no-ponte-a-messina-per-carnevale-1024x771-1-768x578.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/corteo-no-ponte-a-messina-per-carnevale-1024x771-1.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Messina. 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Il lancio di due mini-petardi contro le autoblindo schierate a “difesa” della “Zona Rossa” (all’incrocio tra viale Boccetta e Via Concezione) è stato sufficiente per scatenare manganellate a destra e manca, soprattutto da parte di un paio di esagitati e “inselvaggiti” agenti di PS. E poi corse e inseguimenti al nulla, schieramenti bellici e antisommossa a presidio di palazzi, banche e vetrine che nessun@, dico nessun@ ha mai tentato di avvicinare.\r\nCiò che più mi ha amaramente colpito è stata però la cinica strategia di rappresentare in maniera teatrale – più per intimidire i passanti e i residenti che i manifestanti – azioni repressive e di “controllo della folla” mutuate dalle pluridecennali pratiche delle forze armate italiane e NATO in Kosovo, Libano, Iraq, Afganistan. \u003Cmark>Urban\u003C/mark> Warfare viene definita nei manuali di guerra. E Messina ne è stata teatro per la prima volta. Si è trattato cioè della “necessaria” sperimentazione dei processi di militarizzazione e repressione di ogni forma di dissenso che saranno implementati con l’inizio dei cantieri del Ponte sullo Stretto di Messina.”\r\nCi siamo collegati con Antonio Mazzeo, già autore, con Antonello Mangano, de “Il Mostro sullo Stretto”, per una cronaca della giornata e per un approfondimento delle ragioni dei No Ponte.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/2025-03-04-mazzeo-no-ponte.mp3\"][/audio]",[286],{"field":96,"matched_tokens":287,"snippet":283,"value":284},[76],{"best_field_score":178,"best_field_weight":179,"fields_matched":112,"num_tokens_dropped":51,"score":289,"tokens_matched":112,"typo_prefix_score":51},"578730123365187697",{"document":291,"highlight":311,"highlights":316,"text_match":176,"text_match_info":319},{"cat_link":292,"category":293,"comment_count":51,"id":294,"is_sticky":51,"permalink":295,"post_author":18,"post_content":296,"post_date":297,"post_excerpt":56,"post_id":294,"post_modified":298,"post_thumbnail":299,"post_thumbnail_html":300,"post_title":301,"post_type":61,"sort_by_date":302,"tag_links":303,"tags":307},[48],[50],"78655","http://radioblackout.org/2022/11/todream-allassalto-dellex-dazio-speculiazioni-e-minacce-di-sgombero-a-torino-nord/","Un grande progetto di riqualificazione urbana (così la chiamano) dal nome ToDream, si profila all'orizzonte per l'area e il palazzo stesso del Ex Dazio tra i palazzoni di Corso Giulio Cesare e Corso Vercelli, estrema periferia di Torino Nord. Peccato che, sembrano di far finta di nulla, ma quel palazzo è occupato dal 2013 dagli abitanti e famigli dell’Ex-Dazio di Pietra Alta che hanno preso parola, dato che cercano di renderli invisibili. Il progetto, prevederebbe di usare gli oneri di urbanizzazione della futura galleria commericiale di To Dream per riqualificare l'edificio e intervenire anche nell'area di Corso Romania, opzione ben vista dall' assessore all'urbanistica.\r\n\r\nIntanto, cos'è ToDream? Una azienda che si occuperà della costruzione di un mega centro commerciale lungo corso Romania, nella Ex fabbrica Michelin, con la prospettiva di creare un modernissimo Urban District, frullatore dove \"shopping, divertimento, food, socialità, green life, accoglienza e business si incontrano in un progetto di valenza regionale e con un concept di livello internazionale.\"\r\n\r\nInsomma, il turbocapitale assalta Torino Nord in ottica gentrificatrice e di profitto.\r\n\r\nUn approfondimento dai microfoni di Radio BlackOut:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/todreams.mp3\"][/audio]\r\nQui una lettera dove gli abitanti dell'Ex Dazio occupato di Pietra Alta prendono parola:\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/story.php?story_fbid=816692903119120&id=100043352540134","30 Novembre 2022","2022-11-30 15:44:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/316417451_816692843119126_7381897234137353938_n-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"168\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/316417451_816692843119126_7381897234137353938_n-300x168.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/316417451_816692843119126_7381897234137353938_n-300x168.