La scuola secondo Valditara
Scritto dainfosu 18 Marzo 2025
Le nuove indicazioni per la scuola primaria e dell’infanzia che sono state diffuse da una settimana ci riportano ad un clima da Minculpop, allo slogan “libro e moschetto, fascista perfetto”.
Ad una prima lettura sembra un ritorno al passato. Il latino nelle medie, le poesie imparate a memoria, il focus sulla storia patria rimandano direttamente al periodo intercorso tra l’istituzione della scuola media unificata e la fine degli anni Settanta.
In realtà il senso dell’operazione targata Valditara, sebbene gli strumenti paiano simili, è del tutto differente. Consentire a tutt di studiare latino e letteratura italiana nella scuola media significava dare la possibilità anche a chi proveniva dai quartieri popolari di poter accedere ai licei e, quindi, nella gerarchia valoriale dell’epoca, ad un’istruzione di tipo superiore.
Oggi invece fa parte del progetto di scuola sovranista, escludente, suprematista che i fascisti al governo sponsorizzano.
Se a questo si aggiungono un pizzico di essenzialismo e binarismo di genere, molta propaganda cristiana, una buona dose della fantasy, tanto cara a certa destra, e, dulcis in fundo, la Bibbia, il quadro è completo.
Ne abbiamo parlato con Patrizia Nesti, insegnante e sindacalista dell’Unicobas
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