","Daspo urbano: preludio a periferie slum con i decreti Minniti-Orlando","post",1491649707,[53,54,55,56,57,58,59],"http://radioblackout.org/tag/campi-rom/","http://radioblackout.org/tag/daspo-urbano/","http://radioblackout.org/tag/decreti-azzeccagarbugli/","http://radioblackout.org/tag/discriminazione/","http://radioblackout.org/tag/minniti/","http://radioblackout.org/tag/orlando/","http://radioblackout.org/tag/slum/",[21,23,27,25,19,17,15],{"post_content":62,"post_title":67,"tags":70},{"matched_tokens":63,"snippet":65,"value":66},[64],"decreti","e Orlando con i loro \u003Cmark>decreti\u003C/mark> e scoprire in che direzione","Avevamo urgenza di affrontare questi argomenti che si affastellavano uno dietro l'altro per l'indefessa attività governativa, impegnata a produrre controllo e regole di contenimento per una prevedibile ondata di malcontento, facendo il lavoro sporco per un futuro governo meno libero di erodere diritti. Cercando di capire come si manifesta e da dove proviene la spinta a creare ulteriori forme di discariche umane, alla creazione di slum ai margini degli agglomerati urbani dove relegare i marginali e perseguire chi si oppone a questa marginalizzazione, le etnie da sempre guardate con sospetto e i migranti a cui si applicano regole diverse, con la sfrontatezza di dimostrare come sostituendo la commissione iniziale con il primo grado di giudizio si mantengono i numeri di appelli possibili e non risulta nemmeno essere quell'apartheid che in effetti è, perché qui da noi non esiste ufficialmente la \"discriminazione razziale\", come non esiste il reato di tortura e quindi non è rubricabile il gesto come tale.\r\n\r\nPer comprendere meglio le trappole che si nascondono nelle molte ipocrisie ordite dai due dicasteri retti da Minniti e Orlando con i loro \u003Cmark>decreti\u003C/mark> e scoprire in che direzione muoversi per difendersi da questa ondata di restrizioni di libertà e modelli di società perseguiti dal disegno governativo (che attribuiscono ulteriori poteri a sceriffi che possono rivelarsi feroci come il sindaco di Ventimiglia) abbiamo interpellato un avvocato molto lucido e analitico: Gianluca Vitale\r\n\r\nVitalesuDaspo",{"matched_tokens":68,"snippet":69,"value":69},[64],"Daspo urbano: preludio a periferie slum con i \u003Cmark>decreti\u003C/mark> Minniti-Orlando",[71,73,75,79,81,83,85],{"matched_tokens":72,"snippet":21},[],{"matched_tokens":74,"snippet":23},[],{"matched_tokens":76,"snippet":78},[64,77],"azzeccagarbugli","\u003Cmark>decreti\u003C/mark> \u003Cmark>azzeccagarbugli\u003C/mark>",{"matched_tokens":80,"snippet":25},[],{"matched_tokens":82,"snippet":19},[],{"matched_tokens":84,"snippet":17},[],{"matched_tokens":86,"snippet":15},[],[88,94,97],{"field":28,"indices":89,"matched_tokens":91,"snippets":93},[90],2,[92],[64,77],[78],{"field":95,"matched_tokens":96,"snippet":69,"value":69},"post_title",[64],{"field":98,"matched_tokens":99,"snippet":65,"value":66},"post_content",[64],1157451471441625000,{"best_field_score":102,"best_field_weight":103,"fields_matched":104,"num_tokens_dropped":39,"score":105,"tokens_matched":90,"typo_prefix_score":39},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",6646,{"collection_name":50,"first_q":27,"per_page":108,"q":27},6,{"facet_counts":110,"found":161,"hits":162,"out_of":320,"page":14,"request_params":321,"search_cutoff":29,"search_time_ms":322},[111,137],{"counts":112,"field_name":134,"sampled":29,"stats":135},[113,115,118,120,122,124,126,128,130,132],{"count":108,"highlighted":114,"value":114},"anarres",{"count":116,"highlighted":117,"value":117},5,"frittura mista",{"count":104,"highlighted":119,"value":119},"il colpo del strega",{"count":104,"highlighted":121,"value":121},"Bello come una prigione che brucia",{"count":90,"highlighted":123,"value":123},"Harraga",{"count":90,"highlighted":125,"value":125},"black in",{"count":14,"highlighted":127,"value":127},"usa",{"count":14,"highlighted":129,"value":129},"val susa",{"count":14,"highlighted":131,"value":131},"Yanomami",{"count":14,"highlighted":133,"value":133},"USI sanità","podcastfilter",{"total_values":136},78,{"counts":138,"field_name":28,"sampled":29,"stats":159},[139,141,143,145,147,149,151,153,155,157],{"count":104,"highlighted":140,"value":140},"frittura mista radio fabbrica",{"count":90,"highlighted":142,"value":142},"asgi",{"count":90,"highlighted":144,"value":144},"Porfido",{"count":90,"highlighted":146,"value":146},"Jobs act",{"count":90,"highlighted":148,"value":148},"Elena Garelli",{"count":90,"highlighted":150,"value":150},"claudio caligari",{"count":90,"highlighted":152,"value":152},"Giorgio Panizzari",{"count":90,"highlighted":154,"value":154},"Giovanni D'Ambrosio",{"count":90,"highlighted":156,"value":156},"Carolina Di Luciano",{"count":90,"highlighted":158,"value":158},"sportello mai più cpr",{"total_values":160},209,28,[163,196,223,247,276,298],{"document":164,"highlight":178,"highlights":186,"text_match":191,"text_match_info":192},{"comment_count":39,"id":165,"is_sticky":39,"permalink":166,"podcastfilter":167,"post_author":168,"post_content":169,"post_date":170,"post_excerpt":45,"post_id":165,"post_modified":171,"post_thumbnail":172,"post_title":173,"post_type":174,"sort_by_date":175,"tag_links":176,"tags":177},"84308","http://radioblackout.org/podcast/i-nuovi-decreti-immigrazione/",[125],"ujamaa","Nella puntata di oggi affronteremo alcuni dei nodi del nuovo decreto immigrazione, grazie al prezioso contributo dell'avvocata Dayana Chaparro Garcia. \r\nDall’insediamento del nuovo governo sono diverse le misure e gli interventi presi in termini di immigrazione. Dal Decreto Piantedosi sino alle nuove misure che segnano il passaggio del governo Meloni dalla propaganda all'azione. \r\nIl 5 ottobre 2023 Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, del Ministro dell’interno Matteo Piantedosi e del Ministro della giustizia Carlo Nordio, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di immigrazione e protezione internazionale, nonché per il supporto alle politiche di sicurezza e la funzionalità del Ministero dell’interno\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/puntata-decreti.mp3\"][/audio]La recente crisi migratoria ha accelerato le derive restrittive della legislazione europea e italiana sull’immigrazione. \r\n In quanto persone soggettə ai cambiamenti di queste politiche, conoscere i cambiamenti imposti dalle politiche europee e nazionali, è un passo importante per difendersi dai continui attacchi alla nostra libertà di movimento e al diritto di autodeterminare le nostre vite. Ecco perché nel corso di questa puntata proveremo ad affrontare alcuni dei nodi principali dei nuovi decreti.","15 Ottobre 2023","2023-10-18 14:29:44","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/10/WhatsApp-Image-2023-10-15-at-18.31.23-1-200x110.jpeg","I nuovi decreti immigrazione","podcast",1697394892,[],[],{"post_content":179,"post_title":183},{"matched_tokens":180,"snippet":181,"value":182},[64],"dei nodi principali dei nuovi \u003Cmark>decreti\u003C/mark>.","Nella puntata di oggi affronteremo alcuni dei nodi del nuovo decreto immigrazione, grazie al prezioso contributo dell'avvocata Dayana Chaparro Garcia. \r\nDall’insediamento del nuovo governo sono diverse le misure e gli interventi presi in termini di immigrazione. 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Accendere un riflettore sui prepotenti primi cento giorni del mandato trumpiano alla Casa Bianca con uno storico come Gian Giacomo Migone significa anche comprendere quali strategie di contenimento del declino americano può permettersi l'amministrazione americana, scoperchiando l'evidenza della dissoluzione del ruolo di gendarme pure nell'ultimo focolaio di tensione che sfrutta il momento di vacanza imperiale per sondare quali sviluppi potrebbe avere lo scontro indo-pakistano sul contenzioso relativo al Kashmir (diviso nelle sue tre componenti etno-religiose) incancrenito nel postcolonialismo del subcontinente indiano. Ne abbiamo parlato con Matteo Miavaldi, con il quale avevamo preconizzato la potenziale esplosione innescata con l'attentato di Pahalgam. Ma anche il dinamismo polacco in materia militare e il conseguente avvicinamento delle due caserme Nato nell'Europa centrorientale: Germania e Polonia sono rivali per il primato militare in Europa e si alleano all'unica potenza nucleare del continente, sfruttando le paure scatenate da una Russia apparentemente aggressiva, anche se non avrebbe interesse a invadere Alessandro Ajres allude a una \"libido\" putiniana in un delirio di espansione imperiale, la paura del quale forse la società polacca ha introiettato in questi anni di destra estrema, alternati a centrodestra, che hanno sviluppato lo sviluppo economico per foraggiare l'industria bellica.\r\n\r\n\r\n\r\nNé India, né Pakistan trovano convenienza in uno scontro frontale ora sulla ottantennale \"questione del Kashmir\", eppure sta avvenendo ed è… esplosiva, nel senso che entrambe sono dotate di armamenti nucleari. L’India ha una preponderanza in ogni arma, ma quando si parla di nucleare e di dispute religioso-nazionaliste tra stati retti da fanatici difficilmente ne esce un vincitore vivo.\r\nCon Matteo Miavaldi percorriamo la china che ha portato a questa situazione pericolosa che ha già prodotto decine di morti dalla strage di Pahalgham del 22 aprile, quando un commando jihadista ha ucciso 26 indiani in Kashmir, evidenziando l’impreparazione dell’intelligence di Dehli e scatenando la reazione unitaria della nazione indiana che due settimane dopo ha prodotto una quarantina di morti con il bombardamento dell’Operazione Sindoor contro il Pakistan, i cui vertici negano ogni responsabilità nell’innesco della spirale. L’escalation muscolare è pari a quella propagandistica, tanto che è difficile accettare e prendere per buone quasi tutte le ricostruzioni che provengono da ciascuno dei contendenti.\r\nLa storia del Jammu-Kashmir è travagliata dal dopoguerra: in comune con le vicende israelo-palestinesi non c’è solo il 1947 come data del vulnus, ma anche lo sfruttamento di ogni periodo in cui la diplomazia internazionale va in panne, permettendo all’apparato militare di risolvere con i suoi metodi le dispute; e forse si può individuare nel 2019 con la revoca dello stato semiautonomo della regione indiana una svolta a cui non si possono ricondurre questi risultati ma fu un avvio di un processo che ne ha consentito il deflagrare del problema in questi termini, perché ha prodotto un cambio nella composizione delle credenze e nella maggiore presenza culturale hindu tra la popolazione delle regioni di confine. Le conseguenze non possono che essere le risposte reciproche più violente dalla creazione del Bangla Desh dal Pakistan Orientale.\r\nE a fronte di un evento di portata così storica le reazioni internazionali o i tentativi di interposizione per arrivare a una pacificazione dell’area sono risibili da parte di tutte le potenze globali, peraltro difficilmente potrebbero venire accettate dai rispettivi nazionalismi dei contendenti. La Cina si è offerte come mediatrice, appalesando un interesse precipuo alla composizione del conflitto, benché sia chiaro che l’interesse di Pechino è il mantenimento del territorio pakistano, storico alleato e indispensabile corridoio per la Belt Road Initiative; facendo da contrappeso all’immediato sostegno di Israele alla rappresaglia indiana, tanto assimilabile alla reazione assassina dell’entità sionista a Gaza.\r\n\r\nhttps://open.spotify.com/episode/7IBzky3YF9FknUxHEN6yWV?si=bHv964OURDqoJY5k3qRDSA\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/Innesco-e-propaganda-in-Kashmir_Miavaldi.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer ascoltare i podcast sull'Estremo oriente si trovano qui\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nTusk partecipa ai summit sul destino della guerra con Merz e Macron, a dimostrazione della sua potenza militare che sfida la preminenza europea dei due partner, esaltando il nazionalismo di matrice romantica mai realmente venuto meno al paese, che negli ultimi 2/3 decenni ha raddoppiato il pil e livellato i tassi di povertà delle componenti sociali. Sottoposto questo paesaggio ad Alessandro Ajres, ci ha fatto notare come questo sia potuto accadere in seguito all’alternanza al potere dei rappresentanti della sacca rurale retriva e conservatrice che vota l'estrema destra del PiS e di quelli del centro destra liberal-conservatore che trova i propri consensi nelle metropoli e nei bacini minerari e navali. La matrice militare e reazionaria – sempre meno sfumata in entrambi i campi dalla forza della chiesa cattolica, che ha disperso la potenza data dal fanatismo dei tempi wojtyliani – si fonda su una produzione industriale a basso costo, e l’importanza della posizione geografica, che la pone tra quegli stati europei a ridosso del confine con i territori controllati da Mosca che cavalcano le paure dell’orso russo e le fomentano per spostare capitali statali verso il settore bellico (che drena il 5 per cento del pil ormai da anni).\r\nQuesta situazione pone la Polonia nella condizione di incalzare la potenza militare tedesca e la sua preminenza nel mettere a disposizione territorio e basi missilistiche al sistema di guerra occidentale; e questa spirale le consente inoltre di essere il faro della fazione degli impauriti baltici, inserendosi nella tradizione deel destre nazionaliste dell'Esteuropa. Ed è in questo contesto che diventa interessante vedere come anziché scontrarsi sembra che Polonia e Germania uniscano le loro forze per sostenere una politica europea a loro immagine.\r\nLa Polonia e i suoi fratelli comprende sia le repubbliche baltiche, sia gli altri stati ex sovietici, in cui la recrudescenza antirussa ha prodotto frange sempre più ampie di nostalgie fasciste che impastano un po' tutta la regione di nazionalismi fanatici, più che romantici.\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/gli-assi-di-potere-europei-inglobano-la-polonia--66032024\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/La-Polonia-e-i-suoi-fratelli_Ajres.mp3\"][/audio]\r\n\r\nPer ascoltare gli episodi precedenti relativi alla regione pannonica, balcanica e caucasica si trovano qui\r\n\r\nCon Giangiacomo Migone che fra le altre cose ha insegnato storia dell'America del nord all'università di Torino ,parliamo delle fratture all'interno della società americana e della crisi di egemonia di cui l'elezione di Trump è la conseguenza. 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La politica di Trump è al servizio dell'1% più ricco e alimenta la guerra fra poveri delle classi medie impoverite bianche contro gli immigrati .\r\n\r\nhttps://www.spreaker.com/episode/trump-specchio-della-crisi-di-egemonia-degli-usa--66055851\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/05/BASTIONI-DI-ORIONE-08052025-MIGONE.mp3\"][/audio]\r\n\r\nSi è affrontata il sovranismo imperante dall'avvento del Trump Revenge qui\r\n\r\n ",[218],{"field":98,"matched_tokens":219,"snippet":215,"value":216},[64],{"best_field_score":193,"best_field_weight":221,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":222,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":39},14,"578730123365187697",{"document":224,"highlight":238,"highlights":243,"text_match":191,"text_match_info":246},{"comment_count":39,"id":225,"is_sticky":39,"permalink":226,"podcastfilter":227,"post_author":228,"post_content":229,"post_date":230,"post_excerpt":45,"post_id":225,"post_modified":231,"post_thumbnail":232,"post_title":233,"post_type":174,"sort_by_date":234,"tag_links":235,"tags":237},"97080","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-08-04-2025/",[117],"fritturamista","Il primo argomento della puntata è stata l'iniziativa dedicata a Tonino Miccichè a 50 anni dalla suo omicidio. Ne abbiamo parlato con Giacomo Ferrante, abitante di Falchera, videomaker e conoscitore diretto del cosiddetto \"Sindaco di Falchera\".\r\nCon lui abbiamo presentato i vari appuntamenti che si svolgeranno in vari punti della città e ribadto perché sia importante ripercorrere la storia e le vicende che hanno coinvolto questo mitico militante delle lotte operaie e per il diritto alla casa, che ancora ha tanti stimoli ed insegnamenti da tramandarci. Qui il programma completo dell'iniziativa.\r\nBuon ascolto \r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_08_04_Giacomo-Ferrante-su-Iniziative-su-Tonino-Miccichè.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento della puntata lo abbiamo fatto in compagnia di Gaia Righetto, insegnante ed attivista della provincia di Treviso, che è stata protagonista di un caso mediatico nato dal deputato della Lega Nord Rossano Sacco. Quest'ultimo infatti si è preso la briga di segnalare la docente all'ufficio scolastico, alla notizia della sua convocazione per una supplenza in una scuola media, ritenendola non idonea all'insegnamento a causa della sua vita politica da militante nelle lotte per il diritto alla casa e tante altre che anima nel territorio trevigiano. Con Gaia abbiamo commentato la grande solidarietà che è scaturita da questa macchina del fango, che si prospetta diventare sistemica grazie ad un'ulteriore stretta sul codice di comportamento dei dipendenti pubblici, promesso dal Ministro Valditara per il corpo docente. 