","Il regno di Uber scricchiola","post",1637409937,[60,61,62],"http://radioblackout.org/tag/lotte-rider/","http://radioblackout.org/tag/uber/","http://radioblackout.org/tag/uber-eats/",[28,18,15],{"post_content":65,"post_title":70,"tags":73},{"matched_tokens":66,"snippet":68,"value":69},[67],"Uber","subordinato alle effettive dipendenze di \u003Cmark>Uber\u003C/mark> e ottenere il pagamento delle","Dieci rider di Torino sono riusciti a far riconoscere dal tribunale del lavoro di Torino la sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato alle effettive dipendenze di \u003Cmark>Uber\u003C/mark> e ottenere il pagamento delle differenze retributive parametrate al CCNL del terziazio VI livello. Continua invece a Milano il procedimento penale per caporalato a carico dei responsabili delle società di intermediazione che gestivano i servizi di consegna dietro gli ordini di \u003Cmark>Uber\u003C/mark>.\r\n\r\nUna vittoria non scontata e ancora parziale, ma che può fungere da apripista e da dimostrazione che organizzandosi, scioperando e lottando si riesce a far piegare i padroni. Abbiamo raggiunto telefonicamente Giulia, una degli avvocati che ha assistito i dieci ricorrenti torinesi, per una ricostruzione completa della causa e un commento ai suoi retroscena.\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/uber.mp3\"][/audio]",{"matched_tokens":71,"snippet":72,"value":72},[67],"Il regno di \u003Cmark>Uber\u003C/mark> scricchiola",[74,76,79],{"matched_tokens":75,"snippet":28},[],{"matched_tokens":77,"snippet":78},[18],"\u003Cmark>uber\u003C/mark>",{"matched_tokens":80,"snippet":82},[18,81],"eats","\u003Cmark>uber\u003C/mark> \u003Cmark>eats\u003C/mark>",[84,90,93],{"field":35,"indices":85,"matched_tokens":86,"snippets":89},[14,17],[87,88],[18,81],[18],[82,78],{"field":91,"matched_tokens":92,"snippet":72,"value":72},"post_title",[67],{"field":94,"matched_tokens":95,"snippet":68,"value":69},"post_content",[67],1157451471441625000,{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":100,"num_tokens_dropped":46,"score":101,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"2211897868544",13,3,"1157451471441625195",{"document":103,"highlight":124,"highlights":142,"text_match":96,"text_match_info":149},{"cat_link":104,"category":105,"comment_count":46,"id":106,"is_sticky":46,"permalink":107,"post_author":49,"post_content":108,"post_date":109,"post_excerpt":52,"post_id":106,"post_modified":110,"post_thumbnail":111,"post_thumbnail_html":112,"post_title":113,"post_type":57,"sort_by_date":114,"tag_links":115,"tags":123},[43],[45],"54578","http://radioblackout.org/2019/06/riders-on-the-storm-morire-per-una-pizza-la-lotta-dei-rider-tra-strumentalizzazioni-e-incidenti-mortali/","\"Ci diranno che si tratta di una fatalità, di un caso che non costituisce una prova. Non può essere un caso che Mario sia l'ultimo di una lunga serie (Barcellona, Parigi, Pisa, Bari) di lavoratori che perdono la vita per consegnare una pizza o un panino in un contesto di peggioramento delle condizioni lavorative\".\r\n\r\nAbbiamo fatto il punto sulla lotta rider con M., cercando di focalizzare le contraddizioni, i ricatti sindacali e padronali, la retorica \"green\" che si celano dietro organizzazioni di vero e proprio sfruttamento delle condizioni lavorative\r\n\r\nascolta la diretta:\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/ridersontghstorm.mp3\"][/audio]\r\n\r\n ","12 Giugno 2019","2019-06-15 11:42:56","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/13236670-U46050708465387ViF-U460701385509788QDI-1700x1133@CorriereBologna-Web-Bologna-200x110.jpg","\u003Cimg width=\"300\" height=\"200\" src=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/13236670-U46050708465387ViF-U460701385509788QDI-1700x1133@CorriereBologna-Web-Bologna-300x200.jpg\" class=\"ais-Hit-itemImage\" alt=\"\" decoding=\"async\" loading=\"lazy\" srcset=\"http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/13236670-U46050708465387ViF-U460701385509788QDI-1700x1133@CorriereBologna-Web-Bologna-300x200.jpg 300w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/13236670-U46050708465387ViF-U460701385509788QDI-1700x1133@CorriereBologna-Web-Bologna-768x512.jpg 