Repressione dei Movimenti Palestinesi in Germania
Scritto dainfosu 16 Maggio 2024
Dal 7 ottobre ad oggi la repressione delle forze di polizia e di controllo tedesche, federali quanto statali, contro qualsiasi voce a favore delle istanze Palestinesi o critica nei confronti delle politiche Israeliane è stata duramente repressa.
Diverse manifestazioni sono state vietate (celebre lo sgombero di un congresso legale di 3 giorni dal nome “Congresso sulla Palestina”), vari eventi culturali annullati e a molt* intellettuali ed artist* è stato impedito di esprimersi pubblicamente e di entrare in Germania. Alla base ci sarebbero delle presunte accuse di antisemitismo, legate a posizioni critiche nei confronti dello Stato di Israele e delle sue azioni militari nella Striscia di Gaza. Perchè in Germania la definizione di antisemitismo si associa strettamente a qualsiasi critica dello Stato di Israele.
Un posizione che produce in realtà pratiche repressive e di controllo antisemite nei confronti degli stessi attivisti ebrei, come il movimento Jüdische Stimme, in disaccordo con le politiche coloniali e militari del governo Israeliano. Interessandosi alle persone ebree non in quanto tali, ma solo a quelle disposte a riprodurre, di fatto, un discorso di razzismo antimusulmano.
Ne parliamo con un attivista dei diritti umani che vive in Germania e che è stato diverse volte per motivi umanitari in Palestina ed a Gaza. Ascolta la diretta a Radio Blackout: