Il presente come catastrofe, il mondo ridotto a essere fisicamente il pianeta terra, le persone divenute soggetti e poi corpi, il consumo come unico orizzonte di crescita personale e come riproduzione sociale, la fine dei riti e dei momenti di festa collettiva realmente sentita, non sono solo elementi accessori della modernità occidentale, ma segni chiari di una crisi di senso e di civilizzazione, di un declino che il cosiddetto Occidente trascina e che ormai non può più nascondere.

A Macerie su Macerie ne parliamo con Paolo Godani, autore di Melanconia e Fine del mondo.