768w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/13236670-U46050708465387ViF-U460701385509788QDI-1700x1133@CorriereBologna-Web-Bologna-1024x682.jpg 1024w, http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2019/06/13236670-U46050708465387ViF-U460701385509788QDI-1700x1133@CorriereBologna-Web-Bologna.jpg 1700w\" sizes=\"auto, (max-width: 300px) 100vw, 300px\" />","Riders on the storm: morire per una pizza - la lotta dei rider tra strumentalizzazioni e incidenti mortali",1560352785,[116,117,118,119,120,121,122,62],"http://radioblackout.org/tag/delivery-project/","http://radioblackout.org/tag/food-delivery/","http://radioblackout.org/tag/glovo/","http://radioblackout.org/tag/glovomata/","http://radioblackout.org/tag/justeat/","http://radioblackout.org/tag/morti-sul-lavoro/","http://radioblackout.org/tag/rider/",[34,30,22,26,24,32,20,15],{"tags":125},[126,128,130,132,134,136,138,140],{"matched_tokens":127,"snippet":34},[],{"matched_tokens":129,"snippet":30},[],{"matched_tokens":131,"snippet":22},[],{"matched_tokens":133,"snippet":26},[],{"matched_tokens":135,"snippet":24},[],{"matched_tokens":137,"snippet":32},[],{"matched_tokens":139,"snippet":20},[],{"matched_tokens":141,"snippet":82},[18,81],[143],{"field":35,"indices":144,"matched_tokens":146,"snippets":148},[145],7,[147],[18,81],[82],{"best_field_score":98,"best_field_weight":99,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":46,"score":150,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},"1157451471441625193",6646,{"collection_name":57,"first_q":15,"per_page":153,"q":15},6,{"facet_counts":155,"found":14,"hits":165,"out_of":216,"page":17,"request_params":217,"search_cutoff":36,"search_time_ms":14},[156,162],{"counts":157,"field_name":160,"sampled":36,"stats":161},[158],{"count":14,"highlighted":159,"value":159},"frittura mista","podcastfilter",{"total_values":17},{"counts":163,"field_name":35,"sampled":36,"stats":164},[],{"total_values":46},[166,195],{"document":167,"highlight":181,"highlights":187,"text_match":190,"text_match_info":191},{"comment_count":46,"id":168,"is_sticky":46,"permalink":169,"podcastfilter":170,"post_author":171,"post_content":172,"post_date":173,"post_excerpt":52,"post_id":168,"post_modified":174,"post_thumbnail":175,"post_title":176,"post_type":177,"sort_by_date":178,"tag_links":179,"tags":180},"71896","http://radioblackout.org/podcast/frittura-mistaradio-fabbrica-16-11-2021/",[159],"fritturamista","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto con Rex, un rider di Uber Eats che si è organizzato con i suoi colleghi per fare causa a chi aveva deciso di guadagnare sulle sue spalle, uno dei tanti caporali del mondo del lavoro contemporaneo, l'azienda individuale FRC. Quest'ultima reclutava i futuri riders, anche in centri di accoglienza, andando a pescare in un bacino di lavoratori ancora più ricattabili, ma nonostante questo ha trovato pane per i suoi denti. Con determinazione i fattorini si sono informati e hanno raccolto tutte le documentazioni (messaggi, chiamate, comunicazioni dall'azienda) che potevano essere utili da portare ai processi. Domani 18/11 ci sarà la sentenza di primo grado del processo civile e dai nostri microfoni abbiamo rilanciato l'importanza di andare a portare solidarietà a questi ragazzi al presidio che si svolgerà dalle ore 9 davanti al palagiustizia di Torino.\r\n\r\nhttps://www.facebook.com/events/1801102136745320/?ref=newsfeed\r\n\r\nRex ci ha spiegato come è nato tutto questo e dove questo percorso li sta portando, compresa la cena benefit che lui e i suoi colleghi hanno organizzato lunedì 15 all' Edera Squat, che servirà per il viaggio che li porterà a Milano in presidio con gli altri riders alla sentenza del processo penale per caporalato contro la manager di Uber. Un momento importante per l'unione tra le lotte di riders di diverse città contro il nemico comune Uber Eats, che ha permesso che tutto questo succedesse.\r\n\r\nL'intervista è formata da più domanda e risposta, ognuna la ascolterete prima in inglese e poi in versione tradotta.