L’esproprio delle terre in Rojava e le possibili soluzioni
Scritto dainfosu 15 Gennaio 2015
Da quando ISIS ha tentato di occupare Kobanî, i media e gli attori politici mondiali hanno prestato maggiore attenzione agli sviluppi sociali, politici e militari nel Rojava. È accaduto grazie alla mobilitazione internazionale per Kobanî e al sostegno alle YPG (Unità di difesa del popolo) e alle YPJ (Unità di difesa delle donne) contro l’organizzazione salafita che ha tentato di espandere il proprio cosiddetto Stato Islamico nel Kurdistan occidentale (Rojava), mobilitazione che ha indotto l’Occidente a una serie di raid per contenere l’avanzata dell’ISIS.
Dopo l’attacco di Parigi può darsi che gli equilibri cambino, intanto alcune agenzie di stampa hanno riportato che l’ISIS sta vendendo ad alcuni arabi terre e villaggi nella regione di Kobanî. La soluzione prospettata dai curdi sembra essere quella di una conciliazione con gli arabi che sono venuti o verranno a vivere nella zona di Kobane, nella direzione della confederazione democratica auspicata da Ocalan. Una soluzione potenzialmente rivoluzionaria per tutto il Medioriente.
A tale proposito abbiamo sentito Yilmaz, portavoce dell’Ufficio di Informazione del Kurdistan in Italia:
per approfondire: www.uikionlus.com