Shit parade indecorosa contro sgomberi e gentrification
Scritto dainfosu 9 Novembre 2021
Lo scorso sabato una street si è presa le strade della città, per grattare via un po’ della vernice brillante con la quale si è addobbata Torino per la settimana dell’arte, che offre copertura alle operazioni di gentrification, che segnano alcune aree della città da diversi anni. Rapide accelerazioni hanno portato alla nascita dell’ostello di lusso Combo, del market/ristorante gourmet Mercato Centrale, sino al progetto di Student Hotel nei pressi della Dora e alla trasformazione dell’ex ospedale Maria Adelaide in nuovo Studentato per le Universiadi che la città di plastica si è aggiudicata. La pandemia ha rallentato la corsa, ma ora i blocchi di interessi che si addensano intorno alla nuova Torino smart, turistica, artistica e accademica, stanno prendendo la rincorsa per il rash finale.
Non tutti sono d’accordo ed è per questo che un gruppo informale di persone ha deciso di lanciare una street sabato 6 novembre. La Shit Parade, partita dai giardini (ir)reali è poi approdata in piazza Castello e di lì verso Porta Palazzo a Combo, passando dal bar “Pausa Caffé”, che tinge di arcobaleno l’operazione “sponde sicure” per finire nell’area di San Pietro in Vincoli, da dove due anni fa sono stati cacciati gli straccivendoli, che resistevano da nove mesi in quella piazza, dove erano stati confinati anni prima. Ma anche lì l’ansia di decoro si è tradotta in guerra ai poveri e gli straccivendoli sono stati sgomberati e deportati nel nulla di via Carcano a due passi del cimitero.
Ne abbiamo parlato con una compagna del gruppo informale che ha promosso la Shit
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