\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/F_m_16_11_Intervista-a-Rex-rider-Uber-eats.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto con Eddy del Movimento di Lotta Disoccupati 7 Novembre di Napoli, con il quale abbiamo parlato del percorso che li ha portati alla imponente manifestazione tenutasi sabato 13, una piazza ricca di contenuti, tra i quali il rifiuto di misure che minano il diritto stesso a manifestare. Su questa giornata importante per il movimento di classe tutto, i compagni di Napoli così si esprimono dai loro profili social:\r\n\r\n\"[..] Migliaia di persone hanno risposto al nostro appello per stringersi attorno alla lotta ed alla prospettiva che la nostra lotta ha indicato in questi anni: lavoro stabile e sicuro, salario garantito, unità con le lotte dei lavoratori e lavoratrici e tutte le altre lotte sociali contro la repressione. Ma la mobilitazione è andata, come volevamo, ben oltre la solidarietà contro la repressione che colpisce il movimento (ed in generale tutte le lotte) e l'indagine di Associazione a Delinquere che vede coinvolti alcuni nostri portavoce.\r\n\r\n\r\nUn accusa che abbiamo rispedito al mittente come chiariva l'apertura del corteo con i cartonati con scritto \"L'associazione a delinquere siete voi\" ed il chiaro riferimento dei volti di Draghi, il Presidente di Confindustria Bonomi, i rappresentanti dell'Unione Europea, i sindacati confederali.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nBen oltre perche' abbiamo rotto l'isolamento attorno alla nostra vertenza (su cui entreremo nel merito in altri comunicati) ma nello stesso tempo abbiamo rimesso al centro i temi, i bisogni e le parole d'ordine che disoccupati, lavoratori, studenti e proletari hanno portato avanti in questi anni nelle lotte ed abbiamo lanciato un segnale chiaro al Governo Draghi. Un compito non facile per chi lotta tutti i giorni e non ha bisogno di giornate campali. [..] \r\n\r\nCorteo doveva essere, corteo è stato. Il messaggio è stato dunque chiaro: non accettiamo nessun divieto di manifestare ed andiamo ben oltre la vera e propria opera di divisione di massa finalizzata a distrarci dai veri responsabili di questa crisi pandemica e della criminale gestione dell’emergenza sanitaria che ha palesato il vero volto del sistema capitalistico rispetto ai bisogni essenziali della classe lavoratrice e della maggioranza della popolazione.\r\n\r\n\r\n\r\n\r\nLe responsabilità dei governi che hanno subordinato la salute e la sicurezza agli interessi del profitto e del mercato sono chiare dall'inizio: lo smantellamento della sanità, principale alleato del ‘coronavirus’, i diktat di Confindustria, le 132 mila vittime per inadeguatezza e l’irresponsabilità delle misure sanitarie di contenimento dei contagi, dei servizi sanitari devastati, di una politica di privatizzazioni e taglio del personale, dell’attacco alla spesa sociale e ai servizi socio-sanitari sul territorio, un informazione criminale sui vaccini, l'applicazione di misure come il “green pass” dietro cui si nascondono le responsabilità di governo e padroni, in linea con le misure ipocrite, che si inseriscono nel contesto della tendenza crescente dello Stato e dei governi a disimpegnarsi da una gestione pubblica di emergenza sanitaria. [..] \r\n\r\nQuesta mobilitazione è stata un successo anche per quello che ha rappresentato per tutti noi disoccupati: dalla preparazione ed agitazione nei nostri quartieri, alla giornata stessa ed alla crescita di molti nostri militanti disoccupati che hanno acquisito ancor di più coscienza e consapevolezza della propria lotta.\r\n\r\n\r\nNon è un caso che il settore dei disoccupati concludeva con uno striscione che chiariva la prospettiva generale dentro la quale questa vertenza si inserisce e la tendenza politica a cui guarda questa lotta: nessun sfruttato, nessun disoccupato, lavorare meno e lavorare tutti per il lavoro socialmente necessario.\" [..]