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Ne abbiamo parlato con Daniele Mallamaci del SiCobas Torino, dai loro canali social: \"Ribadiamo come organizzazione sindacale:\r\n\r\n- lo sciopero generale indetto dal SI Cobas per il comparto pubblico e privato è confermato per tutta la giornata di venerdì 11 aprile\r\n\r\n- purtroppo con le \"sole\" due eccezioni d ricordiamo la necessità di partecipare a questa prossima importante mobilitazione che inizia domani (dalla mezzanotte di stasera) con lo sciopero generale dell'11 aprile:\r\n- per forti aumenti di salario e riduzione dell'orario di lavoro\r\n- contro guerre e decreti sicurezza\r\n- per dare una risposta di dissenso e protesta alle politiche di padroni e governo.\r\nTorino, alle ore 11 ci ritroveremo in piazza Castello in presidio davanti alla prefettura con i lavoratori e le lavoratrici in sciopero generale, contro economia di guerra e decreto Meloni-Mattarella, per la libertà di lottare.\r\n\r\nInoltre, ricordiamo che sabato 12 aprile come sindacato parteciperemo alla manifestazione nazionale a Milano con concentramento in piazza duca d’Aosta per le ore 14:\r\n\r\n- per la Palestina libera con la resistenza palestina\r\n- per la fine dell'invio di armi in Ucraina e delle \"missioni militari all'estero dello stato italiano\r\n- contro economia di guerra e sfruttamento\r\n- per rilanciare le rivendicazione dello sciopero dell’11 aprile\r\n\r\nInvitiamo tutti a partecipare alla mobilitazione e diffonderne l'invito.\r\n\r\nPer informazioni sullo sciopero generale e prenotazioni bus per manifestazione Milano: contattare il sindacato.\r\n\r\nIL NEMICO É IN CASA NOSTRA\r\nUNITI SI VINCE\"\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/F_m_08_04_Daniele-SiCobas-Torino-su-sciopero-generale-e-aggressione-a-picchetto.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]","10 Aprile 2025","2025-04-10 10:56:11","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/04/a25c5b_a291c03af15047e7825e27625e2cf28dmv2-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 08/04/2025",1744282507,[236],"http://radioblackout.org/tag/frittura-mista-radio-fabbrica/",[140],{"post_content":239},{"matched_tokens":240,"snippet":241,"value":242},[64],"di lavoro\r\n- contro guerre e \u003Cmark>decreti\u003C/mark> sicurezza\r\n- per dare una risposta","Il primo argomento della puntata è stata l'iniziativa dedicata a Tonino Miccichè a 50 anni dalla suo omicidio. 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Dalla recrudescenza della loro codificazione giuridica in Cutro fino ad arrivare all’Albania.\r\n\r\nPer chi volesse riprendere uno degli approfondimenti dedicati ai decreti Cutro, Sud e Caivano, nonché al pacchetto sicurezza (DDL 1660):\r\n\r\n“Mattone su mattone. La costruzione del muro repressivo”\r\n\r\nInvece per approfondire l’accordo Rama-Meloni, vi lasciamo alcuni link di puntante passate dove si entra nel vivo del rapporto fra i due governi:\r\n\r\n“Aggiornamenti dall’Albania e l’esternalizzazione della detenzione amministrativa”\r\n\r\n“Accordo Italia/Albania: fra stratificazione coloniale e devozione”\r\n\r\nCon l’aiuto di Giorgia, avvocata bolognese che non di rado ci aiuta a cogliere ed analizzare i contesti normativi che caratterizzano le procedure di frontiera e la detenzione amministrativa, abbiamo ricordato cosa prevedono le procedure accelerate e che tipo di strutture lo Stato necessita per metterle in atto. Tracciando una linea cronologica dall’apertura dei CPRI in suolo siciliano, da Modica Pozzallo a Porto Empedocle, fino ad arrivare alla costruzione del hotspot di Gjader e del CPRI di Shengjin ciò che emerge è che le scorciatoie politiche dell’esecutivo che – tra un decreto ed un altro – cerca sempre di più di criminalizzare la migrazione e sigillare le frontiere della fortezza Europa, si trovano davanti agli ostacoli del diritto internazionale. 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Ne parliamo con Cecilia, ex-lavoratrice dell’associazione.\r\n\r\nEufemia, nata nel 2010, è dal 2020 che si struttura, il suo fatturato aumenta, e da piccola associazione diventa un’impresa sociale da circa 800mila euro di fatturato. In seguito alla partecipazione a un bando di Compagnia di San Paolo nel 2021 questo processo si intensifica, inserendo nell’organizzazione nuove figure e nuovischemi organizzativi propri delle realtà aziendali private.