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2022/11/316417451_816692843119126_7381897234137353938_n.jpg 720w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","ToDream all'assalto dell'Ex Dazio: messa a profitto di Torino Nord",1669822892,[304,305,306],"http://radioblackout.org/tag/ex-dazio/","http://radioblackout.org/tag/pietra-alta/","http://radioblackout.org/tag/todream/",[308,309,310],"ex dazio","pietra alta","todream",{"post_content":312},{"matched_tokens":313,"snippet":314,"value":315},[72],"Un grande progetto di riqualificazione \u003Cmark>urban\u003C/mark>a (così la chiamano) dal nome","Un grande progetto di riqualificazione \u003Cmark>urban\u003C/mark>a (così la chiamano) dal nome ToDream, si profila all'orizzonte per l'area e il palazzo stesso del Ex Dazio tra i palazzoni di Corso Giulio Cesare e Corso Vercelli, estrema periferia di Torino Nord. 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Le prescrizioni di per sè sono relativamente lievi, e la durata è quella minima per questo tipo di misura (un anno), ma rimane la gravità dell'utilizzo di questo strumento che preclude ai quattro l'attività politica, e anche delle motivazioni che sono state addotte: il giudice infatti ha scritto nero su bianco che non è la condotta in sè dei sorvegliati a essere pericolosa, in quanto i fatti sono lievi, ma la possibilità attraverso tale condotta di mobilitare strati sociali di \"stranieri\" e \"disadattati\" (alla faccia del valore progressivo del conflitto sociale, insomma).\r\n\r\nSulla base di questo ragionamento si legittimano iniziative assurde come quella del gip che tre giorni fa ha stabilito l'obbligo di firma quotidiano nei confronti di 10 compagni/e per un blitz di protesta assolutamente innocuo di alcuni mesi fa nella sede dell'associazione Urban, che gestisce i processi di gentrificazione nel quartiere di Barriera di Milano.\r\n\r\nContro sorveglianza speciale e obblighi di firma verrà fatto ricorso al tribunale del riesame.\r\n\r\nAscolta l'intervista con Andrea:\r\n\r\nUnknown","22 Gennaio 2016","2016-01-27 13:10:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/10943299_10153016229574663_131046605_n-300x225-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2016/01/10943299_10153016229574663_131046605_n-300x225-300x225.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" />","Sorveglianza speciale e obblighi di firma non fermano le lotte",1453467285,[334,335,66],"http://radioblackout.org/tag/insurrezione-popolare/","http://radioblackout.org/tag/procura-torinese/",[337,338,71],"insurrezione popolare","procura torinese",{"post_content":340},{"matched_tokens":341,"snippet":342,"value":343},[76],"mesi fa nella sede dell'associazione \u003Cmark>Urban\u003C/mark>, che gestisce i processi di","Stamattina abbiamo raggiunto Andrea per un commento sul provvedimento di sorveglianza speciale che è stato comminato a lui e ad altri tre compagni, di cui due sono anche redattori di radio blackout. 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I testi “preparatori”, scritti, si presume, di getto e con rabbia iconoclasta, non divennero mai un testo definitivo e compiuto. L’apparente delirio cui si abbandona Artaud non è solo frutto di una volontà rivoltosa contro tutte le tradizioni e le condizioni che viveva nel suo presente, ma anche il prodotto di una lucida ambizione di rovesciare, in termini sbeffeggianti, alcuni elementi storico-semantici. È noto che “cristo” dal greco Χριστός, significa “unto”. Secondo la tradizione gli eletti venivano definiti “unti”. Artaud rovescia questa interpretazione pseudostoriografica e semantica. La beffa giunge al massimo quando Artaud parla della più “untuosa storia di culattone”: il senso di “unto” viene stravolto, rovesciato. Ma non si pensi a un qualche atteggiamento moralistico di Artaud verso la sodomia o la coprofilia. Non è certo nel suo stile né nel suo pensiero. Il gusto sommo è quello di ribaltare la morale cristiana corrente, colpire la mistificazione mitologico-ecclesiastica più che non la divinità in quanto tale, cui Artaud ha sempre dato una dimensione differente, legata all’eccesso umano e a una sorta di mistica pagana o panteistica.\r\n\r\n \r\n\r\nMercoledì 16 ore 08,30 – Dai monti del Kurdistan pt.1 29 minuti [Radio Alpi Libere]:\r\n\r\nChiacchierata a più voci in un villaggio in montagna del Kurdistan Turco, realizzata a fine Marzo 2012.\r\n\r\n \r\n\r\nGiovedì 17 ore 08,30 – Ghigliottina - Estrattivismo subacqueo 25 minuti [Radio Neanderthal]:\r\n\r\nGHIGLIOTTINA: Pesci lanterna, ruspe e trivelle ventimila leghe sotto i mari\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 18 ore 08,30 – Racconti ovali 3 36 minuti [Luca Wallace Costello]:\r\n\r\nPartendo dalla periferia veneta raccontiamo la storia della nascita ed affermazione della Ruggers Tarvisium, squadra dallo spiccato spirito egualitario in cui si fondono socialità, concretezza e talento. Dal vivaio della quale emerge Ivan Francescato, uno dei più grandi giocatori italiani di sempre.\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 18 ore 20,00 – Padre Ubu - Intervista ad Antonio Castronuovo 16 minuti [C'hai le storie, Radio Blackout]: Intervista a cura di \"C'hai le storie\" ad Antonio Castronuovo, traduttore e curatore di libri di Alfred Jerry. Padre Ubu è un personaggio estremo, contraddittorio, assurdo, capace di incanalare lo spirito di un’epoca\r\n\r\n \r\n\r\nVenerdì 18 ore 21,00 – Padre Ubu - Ubu incatenato 23minuti [C'hai le storie, Radio Blackout]:\r\n\r\nPadre Ubu è un personaggio estremo, contraddittorio, assurdo, capace di incanalare lo spirito di un’epoca (l’affermazione borghese in francia del XIXsecolo) e, al contempo, di scardinare i pilastri del teatro ottocentesco per dare il via, o quantomeno l’ispirazione, a nuove correnti artistiche come il teatro dell’assurdo e il surrealismo.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 19 ore 09,30 – Migrazione e intolleranze U.Eco, musicata 60 minuti [Radio Blackout, Penny-Kella]: Una lettura musicata di una piccola raccolta di scritti e interventi di umberto eco. alcuni risalgono a piu’ di vent’anni fa ma ci invitano a riflettere su temi ancora piu’ che mai attuali al giorno d’oggi\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 19 ore 20,00 – Droga e guerra 51 minuti [Radio blackout, Bello come una prigione che brucia]:\r\n\r\nQuesto lungo approfondimento vuole proporre un riflessione sul ruolo che le sostanze psicotrope – che come elemento di interferenza con lo stato di coscienza hanno sempre accompagnato l’umanità – hanno assunto una volta inserite nel contesto tecnico-bellico.\r\n\r\nProviamo a suddividere la relazione tra sostanze psicoattive e guerra in due grandi categorie: sostanze somministrate durante l’esperienza delle atrocità, sostanze somministrate successivamente all’esperienza delle atrocità.\r\n\r\nTralasciando le “autoterapie” e i fenomeni di tossicodipendenza endemici tra i veterani di guerra, cercheremo di concentrarci esclusivamente sulla dimensione istituzionalizzata delle somministrazioni: dal Pervitin del Terzo Reich, al Captagon dell’ISIS, al Modafinil attualmente fornito all’esercito statunitense.\r\n\r\nMa la normalizzazione della guerra, che si declina anche attraverso l’arruolamento della popolazione nel suo insieme, deve tenere conto degli strascichi psichici di chi è entrato in contatto con gli eventi atroci e traumatizzanti che la caratterizzano; qui entrano in gioco le sperimentazioni di MDMA in Israele e di Ibogaina in Ucraina.\r\n\r\nSi osserva quindi una parabola della relazione tra umanità e sostanze psico-alteranti: dall’espansione della coscienza al sostegno neurochimico di ciò che è insostenibile.\r\n\r\n \r\n\r\nSabato 19 ore 21,30 – \u003Cmark>Urban\u003C/mark> jungle - Dj Subumano mix 61 minuti [Dj Subumano]:\r\n\r\nDa un antro della giungla \u003Cmark>urban\u003C/mark>a ritorna il DJ subumano: senza peli sulla lingua ma coi peli sul petto: back to the monkey age: juke tribale, breakbeat tossico e dubstep pitecantropico: ATTENZIONE: il mix è pieno di edit a cura del vostro primate. Non avere paura, anche tu discendi da una scimmia.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 20 ore 10,00 – Trash Panda QC - A mix benefit Radio Blackout 62 minuti [Trash Panda QC, Radio Blackout]: Trash Panda QC è un produttore, dj e performer americano che prima pubblicava con il suo vero nome Peter Seligman e talvolta come metà del duo noise enn {kdog. Pur prendendo influenza dalle classiche melodie rave, dalle frange più amichevoli della musica noise e dalla costruzione ritmica del footwork, la sua musica è un viaggio nell’ignoto digitale, caratterizzato da ritmi in costante mutamento, cambiamenti cognitivamente dissonanti, e molti strani rumori di uccelli EDM.\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 20 ore 13,00 – Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici 5/3/2024 49 minuti [Radio Neanderthal]: Puntata del 5 marzo 2024 del programma \"Non siamo razzisti sono loro che sono neomelodici\" con approfondimenti sul teatro di Enzo Moscato e sul chitarrista funk Peppino Brio\r\n\r\n \r\n\r\nDomenica 20 ore 18,30 – Ancient lights: racconto horror di A. 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Day\" (tributo ai Cure)\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Backwards_podcast_2024_09_21.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n ",[780],{"field":96,"matched_tokens":781,"snippet":777,"value":778},[76],{"best_field_score":178,"best_field_weight":179,"fields_matched":112,"num_tokens_dropped":51,"score":289,"tokens_matched":112,"typo_prefix_score":51},{"document":784,"highlight":800,"highlights":805,"text_match":176,"text_match_info":808},{"comment_count":51,"id":785,"is_sticky":51,"permalink":786,"podcastfilter":787,"post_author":789,"post_content":790,"post_date":791,"post_excerpt":56,"post_id":785,"post_modified":792,"post_thumbnail":793,"post_title":794,"post_type":418,"sort_by_date":795,"tag_links":796,"tags":799},"87699","http://radioblackout.org/podcast/resetclub-podcast-16-febbraio-2024/",[788],"reset-club","resetclub","Con notevole ritardo pubblico questo podcast della puntata del 16 Febbraio 2024. Un Febbraio con poche puntate. Produttori ascoltati in questa puntata RDS Mihai Popoviciu Shcuro Reflex Blue Enzo Elia Otis Fro VUUDUU Lifka. Label scelte Spectral Bounce Berg Audio Paraíso KALAHARI OYSTER CULT Moodmusic Lost In Sound Recordings Urban Connections Ohne kommerziellen Wert.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/16-febbraio.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n ","3 Marzo 2024","2024-03-03 23:24:04","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/03/1709503943316-200x110.jpg","Resetclub Podcast 16 Febbraio 2024",1709508244,[797,798],"http://radioblackout.org/tag/podcast/","http://radioblackout.org/tag/resetclub/",[418,789],{"post_content":801},{"matched_tokens":802,"snippet":803,"value":804},[76],"Moodmusic Lost In Sound Recordings \u003Cmark>Urban\u003C/mark> Connections Ohne kommerziellen Wert.\r\n\r\n \r","Con notevole ritardo pubblico questo podcast della puntata del 16 Febbraio 2024. Un Febbraio con poche puntate. 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nella sua bozza recentemente approvata (anche nella votazione plenaria del 14/6/2023) - ha escluso l’autorizzazione di sistemi di “polizia predittiva”:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/BCUPCB_breve-giove.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSORVEGLIANZA BIOMETRICA E HI-TECH GHETTOES\r\n\r\nDopo una rapida carrellata su alcune recenti applicazioni delle tecnologie di riconoscimento biometrico in giro per il mondo, andiamo negli Stati Uniti dove la massiccia installazione di strumenti di videosorveglianza algoritmica da parte delle agenzie per il sostegno all’abitare (sotto il dipartimento HUD – Department of Housing and Urban Development) sta imponendo un livello di controllo pervasivo e disciplinante su alcuni dei cittadini più poveri della nazione: pezzi di città trasformati in ghetti tecnologici che producono una mole di dati a cui attingere non solo per sfrattare e disciplinare, ma anche per accusare e arrestare per micro-reati.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/BCUPCB_biomet-housing.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nAlcune delle precedenti puntate sui sistemi di polizia predittiva:\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/podcast/bolawrap-e-polizia-predittiva/\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/podcast/41bis-ice-reuters-e-morti-algoritmi-e-minori-a-rischio/\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/podcast/predpol-stupro-a-regina-coeli-carceri-siciliane/","15 Giugno 2023","2023-06-15 10:47:49","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/bcupcb_predpol-ghettoes-200x110.jpg","GIOVE: TECNOPROPAGANDA – USA: HI-TECH GHETTOES",1686826069,[844,845,846],"http://radioblackout.org/tag/polizia-predittiva/","http://radioblackout.org/tag/riconoscimento-facciale/","http://radioblackout.org/tag/sorveglianza/",[848,849,850],"polizia predittiva","riconoscimento facciale","sorveglianza",{"post_content":852},{"matched_tokens":853,"snippet":854,"value":855},[76],"HUD – Department of Housing and \u003Cmark>Urban\u003C/mark> Development) sta imponendo un livello","Estratti dalla puntata del 12 giugno 2023 di Bello Come Una Prigione Che Brucia\r\n\r\n \r\n\r\nGIOVE: POLIZIA PREDITTIVA e TECNOPROPAGANDA\r\n\r\n\r\nIl Ministero dell’Interno ha annunciato la volontà di introdurre nella quotidianità repressiva delle questure di tutta Italia un sistema di Polizia Predittiva: Giove.