\r\n\r\n\r\nBuon ascolto\r\n\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/F_m_16_11_Movimento-disoccupati-7-novembre-su-loro-piazze.mp3\"][/audio]\r\n\r\n\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\n\r\n\r\n ","17 Novembre 2021","2021-11-17 20:32:23","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/eatubereats-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 16/11/2021","podcast",1637181129,[],[],{"post_content":182},{"matched_tokens":183,"snippet":185,"value":186},[67,184],"Eats","con Rex, un rider di \u003Cmark>Uber\u003C/mark> \u003Cmark>Eats\u003C/mark> che si è organizzato con","Il primo approfondimento lo abbiamo fatto con Rex, un rider di \u003Cmark>Uber\u003C/mark> \u003Cmark>Eats\u003C/mark> che si è organizzato con i suoi colleghi per fare causa a chi aveva deciso di guadagnare sulle sue spalle, uno dei tanti caporali del mondo del lavoro contemporaneo, l'azienda individuale FRC. 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Inoltre abbiamo lanciato l'appuntamento della cena benefit organizzata per raccogliere i fondi necessari ai viaggi di spostamento tra Torino e Milano che serviranno ai riders per andare a presidiare nei tribunali dove avverranno questi processi contro i loro aguzzini. Questo è quanto recita il testo dell'evento per la cena di cui sopra che si terrà il 15 Novembre all'Edera Squat:\r\n\r\nIl 15 novembre all’Edera squat, in via Pianezza,115, ci sarà una gustosa cena benefit dai sapori africani per sostenere i riders di Uber eats. \r\nQuesti lavoratori venivano assunti da un intermediario, FRC, ma di fatto erano alle dipendenze di Uber eats. Le condizioni di lavoro alle quali erano sottoposti: pagati 3 euro a consegna, multati senza giustificazioni, licenziati con un click, costretti a ritmi di lavoro massacranti, senza nessuna misura di sicurezza, reclutati per lo più nei centri di accoglienza, tutti stranieri in fuga da territori ostili, facilmente ricattabili.\r\nI lavoratori di Milano e di Torino si sono uniti e organizzati in maniera autonoma animando sciopero e presidi e dando vita a diverse cause, penali e civili, contro Uber e FRC.\r\nQuesto benefit ha l'obiettivo di raccogliere fondi affinché i rider possano spostarsi tra Milano e Torino per poter partecipare ai processi che li riguardano e avere l’opportunità di rivendicare ancora una volta uniti i propri diritti.\r\nIl 18 novembre verrà emessa la sentenza di primo grado, la prima in Italia, che deciderà del caso dei rider di Uber e noi saremo presenti per portare solidarietà ai nostri colleghi. \r\nhttps://www.facebook.com/1251882561499034/posts/4737705979583324/\r\n\r\nbuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/F_m_09_11_Druetta-su-causa-riders-Uber-Eats.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto con Cosimo Scarinzi della CUB Torino che ci ha illustrato le motivazioni che hanno spinto il sindacato di base di cui fa parte, oltre che Asia Usb, Potere al popolo, Cambiare Rotta, Mamme in piazza per la libertà di dissenso Case Occupate di zona San Paolo Assemblea No Tav Torino e cintura, Associazione amici di via Revello, di scendere in presidio davanti a palazzo di città per ribadire che:\r\n\r\nLa nuova giunta Lo Russo sa già di vecchio: le prime dichiarazioni riportano senza sconti al modello basato su grandi progetti speculativi, centro città come una vetrina per grandi eventi, esternalizzazioni e precarietà lavorativa, sostegno ai privati a scapito del pubblico e assessori “consigliati” dalle fondazioni bancarie.\r\n\r\nUn modello che i 5 Stelle avevano dichiarato di voler stravolgere ricevendo un largo sostegno da larghe fette di popolazione. Aspettative che hanno però totalmente disatteso sia ignorando i bisogni delle periferie sia avvicinandosi nuovamente al medesimo modello di gestione del Sistema Torino.\r\n\r\nUn modello di sviluppo che ha prodotto in oltre tre decenni problematiche sociali sempre più pesanti per la città. Una gestione che ha creato diseguaglianze crescenti orientando le risorse della città a favore di pochi grandi imprenditori e gruppi finanziari a scapito di un’altissima fetta di lavoratori che vivono di lavori sempre più precari e meno pagati.\r\n\r\nLa giunta Lo Russo ripropone oggi tale visione politica, che ha compromesso l’accesso a strati di popolazione sempre più ampi da diritti elementari come la casa, il lavoro, la sanità, i trasporti fino ai documenti.