frittura mista|radio fabbrica 12/10/2021

Il primo approfondimento di oggi lo abbiamo fatto in compagnia di Franco Ranghino su 9Cento.

9Cento è un lavoro del progetto musicale torinese Crac Autoproduzioni Sotterranee a cui ha portato il suo importante contributo vocale Raffaello Regoli, già ideatore e direttore artistico della Rassegna di Musica Diversa Omaggio a Demetrio Stratos che per anni ha avuto luogo tra Alberone e Cento, nonché protagonista di vari progetti musicali e teatrali attraverso la Compagnia Teatro Ribelle.
Franco ci ha accompagnato snocciolando brano per brano analizzando i testi e la musica anche perché lui nel progetto musicale non è solo alle tastiere e alla voce. Non mancheranno sorprese per gli affezionati della lotta di classe del secolo scorso…
Il CD lo troverete da domani nella distro di Radio Blackout e su www.sostieniradioblackout.org cioè contribuirà a finanziare la vostra radio preferita.

 

  • Estratto dal brano “Fabbrica” con intervista sulla solidarietà tra i lavoratori Fiat e lavoratori Seat

Buon ascolto

 

  • Estratto dal brano “Alba partigiana” con intervista sulle suggestioni derivate dal fenomeno delle lotte di liberazione dal nazifascismo in Piemonte

Buon ascolto

 

  • Brano “Ho visto la neve” con intervista al cantante Raffaele Regoli, detto “Stratuz” sull’album 9cento e sui progetti in omaggio a Demetrio Stratos

Buon ascolto

 

 

 

Il secondo approfondimento lo abbiamo fatto in compagnia di Riccardo Gatti comandante sulle navi della ONG spagnola Open Arms dal maggio 2016 al settembre 2021. Il tema è caldo: le navi e le persone che nel mediterraneo portano soccorso ai migranti che cercano di attraversalo. Abbiamo parlato della esperienza in mare attraverso le pagine di: Conversazioni in alto mare di Marco Aime (Autore)  Riccardo Gatti (Autore)  Constantini Gianluca (Illustratore) Elèuthera, 2021.
Sullo sfondo dell’ipocrisia istituzionale che contrassegna un’Europa formalmente paladina dei diritti umani ma di fatto sempre più arroccata in sé stessa, Riccardo Gatti, da anni impegnato nei soccorsi in mare, ci racconta, in dialogo con Marco Aime, il mestiere del salvare. Così, in queste conversazioni condotte sul “campo”, ovvero in navigazione nel Mediterraneo centrale, un capitano e un antropologo che si occupa di migrazioni provano ad analizzare la complessità dei salvataggi in mare e le loro implicazioni, umane ma non solo, così come il clima culturale e la narrazione che intorno a esse si è venuta a creare. Un racconto in diretta che ci aiuta a capire come mai nel giro di poco tempo quelli che erano chiamati “angeli del mare” sono all’improvviso diventati “trafficanti di esseri umani”. Contro le retoriche prevalenti, sguaiate da un lato e semplicistiche dall’altro, e soprattutto contro l’indifferenza dei più, queste riflessioni ci fanno entrare nel vivo di uno dei fenomeni più significativi dell’ultimo ventennio. Un fenomeno che è lontano dall’essere concluso e che sta mettendo in gioco i nostri valori più intimi.
Buon ascolto



Radio Blackout 105.25

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