\r\n\r\nLe lavoratrici si organizzano in assemblee autonome interne per ripensare a una più equa distribuzione delle risorse economiche, dei carichi lavorativi, dei ruoli di responsabilità. A fine 2023, nel periodo di rinnovo degli organi direttivi, le lavoratrici organizzate vengono a conoscenza di circa 140 nuove tessere associative di persone esterne, con diritto di voto, provenienti dall’area di influenza di un ex presidente, ora candidato. All’assemblea di votazione del nuovo CdA si scopre addirittura una delega falsa, ma il processo di rovesciamento dell’Associazione continua e il direttivo viene rinnovato, nonostante la contrarietà e i dubbi sollevati dalle lavoratrici.\r\n\r\nIl nuovo direttivo propone modifiche strutturali dell’associazione, spingendo al fondo della catena di responsabilità e di gestione molte lavoratrici e socie fondatrici dell’associazione. La non sottoscrizione delle modifiche porta a una situazione vertenziale in cui le lavoratrici decidono di utilizzare lo strumento dello sciopero, che prosegue per oltre 40 giorni, portando all’esclusione delle lavoratrici dall’associazione e al successivo licenziamento.\r\n\r\nIl 12 dicembre 2024 ci sarà la prima udienza presso il Tribunale di Torino a seguito dei ricorsi presentati dalle lavoratrici di contestazione dei licenziamenti. È indetto un presidio in solidarietà alle ore 10:30 di fronte al Tribunale, lato c.so Vittorio Emanuele II.\r\n\r\nGli aggiornamenti della vertenza si possono seguire dalle pagine social “La parte invisibile della città”, gestita dalle lavoratrici auto-organizzate dell’associazione.\r\n\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/F_m_10_12_Cecilia-ex-lavoratrice-Eufemia-riepilogo-vicenda-aggiornamento-sui-processi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nNel secondo approfondimento della serata parliamo della piattaforma e dello sciopero generale indetto dal sindacato di base USB per la giornata di venerdì 13 dicembre 2024.\r\n\r\nLa proclamazione dello sciopero segue una serie di contrasti e lotte con il Governo relative alla manovra Finanziaria, al Ddl 1660, i nuovi decreti sicurezza, al sostegno alla popolazione palestinese, al contrasto dell’economia di guerra. Secondo l’organizzazione sindacale il Governo ha numerose responsabilità circa le difficili condizioni economiche e di potere d’acquisto della classe lavoratrice italiana, che nelle scelte contenute nella manovra finanziaria vengono messe in secondo piano.\r\n\r\nVengono contestati i recenti rinnovi dei CCNL Commercio e Vigilanza nei porti, in aperta polemica con i sindacati confederali. Questa posizione di conflitto ha portato alla decisione dell’Unione Sindacale di Base di non aderire allo sciopero generale del 29 novembre, condiviso da una molteplicità di realtà sociali e sindacali, andando in contro a numerose polemiche tra lavoratrici, lavoratori e solidali.\r\n\r\nNe parliamo in diretta con Giovanni, delegato sindacale USB di Livorno.\r\n\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/F_m_10_12_Giovanni-delegato-USB-su-sciopero-generale-13-Dicembre.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nNel terzo e ultimo approfondimento della serata trattiamo dei recenti sommovimenti in ambito universitario, a seguito dei tagli e delle riorganizzazioni strutturali contenute nella proposta di legge a firma Bernini.\r\n\r\nNe parliamo in collegamento con Filippo, ricercatore, che ci racconta delle iniziative in programma nel territorio di Milano.\r\n\r\nAll’università Bicocca sono indette assemblee autonome di lavoratrici e lavoratori precari, assemblee sindacali informative indette da FLC-CGIL e si è svolto un corteo e un presidio al Rettorato.\r\n\r\nLa rettrice, Giovanna Iannantuini, è infatti presidentessa della CRUI - Conferenza Rettori Università Italiane – e si è espressa a favore della riforma.\r\n\r\nLa riforma prevede un taglio complessivo di circa 500 milioni di euro per Università e ricerca, la creazione di nuove categorie di lavoro precario, l’esternalizzazione della ricerca, il rischio reale di scaricamento dei costi sulle tasse di studenti e studentesse e apre le porte a una nuova legge delega per la riorganizzazione completa delle università.