","Un no al progetto della grande diga del Vanoi","post",1712162938,[45,46,47],"http://radioblackout.org/tag/acqua/","http://radioblackout.org/tag/diga/","http://radioblackout.org/tag/vanoi/",[19,15,17],{"post_content":50,"post_title":55,"tags":58},{"matched_tokens":51,"snippet":53,"value":54},[52],"Vanoi","Il torrente \u003Cmark>Vanoi\u003C/mark>, al limite tra Veneto e","Il torrente \u003Cmark>Vanoi\u003C/mark>, al limite tra Veneto e Trentino, nel suo tratto che scorre in Val Cortella, è minacciato da un progetto di invaso idraulico dai costi ambientali ed economici enormi. E' l'effetto della guerra dell'acqua, un conflitto già reale ed attuale legato alla siccità, tra esigenze produttive ed idriche della Pianura Padana e le aree interne di montagna, dove l'acqua c'è e deve essere presa e sfruttata.\r\n\r\nIl progetto di diga è ritornato in auge nel 2020, grazie ai fondi del Pnrr, fortemente voluto dalla giunta regionale veneta come progetto di “difesa idraulica” e di “tesaurizzazione idrica”, con 1 mln di euro concessi al al Consorzio di bonifica del Brenta per la progettazione. \r\n\r\nPeccato che l'area presenta il massimo grado di rischio idrogeologico, oltre alcune peculiarità naturalistiche ed ambientali uniche dato il carattere selvaggio e naturale del corso torrentizio. Molte amministrazioni comunali si sono pronunciate contro il progetto della diga, come anche le Province di Belluno e di Trento, manifestando uno scontro anche politico tra diversi soggetti amministrativi.\r\n\r\nIn questo contesto, anche il \"Comitato per la difesa del torrente \u003Cmark>Vanoi\u003C/mark> e delle acque dolci”, nato nel 1998 per scongiurare un primo progetto di costruzione di uno sbarramento, torna a lottare per il \u003Cmark>Vanoi\u003C/mark>. \r\n\r\nSentiamo ai nostri microfoni Flavio del Comitato, che ripercorre la storia del progetto e ne spiega le criticità ambientali. In diretta su RadioBlackout:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/04/vanoi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n ",{"matched_tokens":56,"snippet":57,"value":57},[52],"Un no al progetto della grande diga del \u003Cmark>Vanoi\u003C/mark>",[59,61,63],{"matched_tokens":60,"snippet":19},[],{"matched_tokens":62,"snippet":15},[],{"matched_tokens":64,"snippet":65},[17],"\u003Cmark>vanoi\u003C/mark>",[67,73,76],{"field":20,"indices":68,"matched_tokens":70,"snippets":72},[69],2,[71],[17],[65],{"field":74,"matched_tokens":75,"snippet":57,"value":57},"post_title",[52],{"field":77,"matched_tokens":78,"snippet":53,"value":54},"post_content",[52],578730123365712000,{"best_field_score":81,"best_field_weight":82,"fields_matched":23,"num_tokens_dropped":31,"score":83,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":31},"1108091339008",13,"578730123365711979",6645,{"collection_name":42,"first_q":17,"per_page":86,"q":17},6,{"facet_counts":88,"found":14,"hits":98,"out_of":126,"page":14,"request_params":127,"search_cutoff":21,"search_time_ms":69},[89,95],{"counts":90,"field_name":93,"sampled":21,"stats":94},[91],{"count":14,"highlighted":92,"value":92},"radionotav","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":96,"field_name":20,"sampled":21,"stats":97},[],{"total_values":31},[99],{"document":100,"highlight":113,"highlights":118,"text_match":121,"text_match_info":122},{"comment_count":31,"id":101,"is_sticky":31,"permalink":102,"podcastfilter":103,"post_author":92,"post_content":104,"post_date":105,"post_excerpt":37,"post_id":101,"post_modified":106,"post_thumbnail":107,"post_title":108,"post_type":109,"sort_by_date":110,"tag_links":111,"tags":112},"82477","http://radioblackout.org/podcast/la-montagna-si-solleva/",[92],"17/18 giugno – Val Maurienne: manifestazione internazionale e popolare “Stop al Tav Torino-Lione”\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nFacciamo in modo che il loro progetto non veda mai la luce in fondo al tunnel!