Per un 25 aprile di lotta, e contro il revisionismo istituzionale
Scritto dainfosu 25 Aprile 2016
Per l’anniversario della Liberazione dal nazifascismo segnaliamo e in alcuni casi presentiamo in diretta alcuni eventi a Torino e dintorni dove la commemorazione è lontana dalla retorica istituzionale e rappresenta un momento rilancio delle lotte di oggi.
A Melle (Val Varaita) ultimo atto della ricca serie di commemorazioni organizzate nell’arco di diversi giorni dai compagni/e di Alpi Libere: al mattino camminata sui sentieri partigiani e al pomeriggio iniziativa in una piazza del paese.
A Torino dalle 13 ai giardini reali il consueto appuntamento benefit radio blackout e inguaiati con la legge con distro, musica e una interessante e rara proiezione:
Dalle 15 nell’area pedonale di via Di Nanni 25 aprile con il centro sociale Gabrio e le famiglie degli spazi occupati di zona San Paolo, dedicato in particolare alle donne partigiane che hanno imbracciato le armi:
Dalle 15 all’area pedonale di via Balbo corteo per le strade del quartiere Vanchiglia.
Alle 15 in corso Novara angolo Giulio Cesare commemorazione davanti alla lapide del partigiano anarchico Ilio Baroni. Nella chiacchierata in studio con Maria si parla anche dell’indecente ricordo dei marò assassini deliberato dalla circoscrizione 1 di Torino, e dell’ipocrita cerimonia di inaugurazione della pista ciclabile del lungo Stura Lazio, alla presenza di Fassino, sul terreno dal quale sono stati cacciati i rom. In quest’ultimo luogo qualcuno ha voluto lasciare un segno di solidarietà con i rom e tutti i migranti:
Per quanti riguarda la sera torinese, si invita tutti/e alle 20 all’appuntamento in piazza Arbarello per lo spezzone di movimento alla fiaccolata ANPI, dedicato in primo luogo alle decine di compagni/e colpiti da misure restrittive per le loro lotte sul territorio, dalla resistenza no tav alle azioni prettamente antifasciste contro la lega, il fuan, fratelli d’italia o casapound.
Da ultimo una testimonianza audio di un compagno di Irsina, paese della Basilicata, dove il comune vuole cambiare nome ad alcune strade e intitolare una piazza a un fascista del ventennio, suscitando l’indignazione di alcuni abitanti: