Erri De Luca. Le parole in manette
Scritto dainfosu 26 Febbraio 2014
“Ricevo dalla Procura di Torino la incriminazione per avere istigato al sabotaggio della TAV in Val di Susa. Citano le mie parole a sostegno. Per uno scrittore il reato di opinione e’ un onore”.
Con queste poche righe Erri De Luca ha annunciato sulla propria pagina facebook di aver ricevuto la notizia di conclusione indagini dalla Procura torinese.
De Luca è accusato di istigare a “sabotare il cantiere tav-ltf, il quale risulta essere di interesse strategico Nazionale”.
Lo scrittore ha dichiarato ai media: “Non sono accusato di aver sabotato materialmente, dunque di aver compiuto dei gesti di danneggiamento, ma sono accusato di aver detto delle parole di critica nei confronti del cantiere, quindi di aver detto che va fermato, arrestato, sabotato. Nel campo di imputazione non ci sono i miei atti, ma ci sono le mie parole tra virgolette. Vengono usate quelle come incriminazione, come prova del crimine commesso. Ho commesso per i magistrati il crimine di parola, un crimine che rientra nel reato di opinione. Sono pochi in Italia quelli che possono vantare l’onore di essere incriminati per questo.
De Luca ha scritto la propria risposta alla Procura: “trattandosi di mie convinzioni e opinioni personali non posso che esser recidivo e quindi ho ribadito le stesse parole con le quali sono stato incriminato. Mi ha fatto un po’ impressione vedere su un capo di imputazione le mie parole messe tra virgolette, mi sembravano in manette ed io non posso scioglierle, però posso ribadirle.”
Ascolta la diretta con De Luca: