","Tre morti sul lavoro in poche ore: \"strage senza fine\" o indifferenza senza vergogna?","post",1743087788,[59,60,61],"http://radioblackout.org/tag/inail/","http://radioblackout.org/tag/morti-sul-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/piemonte/",[12,63,24],"morti sul lavoro",{"post_content":65},{"matched_tokens":66,"snippet":68,"value":69},[67],"divulgazione","ed esperienze. Importantissima è la \u003Cmark>divulgazione\u003C/mark> dell'esperienza dei lavoratori e, per","La segretaria generale della CISL, a fronte delle ultime 3 persone morte lo stesso giorno sul proprio luogo di lavoro, ha sbrigativamente commentato: \"è una strage che non finisce mai\".\r\nCommento peculiare, visto che il compito di politica e sindacati sarebbe lavorare non solo affinché nessuna strage abbia più luogo, ma affinché non una sola persona perda la vita per colpa del proprio lavoro.\r\nD’altronde, quest’affermazione sbrigativa ha una sua evidenza scientifica che trova riscontro non solo nei dati dell’INAIL - che si basano esclusivamente sulle denunce d’infortunio - bensì, da altre fonti informative - come le inchieste infortunio dei Servizi PreSAL delle ASL - che ci dicono che solo in Piemonte ci sono dai 35 ai 40 morti sul lavoro, una media stabile da 10 anni. I comparti più a rischio risultano essere agricoltura e edilizia e la popolazione più a rischio è ovviamente quella straniera.\r\nC'è di più: dall'analisi di 800 infortuni mortali in 20 anni, è risultato che un terzo degli incidenti si sarebbe potuto evitare grazie all'intervento di un operatore di vigilanza e ispezione. In edilizia, almeno la metà.Dati interessanti si possono trovare qui .\r\n\r\n\r\nÈ d'altronde chiaro che l'attività di controllo sulla sicurezza non può essere fatta solo dai servizi delle ASL. Devono farlo anche gli RSPP e i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, e avere un approccio più integrato sia tra loro che con coloro con i quali svolgono il lavoro di vigilanza e d'ispezione.\r\n\r\nMa i controlli da soli non bastano: servirebbe integrare fonti, saperi ed esperienze. Importantissima è la \u003Cmark>divulgazione\u003C/mark> dell'esperienza dei lavoratori e, per questo, abbiamo intervistato un epidemiologo del lavoro che da anni si occupa di raccogliere le storie dei singoli eventi su questo sito.\r\nL'idea è che, da una parte, leggere retrospettivamente quello che è successo possa aiutare a capire se si sarebbe potuto evitare, e, dall'altra, fare di ogni singolo caso un principio di diffusione della conoscenza tra lavoratori e lavoratrici che si trovano ad affrontare il rischio, spesso in maniera contingente ed estemporanea.\r\n\r\n\r\nAi nostri microfoni, Osvaldo Pasqualini. 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E' l'evento bradisismico più forte degli ultimi quarant’anni. Dopo due anni di ondate sismiche con magnitudo elevate, dovute appunto al fenomeno bradisismico, le infrastrutture e le abitazioni cominciano a cedere. L’assenza di un adeguato piano di prevenzione sugli edifici, di gestione dell’emergenza, di controlli e di fondi da dirottare per le ristrutturazioni, oltre alla mancata divulgazione di un adeguato piano da seguire in caso di sciami sismici e di possibile percorso di evacuazione, si fanno notare. Non ci sono fondi, né piani di gestione dell’emergenza, mentre il governo italiano finanzia la guerra e taglia finanziamenti alla messa in sicurezza dei territori, a piani di assistenza sociale, al sistema sanitario e a quello dell’istruzione.\r\nIn questa situazione, con quasi 300 persone che hanno dovuto abbandonare le loro case a causa della scossa di terremoto, i ministri Salvini, Piantedosi e Valditara, avevano pianificato per la giornata di venerdì scorso un convegno precongressuale della Lega su sicurezza e legalità, da tenersi alla ‘Città della Scienza’. L'assemblea popolare di Bagnoli, abitanti dell'area dei Flegrei e alcuni collettivi politici si sono radunati in piazza chiedendo soluzioni efficaci per la tutela dei residenti. Il presidio si è poi trasformato in un corteo, alla cui testa vi era uno striscione con la scritta “La vostra sicurezza è solo repressione: 800 miliardi per la guerra e per i territori nessuna prevenzione”.\r\n\r\nLx manifestanti hanno attraversato le vie del quartiere napoletano di Bagnoli per dirigersi verso ‘Città della Scienza’ con i cuscini in mano per sottolineare le notti insonni per la paura data dalla mancata messa in sicurezza del territorio. Quando il corteo ha provato a raggiungere la convention leghista, si sono verificate tensioni con le forze dell’ordine. Dal corteo è partito un lancio di uova, pomodori e sacchetti della spazzatura con i volti dei ministri Salvini, Piantedosi e Valditara all’indirizzo della polizia schierata in assetto anti sommossa, che ha risposto manganellando. La situazione si è placata solo dopo che lx manifestanti hanno ottenuto che una delegazione incontrasse i ministri per ribadire le proprie richieste, così riassunte in punti:\r\n\r\n \tInterventi statali per garantire la sicurezza dell’intero territorio flegreo.\r\n \tCreazione di strutture adeguatamente attrezzate per ospitare la popolazione, inclusi bambini e persone con disabilità, sia durante che dopo gli eventi sismici.\r\n \tAiuti economici per chi ha già perso o rischia di perdere il lavoro a causa dell’emergenza.\r\n \tSoluzioni abitative adeguate per gli sfollati, evitando la narrazione di un’evacuazione “volontaria” non corrispondente alla realtà.\r\n\r\nAbbiamo chiesto a Dario, dell'assemblea popolare di Bagnoli, di raccontarci cosa sta succedendo ai Campi Flegrei dopo la potente scossa di terremoto di quasi due settimane fa. Ascolta e scarica la diretta.\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/campiflegrei.mp3\"][/audio]","24 Marzo 2025","2025-03-24 23:49:13","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/1742673748056-1024x683-1-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/1742673748056-1024x683-1-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/1742673748056-1024x683-1-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/1742673748056-1024x683-1-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2025/03/1742673748056-1024x683-1.jpg 1024w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Campi Flegrei: \"800 miliardi per la guerra, per i territori nessuna prevenzione\"",1742858912,[92,93,94,95,96],"http://radioblackout.org/tag/campi-flegrei/","http://radioblackout.org/tag/cariche/","http://radioblackout.org/tag/corteo/","http://radioblackout.org/tag/cura-del-territorio/","http://radioblackout.org/tag/napoli/",[26,18,16,28,14],{"post_content":99},{"matched_tokens":100,"snippet":101,"value":102},[67],"le ristrutturazioni, oltre alla mancata \u003Cmark>divulgazione\u003C/mark> di un adeguato piano da","Nella notte tra mercoledì 12 e 13 marzo, una forte scossa di terremoto di magnitudo 4.6 sveglia la popolazione dei Campi Flegrei, periferia ovest di Napoli, di cui fanno parte i popolosi quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta. 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Tuttavia, non indica in maniera chiara quale potrebbe essere il suo ruolo nel facilitare possibili negoziati di pace.\r\nIl testo arriva a un anno esatto dall'invasione russa dell'ucraina e dopo il viaggio in Russia di Wang Yi, ministro per gli Affari esteri della Cina, viaggio in cui ha definito le relazioni con Mosca “solide come una montagna”\r\nNe parliamo con Sabrina Moles Studiosa di Relazioni internazionali e studi sulla Cina, membro della redazione di China Files, un collettivo che si occupa di informazione e divulgazione di notizie e altro dal continente asiatico\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2023/02/moles.mp3\"][/audio]","28 Febbraio 2023","La Cina propone un documento di mediazione per il conflitto ,respinto al mittente dagli U.S.A. 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Si tratta di un' inchiesta parallela a quella denominata “Scripta manent”. Le accuse sono per tutti il 270 bis (associazione sovversiva con finalità di terrorismo) in concorso con gli indagati nel primo troncone dell’operazione \"Scripta Manent\" per gli stessi fatti, in piu’ il 414 c.p. (istigazione a delinquere, sempre con la finalita’ di terrorismo), stampa clandestina, traduzioni dei testi, predisposizione, istigazione, apologia, ideazione e divulgazione sempre attraverso siti e giornali di materiale di propaganda ideologica “insurrezionalista-lottarmatista”, raccolta di denaro per sostenere i prigionieri. In piu’ a due compagni viene contestato l’articolo 280 (attentato con finalità di terrorismo) per un attacco al tribunale di Civitavecchia del 12 gennaio 2016.\r\nIl 5 di giugno si è tenuta l'udienza preliminare del processo per l'operazione \"Scripta Manent\" in cui il pm Sparagna ha chiesto l'accorpamento dei due procedimenti che dovrebbe avvenire in fase dibattimentale.\r\n\r\nPer un commento sull'udienza del 5 giugno e per un aggiornamento riguardo a questo nuovo filone di inchiesta abbiamo contattato Flavio Rossi Albertini, avvocato di alcuni imputati.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n \r\n\r\nUnknown","10 Giugno 2017","2017-06-14 15:05:00","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/liberitutti-200x110.jpeg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"225\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/liberitutti-300x225.jpeg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/liberitutti-300x225.jpeg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2017/06/liberitutti.jpeg 479w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Nuovo filone di inchiesta per l'operazione Scripta Manent",1497095323,[],[],{"post_content":153},{"matched_tokens":154,"snippet":155,"value":156},[67],"predisposizione, istigazione, apologia, ideazione e \u003Cmark>divulgazione\u003C/mark> sempre attraverso siti e giornali","Il 2 giugno la digos su mandato del pm torinese Sparagna si presenta alle porte di sette tra compagni e compagne per notificare una chiusura indagini. 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Lunedì scorso sono stati arrestati ilrappresentante di Reporters Sans Frontières in Turchia, Erol Önderoglu, la docente universitaria e presidente della Fondazione dei Diritti dell'Uomo (Tihv) Sebnem Korur Fincanci e dello scrittore Ahmet Nesin. Per tutti l'accusa è di propaganda terroristica. I tre hanno partecipato, lo scorso mese, ad una campagna di solidarietà con il quotidiano filo-curdo Ozgur Gundem.\r\n\r\nIn maggio, Önderoglu, Nesin e Fincanci avevano simbolicamente assunto la direzione del giornale, da anni nel mirino delle autorità.\r\nIniziativa che aveva determinato l'avvio del procedimento giudiziario a loro carico. Raggiunto telefonicamente poco prima dell'udienza, Önderoglu ha raccontato: \"Il pubblico ministero che ci ha interrogato ha chiesto la nostra incriminazione e il nostro arresto per propaganda terroristica\" a favore del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk).\r\n\r\nA Erol Önderoglu, rappresentante di Rsf in Turchia dal 1996, e ai due intellettuali, la corte ha contestato in particolare tre articoli dedicati alla lotta intestina in corso tra diverse componenti delle forze di sicurezza del Paese e alle operazioni di guerra contro le città che hanno dichiarato l'autonomia nel Bakur, la zona a maggioranza curda nel sud-est del paese.\r\n\r\nAll'esterno del tribunale di Istanbul, sfidando la repressione, c'erano un centinaio di sostenitori.\r\n\r\nÖnderoglu, Nesin e Fincanci vanno ad aggiungersi alla lunga lista dei giornalisti, degli scrittori e degli intellettuali perseguiti dalla magistratura turca in osservanza di una legge antiterrorismo che calpesta apertamente la libertà d'espressione e colpisce in particolare la stampa scomoda per il presidente Recep Tayyp Erdogan. Nell'ambito dell'accordo sull'accoglienza in Turchia dei profughi siriani accampati nelle isole greche, la Ue ha chiesto ad Ankara di rivedere quella legge per adeguarla agli standard democratici richiesti a un Paese che ambisce a entrare nell'Unione e che , nell'immediato, punta a far viaggiare i suoi cittadini in Europa senza dover richiedere un visto. Ma Erdogan non perde occasione per dire che quella legge non si tocca.\r\n\r\nNella classifica sulla libertà di stampa per il 2016 stilata da Reporters Sans Frontières, la Turchia occupa la 151ma posizione sui 180 Paesi presi in considerazione. La Turchia, legge dopo legge, è diventata un regime islamo-conservatore. Il partito Akp di Erdogan, al potere dal 2002 punta ad una riforma costituzionale in senso presidenzialista.\r\nSi moltiplicano le misure per tacitare ed imprigionare otgni forma di opposizione accusata di sostenere il PKK, che è considerato un organizzazione terrorista. Dai deputati del partito filo-curdo Hdp, che non godono più dell'immunità parlamentare, alla stampa indipendente, tutti corrono il rischio di essere accusati di collaborazionismo con il Pkk.\r\nCan Dündar, redattore capo di Cumhuriyet, è stato condannato lo scorso maggio a cinque anni e dieci mesi di reclusione per \"divulgazione di segreto di Stato\". 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La libertà di stampa tra le sbarre",1466711048,[175,176,177],"http://radioblackout.org/tag/erdogan/","http://radioblackout.org/tag/liberta-di-stampa-arresti-giornalisti/","http://radioblackout.org/tag/turchia/",[22,30,179],"Turchia",{"post_content":181},{"matched_tokens":182,"snippet":183,"value":184},[67],"dieci mesi di reclusione per \"\u003Cmark>divulgazione\u003C/mark> di segreto di Stato\". Il","La lotta per la libertà di stampa è sempre più dura nel paese della mezzaluna. Lunedì scorso sono stati arrestati ilrappresentante di Reporters Sans Frontières in Turchia, Erol Önderoglu, la docente universitaria e presidente della Fondazione dei Diritti dell'Uomo (Tihv) Sebnem Korur Fincanci e dello scrittore Ahmet Nesin. Per tutti l'accusa è di propaganda terroristica. 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Raggiunto telefonicamente poco prima dell'udienza, Önderoglu ha raccontato: \"Il pubblico ministero che ci ha interrogato ha chiesto la nostra incriminazione e il nostro arresto per propaganda terroristica\" a favore del Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk).\r\n\r\nA Erol Önderoglu, rappresentante di Rsf in Turchia dal 1996, e ai due intellettuali, la corte ha contestato in particolare tre articoli dedicati alla lotta intestina in corso tra diverse componenti delle forze di sicurezza del Paese e alle operazioni di guerra contro le città che hanno dichiarato l'autonomia nel Bakur, la zona a maggioranza curda nel sud-est del paese.\r\n\r\nAll'esterno del tribunale di Istanbul, sfidando la repressione, c'erano un centinaio di sostenitori.\r\n\r\nÖnderoglu, Nesin e Fincanci vanno ad aggiungersi alla lunga lista dei giornalisti, degli scrittori e degli intellettuali perseguiti dalla magistratura turca in osservanza di una legge antiterrorismo che calpesta apertamente la libertà d'espressione e colpisce in particolare la stampa scomoda per il presidente Recep Tayyp Erdogan. Nell'ambito dell'accordo sull'accoglienza in Turchia dei profughi siriani accampati nelle isole greche, la Ue ha chiesto ad Ankara di rivedere quella legge per adeguarla agli standard democratici richiesti a un Paese che ambisce a entrare nell'Unione e che , nell'immediato, punta a far viaggiare i suoi cittadini in Europa senza dover richiedere un visto. Ma Erdogan non perde occasione per dire che quella legge non si tocca.\r\n\r\nNella classifica sulla libertà di stampa per il 2016 stilata da Reporters Sans Frontières, la Turchia occupa la 151ma posizione sui 180 Paesi presi in considerazione. La Turchia, legge dopo legge, è diventata un regime islamo-conservatore. Il partito Akp di Erdogan, al potere dal 2002 punta ad una riforma costituzionale in senso presidenzialista.\r\nSi moltiplicano le misure per tacitare ed imprigionare otgni forma di opposizione accusata di sostenere il PKK, che è considerato un organizzazione terrorista. Dai deputati del partito filo-curdo Hdp, che non godono più dell'immunità parlamentare, alla stampa indipendente, tutti corrono il rischio di essere accusati di collaborazionismo con il Pkk.\r\nCan Dündar, redattore capo di Cumhuriyet, è stato condannato lo scorso maggio a cinque anni e dieci mesi di reclusione per \"\u003Cmark>divulgazione\u003C/mark> di segreto di Stato\". Il segreto, messo allo scoperto da un video publicato dal quotidiano, era quello che copriva la fornitura di armi ai jihadisti dell'Isis in Siria.\r\n\r\nQuali sono le leggi su cui fa leva il governo turco per tappare la bocca e imprigionare i giornalisti fuori dal coro?\r\n\r\nNe abbiamo parlato con Murat Cinar, blogger, e videoattivista di origine turca.\r\n\r\nAscolta la diretta:\r\n\r\n2016-06-21-murat-turchia-arresti",[186],{"field":72,"matched_tokens":187,"snippet":183,"value":184},[67],{"best_field_score":76,"best_field_weight":34,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":45,"score":77,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":45},{"document":190,"highlight":202,"highlights":207,"text_match":74,"text_match_info":210},{"cat_link":191,"category":192,"comment_count":45,"id":193,"is_sticky":45,"permalink":194,"post_author":48,"post_content":195,"post_date":196,"post_excerpt":51,"post_id":193,"post_modified":197,"post_thumbnail":51,"post_thumbnail_html":51,"post_title":198,"post_type":56,"sort_by_date":199,"tag_links":200,"tags":201},[40],[43],"144","http://radioblackout.org/2007/04/novita/","Ci sono delle novità a Radio Blackout. \nCi siamo trasferiti nella nuova sede di via Antonio Cecchi 21-A, dove abbiamo fatto molti lavori e altri sono ancora in cantiere. Abbiamo spazi più ampi e adatti ad accogliere ospiti, quindi ora promuoviamo iniziative anche all'interno della nuova sede: dibattiti, aperitivi, feste e quant'altro.\nAbbiamo rinnovato le nostre attrezzature, il nuovo finale di potenza e la nuova antenna sul colle della Maddalena migliorano la qualità del segnale (anche se non ancora come vorremmo), così come nello studio nuovi lettori CD, processore audio e mixer, per migliorare il segnale e allargare l’area coperta. \nNovità che comportano molti soldi e molto impegno, ma che erano necessarie per continuare a fare comunicazione antagonista oggi a Torino.\nTutto ciò è avvenuto in un momento difficile a causa di avvenimenti repressivi che hanno toccato persone della radio stessa e posti occupati che da sempre hanno partecipato contribuendo sia con contenuti che con benefit alla crescita di Radioblackout.\n In questi ultimi due anni i padroni della metropoli hanno deciso di dare un giro di vite a chi dissente, è diverso, anomalo o irregolare. Prima hanno trasformato il Balon (storico mercato dell'usato della nostra città) dalla tradizionale zona franca che è sempre stato in un ipermercato a cielo aperto. Poi ci sono stati i rastrellamenti e i controlli di immigrati che hanno portato alla morte di quattro di essi, tra cui una donna caduta dal tetto dove tentava di sfuggire ai poliziotti che la inseguivano. Poi hanno caricato il corteo che portava in strada la rabbia per l’accoltellamento di due abitanti delle case occupate. Sette partecipanti al corteo sono stati arrestati e ancora si trovano sotto processo, due di essi sono di Radio Black Out. \n Sette realtà autogestite (Reggia Occupata, Laboratorio Sociale Occupato, Fenix, Rosalia, Alcova, Selva e il più volte sgombrato Osservatorio Ecologico contro le Olimpiadi/Tortuga) sono state chiuse per mano militare. Tutto questo in una metropoli che ha già visto la crisi della Fiat, luogo di sfruttamento ma anche di identità e di lotta per molte generazioni di lavoratori, quasi completamente sostituiti dai tanti giovani che lavorano in formazione lavoro, a chiamata, a progetto, part time, in stage, in nero.\n Tutto è stato reso pronto, lustro e in ordine per il grande evento commerciale e mediatico delle Olimpiadi 2006, fonte di profitto e pubblicità per tanti affaristi e politicanti, la città-cantiere è diventata la città-vetrina sorvegliata da telecamere e guardie giurate. Se ci spostiamo fuori città, gli stessi politicanti e affaristi tentano di realizzare la famigerata Alta Velocità, contro l’opposizione degli abitanti della Valle di Susa, e Radio Blackout è stata uno strumento di divulgazione della loro lotta, partecipando attivamente e formendo in diretta aiuti concreti.\n Ci sono movimenti, gruppi, culture e individui che resistono, che non ci stanno, e che vogliono esprimersi, incontrarsi e comunicare e la radio dà loro voce. \n Certo Radio Black Out non è l’unico strumento, ma anche noi vogliamo fare la nostra parte. \n Dal 1992 abbiamo trasmesso notiziari, interviste, presentazioni di libri e riviste, dirette da cortei, dibattiti, e naturalmente molta musica. Ai nostri microfoni si sono avvicendati centri sociali, case occupate, collettivi studenteschi, sindacati di base, comitati NO TAV della Val di Susa, Comitato Chiapas, Comitato Palestina, Lega Ambiente, Greenpeace, Rete Antirazzista, Circolo Gay-Lesbico Maurice, Amnesty International, medici, insegnanti, educatori, operai, tramvieri, immigrati, hacker, punk, rom, squatter, femministe, scrittori, fumettisti, musicisti.\n Poi ci sono state le feste. Ogni anno ne organizziamo una, se ci riusciamo anche due, con musica, spettacoli teatrali, dibattiti, proiezioni cinematografiche, stand con pubblicazioni, dischi e gadget, bar e cucina, promozione dell'autoproduzione. \n Più di 50.000 persone sono intervenute e si sono divertite alle feste e ai concerti di Radio Black Out, ascoltando e ammirando artisti italiani come gli Statuto, MGZ, Fluxus, Amici di Roland, AK47, Kenze Neke, Marlene Kuntz, Africa United, Madasky, Fratelli di Soledad, Lou Dalphin (dall’Occitania), Panico, Xilema, Toni Tammaro, Canzoniere Grecanico Salentino, compagnia teatrale L’Accolita del Trabatello e stranieri come i DOA (dal Canada) gli Olho Seco (dal Brasile), gli Electric Frankenstein (dagli USA), gli Hot Rod Honeys (dal Belgio), gli Skarface (dalla Francia) e molti altri.\n E dopo aver visitato il nostro sito ascoltateci e venite alle nostre serate!\n ","11 Aprile 2007","2018-10-29 00:22:12","Novità",1176319357,[],[],{"post_content":203},{"matched_tokens":204,"snippet":205,"value":206},[67],"è stata uno strumento di \u003Cmark>divulgazione\u003C/mark> della loro lotta, partecipando attivamente","Ci sono delle novità a Radio Blackout. \nCi siamo trasferiti nella nuova sede di via Antonio Cecchi 21-A, dove abbiamo fatto molti lavori e altri sono ancora in cantiere. 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È il frutto di un recentissimo accordo – senza precedenti in Italia – tra il ministero dell’Istruzione e del merito e il dipartimento delle Informazioni per la sicurezza (DIS), l’organo della presidenza del Consiglio a capo dei servizi segreti. “I come Intelligence è rivolto agli studenti del primo biennio delle scuole superiori. “Esso è volto ad accompagnare i giovani alla scoperta di funzioni, compiti, organizzazione e protagonisti degli Organismi informativi, così come dei principali fenomeni di minaccia”, spiegano i firmatari..\r\nNello specifico, l’intesa Istruzione-DIS prevede l’organizzazione di “iniziative di divulgazione e formazione” rivolte alle nuove generazioni per “favorire la consapevolezza sulle funzioni assegnate all’Intelligence italiana” ed “esplorare la storia, il linguaggio, i protagonisti e l’organizzazione dei Servizi Segreti italiani”.\r\nCon quest’ultima iniziativa il governo punta sia al reclutamento sia all’indottrinamento. A ragazzi e ragazze verranno anche spiegate le “principali minacce del mondo contemporaneo”. Quelle “interne” e quelle “esterne”. Una buona occasione per puntare il dito contro chi lotta contro un ordine del mondo ingiusto, predatorio, questo sì una vera minaccia per le vite di miliardi di persone.\r\nNe abbiamo parlato con Antonio Mazzeo\r\n\r\nFranco Serantini. Gli anarchici non dimenticano\r\nAnarchico del Gruppo “Giuseppe Pinelli” di Pisa, Franco era sceso in piazza il 5 maggio 1972 per opporsi al comizio elettorale del fascista Giuseppe Niccolai del MSI. Viene preso sul Lungarno Gambacorti dalla celere, che lo massacra di colpi con i manganelli, gli stivali e i calci dei fucili. 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Ventuno membri degli equipaggi di Jugend Rettet, Save the Children e Medici Senza Frontiere sono stati prosciolti dal giudice dell’udienza preliminare di Trapani, perché “il fatto non sussiste“.\r\nQuesta sentenza arriva dopo sette anni e il deterioramento dell’imbarcazione Iuventa, sequestrata e lasciata in stato di abbandono nel porto di Trapani dal 2017.\r\nMa come è nata la criminalizzazione delle Ong e della solidarietà in mare? Perché salvare vite in mare è una pratica così osteggiata dalle autorità italiane ed europee?\r\nPrendendo le mosse da un articolo uscito su Monitor Italia abbiamo ricostruito i passaggi fondamentali del processo di criminalizzazione delle ONG impegnate in operazioni di Sar – Ricerca e salvataggio nel Mediterraneo.\r\n\r\nNoi disertiamo!\r\nOgni 2 giugno la Repubblica celebra sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni.\r\nUna “festa” nazionalista e militarista.\r\nIl governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra.\r\nCome ogni anno le cerimonie militari del due giugno servono a giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa. Guerre, stupri, occupazioni di terre, bombardamenti, torture, l’intero campionario degli orrori umani, se compiuto da uomini e donne inquadrati in un esercito, diventa legittimo, necessario, opportuno, eroico. Le divise da parata, le bandiere, le medaglie, la triade “dio, patria, famiglia” non sono il mero retaggio di un passato più retorico e magniloquente del nostro presente, ma la rappresentazione sempre attuale dell'attitudine imperialista e neocoloniale dello stato italiano.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 17 maggio\r\nCena dei senzastato\r\nmenù vegan\r\nore 20\r\ncorso Palermo 46\r\nBenefit lotte\r\nQuanto costa? Quanto puoi, più che puoi!\r\nPrenotazioni a antimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nDall'ordine americano al grande caos\r\nScenari di guerra globale: dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan all'Armenia, dal mar Rosso a Taiwan\r\nVenerdì 24 maggio\r\nore 21\r\ncorso Palermo 46\r\nincontro con Stefano Capello\r\n\r\nGuerre di portata planetaria ci stanno portando sull'orlo della terza guerra mondiale. La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.\r\nL'Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. 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Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\n\r\nIn occasione della serata verrà fatta una raccolta fondi per sostenere gli anarchici sudanesi. In un anno di guerra civile quest* compagn*, oppositor* del passato regime e dei due signori della guerra che si contendono il paese, hanno attuato numerose iniziative di lotta e di solidarietà con la popolazione stremata dalla guerra. Oggi stanno subendo una durissima repressione. Alcuni sono stati arrestat* e torturat*. La compagna Sarah è stata violentata e uccisa.\r\n\r\nSabato 1 e domenica 2 giugno\r\nSenzapatria \r\nGiornate di lotta al militarismo\r\nContro la guerra, l’occupazione militare delle periferie, la produzione bellica, il nazionalismo!\r\nContro tutte le patrie per un mondo senza frontiere!\r\nCon i disertori di tutte le guerre!\r\n\r\nSabato 1 giugno\r\nVia i militari dalle strade!\r\nore 15,30 corso Palermo angolo via Sesia\r\n\r\nDomenica 2 giugno\r\nAntimilitaristi per i quartieri di Torino.\r\nSmilitarizziamo la città!\r\n\r\nOgni martedì fai un salto da\r\n(A)distro – libri, giornali, documenti e… tanto altro \r\nSeriRiot – serigrafia autoprodotta benefit lotte\r\nVieni a spulciare tra i libri e le riviste, le magliette e i volantini!\r\nSostieni l’autoproduzione e l’informazione libera dallo stato e dal mercato!\r\nInformati su lotte e appuntamenti!\r\ndalle 18 alle 20 in corso Palermo 46\r\n\r\nContatti:\r\n\r\nFederazione Anarchica Torinese\r\ncorso Palermo 46 \r\nRiunioni – aperte agli interessati - ogni martedì dalle 20\r\n\r\nContatti:\r\nfai_torino@autistici.org\r\n@senzafrontiere.to/\r\nhttps://t.me/SenzaFrontiere\r\n\r\nIscriviti alla nostra newsletter, mandando un messaggio alla pagina FB oppure una mail\r\n\r\nscrivi a: anarres@inventati.org\r\n\r\nwww.anarresinfo.org","14 Maggio 2024","2024-05-14 16:59:28","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/guerre-globali-2-bis-200x110.jpg","Anarres del 10 maggio. Nucleare: le favole di Pichetto-Fratin. Studenti a lezione dai servizi segreti. Franco Serantini. ONG: genealogia della criminalizzazione. I 2 giugno noi disertiamo!…",1715705950,[322],"http://radioblackout.org/tag/guerra/",[324],"guerra",{"post_content":326},{"matched_tokens":327,"snippet":328,"value":329},[67],"prevede l’organizzazione di “iniziative di \u003Cmark>divulgazione\u003C/mark> e formazione” rivolte alle nuove","ll podcast del nostro viaggio del venerdì su Anarres, il pianeta delle utopie concrete.\r\nDalle 11 alle 13 sui 105,250 delle libere frequenze di Blackout. Anche in streaming.\r\n\r\nAscolta e diffondi l’audio della puntata:\r\n\r\n \r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2024/05/2024-05-10-anarres.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\nDirette, approfondimenti, idee, proposte, appuntamenti:\r\n\r\nVerso il ritorno del nucleare?\r\nIn occasione del G7 Energia e Ambiente, tenutosi alla Reggia di Venaria dal 28 al 30 aprile, la vice ministra dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, ha fatto esplicite dichiarazioni a favore del ritorno del nucleare, pigiando il pedale parlando di piccole centrali e di fusione.\r\nLe centrali mini sono pericolose come quelle maxi e ne servono di più, la fusione è una tecnologia sperimentale ben lungi dall’avere una possibilità di applicazione pratica.\r\nNonostante ciò sia alla COP tenutasi in Qatar che al G7 è stata collocata tra le energie rinnovabili, pulite. E pazienza per le pericolosissime scorie radioattive, pazienza la sua stretta connessione con il settore militare. Uno dei prodotti del riprocessamento delle scorie è il plutonio, che serve a fare le bombe atomiche.\r\nNe abbiamo parlato con Angelo Tartaglia, professore emerito del Politecnico di Torino\r\n\r\nI come Intelligence. Studenti a lezione dai servizi segreti\r\nI come Intelligence. Il nome del “progetto” non lascia spazi a dubbi o fraintendimenti. È il frutto di un recentissimo accordo – senza precedenti in Italia – tra il ministero dell’Istruzione e del merito e il dipartimento delle Informazioni per la sicurezza (DIS), l’organo della presidenza del Consiglio a capo dei servizi segreti. “I come Intelligence è rivolto agli studenti del primo biennio delle scuole superiori. “Esso è volto ad accompagnare i giovani alla scoperta di funzioni, compiti, organizzazione e protagonisti degli Organismi informativi, così come dei principali fenomeni di minaccia”, spiegano i firmatari..\r\nNello specifico, l’intesa Istruzione-DIS prevede l’organizzazione di “iniziative di \u003Cmark>divulgazione\u003C/mark> e formazione” rivolte alle nuove generazioni per “favorire la consapevolezza sulle funzioni assegnate all’Intelligence italiana” ed “esplorare la storia, il linguaggio, i protagonisti e l’organizzazione dei Servizi Segreti italiani”.\r\nCon quest’ultima iniziativa il governo punta sia al reclutamento sia all’indottrinamento. 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Perché salvare vite in mare è una pratica così osteggiata dalle autorità italiane ed europee?\r\nPrendendo le mosse da un articolo uscito su Monitor Italia abbiamo ricostruito i passaggi fondamentali del processo di criminalizzazione delle ONG impegnate in operazioni di Sar – Ricerca e salvataggio nel Mediterraneo.\r\n\r\nNoi disertiamo!\r\nOgni 2 giugno la Repubblica celebra sé stessa con esibizioni militari, parate e commemorazioni.\r\nUna “festa” nazionalista e militarista.\r\nIl governo di estrema destra alimenta la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione della guerra.\r\nCome ogni anno le cerimonie militari del due giugno servono a giustificare enormi spese militari, l’invio delle armi e l’impegno diretto dell’Italia nelle missioni militari all’estero, dall’Ucraina all’Africa. Guerre, stupri, occupazioni di terre, bombardamenti, torture, l’intero campionario degli orrori umani, se compiuto da uomini e donne inquadrati in un esercito, diventa legittimo, necessario, opportuno, eroico. Le divise da parata, le bandiere, le medaglie, la triade “dio, patria, famiglia” non sono il mero retaggio di un passato più retorico e magniloquente del nostro presente, ma la rappresentazione sempre attuale dell'attitudine imperialista e neocoloniale dello stato italiano.\r\n\r\nAppuntamenti: \r\n\r\nVenerdì 17 maggio\r\nCena dei senzastato\r\nmenù vegan\r\nore 20\r\ncorso Palermo 46\r\nBenefit lotte\r\nQuanto costa? Quanto puoi, più che puoi!\r\nPrenotazioni a antimilitarista.to@gmail.com\r\n\r\nDall'ordine americano al grande caos\r\nScenari di guerra globale: dall'Ucraina a Gaza, dal Sudan all'Armenia, dal mar Rosso a Taiwan\r\nVenerdì 24 maggio\r\nore 21\r\ncorso Palermo 46\r\nincontro con Stefano Capello\r\n\r\nGuerre di portata planetaria ci stanno portando sull'orlo della terza guerra mondiale. La spirale pare inarrestabile: il conflitto Russia Ucraina rischia di deflagrare in tutta Europa.\r\nL'Italia è direttamente coinvolta con le proprie truppe e con il proprio apparato militare industriale. 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Di fronte all'escalation bellica vogliono gente assuefatta e disponibile alla concreta possibilità di un coinvolgimento diretto sempre maggiore.\r\nNon per caso il processo di militarizzazione investe le nostre città, le nostre scuole, i principali mezzi di comunicazione e le istituzioni culturali.\r\nGuerra interna e guerra esterna sono le due facce della stessa medaglia, quella della guerra ai poveri per il controllo delle risorse, delle coscienze, delle vie di approvvigionamento e dei flussi informativi.\r\nComprendere le dinamiche della guerra globale, cogliere gli elementi di resistenza, disfattismo, diserzione è necessario per rinforzare le reti antimilitariste ed internazionaliste di opposizione alla guerra.\r\n\r\nIn occasione della serata verrà fatta una raccolta fondi per sostenere gli anarchici sudanesi. 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Ma i robot si scontrano con la \"sindrome di Frankenstein\" la paura della creatura che si ribella al creatore. Allora il governo impone le tre leggi della robotica: 1) un robot non può mai fare del male a un umano; 2) un robot deve sempre obbedire a un umano, se non interferisce con la prima legge; 3) un robot deve proteggere se stesso, se non interferisce con la prima e la seconda legge. Ma le tre leggi provocano paradossi imprevisti e su essi Isaac Asimov ha costruito tanti racconti, con finale a sorpresa ironico o angoscioso. Asimov é nato nel 1920 nella Russia in piena guerra civile, nel 1923 fu portato negli Stati Uniti, poi studiò alla Columbia University, divenne uno dei principali scrittori di fantascienza e i robot rimasero i suoi fedeli amici fino alla sua morte del 1992. In \"L'evidenza\" del 1946 Stephen Byerly, avvocato e candidato sindaco, potrebbe essere un robot ma é molto difficile accertarlo. In \"Consolazione garantita\" del 1951 Claire accetta riluttante di ospitare in casa il robot Tony, troppo bello e servizievole. In \"Il correttore di bozze\" del 1957 il robot Easy non si limita a eliminare i refusi ma modifica i concetti e cambia completamente il senso del libro che esamina. Anche un robot può andare in crisi, in questo caso finisce sul lettino della dottoressa Susan Calvin, specializzata in robopsicologia. \"Aveva l'espressione fredda e distante di chi ha lavorato tanto a lungo con le macchine che un po' del loro acciaio gli é penetrato nel sangue.\" Asimov scrisse anche testi di divulgazione come \"Catastrofi a scelta\" su come il genere umano potrebbe finire, \"In principio\" sulle basi scientifiche della Bibbia, \"Le civiltà extraterrestri\" su chi potremmo incontrare su altri pianeti, e molti altri. Buon ascolto.","30 Maggio 2020","2020-05-30 08:17:35","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/ROBOT1-1-147x110.jpg","IO ROBOT - LA PERLA DI LABUAN 29/5/2020",1590826655,[],[],{"post_content":374},{"matched_tokens":375,"snippet":376,"value":377},[67],"Asimov scrisse anche testi di \u003Cmark>divulgazione\u003C/mark> come \"Catastrofi a scelta\" su","[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2020/05/2020.05.29-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]\r\nFinalmente l'uomo ha costruito il suo simile. Ma i robot si scontrano con la \"sindrome di Frankenstein\" la paura della creatura che si ribella al creatore. Allora il governo impone le tre leggi della robotica: 1) un robot non può mai fare del male a un umano; 2) un robot deve sempre obbedire a un umano, se non interferisce con la prima legge; 3) un robot deve proteggere se stesso, se non interferisce con la prima e la seconda legge. 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Tra essi Willy Arbert, danese che era emigrato in Germania dove si era arruolato nella Wehrmacht, che nel dopoguerra scrive il romanzo autobiografico \"Maledetti da Dio\" sotto il nome di Sven Hassel. Tra i lavori che i \"maledetti da Dio\" devono eseguire c'è il disinnesco delle bombe inesplose. \"Nell'officina motorizzata avevamo due cassette per quelli che provocavano le esplosioni, ma non tutti i giorni capitava di usarle; non perché gli incidenti mancassero, ma perché non si ritrovavano i resti da mettere nelle cassette.\" Poi Sven Hassel va al fronte inquadrato in un battaglione di disciplina, il primo nelle avanzate e l'ultimo nelle ritirate. Al primo romanzo seguirono \"Kameraden\", \"Germania kaputt\" e altri, tutti di grande successo. Da allora si discute cosa ci sia di inventato nei romanzi di Sven Hassel. Di sicuro sono veri i dettagli della vita quotidiana, l'orrore della guerra giorno per giorno, lontano dalle fantasmagoriche celebrazioni del Reich millenario. 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Ma ci sono altre fonti. Il 22 novembre 1942 a Stalingrado la Sesta Armata (20 divisioni tedesche e 2 rumene per un totale di 285.000 uomini) comandata dal generale Von Paulus fu circondata dall'Armata Rossa. Prima che il cerchio si chiudesse, mentre Hitler urlava via radio \"Proibisco la resa!\" decollò l'ultimo aereo con le lettere dei soldati alle famiglie. \"Ci dicono che la nostra é una battaglia per la Germania, ma sono pochi qui a crederci.\" Le lettere furono aperte, lette e giudicate \"insopportabili per il popolo tedesco\" da Hitler, che ne vietò la \u003Cmark>divulgazione\u003C/mark>. Solo nel dopoguerra rividero la luce e divennero il libro \"Ultime lettere da Stalingrado\". \"I nostri genitori sono sepolti sotto le macerie della nostra casa e io sono qui in una buca, insieme a un paio di centinaia come me. Presto queste buche saranno piene di neve.\" Il 30 gennaio 1943 i 91.000 superstiti di Stalingrado si arresero e si avviarono per i lontani campi di prigionia siberiani. Solo 5.000 rividero la Germania. Nel 1964 Sven Hassel si trasferì a Barcellona dove visse fino alla morte nel 2012. \"Questo libro è dedicato ai militi ignoti che caddero per una causa non loro, in quei giorni tristi e disperati.\" Buon ascolto.\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/10/2019.09.27-15.00.00-escopost.mp3\"][/audio]",[401],{"field":72,"matched_tokens":402,"snippet":398,"value":399},[67],{"best_field_score":76,"best_field_weight":34,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":45,"score":77,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":45},{"document":405,"highlight":431,"highlights":437,"text_match":74,"text_match_info":440},{"comment_count":45,"id":406,"is_sticky":45,"permalink":407,"podcastfilter":408,"post_author":409,"post_content":410,"post_date":411,"post_excerpt":51,"post_id":406,"post_modified":412,"post_thumbnail":413,"post_title":414,"post_type":268,"sort_by_date":415,"tag_links":416,"tags":426},"49019","http://radioblackout.org/podcast/podcast-malafemmeseconda-puntata-astrovulgina-e-viola-negli-anni-della-disco-a-radio-blackout-105-250/",[223],"tungy"," \r\n\r\n\r\n\r\nnel salotto mattutino MALAFEMME , ASTROVULGINA e VIOLA parlano di INFEZIONE e MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI sotto le influenze musicali della DISCO ANNI '70\r\n\r\nattraverso le ESPERIENZE,CONSIGLI E DIVULGAZIONE di nomi, sintomi e strade terapeutiche percorribili affronteremo 'MALATTIA' e 'MALATO'\r\n\r\nMUSICHE da vinile\r\n\r\n°DANCE WITH THE SARAGOSSA BAND Za Za Zabadak party total\r\n\r\n°HOT-SHOTS STUDIO KROGMANN\r\n\r\n°DISCO LASER ARCADE RECORDS\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/mstMALAFEMME2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/MST2PARTE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/mst3parte.mp3\"][/audio]","27 Settembre 2018","2019-01-24 22:20:43","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/42645580_10156610190859666_7386009697918124032_n-200x110.jpg","MALAFEMME* ASTROVULGINA e VIOLA ** negli anni della DISCO ** rischi e precauzioni ° MST °",1538086327,[417,418,419,420,421,422,423,424,425],"http://radioblackout.org/tag/astrovulgina/","http://radioblackout.org/tag/informazione-libera/","http://radioblackout.org/tag/libere-informazioni/","http://radioblackout.org/tag/malafemme/","http://radioblackout.org/tag/malattie-sessualmente-trasmissibili/","http://radioblackout.org/tag/mst/","http://radioblackout.org/tag/podcast/","http://radioblackout.org/tag/podcast-malafemme/","http://radioblackout.org/tag/radio-blackout/",[427,428,248,429,252,234,268,244,430],"ASTROVULGINA","informazione libera","MALAFEMME","Radio Blackout",{"post_content":432},{"matched_tokens":433,"snippet":435,"value":436},[434],"DIVULGAZIONE","70\r\n\r\nattraverso le ESPERIENZE,CONSIGLI E \u003Cmark>DIVULGAZIONE\u003C/mark> di nomi, sintomi e strade"," \r\n\r\n\r\n\r\nnel salotto mattutino MALAFEMME , ASTROVULGINA e VIOLA parlano di INFEZIONE e MALATTIE SESSUALMENTE TRASMISSIBILI sotto le influenze musicali della DISCO ANNI '70\r\n\r\nattraverso le ESPERIENZE,CONSIGLI E \u003Cmark>DIVULGAZIONE\u003C/mark> di nomi, sintomi e strade terapeutiche percorribili affronteremo 'MALATTIA' e 'MALATO'\r\n\r\nMUSICHE da vinile\r\n\r\n°DANCE WITH THE SARAGOSSA BAND Za Za Zabadak party total\r\n\r\n°HOT-SHOTS STUDIO KROGMANN\r\n\r\n°DISCO LASER ARCADE RECORDS\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/mstMALAFEMME2.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/MST2PARTE.mp3\"][/audio]\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2018/09/mst3parte.mp3\"][/audio]",[438],{"field":72,"matched_tokens":439,"snippet":435,"value":436},[434],{"best_field_score":76,"best_field_weight":34,"fields_matched":11,"num_tokens_dropped":45,"score":77,"tokens_matched":11,"typo_prefix_score":45},6652,{"collection_name":268,"first_q":67,"per_page":35,"q":67},{"title":444,"slug":445},"Bobina","bobina-intelligente",["Reactive",447],{},["Set"],["ShallowReactive",450],{"$f_gHogzgsXwyL7KBO1jhzKvSrPuXuDt76udnDdqtTLrs":-1,"$fkCZvXl6VglEM4UO7vskPmmqthUleHybEqfj_cD-Lrz0":-1},true,"/search?query=divulgazione"]