Le devastanti conseguenze dell’estrazione mineraria semi-industriale in Camerun
liberation front
Un piccolo approfondimento sull’estrazione mineraria in Camerun, rappresentativo della situazione di molti altri stati del continente africano ugualmente sottoposti alla maledizione di essere ricchi di risorse naturali, soprattutto minerarie.
L’estrazione mineraria in Camerun è principalmente di tipo artigianale o semi-industriale. Le differenze rispetto alla grande estrazione industriale risiedono principalmente nella maggiore informalità dell’attività estrattiva e nella possibilità di sfuggire facilmente al controllo governativo e di aggirare i pochi ostacoli legislativi. Il risultato sono centinaia di siti minerari abbandonati, che spesso assumono la forma di grosse fosse – derivanti dagli scavi – che nel tempo si riempiono d’acqua inquinata e stagnante. Le conseguenze su territorio e società sono pesantissime: un bilancio di morti annuo a causa dei frequenti annegamenti e cedimenti del terreno, e un territorio pregno di sostanze tossiche che dalle acque filtrano nel terreno e rendono inabitabili grosse fette di ambiente.
Una grossa fetta della società camerunense porta avanti forme di estrazione di sussistenza: un’attività distruttiva e disgregante in quanto comporta un forte impatto negativo sulla salute delle persone e sulle relazioni e i legami sociali, che si inquinano a causa della forte concorrenza, della scarsità e delle oscillazioni del mercato. Contemporaneamente, la corsa all’oro da parte di grandi attori economici stranieri continua e si intensifica, aggravando la devastazione.
L’approfondimento è ascoltabile qui:
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