","Onde indopacifiche 16","post",1618714783,[59,60,61,62,63,64,65,66,67,68,69,70],"http://radioblackout.org/tag/abe-shinzo/","http://radioblackout.org/tag/comfort-women/","http://radioblackout.org/tag/formosa/","http://radioblackout.org/tag/fukushima/","http://radioblackout.org/tag/giappone/","http://radioblackout.org/tag/myanmar/","http://radioblackout.org/tag/myanmarcoup/","http://radioblackout.org/tag/senkaku/","http://radioblackout.org/tag/suga-yoshihide/","http://radioblackout.org/tag/taipei/","http://radioblackout.org/tag/taiwan/","http://radioblackout.org/tag/tepco/",[27,31,21,25,23,72,29,19,33,17,73,15],"myanmar","Taiwan",{"post_content":75,"tags":79},{"matched_tokens":76,"snippet":77,"value":78},[19],"puramente geopolitici (e le isole \u003Cmark>Senkaku\u003C/mark> si trovano al pollo opposto","Fukushima, una tempesta in un bicchiere di acqua radioattivamente geopolitica?\r\n\r\nhttps://youtu.be/Q5p283KZGa8\r\n\r\nCosa è davvero cambiato in Giappone dopo l'era Abe Shinzo? Oltre a dover gestire la pandemia, volendo inoltre proseguire il corso del rientro dal post-Fukushima, il governo Suga Yoshihide si trova a dover per forza organizzare le olimpiadi, per poter rilanciare il paese a livello internazionale, e riprendere a essere il partner principale degli Usa nell'area. Probabilmente dunque non era il momento ancora per annunciare che sarebbero state riversate le acque reflue della centrale di Fukushima, ma non gli si può attribuire la paternità di una volontà di devastazione: era già tutto pianificato da tempo (dal 2013 si parla di una soluzione simile e da 3 anni dopo ci sono i primi piani in quel senso), e sarebbe un piano dettagliato “in sicurezza”, perché le quantità di trizio sarebbero minime dopo la purificazione. Quindi si tratterebbe di una tempesta in un bicchiere d'acqua radioattiva? Un ‘rischio ragionato’ anche questo? Abbiamo chiesto a Marco Zappa di venire guidati da un esperto nel contesto nipponico per riuscire a dare il giusto valore agli eventi in corso attorno al pericolo rappresentato da Fukushima. \r\n\r\nUn elemento localmente collocabile nelle prefetture giapponesi con sbocco sull'Oceano è quello per cui han dimostrato forte preoccupazione... ma per motivi economici: gli sforzi per rendere appetibili i prodotti dell'industria ittica che in dieci anni hanno tentato di rendere appetibile il pescato nipponico rischiano di essere invalidati con questa mossa; d'altro canto difficile mantenere fiducia nella Tepco, l'operatore che doveva gestire l’impianto e ha dovuto ammettere di non aver adottato tutte le misure di prevenzione e che le falde acquifere erano state contaminate, nonostante le barriere, nonostante ora stia fornendo dati più significativi e precisi. Allora la scelta dei tempi e il modello di comunicazione del governo Suga non sia quello più efficace.\r\n\r\nPoi ci sono le reazioni dai paesi limitrofi da considerare, nazioni che insistono su un'area che da decenni spartiscono le acque tra il comparto ittico e l'uso adibito al raffreddamento dei nuclei radioattivi nelle centrali. Il Giappone sta offrendo ai suoi antagonisti nell'area, in primis alla Cina, il destro per condannare il disastro in acque oltretutto rivendicate per altri motivi che sfruttano la devastazione a fini puramente geopolitici (e le isole \u003Cmark>Senkaku\u003C/mark> si trovano al pollo opposto del Giappone), perché si somma a una serie di contenziosi che contrappongono tutte le realtà nazionali, rinfocolando pure questioni che risalgono al secondo conflitto mondiale, in particolare per quel che riguarda la Corea del Sud il dramma mai risolto delle comfort women coreane, abusate dall'esercito imperiale nipponico: insomma l'annuncio sugli sversamenti è colto al balzo dalla politica interna dei paesi confinanti, spesso in difficoltà.