Ergastolo ostativo, nuovo decreto legge del governo Meloni

Scritto dasu 6 Novembre 2022

Nell’aprile 2021 la corte costituzionale ha dichiarato incostituzionale il tipo di regime penitenziario previsto dall’art. 4 bis Ord. Penit. che esclude dall’applicabilità dei benefici penitenziari gli autori di alcuni reati, tranne in caso di collaborazione con la giustizia.
Il decreto legge del governo Meloni del 31 ottobre stabilisce che non sia però la collaborazione del detenuto l’unico strumento per accedere ai benefici di legge. Per usufruirne, il detenuto dovrà dimostrare di aver aderito a specifiche condizioni. Dovrà dimostrare di aver «adempiuto alle obbligazioni civili e agli obblighi di riparazione pecuniaria conseguenti alla condanna» o, se questo non sarà possibile, «dimostrare l’assoluta impossibilità di tale adempimento».
Queste condizioni risultano però una trappola in quanto quasi impossibili da dimostrare, per cui di fatto riconfermano l’ergastolo ostativo. La Consulta si esprimerà di nuovo l’8 novembre sulla costituzionalità del provvedimento.
Ne abbiamo parlato con Flavio Rossi Albertini, avvocato tra gli altri di Alfredo Cospito, che si trova al 41bis a subire questa stessa situazione

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