\r\n\r\nBuon Ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/F_m_10_12_Filippo-su-nascita-assemblea-indipendente-di-ricercatori-e-ricercatrici-di-Milano.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ","12 Dicembre 2024","2024-12-12 08:39:40","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/IMG_2343-200x110.jpeg","frittura mista|radio fabbrica 10/12/2024",1733992780,[236],[140],{"post_content":290},{"matched_tokens":291,"snippet":292,"value":293},[64],"al Ddl 1660, i nuovi \u003Cmark>decreti\u003C/mark> sicurezza, al sostegno alla popolazione","Nel primo approfondimento della serata riprendiamo la vertenza delle lavoratrici dell’Associazione di Promozione Sociale Eufemia. 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È indetto un presidio in solidarietà alle ore 10:30 di fronte al Tribunale, lato c.so Vittorio Emanuele II.\r\n\r\nGli aggiornamenti della vertenza si possono seguire dalle pagine social “La parte invisibile della città”, gestita dalle lavoratrici auto-organizzate dell’associazione.\r\n\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/F_m_10_12_Cecilia-ex-lavoratrice-Eufemia-riepilogo-vicenda-aggiornamento-sui-processi.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nNel secondo approfondimento della serata parliamo della piattaforma e dello sciopero generale indetto dal sindacato di base USB per la giornata di venerdì 13 dicembre 2024.\r\n\r\nLa proclamazione dello sciopero segue una serie di contrasti e lotte con il Governo relative alla manovra Finanziaria, al Ddl 1660, i nuovi \u003Cmark>decreti\u003C/mark> sicurezza, al sostegno alla popolazione palestinese, al contrasto dell’economia di guerra. Secondo l’organizzazione sindacale il Governo ha numerose responsabilità circa le difficili condizioni economiche e di potere d’acquisto della classe lavoratrice italiana, che nelle scelte contenute nella manovra finanziaria vengono messe in secondo piano.\r\n\r\nVengono contestati i recenti rinnovi dei CCNL Commercio e Vigilanza nei porti, in aperta polemica con i sindacati confederali. Questa posizione di conflitto ha portato alla decisione dell’Unione Sindacale di Base di non aderire allo sciopero generale del 29 novembre, condiviso da una molteplicità di realtà sociali e sindacali, andando in contro a numerose polemiche tra lavoratrici, lavoratori e solidali.\r\n\r\nNe parliamo in diretta con Giovanni, delegato sindacale USB di Livorno.\r\n\r\nBuon ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/F_m_10_12_Giovanni-delegato-USB-su-sciopero-generale-13-Dicembre.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nNel terzo e ultimo approfondimento della serata trattiamo dei recenti sommovimenti in ambito universitario, a seguito dei tagli e delle riorganizzazioni strutturali contenute nella proposta di legge a firma Bernini.\r\n\r\nNe parliamo in collegamento con Filippo, ricercatore, che ci racconta delle iniziative in programma nel territorio di Milano.\r\n\r\nAll’università Bicocca sono indette assemblee autonome di lavoratrici e lavoratori precari, assemblee sindacali informative indette da FLC-CGIL e si è svolto un corteo e un presidio al Rettorato.\r\n\r\nLa rettrice, Giovanna Iannantuini, è infatti presidentessa della CRUI - Conferenza Rettori Università Italiane – e si è espressa a favore della riforma.\r\n\r\nLa riforma prevede un taglio complessivo di circa 500 milioni di euro per Università e ricerca, la creazione di nuove categorie di lavoro precario, l’esternalizzazione della ricerca, il rischio reale di scaricamento dei costi sulle tasse di studenti e studentesse e apre le porte a una nuova legge delega per la riorganizzazione completa delle università.\r\n\r\nBuon Ascolto!\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/12/F_m_10_12_Filippo-su-nascita-assemblea-indipendente-di-ricercatori-e-ricercatrici-di-Milano.