\r\n\r\nTale il portato sulla politica internazionale che l'atteggiamento degli Usa, in precedenza critico perché il fall-out radioattivo di Fukushima aveva raggiunto le loro coste, ora è indirizzato a appoggiare il piano nipponico... \"forse\" per motivi geopolitici di contrapposizione alle rimostranze cinesi e di coinvolgimento di Tokyo nel contenimento dell'espansionismo cinese. Questo si scontra con il problema di dover cambiare la costituzione nipponica che prevede l'impossibilità per l'esercito dell'imperatore di agire fuori dai confini di Yamato-ku e la rinuncia a qualsiasi mezzo bellico per risolvere contenziosi internazionali; benché Abe Shinzo sia riuscito a introdurre nel 2015 una serie di leggi che permetterebbero una maggiore libertà di movimento e assistenza delle attività americane in ambito regionale. Ma la riforma costituzionale vera e propria prevede tempi lunghi.\r\n\r\nMa molte altre situazioni allarmanti insistono nell'area e a Sabrina Moles non pare vero di affrontare uno per uno questi argomenti a cominciare da Taiwan, dove è atterrata una delegazione legata alla passata amministrazione trumpiana, ma si tratta di un'isola dove si concentrano molti motivi di contesa: dalla carenza dei nanochip – che si sono rilevati un comparto monopolistico di Taipei, negando forniture all'industria cinese – alle provocazioni da ambo i lati, un contenzioso che proviene da lontano, come ci illustra Alessandra Colarizi in questo pezzo: https://ogzero.org/taiwan-e-snodo-essenziale-tra-loccidente-e-il-sogno-cinese/ e che Sabrina puntualizza, dai voli provocatori di jet militari sui cieli di Formosa.\r\n\r\nUn altro accenno è quello inevitabile al cambiamento climatico, destinato a venire disatteso, ma troppo di moda per venire disatteso, tanto che si ipotizza un vertice sull'argomento tra Xi e Biden. Ma il motivo di maggiore preoccupazione in Sudest asiatico ora è Myanmar e ciò che vi capita che stiamo cercando di seguire nella rutilante rincorsa degli eventi e in attesa dell'uscita del volume di Massimo Morello (https://ogzero.org/studium/burma-blue-riavvolgere-il-nastro-dalla-fine/) diamo notizia delle decorazioni dei vasi del capodanno birmano, che recano scritte contro il golpe.\r\n\r\nMa quello che sembra off topic è la situazione vaccinale dei Balcani, se non fosse che una grande maggioranza dei molti vaccini serbi sono sinovac...\r\n\r\nUn ultimo argomento riguarda le criptovalute ma questo sarà probabilmente un tema che ci accompagnerà a lungo nelle prossime puntate.\r\n\r\n\"16 Fukushima, una tempesta in un bicchiere di acqua radioattivamente geopolitica?\".\r\n\r\n \r\n\r\nhttps://youtu.be/cSpY7J8yaMk",[80,82,84,86,88,90,92,94,97,99,101,103],{"matched_tokens":81,"snippet":27},[],{"matched_tokens":83,"snippet":31},[],{"matched_tokens":85,"snippet":21},[],{"matched_tokens":87,"snippet":25},[],{"matched_tokens":89,"snippet":23},[],{"matched_tokens":91,"snippet":72},[],{"matched_tokens":93,"snippet":29},[],{"matched_tokens":95,"snippet":96},[19],"\u003Cmark>Senkaku\u003C/mark>",{"matched_tokens":98,"snippet":33},[],{"matched_tokens":100,"snippet":17},[],{"matched_tokens":102,"snippet":73},[],{"matched_tokens":104,"snippet":15},[],[106,112],{"field":34,"indices":107,"matched_tokens":109,"snippets":111},[108],7,[110],[19],[96],{"field":113,"matched_tokens":114,"snippet":77,"value":78},"post_content",[19],578730123365712000,{"best_field_score":117,"best_field_weight":118,"fields_matched":119,"num_tokens_dropped":45,"score":120,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":45},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",6646,{"collection_name":56,"first_q":19,"per_page":123,"q":19},6,{"facet_counts":125,"found":14,"hits":142,"out_of":183,"page":14,"request_params":184,"search_cutoff":35,"search_time_ms":14},[126,132],{"counts":127,"field_name":130,"sampled":35,"stats":131},[128],{"count":14,"highlighted":129,"value":129},"anarres","podcastfilter",{"total_values":14},{"counts":133,"field_name":34,"sampled":35,"stats":140},[134,136,137,138],{"count":14,"highlighted":135,"value":135},"cina",{"count":14,"highlighted":19,"value":19},{"count":14,"highlighted":23,"value":23},{"count":14,"highlighted":139,"value":139},"Stati