contro la devastazione
liberation front
Le Alpi Apuane sono il maggior sito estrattivo in Italia. Il marmo di queste montagne ha sempre avuto un importante valore sociale, poichè tra cavatori e indotto la maggior parte degli abitanti di Massa Carrara viveva di questo mercato. Eppure con lo sviluppo tecnologico questo equilibrio si è spezzato: la quantità di marmo prelevata è aumentata, mentre i lavoratori sono drasticamente diminuiti, il risultato: l’aumento dei profitti per i padroni e un maggior inquinamento per tutta la zona. In effetti il business del marmo non si conta più sui blocchi, ma anche sugli scarti dai quali si ricava il carbonato di calcio, un componente usato in varie industrie che permette ai padroni di generare ancor più profitto e disinteressarsi della precisione dell’escavazione, tanto tutto fa guadagno.
Per sabato 24 si è chiamata una mobilitazione nazionale (intergalattica) per fermare la mafia del marmo, per ribadire che la contrapposizione non è tra Lavoro e Ambiente, ma tra Capitalismo e la Vita.
Ne parliamo con Nico del collettivo Athamanta. Il link della mobilitazione (https://www.facebook.com/events/1212388025787426/)
AL VORÉ DURATA!