Fatti più in là: la città di Kiruna fa spazio alla miniera

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Nel nord della Svezia, in Lapponia, si trova un enorme giacimento di ferro che da secoli viene sfruttato addentrandosi sempre più a fondo nelle viscere della terra. Si tratta di Kirunavaara, la minera in funzione della quale è stata fondata la città di Kiruna, che ha ospitato per decenni i minatori e le loro famiglie tra i freddi inospitali del circolo artico. Dal momento che l’identità della città è subordinata alle esigenze della miniera, con l’espansione di quest’ultima si è reso necessaria l’attuazione di un progetto mai osato prima: lo spostamento di un’intera città, mattone per mattone, qualche chilometro più in là.

In Svezia stanno spostando un'intera città qualche chilometro più a est |  BuildingCuEIl dispiegamento di risorse e mezzi per l’attuazione di una tale impresa è difficile da immaginare: eppure, la cosa è in atto, coordinata dalla stessa LKAB, l’azienda che possiede la miniera. Nonostante le narrazioni ottimiste ed entusiaste, compiaciute dell’illimitata capacità umana di adattarsi alle avversità, l’operazione non è priva di problemi. Che ne sarà degli abitanti di Kiruna che hanno esigenze diverse da quelle di continuare ad alimentare le attività della miniera? Che ne sarà del territorio, sempre più minacciato dalle attività minerarie, dei Sami, una popolazione indigena che vive pascolando le renne? Che ne sarà delle delicate interazioni ecologiche della Lapponia?

Ci siamo posti il problema, qui:

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