\r\n\r\nDopo la decennale sperimentazione di Key Crime, ecco il tentativo di estendere a livello nazionale l’impiego di un nuovo strumento di analisi statistica degli eventi criminosi, in grado di rilevare ricorrenze e segnalare ipotetici schemi comportamentali.\r\n\r\nSecondo le veline di propaganda tecno-repressiva diffuse dal Ministero di Piantedosi, non si tratterebbe di un sistema di assegnazione di rischio applicato a individui o luoghi della città (risk assessment tool / hotspot analysis), tecnologie che laddove applicate amplificano algoritmicamente pregiudizi e producono gravi effetti persecutori, bensì di crime linking: il riconoscimento di ricorrenze e pattern comportamentali basandosi su denunce e testimonianze digitalizzate e inserite nel sistema di analisi.\r\n\r\nIniziamo a dare un primo sguardo a Giove, in attesa di comprendere come possa essere compatibile con le norme italiane sulla privacy e soprattutto con la cornice europea di regolamentazione sulle applicazioni delle Intelligenze Artificiali che - nella sua bozza recentemente approvata (anche nella votazione plenaria del 14/6/2023) - ha escluso l’autorizzazione di sistemi di “polizia predittiva”:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/BCUPCB_breve-giove.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nSORVEGLIANZA BIOMETRICA E HI-TECH GHETTOES\r\n\r\nDopo una rapida carrellata su alcune recenti applicazioni delle tecnologie di riconoscimento biometrico in giro per il mondo, andiamo negli Stati Uniti dove la massiccia installazione di strumenti di videosorveglianza algoritmica da parte delle agenzie per il sostegno all’abitare (sotto il dipartimento HUD – Department of Housing and \u003Cmark>Urban\u003C/mark> Development) sta imponendo un livello di controllo pervasivo e disciplinante su alcuni dei cittadini più poveri della nazione: pezzi di città trasformati in ghetti tecnologici che producono una mole di dati a cui attingere non solo per sfrattare e disciplinare, ma anche per accusare e arrestare per micro-reati.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/BCUPCB_biomet-housing.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\nAlcune delle precedenti puntate sui sistemi di polizia predittiva:\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/podcast/bolawrap-e-polizia-predittiva/\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/podcast/41bis-ice-reuters-e-morti-algoritmi-e-minori-a-rischio/\r\n\r\nhttps://radioblackout.org/podcast/predpol-stupro-a-regina-coeli-carceri-siciliane/",[857],{"field":96,"matched_tokens":858,"snippet":854,"value":855},[76],{"best_field_score":178,"best_field_weight":179,"fields_matched":112,"num_tokens_dropped":51,"score":289,"tokens_matched":112,"typo_prefix_score":51},{"document":861,"highlight":874,"highlights":879,"text_match":176,"text_match_info":882},{"comment_count":51,"id":862,"is_sticky":51,"permalink":863,"podcastfilter":864,"post_author":865,"post_content":866,"post_date":867,"post_excerpt":56,"post_id":862,"post_modified":868,"post_thumbnail":869,"post_title":870,"post_type":418,"sort_by_date":871,"tag_links":872,"tags":873},"67093","http://radioblackout.org/podcast/macerie-su-macerie-dietro-i-progetti-per-torino/",[361],"macerie su macerie","Dalla puntata del 18 gennaio 2021, una chiacchierata su Torino e sui progetti degli ultimi anni con Francesco, scrutatore attento delle dinamiche politiche ed economiche cittadine, tra progetti di prevenzione ambientale e Urban Security (ToNite) ed evidente decadenza del capoluogo sabaudo.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/maceriesumacerie18gen.mp3\"][/audio]","25 Febbraio 2021","2021-02-25 12:58:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/02/newman-1-200x110.jpg","Macerie su Macerie - 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