Balkan Route
Scritto dacristinasu 26 Settembre 2019
La Balkan Route è ancora oggi uno dei principali canali di accesso alla Fortezza Europa.
Ci siamo collegati con attiviste e solidali ad Atene, Zagabria, Trieste e Oulx, piccola cittadina italiana a pochi chilometri dalla frontiera francese, per ripercorrere ancora una volta le tappe della rotta e fornire un quadro generale aggiornato sulla situazione attuale.
Lamprini ci racconta come ad Atene, a fronte di un flusso mai interrotto, si stia intesificando la repressione contro migranti e solidali, colpiti duramente tramite lo sgombero di 8 occupazioni abitative nel corso dell’ultimo mese.
Maddalena dalla Croazia ci offre un quadro generale dell’evoluzione della rotta negli ultimi anni, ed in particolare mette in luce come si stia intensificando il coordinamento tra le diverse polizie di frontiera, tra pushback, violenza e strategie intimidatorie,
Da Trieste Sabina ci aggiorna sulla situazione attuale della frontiera orientale, dove gli attraversamenti continuano mentre si fa sempre più prossima la riapertura del CPR di Gradisca, infrastruttura strategica per la nuova politica dei rimpatri immediati in area frontaliera varata dal decreto Salvini 2.
Ascoltiamo infine la testimonianza di RDB, ragazzo marocchino che si prepara a passare il confine francese, e leggiamo un contributo dalla Casa Cantoniera Occupata di Oulx.
Atene
Zagabria
Trieste
Casa Cantoniera Occupata di Oulx
Documenti e frontiere rappresentano per migliaia di persone un’ostacolo irremovibile sulla strada verso la realizzazione dei propri desideri e di una vita dignitosa, una forma di oppressione mirata e razzializzante, totalizzante nella misura in cui si espande ad ogni sfera della propria vita, dal lavoro alla casa, alla possibilità di poter vivere al fianco di chi si ama. Per decine di migliaia di persone resistere a tali dispositivi è il presupposto alla base delle proprie vite, per milioni di altri una minaccia perenne, una condanna a vita al lavoro nella speranza del rinnovo del permesso di soggiorno. La lotta per i documenti e la lotta alle frontiere continua in tutta Europa.
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