La lotta si fa fitta nella foresta di Atlanta
liberation front
Due progetti minacciano vaste aree della foresta di Atlanta: un complesso di infrastrutture per casa cinematografica Blackhall Studios, e una gigantesca struttura per l’addestramento delle forze dell’ordine. Entrambi i progetti vengono osteggiati da un movimento di protesta trasversale ed eterogeneo che mette in campo diverse esperienze e modalità di lotta per proteggere la foresta in cui la città che abitano è immersa. Un compagno spiega dettagliatamente in cosa consistono i progetti e quali sono gli interessi in ballo dei diversi attori coinvolti; descrive inoltre il contesto legato alle recenti proteste per l’omicidio di George Floyd da parte di un poliziotto e il modo in cui Atlanta in particolare ha reagito e interiorizzato la critica all’istituzione poliziesca.
Qui sotto la lettura dell’intervista tradotta in italiano:
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Errata corrige: a un certo punto a causa di un lapsus fulminante viene proferita l’espressione “forze militari” al posto di “forze dell’ordine”. In realtà la struttura di addestramento è rivolta solamente alle forze di polizia dello stato federale della Georgia.
Qui, invece, le risposte del compagno di Atlanta in lingua originale
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