","30 marzo. Manifestazione nazionale transfemminista a Verona","post",1553623949,[59,60,61,62,63,64,65,66,67,68],"http://radioblackout.org/tag/bussetti/","http://radioblackout.org/tag/congresso-mondiale-delle-famiglie/","http://radioblackout.org/tag/corteo-30-marzo/","http://radioblackout.org/tag/fontana/","http://radioblackout.org/tag/meloni/","http://radioblackout.org/tag/pillon/","http://radioblackout.org/tag/salvini/","http://radioblackout.org/tag/sboarina/","http://radioblackout.org/tag/transfemminismo/","http://radioblackout.org/tag/verona/",[27,33,31,23,19,17,21,25,29,15],{"post_content":71,"tags":76},{"matched_tokens":72,"snippet":74,"value":75},[73],"Bussetti","Fontana, il ministro dell’Istruzione Marco \u003Cmark>Bussetti\u003C/mark>. E, sempre dall’Italia, ci saranno","Dal 29 al 31 marzo si svolgerà a Verona il XIII Congresso Mondiale delle Famiglie (World Congress of Families, WCF). Il WCF riunisce «il movimento globale» antiabortista, antifemminista e anti-LGBTQI.\r\nL’incontro, che culminerà con una marcia domenica 31, raccoglie gruppi e associazioni dell’estrema destra omofoba, cristiana, il cui scopo è la riproposizione della famiglia “naturale”, con la divisione sessista del ruoli e delle gerarchie e la negazione di ogni sessualità non riproduttiva.\r\nAlla XIII edizione del Congresso parteciperanno associazioni, capi di stato ed esponenti politici della destra radicale, cristiana e integralista da tutto il mondo ma anche tre ministri del governo italiano: il ministro dell’Interno e vice presidente del Consiglio Matteo Salvini, il ministro per la Famiglia e la Disabilità Lorenzo Fontana, il ministro dell’Istruzione Marco \u003Cmark>Bussetti\u003C/mark>. E, sempre dall’Italia, ci saranno Giorgia Meloni, il senatore della Lega Simone Pillon, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il sindaco di Verona Federico Sboarina.\r\nL’iniziativa ha il patrocinio del ministero della famiglia e del comune di Verona e si svolgerà in un imponente palazzo della centralissima piazza Bra.\r\nSoggetti in violenta competizione tra loro come chiesa cattolica, ortodossa ed evangelica trovano il loro comun denominatore nella lotta alla libertà e alla vita delle donne, che tutti vorrebbero costrette al ruolo riproduttivo, prive di autonomia in una relazione gerarchica patriarcale.\r\nNon un salto al Medioevo, ma un reazione del tutto post-moderna ai percorsi di libertà costruiti dalle donne.\r\n\r\nIn risposta vi sarà una tre giorni transfemminista che si articolerà in incontri, assemblee e un corteo previsto per sabato 30.\r\nAll’iniziativa, in preparazione da mesi, parteciperanno reti e associazioni femministe da tutta Italia.\r\nDa Torino sono in partenza tre pullman.\r\nIl programma completo lo trovate sulle pagine di NUDM Verona\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Giulia Siviero del Post e di NUDM Verona.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/03/2019-03-26-giulia-siviero-verona.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ",[77,80,82,84,86,88,90,92,94,96],{"matched_tokens":78,"snippet":79},[27],"\u003Cmark>bussetti\u003C/mark>",{"matched_tokens":81,"snippet":33},[],{"matched_tokens":83,"snippet":31},[],{"matched_tokens":85,"snippet":23},[],{"matched_tokens":87,"snippet":19},[],{"matched_tokens":89,"snippet":17},[],{"matched_tokens":91,"snippet":21},[],{"matched_tokens":93,"snippet":25},[],{"matched_tokens":95,"snippet":29},[],{"matched_tokens":97,"snippet":15},[],[99,104],{"field":34,"indices":100,"matched_tokens":101,"snippets":103},[45],[102],[27],[79],{"field":105,"matched_tokens":106,"snippet":74,"value":75},"post_content",[73],578730123365712000,{"best_field_score":109,"best_field_weight":110,"fields_matched":111,"num_tokens_dropped":45,"score":112,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":45},"1108091339008",13,2,"578730123365711978",6646,{"collection_name":56,"first_q":27,"per_page":115,"q":27},6,{"facet_counts":117,"found":169,"hits":170,"out_of":337,"page":14,"request_params":338,"search_cutoff":35,"search_time_ms":339},[118,145],{"counts":119,"field_name":143,"sampled":35,"stats":144},[120,123,126,128,131,133,135,137,139,141],{"count":121,"highlighted":122,"value":122},7,"anarres",{"count":124,"highlighted":125,"value":125},4,"I Bastioni di Orione",{"count":124,"highlighted":127,"value":127},"Bello come una prigione che brucia",{"count":129,"highlighted":130,"value":130},3,"arsider",{"count":111,"highlighted":132,"value":132},"a-scuppuluni",{"count":111,"highlighted":134,"value":134},"c'hai le storie",{"count":111,"highlighted":136,"value":136},"liberation front",{"count":111,"highlighted":138,"value":138},"cattivi pensieri",{"count":14,"highlighted":140,"value":140},"backwards",{"count":14,"highlighted":142,"value":142},"Macerie su macerie","podcastfilter",{"total_values":37},{"counts":146,"field_name":34,"sampled":35,"stats":167},[147,149,151,153,155,157,159,161,163,165],{"count":124,"highlighted":148,"value":148},"Bastioni di Orione",{"count":129,"highlighted":150,"value":150},"sorveglianza",{"count":111,"highlighted":152,"value":152},"carcere",{"count":111,"highlighted":154,"value":154},"ascuppuluni",{"count":111,"highlighted":156,"value":156},"war on migrants",{"count":14,"highlighted":158,"value":158},"esuli",{"count":14,"highlighted":160,"value":160},"latina",{"count":14,"highlighted":162,"value":162},"jakobs",{"count":14,"highlighted":164,"value":164},"processi",{"count":14,"highlighted":166,"value":166},"violenza di stato",{"total_values":168},59,34,[171,200,229,253,284,314],{"document":172,"highlight":186,"highlights":192,"text_match":195,"text_match_info":196},{"comment_count":45,"id":173,"is_sticky":45,"permalink":174,"podcastfilter":175,"post_author":176,"post_content":177,"post_date":178,"post_excerpt":51,"post_id":173,"post_modified":179,"post_thumbnail":180,"post_title":181,"post_type":182,"sort_by_date":183,"tag_links":184,"tags":185},"96524","http://radioblackout.org/podcast/hic-situs-finita-lux/",[134],"liberationfront","Racconto autobiografico di Federico. Nato nell'entroterra ligure nel '44 viene al mondo tra le urla di gioia del padre che però non conoscerà mai. Felicità che perdurerà per tutta l'infanzia in compagnia del nonno Zorzu, alla scoperta del mondo bucolico dell'appennino. La madre rimasta sola decide di mandarlo in un collegio di suore e lì la vita si rabbuia tra ordini, umiliazioni e sconforto.\r\nUna storia comune che racconta l'Italia del dopoguerra, gioie e privazioni di una generazione che ha avuto poco tempo per le arti, ma che ha continuato a esercitarle magari tenendole in un cassetto, come i sogni. Da uno di questi cassetti nasce questo radio racconto, montato e musicato da Franziska\r\n\r\nAscolta o scarica\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/raccontoPapàfranciska.mp3\"][/audio]","18 Marzo 2025","2025-03-18 16:39:12","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/luna-662x1024-1-200x110.jpg","hic situs finita lux","podcast",1742315952,[],[],{"post_content":187},{"matched_tokens":188,"snippet":190,"value":191},[189],"cassetti","sogni. Da uno di questi \u003Cmark>cassetti\u003C/mark> nasce questo radio racconto, montato","Racconto autobiografico di Federico. Nato nell'entroterra ligure nel '44 viene al mondo tra le urla di gioia del padre che però non conoscerà mai. Felicità che perdurerà per tutta l'infanzia in compagnia del nonno Zorzu, alla scoperta del mondo bucolico dell'appennino. 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Da quando il football è nato 150 anni fa in Inghilterra il suo sviluppo ha seguito le vie commerciali prima dei porti e poi delle aree interne seguendo le linee ferroviarie, oggi il suo potenziale corre attraverso le vie telematiche della grande finanza. Quasi tutte le squadre di calcio europee sono di proprietà di grandi gruppi finanziari in un gioco di scatole cinesi in cui l'unico obbiettivo non è vincere, ma ingrossare i prezzi delle squadre e dei giocatori, divenuti ormai merce, o meglio, titolo di borsa. Gli introiti sono enormi: dagli sponsor, ai diritti di visione, al plusvalore dei giocatori è tutta una corsa a gonfiare i prezzi, ad aumentare il numero delle partite, a creare un eterno calciomercato. Anche il modo di giocare e di tifare vanno modificandosi con i cambiamenti del capitalismo, il prodotto calcio è un ottimo caleidoscopio per capire il mondo della finanza e i suoi rovesci nella società. Ne parliamo con Luca Pisapia autore di \"fare gol non serve a niente\"(add editore).\r\n\r\nAscolta o scarica\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/faregolnonserveanientemp3.mp3\"][/audio]","7 Febbraio 2025","2025-02-07 17:32:09","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/02/faregol-200x110.jpeg","calcio e finanza",1738949529,[212,213,214],"http://radioblackout.org/tag/calcio/","http://radioblackout.org/tag/finanza/","http://radioblackout.org/tag/spot/",[216,217,218],"calcio","finanza","Spot",{"post_content":220},{"matched_tokens":221,"snippet":223,"value":224},[222],"assetti","nuove importanti cambiamenti, sia negli \u003Cmark>assetti\u003C/mark> delle squadre che nel gioco.","Il calcio va di pari passo con lo sviluppo del capitalismo, nell'epoca dei grandi gruppi finanziari e degli highlights il mondo del pallone sta subendo nuove importanti cambiamenti, sia negli \u003Cmark>assetti\u003C/mark> delle squadre che nel gioco. 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Le fratture dovute al confronto bellico fra Nato e Russia come onde sismiche si estendono fino al Caucaso ,ingerenze esterne si manifestano scompaginando equlibri ,innestando tensioni ,favorendo divisioni all'interno di società colpite dalla crisi sociale e anche d'identità riveniente dal collasso dell'URSS come nel caso della Georgia. Nel quadro della frammentazione globale anche società ritenute stabili come la Corea del Sud ripiombano nell'incubo di un passato autoritario non troppo lontano in cui i militari detenevano il potere , tentativi di golpe e crisi di rappresentanza politica scuotono le fondamenta di un paese divenuto fondamentale per l'architettura militare anticinese nell'Indo Pacifico.\r\n\r\nCon Emanuele Giordana giornalista ,scrittore e profondo conoscitore dell'Asia ,parliamo della situazione in Myanmar e degli sviluppi della guerra che ha provocato migliaia di morti e almeno tre milioni di profughi interni. Le città principali sono ancora sotto il controllo dell'esercito mentre le milizie etniche e l'opposizione controllano gli stati perifici e le aree di confine in particolare con la Cina e il Bangladesh. L'avanzata delle formazioni separatiste che sono attive dal 1948 respinge l'esercito del regime militare ma segue un' agenda legata ad interessi particolari dal traffico di droga al contrabbando . L'atteggiamento della Cina sta cambiando ,ha tollerato la giunta fino ad ora e al contempo ha consentito il passaggio di armi e viveri verso le formazioni armate ,ma ora sta spingendo per un negoziato fra le parti preoccupata dal caos ai suoi confini . L' ASEAN (la Associazione delle nazioni del Sudest Asiatico ) si sta muovendo per trovare una via d'uscita dalla crisi che attanaglia il Myanmar dopo il colpo di stato militare del 2021 ,su iniziativa della Thailandia ,inquieta per l'afflusso dei profughi . 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Ora, secondo gli analisti, in questa fase, dopo le sconfitte sul campo e la saldatura avvenuta tra i movimenti ribelli e le milizie etniche in Myanmar, anche la giunta militare al potere nel paese potrebbe aprire alla prospettiva di colloqui per raggiungere una tregua e un accordo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/BASTIONI-DI-ORIONE-19122024-GIORDANA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Rosella Ideo ,storica dell'Asia orientale all'Università di Trieste ,dialogando con Emanuele Giordana cerchiamo di comprendere le dinamiche del golpe di Seoul ,che ha riportato la Corea del Sud indietro nel tempo agli anni '80. L'arresto del capo di stato maggiore dell'esercito dimostra come il tentativo di golpe orchestrato dal presidente Yoon Suk Yeol sia stato condiviso dagli alti gradi delle forze armate e forse ,in considerazione delle catene di comando fortemente integrate ,anche che gli Stati Uniti ne fossero a conoscenza . Il parlamento al terzo tentativo è riuscito a votare l'impeachment contro il presidente ,ora sospeso dalle sue funzioni ,bisognerà attendere la Corte Costituzionale per confermare l'incriminazione ma la composizione della stessa corte fa supporre un esito negativo.\r\n\r\nLa mobilitazione della piazza costituisce un elemento di fiducia nella presenza di anticorpi democratici nella società coreana,la memoria collettiva della sanguinosa repressione del 1980 dell'insurrezione di Gwangju ,raccontata anche nel romanzo \"Atti umani\" del premio nobel per la letteratura Hang Kang, ha sedimentato l'insofferenza per i pronunciamenti autoritari dei militari. Il sistema economico basato sui conglomerati industriali chiamati \"chaebol\" ,controllati dalle grandi famiglie impedisce al capitale coreano di essere fagocitato dalla finanza speculativa internazionale ,rimandando una realtà ancora legata a dinamiche del potere economico verticali e impermeabili ai cambiamenti di cui la sovrastrtutura politica è lo specchio.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/BASTIONI-DI-ORIONE-ROSSELLA-IDEO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Antonella De Biasi ,giornalista e scrittrice parliamo della situazione in Siria ,in particolare del ruolo della Turchia nella spartizione delle sfere d'influenza nel paese in corso guardando alla posizione dell'entità curda nel Nord Est. Erdogan,apparentemente il vincitore della contesa siriana. nelle sue recenti dichiarazioni ha fatto riferimento ad una supposta \"geografia del cuore\" affermando che la Turchia è più grande della Turchia con esplicito riferimento al mondo turcofono che si espande bel oltre i confini dello stato turco.\r\n\r\nDopo il passaggio dal barbiere Al Jolani cerca di vendere la sua nuova immagine ma le donne sono le sentinelle che per prime danno l'allarme sulla natura integralista del nuovo potere insediatosi con il sostegno della Turchia a Damasco . Nessuno dei protagonisti che si muovono nello scenario siriano vuole apparentementre fare gli stessi errori che fecero gli americani in Irak sciogliendo il partito Bath e l'esercito creando cosi' le condizioni per la rivolta sunnita ,ma l'integrazione delle varie milizie che si sono combattute finora in un nuovo esercito sembra un' impresa estremamente difficoltosa . L'esperimento del confederalismo democratico nei territori curdi è a rischio sia perchè costituisce un modello alternativo al nazionalismo etnico prevalente sia perchè nei piani di Erdogan non cè spazio per una entità curda e colui che gestirà la transizione siriana per conto di Ankara è lo stesso Hakam Fidam ora ministro degli esteri , ex capo dei servizi segreti turchi che agevolarono il passaggio delle milizie islamiche verso la Siria dal confine turco. La caduta di Assad ,per il ruolo che ha la Siria nell'Asia occidentale è considerato da alcuni analisti come un nuovo 1989 che genera un onda sismica di destabilizzazione che rischia di coinvolgere anche l'Iran.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/BASTIONI-19122024-SIRIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Simone Zoppellaro giornalista assiduo frequentatore del Caucaso ,parliamo della situazione della Georgia che si trova in una situazione di rottura degli equilibri istituzionali con un presidente eletto da un parlamento non riconosciuto dall'opposizione e da una presidente uscente che non vuole lasciare l'incarico ,con le piazze in ebollizione. Il partito \"Sogno georgiano\" del magnate Ivanishvili che possiede ricchezze pari al 20% del pil del paese,ha vinto le elezioni del 26 ottobre ma fra accuse di brogli e ingerenze esterne l'esito elettorale non è stato riconosciuto dalle opposizioni. 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Ora, secondo gli analisti, in questa fase, dopo le sconfitte sul campo e la saldatura avvenuta tra i movimenti ribelli e le milizie etniche in Myanmar, anche la giunta militare al potere nel paese potrebbe aprire alla prospettiva di colloqui per raggiungere una tregua e un accordo.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/BASTIONI-DI-ORIONE-19122024-GIORDANA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Rosella Ideo ,storica dell'Asia orientale all'Università di Trieste ,dialogando con Emanuele Giordana cerchiamo di comprendere le dinamiche del golpe di Seoul ,che ha riportato la Corea del Sud indietro nel tempo agli anni '80. L'arresto del capo di stato maggiore dell'esercito dimostra come il tentativo di golpe orchestrato dal presidente Yoon Suk Yeol sia stato condiviso dagli alti gradi delle forze armate e forse ,in considerazione delle catene di comando fortemente integrate ,anche che gli Stati Uniti ne fossero a conoscenza . 