Ultranazionalismo e contraddizioni sociali nella Polonia del boom economico
Sabato 11 novembre, nella giornata dell’Indipendenza, festa nazionale di stampo patriottico, le strade di Varsavia sono state attraversate da un imponente manifestazione di circa 60.000 persone, indetta ed egemonizzata da alcune formazioni dell’ultra-destra polacca.
L’affermazione al potere del partito nazionalista, xenofobo ed euroscettico Diritto e Giustizia (PIS) di Jaroslaw Kaczynski alle ultime elezioni del 2015 conferma il diffuso sentimento ultra-patriottico che attraversa trasversalmente lo spettro sociale, dal disciplinamento militare nelle scuole all’incremento inquietante delle formazioni paramilitari, alcune recentemente regolamentate dallo Stato.
Alcuni spunti di analisi sulle contraddizioni sociali che attraversano la Polonia del boom economico, meta delle delocalizzazioni delle imprese dei paesi centrali dell’economia europea in cerca dei bassi salari e delle defiscalizzazioni delle Zone economiche speciali, cuore dei flussi logistici fra est ed ovest, e bacino di crescenti disuguaglianze sociali.
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