\r\n\r\nConvochiamo un presidio pubblico sotto il Comune di Torino il giorno del primo consiglio comunale l'8 novembre alle 16.30, aperto a tutte le realtà e ai singoli che da anni portano avanti battaglie per contrastare questo modello escludente di sviluppo. Scendiamo in piazza per rafforzare l’alternativa sociale in questa città e rimettere al centro i bisogni e le necessità delle classi popolari, dei lavoratori e degli emarginati.\r\n\r\nbuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/F_m_09_11_Scarinzi-su-presidio-instaurazione-giunta-Lo-Russo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto con Edi Lazzi, segretario FIOM Torino, col quale abbiamo provato a capire le intenzioni presenti e future che Stellantis intende applicare sui propri stabilimenti, a Torino e non. Nella fattispecie abbiamo parlato di una decisione, ovvero quella di trasferire (e di fatto ridimensionare drasticamente) le produzioni della Maserati di Grugliasco (Ex Bertone) a Mirafiori, ma senza poter garantire il posto di lavoro a chi verrà escluso da questo ridimensionamento, nè garantendo sicurezze a chi inizierà a lavorare in un nuovo stabilimento senza sapere per quanto tempo ancora. Per questo il 13 ottobre, di fronte alla prospettiva di circa 1100 lavoratori in esubero (contando anche il personale in appalto, mense, pulizie ecc..) c'è stato un presidio con assemblea davanti allo stabilimento Maserati, dal quale è uscita forte la richiesta di avere risposte chiare dal colosso Stellantis.\r\n\r\nbuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/F_m_09_11_FIOM-su-trasferimento-Maserati-Grugliasco-e-Stellantis.mp3\"][/audio]","2021-11-17 18:24:53","http://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/treves_mi-spiace-200x110.jpg","frittura mista|radio fabbrica 09/11/2021",1637173493,[],[],{"post_content":208},{"matched_tokens":209,"snippet":210,"value":211},[67,184],"dei riders in causa contro \u003Cmark>Uber\u003C/mark> \u003Cmark>Eats\u003C/mark> e i suoi intermediari, che","Il primo collegamento l'abbiamo fatto con Giulia Druetta, avvocatessa dei riders in causa contro \u003Cmark>Uber\u003C/mark> \u003Cmark>Eats\u003C/mark> e i suoi intermediari, che ci ha raccontato come è nata l'intenzione da parte di questi ragazzi di origine africana auto organizzati, a portare avanti una lotta per pretendere giustizia per loro e per i loro colleghi. Inoltre abbiamo lanciato l'appuntamento della cena benefit organizzata per raccogliere i fondi necessari ai viaggi di spostamento tra Torino e Milano che serviranno ai riders per andare a presidiare nei tribunali dove avverranno questi processi contro i loro aguzzini. Questo è quanto recita il testo dell'evento per la cena di cui sopra che si terrà il 15 Novembre all'Edera Squat:\r\n\r\nIl 15 novembre all’Edera squat, in via Pianezza,115, ci sarà una gustosa cena benefit dai sapori africani per sostenere i riders di \u003Cmark>Uber\u003C/mark> \u003Cmark>eats\u003C/mark>. \r\nQuesti lavoratori venivano assunti da un intermediario, FRC, ma di fatto erano alle dipendenze di \u003Cmark>Uber\u003C/mark> \u003Cmark>eats\u003C/mark>. Le condizioni di lavoro alle quali erano sottoposti: pagati 3 euro a consegna, multati senza giustificazioni, licenziati con un click, costretti a ritmi di lavoro massacranti, senza nessuna misura di sicurezza, reclutati per lo più nei centri di accoglienza, tutti stranieri in fuga da territori ostili, facilmente ricattabili.\r\nI lavoratori di Milano e di Torino si sono uniti e organizzati in maniera autonoma animando sciopero e presidi e dando vita a diverse cause, penali e civili, contro \u003Cmark>Uber\u003C/mark> e FRC.\r\nQuesto benefit ha l'obiettivo di raccogliere fondi affinché i rider possano spostarsi tra Milano e Torino per poter partecipare ai processi che li riguardano e avere l’opportunità di rivendicare ancora una volta uniti i propri diritti.