No Tav in Maurienne. In corteo nonostante divieti e repressione

Scritto dasu 22 Giugno 2023

Il corteo internazionale indetto per il 17 giugno in Maurienne è stato un segnale della crescita del movimento contro la nuova linea ad alta velocità anche in Francia. Dopo i primi timidi passi fatti dopo la rivolta popolare del dicembre 2005 che, in Val Susa, fece cancellare il progetto sulla sponda sinistra della Dora e il tunnel di 57 chilometri tra Venaus e San Jean de Maurienne, ci fu un’importante manifestazione il 6 gennaio 2006 a Chambery, dove però la maggior parte dei partecipanti era arrivata nella capitale della Savoia sui 54 pullman partiti da Torino e dalla Val Susa. Da allora il movimento in Francia e, in particolare, nella valle dell’Arc, non ha mai smesso di crescere, pur restando patrimonio di una significativa minoranza agente. La manifestazione del 17 giugno ha rappresentato un segnale importante della saldatura tra i locali comitati No Tav e i movimenti ambientalisti e climatici. La polizia ha vietato ogni forma di manifestazione, nonostante i tentativi di mediazione fatti dalle componenti più moderate dell’ampia coalizione che ha indetto il corteo, che avrebbe dovuto dirigersi al cantieri Tav.
I manifestanti che, nei giorni precedenti avevano cominciato ad affollare il campeggio tenutosi a La Chapelle a 20 minuti di auto a ovest di San Jean, sono comunque partiti in corteo sino all’imbocco dell’autostrada, dove, da posizione dominante, li aspettava l’antisommossa francese.
Un gruppo di una settantina di ardimentosi riesce a guadare l’Arc e a costruire una barricata sull’autostrada, che deve presto abbandonare per il sopraggiungere di preponderanti forze di polizia. Nel frattempo il grosso del corteo si scontra con le forze dell’ordine che fanno ampio uso di lacrimogeni e granate stordenti, sparate tra i piedi delle persone. Queste granate, i manganelli e lo spray al pepe, provocano una cinquantina di feriti, di cui due gravi.
Cinque pullman e numerose auto provenienti dall’Italia sono stati fermati per ore e perquisiti all’imbocco del tunnel del Frejus, dove sono stati comunicati tre giorni di foglio di via dalla Francia predisposti per 50 No Tav.
I No Tav decidono di tornare in valle dove improvvisano una manifestazione al cantiere-fortino di San Didero, accolti dalla polizia italiana con cannoni ad acqua e lacrimogeni.
Il 17 giugno è stata una tappa importante nella lunga storia del movimento contro la Torino Lyon.
Ne abbiamo parlato con Fabrizio, che ha preso parte al corteo nella valle dell’Arc.

Ascolta la diretta:

 


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