Un anno dall’omicidio di Clement: intervista ad un’attivista Antispefa di ritorno da Parigi (puntata 10.6.14)
A distanza di qualche giorno dal vile accoltellamento di un compagno per mano fascista nella nostra città, a Parigi correva l’anniversario dell’omicidio di Clement, per mano neonazista. Un’attivista del collettivo Antispefa di Milano, di ritorno dalla due giorni commemorativa, ci riporta le sue impressioni e alcune analisi sulla situazione.
Ascolta il contributo:
05.06.2013 – 05.06.2014
A UN ANNO DALL’OMICIDIO DI CLEMENT
Il 5 giugno 2013, in un mercatino di Parigi, Clément Méric è stato ucciso da un gruppo di neonazisti perché, insieme ad altri suoi compagni, ha contestato i loro evidenti simboli e tatuaggi. Clément era un ragazzo attivo nelle lotte studentesche, antifasciste, contro l’omofobia e per la libertà di tutti gli esseri viventi.
Clément è stato ucciso perché militante contro ogni forma di dominio e gerarchia, compresa quella sugli animali. Il suo assassino partecipa e rivendica l’appartenenza al movimento animalista francese. Queste fecce vorrebbero confondersi anche tra chi si batte contro ogni forma di oppressione, ma i loro comportamenti si basano sull’odio, l’intolleranza e la violenza.
Oggi, i neofascisti hanno due facce: da una parte si mascherano da “bravi ragazzi”, strumentalizzano vari tipi di lotte (animaliste, ambientaliste, per la casa, il diritto allo studio, contro la “crisi” ecc) utilizzando discorsi populisti e facendo leva sia sul diffuso malcontento che sull’indifferenza verso la loro vera identità. Dall’altra parte non cessano di prendere di mira, pestare ed accoltellare chi li contrasta e/o chi considerano diversx (migranti, persone trans, lesbiche, gay e persone dal look “alternativo”). Fanno quindi il gioco dello Stato nel creare ulteriori divisioni tra le persone sfruttate da questo sistema economico, che così può controllarle meglio.
NON DIMENTICHIAMO, NON PERDONIAMO – CLEMENT VIVE!
PER LA LIBERAZIONE TOTALE
CONTRO FASCISMO, RAZZISMO E OGNI FORMA DI OPPRESSIONE!