Uniti",{"total_values":141},4,[143],{"document":144,"highlight":159,"highlights":173,"text_match":115,"text_match_info":182},{"comment_count":45,"id":145,"is_sticky":45,"permalink":146,"podcastfilter":147,"post_author":129,"post_content":148,"post_date":149,"post_excerpt":51,"post_id":145,"post_modified":150,"post_thumbnail":151,"post_title":152,"post_type":153,"sort_by_date":154,"tag_links":155,"tags":158},"19775","http://radioblackout.org/podcast/la-sfida-imperiale-tra-cina-a-stati-uniti/",[129],"Le isole Senkaku sino a pochi giorni fa le conoscevano in pochi. Poco più di grandi bellissimi scogli tra Okinawa e la costa cinese, non lontano da Taiwan, queste isole erano cinesi sino al 1995, quando se ne impadronì il Giappone. Dopo la seconda guerra mandiale le Senkaku ebbero lo stesso destino delle grandi isole che costituiscono il Giappone: rimasero sotto il controllo statunitense sino al 1971. Dall'anno successivo vennero restituite al governo nipponico.\r\nSia la repubblica popolare cinese sia Taiwan le hanno sempre reclamate per se.\r\nIl governo giapponese, pur non mollando la presa, ha sempre avuto una politica molto prudente, evitando sia insediamenti sulle isole che erano e sono ancora disabitate, sia installazioni militari.\r\n\r\nLa decisione di Pechino di includere le Senkaku nello spazio di protezione aerea della Cina ha suscitato la pronta reazione degli Stati Uniti che hanno spedito i B52 a sorvolare l'area. In questi giorni tra aerei militari cinesi, giapponesi, sudcoreani, statunitensi il cieli delle Senkaku sono molto affollati.\r\nChi controlla queste isole controlla l'accesso alla costa cinese: hanno quindi un discreto valore strategico, che tuttavia non giustificherebbe in se la mossa del governo di Pechino. In ballo c'é la decisione cinese di cominciare a contrastare l'egemonia militare statunitense, giocando la propria carta di grande potenza regionale in un mondo sempre più multipolare. La mappa geopolitica si sta ridisegnando, moltiplicando le aree di instabilità ed accelerando possibili escalation belliche. Se un confronto diretto a pochi passi dal confine cinese appare improbabile, così come un incrudirsi delle relazioni tra le due Coree, un eventuale conflitto tra potenze nucleari come il Pakistan e l'India, potrebbe scatenare una guerra dalle conseguenze incalcolabili.\r\nIl nodo del Kashimir potrebbe essere il detonatore di una guerra che vedrebbe gli Stati Uniti a fianco del Pakistan e la Cina alleata dell'India.\r\n\r\nAnarres ne ha parlato con Stefano Capello.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2013 11 29 senkaku stefanone","29 Novembre 2013","2018-10-17 22:59:37","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2013/11/055260-japan-china-disputed-islands-senkaku-200x110.jpg","La sfida imperiale tra Cina e Stati Uniti","podcast",1385745570,[156,63,66,157],"http://radioblackout.org/tag/cina/","http://radioblackout.org/tag/stati-uniti/",[135,23,19,139],{"post_content":160,"tags":164},{"matched_tokens":161,"snippet":162,"value":163},[19],"Le isole \u003Cmark>Senkaku\u003C/mark> sino a pochi giorni fa","Le isole \u003Cmark>Senkaku\u003C/mark> sino a pochi giorni fa le conoscevano in pochi. 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