\r\nIl 18 novembre verrà emessa la sentenza di primo grado, la prima in Italia, che deciderà del caso dei rider di \u003Cmark>Uber\u003C/mark> e noi saremo presenti per portare solidarietà ai nostri colleghi. \r\nhttps://www.facebook.com/1251882561499034/posts/4737705979583324/\r\n\r\nbuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/F_m_09_11_Druetta-su-causa-riders-Uber-Eats.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl secondo approfondimento lo abbiamo fatto con Cosimo Scarinzi della CUB Torino che ci ha illustrato le motivazioni che hanno spinto il sindacato di base di cui fa parte, oltre che Asia Usb, Potere al popolo, Cambiare Rotta, Mamme in piazza per la libertà di dissenso Case Occupate di zona San Paolo Assemblea No Tav Torino e cintura, Associazione amici di via Revello, di scendere in presidio davanti a palazzo di città per ribadire che:\r\n\r\nLa nuova giunta Lo Russo sa già di vecchio: le prime dichiarazioni riportano senza sconti al modello basato su grandi progetti speculativi, centro città come una vetrina per grandi eventi, esternalizzazioni e precarietà lavorativa, sostegno ai privati a scapito del pubblico e assessori “consigliati” dalle fondazioni bancarie.\r\n\r\nUn modello che i 5 Stelle avevano dichiarato di voler stravolgere ricevendo un largo sostegno da larghe fette di popolazione. Aspettative che hanno però totalmente disatteso sia ignorando i bisogni delle periferie sia avvicinandosi nuovamente al medesimo modello di gestione del Sistema Torino.\r\n\r\nUn modello di sviluppo che ha prodotto in oltre tre decenni problematiche sociali sempre più pesanti per la città. Una gestione che ha creato diseguaglianze crescenti orientando le risorse della città a favore di pochi grandi imprenditori e gruppi finanziari a scapito di un’altissima fetta di lavoratori che vivono di lavori sempre più precari e meno pagati.\r\n\r\nLa giunta Lo Russo ripropone oggi tale visione politica, che ha compromesso l’accesso a strati di popolazione sempre più ampi da diritti elementari come la casa, il lavoro, la sanità, i trasporti fino ai documenti.\r\n\r\nConvochiamo un presidio pubblico sotto il Comune di Torino il giorno del primo consiglio comunale l'8 novembre alle 16.30, aperto a tutte le realtà e ai singoli che da anni portano avanti battaglie per contrastare questo modello escludente di sviluppo. Scendiamo in piazza per rafforzare l’alternativa sociale in questa città e rimettere al centro i bisogni e le necessità delle classi popolari, dei lavoratori e degli emarginati.\r\n\r\nbuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/F_m_09_11_Scarinzi-su-presidio-instaurazione-giunta-Lo-Russo.mp3\"][/audio]\r\n\r\n \r\n\r\n\r\n\r\nIl terzo approfondimento lo abbiamo fatto con Edi Lazzi, segretario FIOM Torino, col quale abbiamo provato a capire le intenzioni presenti e future che Stellantis intende applicare sui propri stabilimenti, a Torino e non. Nella fattispecie abbiamo parlato di una decisione, ovvero quella di trasferire (e di fatto ridimensionare drasticamente) le produzioni della Maserati di Grugliasco (Ex Bertone) a Mirafiori, ma senza poter garantire il posto di lavoro a chi verrà escluso da questo ridimensionamento, nè garantendo sicurezze a chi inizierà a lavorare in un nuovo stabilimento senza sapere per quanto tempo ancora. Per questo il 13 ottobre, di fronte alla prospettiva di circa 1100 lavoratori in esubero (contando anche il personale in appalto, mense, pulizie ecc..) c'è stato un presidio con assemblea davanti allo stabilimento Maserati, dal quale è uscita forte la richiesta di avere risposte chiare dal colosso Stellantis.\r\n\r\nbuon ascolto\r\n\r\n[audio mp3=\"https://radioblackout.org/wp-content/uploads/2021/11/F_m_09_11_FIOM-su-trasferimento-Maserati-Grugliasco-e-Stellantis.mp3\"][/audio]",[213],{"field":94,"matched_tokens":214,"snippet":210,"value":211},[67,184],{"best_field_score":192,"best_field_weight":193,"fields_matched":17,"num_tokens_dropped":46,"score":194,"tokens_matched":14,"typo_prefix_score":46},6637,{"collection_name":177,"first_q":15,"per_page":153,"q":15},["Reactive",219],{},["Set"],["ShallowReactive",222],{"$fbAxCaxovUWuusFtLxrIZ3vlAlwSSEnhLC_bckcH72gg":-1,"$fFWpdl6M3zWO-ozEHKFcqJFX-f0uT6nvkVm8gJ9ezFXY":-1},true,"/search?query=uber+eats"]