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Il sistema economico basato sui conglomerati industriali chiamati \"chaebol\" ,controllati dalle grandi famiglie impedisce al capitale coreano di essere fagocitato dalla finanza speculativa internazionale ,rimandando una realtà ancora legata a dinamiche del potere economico verticali e impermeabili ai cambiamenti di cui la sovrastrtutura politica è lo specchio.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/BASTIONI-DI-ORIONE-ROSSELLA-IDEO.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nCon Antonella De Biasi ,giornalista e scrittrice parliamo della situazione in Siria ,in particolare del ruolo della Turchia nella spartizione delle sfere d'influenza nel paese in corso guardando alla posizione dell'entità curda nel Nord Est. Erdogan,apparentemente il vincitore della contesa siriana. nelle sue recenti dichiarazioni ha fatto riferimento ad una supposta \"geografia del cuore\" affermando che la Turchia è più grande della Turchia con esplicito riferimento al mondo turcofono che si espande bel oltre i confini dello stato turco.\r\n\r\nDopo il passaggio dal barbiere Al Jolani cerca di vendere la sua nuova immagine ma le donne sono le sentinelle che per prime danno l'allarme sulla natura integralista del nuovo potere insediatosi con il sostegno della Turchia a Damasco . Nessuno dei protagonisti che si muovono nello scenario siriano vuole apparentementre fare gli stessi errori che fecero gli americani in Irak sciogliendo il partito Bath e l'esercito creando cosi' le condizioni per la rivolta sunnita ,ma l'integrazione delle varie milizie che si sono combattute finora in un nuovo esercito sembra un' impresa estremamente difficoltosa . L'esperimento del confederalismo democratico nei territori curdi è a rischio sia perchè costituisce un modello alternativo al nazionalismo etnico prevalente sia perchè nei piani di Erdogan non cè spazio per una entità curda e colui che gestirà la transizione siriana per conto di Ankara è lo stesso Hakam Fidam ora ministro degli esteri , ex capo dei servizi segreti turchi che agevolarono il passaggio delle milizie islamiche verso la Siria dal confine turco. La caduta di Assad ,per il ruolo che ha la Siria nell'Asia occidentale è considerato da alcuni analisti come un nuovo 1989 che genera un onda sismica di destabilizzazione che rischia di coinvolgere anche l'Iran.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/BASTIONI-19122024-SIRIA.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nInfine con Simone Zoppellaro giornalista assiduo frequentatore del Caucaso ,parliamo della situazione della Georgia che si trova in una situazione di rottura degli equilibri istituzionali con un presidente eletto da un parlamento non riconosciuto dall'opposizione e da una presidente uscente che non vuole lasciare l'incarico ,con le piazze in ebollizione. Il partito \"Sogno georgiano\" del magnate Ivanishvili che possiede ricchezze pari al 20% del pil del paese,ha vinto le elezioni del 26 ottobre ma fra accuse di brogli e ingerenze esterne l'esito elettorale non è stato riconosciuto dalle opposizioni. Il rinvio del percorso di adesione all'Unione Europea ha scatenato l'insofferenza di una parte del paese che vedeva in questo processo la possibilità di fuoriuscita dalla crisi economica ,la visione conservatrice del partito di governo dettata da un'agenda populista e reazionaria ha portato alla chiusura della società georgiana prima considerata aperta ed accogliente . L'ingerenze delle istituzioni europee ,l'influenza americana che si esercita attraverso il sistema delle ONG ,la volontà della NATO di coinvolgere la Georgia nella guerra ucraina ,il legame del partito di governo con la Russia fanno della Georgia uno scenario simile a quello che precedette i fatti di piazza Maidan, i fattori esterni prevalgono sulle contraddizioni strutturali della società georgiana che rischia una frattura insanabile.\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n[audio 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