La Lega, i fascisti e Grillo
Scritto dainfosu 22 Ottobre 2014
Nelle ultime tornate elettorali larghe fette dell’elettorato leghista, frastornato da scandali e ruberie, si sono fatte incantare dalle sirene a Cinque Stelle.
Peppe Grillo lo sa bene. Sa altrettanto bene che la Lega targata Salvini sta recuperando consensi e è diventata polo attrattivo per l’estrema destra, che, non per caso, ha partecipato in massa alla manifestazione contro l’immigrazione clandestina promossa dalla Lega lo scorso 18 ottobre a Milano. La manifestazione del Carroccio, al di là della consueta battaglia dei numeri, ha raccolto notevoli consensi, riempiendo piazza Duomo.
L’isteria securitaria, lungi dal sopirsi, ha ri-trovato rappresentanza nella Lega. Grillo, che sui temi dell’immigrazione ha sempre dato ampio spazio alle tentazioni xenofobe e razziste, ha deciso di accodarsi, nonostante i crescenti malumori nel suo partito, rischino di sfociare in ulteriori diaspore.
La Lega, che nonostante il doppiopetto, ha di fatto perseguito in tutta la sua storia politiche tipiche delle formazioni di estrema destra, oggi aspira al ruolo di partito nazionale capace di intercettare la vasta galassia dell’estrema destra, orfana delle tutele berlusconiane.
Ne abbiamo parlato con un compagno milanese, Massimo Varengo.
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