Il Messico alle porte delle elezioni del non cambiamento

Scritto dasu 29 Maggio 2024

Il Messico si prepara ad affrontare le elezioni del 2 Giugno, formalmente tra le più importanti della sua storia repubblicana, in cui si sfideranno le due candidate principali Claudia Sheinbaum Pardo e Berta Xóchitl Ruiz. Sembra già scontato l’esito del voto, con la molto probabile vittoria di Claudia Sheinbaum, delfina di Andrés Manuel López Obrador e candidata di spicco del partito Morena.

Una tornata elettorale molto importante, che probabilmente però segnerà la continuità dell’opera di AMLO, presidente populista con ambizioni di sinistra che, di fatto, non ha portato alcun freno al neoliberismo nè cambiamento sostanziale per le classi subalterne e per un miglioramento delle condizioni di vita. Piuttosto, con la creazione della Guardia nazionale, l’azione di AMLO ha ancora più militarizzato i territori messicani, erodendo sempre più spazio e agibilità politica ai movimenti sociali antagonisti e ai movimenti comunitari rurali ed indigeni. Elezioni che si svolgono in un clima di reale violenza, anche ai danni di candidati spesso assassinati, la quale però viene presentata come elemento solamente legato alla presenza della criminalità organizzata, e non invece come struttura stessa del legame indissolubile tra politica e narcotraffico, evitando di raccontare e di mettere in luce le responsabilità politica.

Ne parliamo con Andrea Cegna, redattore di Radio Onda d’Urto e giornalista freelance. Ascolta la diretta con Radio Blackout:

 

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