Di detenzione amministrativa si muore
Scritto dainfosu 23 Aprile 2015
Quando qualcuno muore negli ex CPT o nei CIE il caso viene registrato da qualche giornalista o dalla stampa embedded. Ma la maggior parte delle volte i casi di decesso restano rubricati solo all’interno dei Centri di Permanenza Temporanea o nei Centri di Identificazione ed Espulsione.
Il sito web meltingpot.org ricerca queste morti di persone incarcerate nel CIE o CPT dal 1998 a oggi, per documentare che non sono solamente casi, ma persone e storie. Come la storia di un cittadino marocchino morto nel Cie di Torino nel 2008. Chiese tutta la notte aiuto sanitario, ma nessuno andò a occuparsi di lui o a soccorrerlo. O la storia più recente di Reda Mohammed (26 anni), un cittadino egiziano, morto il 7 febbraio scorso nel Cie di Bari, anche dopo aver chiesto aiuto tutta la notte. La versione ufficiale è di arresto cardiocircolatorio irreversibile.
“Ci sono tantissimi come loro”, dice Nicolas che presenta il sito web in questa diretta. “È in dubbio che siano morti naturali”. Il progetto di ricerca vuole entrare nel dettaglio dei fatti e raccontare le storie.
Su meltingpot.org si dice: “Non ci si vuole sostituire alle Procure. Cerchiamo di capire i perché e le cause dei decessi, ma soprattutto, raccontando come lo Stato, attraverso i giudici ed i Pubblici Ministeri, si è pronunciato a seguito di questi episodi”.
Ascolta la diretta con Nicolas…