Inflazione: banche centrali in un vicolo cieco?
Scritto dainfosu 20 Giugno 2022
La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata dai movimenti delle principali banche centrali: la FED americana ha deciso un rialzo dei tassi di 75 punti base (il più alto dal 1994), mentre la Bank of England li ha aumentati di 25 punti base e la Banca Centrale Svizzera ha rialzato i tassi per la prima volta in 15 anni dello 0,5%. E la BCE?
Abbiamo chiesto a un compagno parigino, che già aveva curato un approfondimento sull’inflazione, di commentare questi movimenti, e di fare un aggiornamento rispetto a quanto detto lo scorso dicembre, in un momento in cui quell’inflazione che le banche centrali definivano “transitoria” si sta rivelando duratura. Gli abbiamo poi chiesto se le misure adottate, ovvero le politiche monetarie, possano davvero raggiungere lo scopo di ridurre l’inflazione, negli Stati Uniti e in Europa. Nel vecchio continente, la BCE ha annunciato che verrà studiato uno “scudo anti-spread” per contrastare eventuali attacchi speculativi derivanti dall’imminente fine del Quantitative easing. Di cosa si tratta?
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