Materiale emostatico per il Battaglione internazionale in Rojava
Scritto dainfosu 14 Ottobre 2016
Un’iniziativa si aggira per l’Europa, quella parte di Occidente che più decisamente sostiene la lotta del Rojava, vedendo la presenza di molti compagni che hanno abbracciato la lotta della comunità curda e delle Ypg/Ypj.
Dopo essersi attivati perché quelle armi, che in genere la Confederazione elvetica vende alle milizie o ai Sauditi o all’esercito turco, vengano procurate ai combattenti che sono andati a costituire i contingenti del Battaglione internazionale (e per far ciò era stata avviata una campagna per comprarle e farle pervenire ai combattenti), il Soccorso Rosso Internazionale di Basel (rhi-sri) ha lanciato una nuova campagna perché i combattenti possano dotarsi di dispositivi emostatici, poiché una delle cause di morte più frequenti tra loro è l’emorragia. Questi materiali medici possono costare 40 dollari l’uno e perciò è stata lanciata la campagna per comprarle e poi farle pervenire in modi rocamboleschi a chi può vedere salvata la vita da quella dotazione.
Parlandone con Andy, abbiamo allargato la discussione alla sua esperienza sul posto, riguardo a modalità di combattimento e motivazione degli arruolati nel Battaglione internazionale e risulta molto interessante l’analisi e la sintesi che la nostra interlocutrice ci ha riferito, desunta dalle interviste fatte ai compagni del Battaglione che rinverdiscono l’esperienza dele Brigate internazionali che andarono a combattere in Spagna durante la Guerra civile.
Ascoltate quanto ci ha raccontato Andy:
Questo è il comunicato di solidarietà:
Nel cuore del Medio Oriente, le popolazioni del Rojava (Kurdistan siriano) si sono sollevate contro le forze reazionarie che opprimono la regione da decenni. Dopo aver liberato il Rojava dal Daesh ( Isis), gli abitanti del Rojava ed i numerosi rivoluzionari stranieri accorsi a sostenerli, ora preoccupano gli imperialisti Usa e la Nato, cosi come i regimi reazionari e fascisti del Medio Oriente : la Turchia, l’ Arabia Saudita e l’ Iran. Tutti questi stanno intervendo attualmente, tramite bombardamenti o ingerenze, continuando le stesse strategie che avevano portato alla creazione dei numerosi gruppi islamisti, come il Daesh, Al Qaida, Al Nusra. Dei mostri che sono poi sfuggiti al controllo dei paesi capitalisti che li hanno creati.
Nonostante i massacri con attentati, i bombardamenti sui civili, gli arresti in massa di militanti rivoluzionari, gli attacchi permanenti contro le guerriglie popolari, o ancora i mercanteggiamenti capitalistici, i nemici del popolo non riescono a frenare la lotta di liberazione intrapresa dalle popolazioni del Rojava, del Kurdistan e di tutto il Medio Oriente. E, particolarmente le donne in armi del Rojava, che sono il peggior incubo per gli islamisti.
Dopo essersi assicurata dell’ appoggio dei suoi alleati abituali e storici : Usa, Nato, Unione Europea, Onu, socialdemocratici e reazionari, la Turchia ha intrapreso un’ ampia campagna di repressione attraverso i territori kurdi in Turchia, Iraq e Siria. Nell’ obiettivo prioritario di sabotare le aspirazioni rivoluzionarie dei popoli oppressi del Rojava.
Aiutiamo il Battaglione Internazionale di Liberazione che raggruppa combattenti comunisti, anarchici e antifascisti, accorsi a difendere il Rojava con lo stesso spirito delle Brigate Internazionali nella Spagna del 1936.
Apportiamo loro un sostegno politico e materiale finanziando degli speciali bendaggi emostatici.
Il 60% dei feriti in combattimento muoiono di emorragia, in attesa di essere curati.
Questi bendaggi speciali stoppano l’ emorragia rapidamente. Costano 40 dollari l’ uno.
Sosteniamo la lotta rivoluzionaria dei popoli del Rojava e ovunque, contro gli islamisti, gli Usa, la Nato, e gli Stati reazionari !
Parteciamo a questa raccolta, inviando le donazioni :
IBAN : BE09 0016 1210 6957 – BIC : GEBA BE BB – Causale : “Rojava”
Oppure offrite online su : rojava.xyz