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[download]\r\n\r\n ",[295],{"field":98,"matched_tokens":296,"snippet":292,"value":293},[64],{"best_field_score":193,"best_field_weight":221,"fields_matched":14,"num_tokens_dropped":14,"score":222,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":39},{"document":299,"highlight":311,"highlights":316,"text_match":191,"text_match_info":319},{"comment_count":39,"id":300,"is_sticky":39,"permalink":301,"podcastfilter":302,"post_author":114,"post_content":303,"post_date":304,"post_excerpt":45,"post_id":300,"post_modified":305,"post_thumbnail":306,"post_title":307,"post_type":174,"sort_by_date":308,"tag_links":309,"tags":310},"92122","http://radioblackout.org/podcast/anarres-del-20-settembre-per-un-approccio-libertario-alla-questione-palestinese-il-ritorno-del-fascismo-guerra-in-ucraina-tra-escalation-e-diserzione/",[114],"ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/2024-09-20-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nTramandare il fuoco Per un approccio libertario alla questione palestinese. Una critica a essenzialismo e nazionalismo.\r\n“L'immane massacro della popolazione gazawi e i movimenti di appoggio alla \"resistenza\" palestinese sviluppatisi nel nostro paese dopo il 7 ottobre 2023 hanno evidenziato crepe che hanno radici profonde, tutte da indagare e comprendere.\r\nCi muove una necessità forte, perché al di là delle peculiarità della questione palestinese, temi quali il nazionalismo, il declino dell’approccio di classe, l’affermarsi di dinamiche identitarie essenzialiste e di una concezione distorta dei processi decoloniali ci interrogano tutti sulle prospettive di un movimento di emancipazione sociale, individuale, politica capace di trasformare l’esistente all’insegna di un concreto affermarsi di libertà, uguaglianza, solidarietà.”\r\nVenerdì 27 settembre alle 21 presentiamo l’opuscolo da cui sono tratti gli stralci precedenti alla FAT in corso Palermo 46.\r\nNe abbiamo parlato con Stefano, uno dei compagn che hanno partecipato alla stesura del testo\r\n\r\nCome in silenzio torna il fascismo\r\nCosa significhi vivere sotto un governo di fascisti e di leghisti lo disegna l’incredibile mole di decreti leggi, circolari ministeriali e interventi sempre più brutali e apertamente repressivi di polizia e magistratura che di volta in volta colpiscono gli studenti che occupano le scuole, gli attivisti climatici, le Ong che salvano i profughi in mare, i lavoratori che fanno sciopero etc.\r\nL’ultimo e più grave capitolo delle politiche repressive del governo è il disegno di legge n.1660, a firma congiunta dei ministri degli Interni, della giustizia e della Difesa, appena approdato in Senato dopo l’approvazione alla Camera.\r\nNe abbiamo parlato con Robertino Barbieri, autore di un articolo uscito su Umanità Nova\r\n\r\nGuerra in Ucraina tra escalation e diserzione\r\nIl conflitto tra Russia e Ucraina si sta progressivamente allargando con il recente attacco ucraino alla regione russa di Kursk. Se si sceglie la via della guerra non ci sono vie d'uscita, o si perde, o ci si trasforma a propria volta in invasori, occupanti ed oppressori. Noi seguiamo la strada della liberazione sociale, e questa strada non passa dagli eserciti, perché le\r\nguerre sono sempre vinte solo dagli stati e mai dalle sfruttate dalle oppresse.\r\nL’unica possibile uscita da un conflitto che da due anni e mezzo insanguina il cuore dell’Europa è nelle mani e nei piedi di chi, in Ucraina ed in Russia, ha scelto di disertare, opporsi, sabotare la guerra.\r\nPer questo disertori e disfattisti del “nostro” fronte interno siamo a fianco di disertori e disfattisti in ogni dove.\r\nNe abbiamo parlato con Dario dell’Assemblea Antimilitarista\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 27 settembre\r\nore 21\r\nin corso Palermo 46\r\nTramandare il fuoco. Per un approccio libertario alla questione palestinese. Una critica a essenzialismo e nazionalismo.\r\nInterverranno gli autori ed autrici dell’opuscolo\r\n\r\nVenerdì 11 ottobre\r\nore 21\r\nin corso Palermo 46\r\nPacchetto sicurezza. Una camicia di forza per i movimenti\r\nInterverrà Eugenio Losco\r\n\r\nOgni martedì\r\ndalle 18 alle 20\r\nin corso Palermo 46\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini! \r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20 (per info scrivete a fai_torino@autistici.org)\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFB\r\n@senzafrontiere.to/\r\n\r\nTelegram\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter mandando una mail ad: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","26 Settembre 2024","2024-09-26 14:23:15","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/09/Murales-Fulcro-Zalamella-1-200x110.jpeg","Anarres del 20 settembre. 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