Sudan. Fame, sangue, pulizia etnica
Scritto dainfosu 23 Ottobre 2024
Il Sudan è entrato nel 16esimo mese di guerra e la fame attanaglia gran parte della popolazione. Il rapporto dell’ONU di fine giugno precisa che 25,6 milioni di sudanesi – poco più della metà della popolazione – è colpita da insicurezza alimentare acuta. I morti sono ben oltre 16 mila, cifra certamente sottostimata. Secondo gli ultimi dati, più di 11 milioni di persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni tra queste circa 2 milioni hanno cercato rifugio nei paesi limitrofi.
Le due parti in conflitto, Rapid Support Forces, capeggiate da Mohamed Hamdan Dagalo, meglio noto come Hemetti, da un lato, e le Forze armate sudanesi (SAF), comandate da Abdel Fattah Abdelrahman al-Burhan, presidente del Consiglio Sovrano e di fatto capo dello Stato, dall’altro, hanno devastato quasi tutto il Paese.
Una parte di Omdurman, città gemella di Khartoum, sulla sponda occidentale del Nilo, e un tempo il principale polo commerciale del Sudan, è oggi inabitabile a causa della presenza di cadaveri nelle strade e nelle case. Una crisi sanitaria senza precedenti.
Nel silenzio dei media e dei movimenti.
Ne abbiamo parlato con Massimo Alberizzi di Africa ExPress
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