Perché selezioniamo i cani “di razza” e perché dovremmo smettere di farlo

In questa puntata di Liberation Front abbiamo avuto l’occasione di intervistare Massimo Raviola, veterinario e autore del libro “Che razza di bastardo” e dell’articolo “Bastardi senza gloria” apparso sul volume di “Cani ai margini”. Grazie alla sua sensibilità ed esperienza nell’ambito della medicina veterinaria, ci ha potuto spiegare come le razze dei cani siano un’invenzione umana atta a giustificare e a perpetrare una visione del cane che è funzionale al mercato e al dominio dell’uomo sul resto del vivente. Attraverso le moderne selezioni genetiche, infatti, siamo in grado di creare sempre nuove razze di cani che soddisfano il gusto estetico della moda di turno, senza tenere conto di quanti problemi di salute e sofferenze tali scelte creeranno a questi esseri viventi, sottoposti a modifiche fisiche dolorose e disabilitanti. Il problema della selezione delle “razze” riguarda anche quelle fabbriche di cani chiamate allevamenti di razza, il commercio di esseri viventi e di gadget a loro dedicati, il mercato nero e la bioetica, di cui abbiamo potuto ottenere una interessante panoramica.

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