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Happy Hourlunedì 13 ottobre 2025

Campi laboratorio. Sul Datacenter ad Abbiategrasso.

Happy Hour. Pillole sintetiche dal mondo-guerra.
2.1 (13.10.25)

(…)La logica tecnica insegna che tutto ciò che si può fare, lo si deve fare. Solo, quando dico un’etica della non-potenza, non parlo di impotenza. Non è la stessa cosa. Non è rinunciare. È scegliere di non fare. Avere cioè, in un dato momento, questa possibilità e decidere di no“. (J. Ellul)

Nel testo “Datacenter: il vivente come ingranaggio della macchina militare-digitale“, che abbiamo scritto per Nunatak (n. 77, estate 2025), abbiamo abbozzato un primo sguardo sulle profonde implicazioni dell’oggetto Datacenter – la cantina di Internet e dell’AI – infrastruttura centrale per il capitalismo cibernetico e la sua guerra alla vita. La questione non riguarda la mera “voracità energetica” di questi oggetti, attorno a cui al momento ruota gran parte della critica, ma ben più profondamente il rapporto tra essere umano ed ambiente, che oggi è la Tecnica. Il testo si chiudeva sulla trasformazione delle campagne di Saluzzo (Cuneo) e la cosiddetta agricoltura 4.0.

Oltre che per operazioni di polizia e di sorveglianza, è infatti per lo sfruttamento meccanizzato e digitalizzato della terra che l’infrastruttura per l’archiviazione ed elaborazione in tempo reale di dati informatici si rivela oggi centrale. Ad Abbiategrasso il Comune ha recentemente approvato una variante al PGT per consentire la costruzione di un maxi Datacenter da 30mila mq, per mano di BCS S.p.a., nota multinazionale attiva nel settore della meccanizzazione agricola.

L’abbiatese è area limitrofa a Milano, centro nevralgico del triangolo industriale-digitale. Un gigantesco laboratorio a cielo aperto, dove cemento, finanza, sperimentazione di nuovi OGM e guerra militare si espandono attraverso cavi sotterranei che finiscono dentro ad una miriade di scatole nere (si tratta del luogo a più alta saturazione di Datacenter in Italia), che è arrivato il momento di aprire. Ben lontani dalle prospettive che propongono di riappropriarsi delle tecnologie dal basso.

Facendo seguito alla puntata “Datacenter, il lato sommerso dell’AI-ceberg”, una prima chiacchierata con Paolo, del Folletto 25603, casello ferroviario occupato da vent’anni ad Abbiategrasso.

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