Di fronte all’accusa di associazione a delinquere siamo tutti/e “Associazione a Resistere”! Lunedì 31 marzo presidio al Tribunale
Scritto dainfosu 29 Marzo 2025
Lunedì 31 marzo sarà emessa la sentenza di primo grado nel processo contro 26 compagni e compagne del centro sociale Askatasuna, dello spazio popolare Neruda e del movimento NO TAV, con condanne richieste per un totale di 88 anni. 16 tra loro sono accusati di “associazione e delinquere”, dopo una lunga e costosa inchiesta della procura di Torino per la quale la DIGOS aveva solertemente tagliato e cucito insieme scampoli di anni e anni di intercettazioni, con l’obiettivo di mettere su un teorema accusatorio che de-politicizzasse le lotte sociali, togliesse qualsiasi legittimità alle pratiche conflittuali che fanno parte da oltre 30 anni del patrimonio di movimento di questa città e della Val Susa e paragonasse collettivi, occupazioni e comitati popolari ad un’organizzazione criminale dedita a compiere reati con l’unico scopo di arricchirsi. Questo spudorato tentativo di chiudere i conti con la storia della conflittualità sociale torinese e valsusina rappresenta un pericoloso precedente per chiunque provi ad organizzarsi politicamente non solo in città, ma in tutta Italia: sotto accusa non c’è solo una storia decennale fatta di manifestazioni, occupazioni, scioperi e passeggiate in Val Susa, ma la possibilità stessa di organizzarsi insieme per trovare risposte concrete ai bisogni sociali, che si tratti di difendere insieme le famiglie dagli sfratti di cui Torino è capitale italiana, una Valle dalla cementificazione di un progetto infrastrutturale dannoso per l’ambiente e le tasche di tutti/e, le nostre strade dalla presenza dell’estrema destra.
Di fronte ad un teorema giudiziario come quello che ci troviamo di fronte è necessario riaffermare che le lotte sociali, lo stare insieme, l’associarsi per resistere e praticare insieme un’alternativa collettiva alla realtà di miseria, di guerra, di discriminazione e di razzismo che rappresenta la quotidianità che Procura e questura di Torino vogliono a tutti i costi difendere. Per questo, lunedì 31 marzo dalle h. 10 è stato lanciato un PRESIDIO DI SOLIDARIETÀ davanti al Tribunale di Torino per sostenere chi è imputato/a e dimostrare collettivamente che le lotte sociali si difendono e si rilanciano insieme di fronte alla criminalizzazione.
Ne abbiamo parlato con una compagna dello spazio popolare Neruda: