All’indomani delle elezioni del 27 settembre in Catalunya il dato che appare chiaro è l’alta affluenza al voto (77%) e la maggiornaza del nuovo parlamento catalano che andrà alle forze indipendentiste alleate tra loro. Sono aumentati in modo considerevole i voti per la CUP, mentre la lista collegata a Podemos dimezza chiaramente le preferenze. La maggiornaza eletta non potrà fare a meno della CUP e gli scenari che si aprono potrebbero essere molteplici. Abbiamo chiesto un primo commento ad Adriano Cirulli, ricercatore presso l’università della Sapienza di Roma, che si occupa da tempo dei processi politici in Pais Vasco e Catalunya.
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