\r\n\r\nDa più di 30 anni questo gigantesco progetto di cantiere ferroviario, costituito da più di 260 chilometri di scavi attraverso le Alpi, rappresenta la megalomania e la dismisura del consorzio TELT (Tunnel Euralpin Lyon Turin), alleato di influenti politici “visionari” e di gruppi come Vinci, Bouygues o Eiffage.\r\nSebbene il trasporto merci stagni dal 1994 e la linea ferroviaria esistente sia utilizzata soltanto al 20% della sua capacità, TELT prevede di scavare 11 gallerie tra le quali la più grande d’Europa, il tunnel di base di ben 57 km.\r\nTutto ciò farebbe guadagnare soltanto un’ora e 25 minuti di viaggio tra Parigi e Milano. Il loro è un modo semplice per assicurarsi decenni di cantieri fruttuosi,foraggiati da più di 30 miliardi di denaro pubblico.\r\n\r\nUn programma di distruzione totale delle Alpi\r\n\r\nGli scavi, che per ora sono soltanto in fase iniziale sia in Francia che in Italia, sono destinati a toccare diverse catene montuose tra Lione e Torino : Chartreuse, Belledonne e la Vanoise. I lavori di preparazione del tunnel di base sono iniziati in Maurienne (Francia) e in Val di Susa (Italia). Il sistema idrogeologico complesso e fragile di queste zone è già stato messo a repentaglio : le trivellazioni hanno bucato numerose falde acquifere e prosciugato o diminuito la portata di decine di sorgenti. È il principio di una distruzione programmata di decine di ettari di zone umide e di foreste, l’inizio dell’artificializzazione di 1500 ettari di terre agricole; tutto ciò per realizzare cantieri, per depositare milioni di metri cubi di materiale di scavo strappato alla montagna, per costruire centrali di produzione di calcestruzzo, per creare nuove cave necessarie all’estrazione delle materie prime.\r\nLe estati canicolari si moltiplicano, i mesi di siccità si susseguono, l’acqua manca.\r\nLa realizzazione di grandi infrastrutture capitaliste di trasporto merci ferroviario non sarà mai una risposta ecologica e sociale. Questo progetto non farà altro che aumentare l’artificializzazione dei suoli, il furto dell’acqua da parte dell’industria del cemento, la distruzione delle risorse comuni, tutto allo scopo di alimentare i loro piani di crescita infinita… ecco come radere al suolo le montagne per far guadagnare qualche minuto al trasporto merci.\r\n\r\n \r\n\r\nContro TELT, una mobilitazione Franco-Italiana!\r\n\r\nDa una decina di anni, in Francia, diversi collettivi e associazioni si mobilitano per dimostrare l’assurdità di questo progetto. Ma questa lotta oltrepassa i confini! In Italia, il movimento NO TAV si batte da più di 30 anni per salvare la propria Valle, nell’intento di preservare le montagne e la loro biodiversità. Malgrado una violenta\r\nrepressione e una militarizzazione drastica del territorio, si organizzano mobilitazioni che raggiungono le 70000 persone, cantieri bloccati, creazione di luoghi di vita comune nelle vicinanze delle zone di cantiere; il movimento NO TAV è riuscito a rallentare la corsa sfrenata di questo progetto inutile e basato su un’idea arcaica di sviluppo!\r\nBlocchiamo questo progetto prima che l’inizio degli scavi del tunnel di base e i danni conseguenti diventino irreparabili!\r\n\r\nRitroviamoci in massa, NO TAV, collettivi locali e Soulèvements de la Terre, il week end del 17-18 giugno nella valle della Maurienne per una manifestazione internazionale determinata!","3 Giugno 2023","2023-06-03 12:01:03","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/06/lamontagnasisolleva-200x110.jpg","La montagna si solleva","podcast",1685793604,[],[],{"post_content":114},{"matched_tokens":115,"snippet":116,"value":117},[52],"Torino : Chartreuse, Belledonne e la \u003Cmark>Vanoi\u003C/mark>se. 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