Napoli contro Vannacci

Scritto dasu 3 Maggio 2024

Giovedì 2 Maggio le strade di Napoli sono state attraversate dalla contestazione alla presentazione del libro del generale Vannacci.  La manifestazione è riuscita ad arrivare a pochi metri dall’evento, sfidando il divieto della questura e subendo successivamente le cariche e gli insulti della celere. Un segnale netto di rifiuto di fronte alla retorica irricevibile di personaggi come Vannacci, in un momento in cui una Lega sempre più in crisi di consensi sfrutta la sua popolarità mediatica per provare a risollevare le proprie sorti candidandolo nelle proprie liste per le elezioni Europee. Vannacci incarna alla perfezione quel desiderio di oppressione di qualsiasi soggettività non cis, etero, bianca ed abile – in breve, di chiunque differisca da ciò che loro definiscono “normalità” – che è la cifra del discorso politico della destra reazionaria. Contestare le passerelle elettorali di questi personaggi significa anche rifiutare la retorica del “diritto di parola” da loro vittimisticamente sbandierata: nessun diritto di parola può essere concesso ad un discorso imperniato sull’oppressione dei corpi “differenti”, sull’omolesbobitransfobia, sul razzismo e sull’abilismo.

Ne parliamo con Davide di Mezzocannone Occupato.

 


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